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Il numero uno Nato e il messaggio a Russia e Cina affidato al Telegraph: Alleanza in trattativa per schierare più armi nucleari davanti alle crescenti minacce
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden riceverà alle 15 e 30 di oggi ora americana, le 21 e 30 in Italia, il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nello Studio Ovale. Lo rende noto la Casa Bianca. Dal 9 all'11 luglio prossimi si terrà a Washington il vertice della Nato che segnerà i 75 anni della nascita dell'Alleanza Atlantica.
Il messaggio di Stoltenberg a Russia e Cina: "Siamo alleanza nucleare"
Intanto la Nato sarebbe in trattative per schierare più armi nucleari di fronte alla crescente minaccia da parte di Russia e Cina, ha detto il capo dell'Alleanza in un'intervista al Telegraph, aggiungendo che il blocco dovrebbe mostrare al mondo il suo arsenale nucleare per inviare un messaggio diretto ai suoi nemici.
Stoltenberg ha rivelato che ci sono già state e sono in corso consultazioni tra i membri per ritirare i missili dal deposito e metterli in stand by mentre chiede trasparenza sull'uso delle armi nucleari come deterrente: "Non entrerò nei dettagli operativi su quante testate nucleari dovrebbero essere operative e quali dovrebbero essere stoccate, ma dobbiamo consultarci su questi temi. Ed è esattamente quello che stiamo facendo", ha spiegato.
Un decennio fa, quando Stoltenberg ha assunto il ruolo di guida dell'Alleanza, rimarca il Telegraph, le esercitazioni nucleari erano condotte in segreto. Ora invece, spiega in numero uno Nato, "la trasparenza aiuta a comunicare un messaggio diretto" e cioè che "noi siamo un'alleanza nucleare". "L'obiettivo della Nato è, ovviamente, un mondo senza armi nucleari. Ma finché esisteranno rimarremo un'alleanza nucleare, perché un mondo dove Russia, Cina e Nordcorea dispongono di armi nucleari e la Nato no, è un mondo più pericoloso".
Ucraina, la missione Nato per l'invio di armi e addestramento
La Nato ha intanto dato il via a una missione ad hoc per coordinare ufficialmente e per la prima volta l'invio di armi in Ucraina e l'addestramento dei militari di Kiev impegnati nella guerra contro la Russia. Si tratta della Nato Security Assistance and Training for Ukraine, la Nsatu, approvata a Bruxelles dai ministri della Difesa dell'Alleanza Atlantica e che sarà formalmente inaugurata al vertice dei leader della Nato di luglio a Washington.
Il suo compito sarà quello che finora veniva svolto in modo informale dagli Stati Uniti con la supervisione dell''Ukraine Defence Contact Group'. "Abbiamo concordato un piano che stabilisce come la Nato guiderà il coordinamento dell'assistenza alla sicurezza e della formazione", ha detto il segretario generale dell'Alleanza in una conferenza stampa il 14 giugno scorso.
Il quartier generale della Nsatu sarà a Wiesbaden, nella Germania occidentale, dove tra l'altro ha sede la base militare dell'esercito degli Stati Uniti che coordina le attività dei militari americani in Europa. La Nsatu "sarà costituita da un comando Nato situato presso una struttura statunitense a Wiesbaden e presso nodi logistici nella parte orientale dell'Alleanza Atlantica, sotto il comando di un generale a tre stelle che riferirà direttamente al comandante supremo delle forze della Nato in Europa'', ha aggiunto Stoltenberg. Si prevede, ha spiegato, che saranno ''coinvolti quasi 700 membri del personale della Nato e dei paesi partner".
La Nato, ha aggiunto il suo Segretario generale, ''supervisionerà l'addestramento delle forze armate ucraine presso le strutture di addestramento nei paesi alleati, sosterrà l'Ucraina attraverso la pianificazione e il coordinamento delle donazioni, gestirà il trasferimento e la riparazione delle attrezzature, fornirà supporto allo sviluppo a lungo termine delle forze armate ucraine". Riuniti a Bruxelles, i ministri della Difesa della Nato ''hanno anche discusso della necessità di rafforzare la deterrenza militare e le industrie della difesa'' di Kiev fornendo "una domanda sostenibile".
Esteri
Trump, ordine per desecretare file omicidi Kennedy e Martin...
"Tutto sarà rivelato", dice il presidente degli Stati Uniti
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per la declassificazione dei file relativi agli omicidi del presidente John F. Kennedy, di suo fratello Bobby Kennedy, e del leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, Martin Luther King Jr. "Questa è una cosa grossa. La gente lo sta aspettando da decenni. Tutto sarà rivelato", ha detto Trump ai giornalisti mentre firmava l'ordine nello Studio Ovale della Casa Bianca.
John Fitzgerald Kennedy è stato ucciso a Dallas, in Texas, il 22 novembre 1963. Suo fratello Bobby è stato ucciso a Los Angeles il 6 giugno 1968. Martin Luther King, invece, è stato ucciso il 4 aprile 1968 a Memphis, in Tennessee.
Trump ha firmato anche un provvