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Esteri
Ucraina, la guerra elettronica della Russia disarma Kiev
La richiesta agli Usa di 'aggiornare' i sistemi di difesa che vengono forniti
![Soldato ucraino esperto guerra droni (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028d-1af9da1a133b-c52ce0ee244b-1000/format/big/soldatoucraino_esperto_guerradroni_afp.jpeg)
L'Ucraina non chiede solo più munizioni, ma anche munizioni in grado di resistere ai sistemi di disturbo elettronico della Russia che, spesso e in maniera crescente, riescono a neutralizzare munizioni, guidate da satellite fornite dagli Stati Uniti, tanto che le forze di Kiev hanno smesso di usare alcuni sistemi forniti dall'Occidente, come denunciano fonti ucraine citate dal Washington Post.
Fra i sistemi annientati dal 'jamming' russo, che viene anche montato su droni, ci sono i proiettili di artiglieria Excalibur, guidati dai Gps - il cui tasso di successo è crollato nel giro di qualche mese a meno del dieci per cento degli obiettivi colpiti, rispetto al 50 per cento dell'inizio dello scorso anno, quindi abbandonati nei magazzini dallo scorso anno - e gli Himars (High Mobility Artillery Rocket System) che possono sparare razzi con una gittata fino a 80 chilometri.
"La tecnologia Excalibur nelle diverse versioni esistenti ha perso il suo potenziale", si legge in una valutazione effettuata dal comando militare ucraino fra l'autunno del 2023 e l'aprile del 2024. Non è più un sistema 'one shot, one target', come lo si reclamizzava un tempo. Da sei mesi, gli Stati Uniti hanno smesso di inviare questi sistemi a Kiev.
In altri casi, come le bombe sganciate da aereo Jdams, i produttori hanno messo una toppa al problema pochi mesi dopo la loro introduzione all'inizio dello scorso anno e l'Ucraina ha ripreso a usarle. Problemi simili si sono verificati con altri proiettili da 155mm, forniti da altri Paesi occidentali, anche se non usano tecnologia Gps.
Stesso discorso per i lanciatori Himars. Dopo un anno dalla loro introduzione, il loro successo si è esaurito. "I russi hanno dispiegato sistemi elettronici che hanno disabilitato i segnali dei satelliti e gli Himars sono diventati completamente inefficaci, tanto che il sistema molto caro viene usato sempre di più per colpire obiettivi con bassa priorità". Possono mancare un obiettivo di 15 metri.
"La Russia ha continuato a lavorare ed espandere il suo uso di sistemi elettronici in guerra e lo fa con una urgenza che non hanno i produttori occidentali. E continuiamo a evolvere e a fare in modo che l'Ucraina abbia le capacità di cui hanno bisogno per essere efficaci", ha ammesso una fonte militare americana, negando che aspetti burocratici abbiano rallentato il processo di adeguamento.
"Non sto dicendo che nessuno se ne preoccupava prima, ma ora stanno iniziando a preoccuparsene", sottolinea un militare ucraino. Soprattutto perché quello che accade sul teatro ucraino, incluse le debolezze dei sistemi americani, arriva anche a Pechino.
In alcuni casi, i produttori hanno fornito soluzioni nel giro di ore o giorni, ha aggiunto, senza però precisare altro. Fonti militari ucraine precisano che la difesa a Kiev lavora a stretto contatto con il Pentagono su questi temi.
Il problema è acuito dal fatto che in questa guerra, gli ucraini non dispongono delle forze aeree avanzate, come gli F16, e di contromisure elettroniche robuste. Ma le capacità russe comunque rappresentano una fonte di pressione significativa sugli Stati Uniti e i loro alleati nella Nato, costringendoli a continuare a innovare. E una bomba di diametro ridotto, la Gbu-39, ha dimostrato di resistere al disturbo elettronico. Il 90 per cento degli ordigni sganciati raggiunge l'obiettivo. Proprio a causa delle dimensioni ridotte.
Esteri
Nucleare, potenze aumentano arsenale atomico: Cina più di...
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Lo rivela rapporto Sipri, l'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma
![Missili nucleari - 123RF](https://www.adnkronos.com/resources/0282-182ed908fa3c-1c78637275ed-1000/format/big/missili_armi_nucleari_123rf.jpeg)
Le potenze nucleari hanno aumentato i loro arsenali atomici nel 2023, modernizzandoli e dispiegando nuove armi con l'obiettivo di poter fare sempre più affidamento sulla deterrenza. E' quanto si legge nel rapporto annuale sulle armi nucleari, sul disarmo e sulla sicurezza internazionale diffuso dallo Sipri, l'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma. Dell'inventario globale totale di circa 12.121 testate nel gennaio 2024, circa 9.585 erano nelle scorte militari per un potenziale utilizzo come si legge nel rapporto diffuso sul sito di Sipri. L'Istituto stima che circa 3.904 di queste testate siano state schierate con missili e aerei, 60 in più rispetto al gennaio 2023, e il resto era in deposito centrale. Circa 2.100 delle testate schierate sono state mantenute in uno stato di massima allerta operativa sui missili balistici. Quasi tutte queste testate appartengono alla Russia o agli Stati Uniti, ma per la prima volta si ritiene che la Cina abbia alcune testate in massima allerta operativa.
"La Cina sta espandendo il suo arsenale nucleare più velocemente di qualsiasi altro paese", ha affermato Hans M. Kristensen, membro senior associato del programma sulle armi di distruzione di massa del Sipri e direttore del progetto di informazione nucleare presso la Federazione degli scienziati americani (Fas). "Ma in quasi tutti gli stati dotati di armi nucleari ci sono piani o pressioni significative per aumentare le forze nucleari'', aggiunge.
I nove stati dotati di armi nucleari sono Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele. "Mentre il totale globale delle testate nucleari diminuisce man mano che le armi dell'era della guerra fredda vengono smantellate, purtroppo continuiamo a vedere aumenti anno dopo anno nel numero di testate nucleari operative", ha affermato il direttore del Sipri Dan Smith. "Questa tendenza sembra destinata a continuare e probabilmente ad accelerare nei prossimi anni ed è estremamente preoccupante", ha aggiunto.
Nel rapporto si legge che India, Pakistan e Corea del Nord stanno cercando di schierare più testate sui missili balistici, mentre Russia, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Cina lo hanno già fatto. La Russia e gli Stati Uniti insieme possiedono quasi il 90% di tutte le armi nucleari. Le dimensioni delle rispettive scorte militari sono rimaste relativamente stabili nel 2023, anche se si stima che la Russia abbia schierato circa 36 testate in più con forze operative rispetto a gennaio 2023. La trasparenza riguardo alle forze nucleari è diminuita in entrambi i paesi nel sulla scia dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. Oltre alle loro scorte militari, la Russia e gli Stati Uniti detengono ciascuno più di 1200 testate precedentemente ritirate dal servizio militare e che stanno gradualmente smantellando.
La stima di Sipri relativa alle dimensioni dell’arsenale nucleare cinese è aumentata da 410 testate nel gennaio 2023 a 500 nel gennaio 2024 e si prevede che continuerà a crescere. Per la prima volta, la Cina potrebbe anche schierare un piccolo numero di testate missilistiche in tempo di pace, affermano gli analisti. A seconda di come deciderà di strutturare le sue forze, la Cina potrebbe potenzialmente avere almeno lo stesso numero di missili balistici intercontinentali della Russia o degli Stati Uniti entro la fine del decennio, anche se si prevede che le sue scorte di testate nucleari rimarranno molto più piccole rispetto alle scorte di uno di questi due paesi, sottolinea il rapporto.
Il Regno Unito non ha aumentato il proprio arsenale di armi nucleari nel 2023, ma si prevede che le sue scorte di testate aumenteranno in futuro dopo l'annuncio in tal senso del governo britannico.
Nel 2023 la Francia ha continuato i suoi programmi per sviluppare un sottomarino missilistico balistico a propulsione nucleare (SsbnN) di terza generazione e un nuovo missile da crociera lanciato dall'aria, nonché per rinnovare e aggiornare i sistemi esistenti, ricorda l'Istituto di Stoccolma. L’India ha leggermente ampliato il suo arsenale nucleare nel 2023, si legge nel rapporto. Lo stesso vale per il Pakistan, anche se l’India sembra voler puntare sulle armi a lungo raggio, comprese quelli in grado di raggiungere obiettivi in tutta la Cina.
La Corea del Nord continua a dare priorità al proprio programma nucleare militare come elemento centrale della propria strategia di sicurezza nazionale. Il Sipri stima che il paese abbia ora assemblato circa 50 testate e possieda materiale fissile sufficiente per raggiungere un totale di 90 testate, entrambi aumenti significativi rispetto alle stime per gennaio 2023. Sebbene la Corea del Nord non abbia condotto esplosioni di test nucleari nel 2023, sembra che hanno effettuato il primo test di un missile balistico a corto raggio da un silo rudimentale. Ha inoltre completato lo sviluppo di almeno due tipi di missili da crociera per attacco terrestre progettati per fornire armi nucleari.
Si ritiene che anche Israele , che non riconosce pubblicamente di possedere armi nucleari, stia modernizzando il suo arsenale nucleare e sembra stia potenziando il suo sito di produzione di plutonio a Dimona.
Esteri
Ucraina attacca territorio russo, raid con droni kamikaze...
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Attaccati un impianto metallurgico e altre strutture utilizzate per scopi militari nelle regioni russe di Belgorod, Voronezh e Lipetsk. Kiev: "Raid russi in 9 oblast"
![Soldati ucraini - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/0281-1816f2b55145-e75d803b6b7a-1000/format/big/ucraina_droni_soldato_afp.jpeg)
Droni 'kamikaze' ucraini hanno attaccato un impianto metallurgico e altre strutture utilizzate per scopi militari nelle regioni russe di Belgorod, Voronezh e Lipetsk nella notte. Lo ha detto al Kyiv Independent una fonte dell'intelligence militare ucraina e la notizia è stata confermata dai governatori regionali russi, che sostengono che gli attacchi non hanno provocato danni o vittime.
Secondo la fonte che ha parlato con il giornale ucraino, uno degli obiettivi era lo stabilimento metallurgico di Novolipetsk e una fabbrica di trattori locale nell'oblast di Lipetsk. "Entrambe le imprese vengono utilizzate dall'aggressore per scopi militari", ha aggiunto la fonte.
Kiev: "Attacchi Mosca in 9 oblast, un morto e 15 feriti"
Gli attacchi russi contro l'Ucraina hanno ucciso una persona e ne hanno ferite 15 nell'ultimo giorno. Lo hanno riferito le autorità regionali, precisando che la Russia ha preso di mira un totale di nove oblast ucraine: Chernihiv, Poltava, Luhansk, Zaporizhzhia, Sumy, Dnipropetrovsk, Kherson, Kharkiv e Donetsk. Le vittime sono state segnalate nelle ultime tre regioni.
Un attacco russo al villaggio di Nova Poltavka nell'oblast di Donetsk ha ferito sette persone, ha detto il governatore Vadym Filashkin. Anche i distretti di Pokrovsk e Bakhmut sono stati attaccati dalla Russia. Due persone sono rimaste ferite nella città di Krasnohorivka e una nella città di Toretsk, secondo Filashkin. Nell'oblast di Kharkiv, un attacco aereo russo ha danneggiato quattro case e un'ambulanza nel villaggio di Pisky Radkivski, ha riferito il governatore Oleh Syniehubov. Un ragazzo di 13 anni, un uomo e una donna sono rimasti feriti, ha aggiunto.
Le forze russe hanno inoltre attaccato nella notte un campo per bambini nella città di Kharkiv con bombe aeree guidate, danneggiando un edificio, secondo Syniehubov. Non sono state segnalate vittime. Gli attacchi russi contro Kherson Oblast hanno danneggiato sette case, infrastrutture critiche, un'auto e un gasdotto, ha affermato il governatore Oleksandr Prokudin, secondo cui ieri nella regione sono rimaste ferite due persone. Il drone russo 'kamikaze' ha anche attaccato un'auto nel villaggio di Osokorivka stamattina, uccidendo un uomo di 50 anni, ha riferito il governatore.
Esteri
La Mecca, morti e dispersi tra i pellegrini per il caldo...
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L'Arabia Saudita non ha rilasciato ufficialmente informazioni sul numero totale delle vittime nel pellegrinaggio annuale che rappresenta uno dei sette pilastri dell'Islam
![Pellegrini e caldo a La Mecca, Arabia Saudita - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b26dfc0bec1-64ce81b4feb9-1000/format/big/lamecca_pellegrini_2024_caldo_afp.jpeg)
Almeno 14 pellegrini giordani e cinque iraniani sono morti a causa delle temperature record e altri 17 risultano dispersi in Arabia Saudita, dove si erano recati per l'Hajj, il pellegrinaggio annuale che rappresenta uno dei sette pilastri dell'Islam. Lo hanno reso noto il ministero degli Esteri di Amman e la Mezzaluna Rossa di Teheran dopo che a La Mecca le temperature hanno raggiunto i 47 gradi centigradi.
L'Arabia Saudita non ha rilasciato ufficialmente informazioni sul numero totale delle vittime tra i pellegrini. Mohammed Al-Abdulaali, portavoce del ministero della Sanità saudita, ha comunque rivelato che oltre 2.760 pellegrini hanno sofferto di colpi di sole e stress da caldo in un solo giorno.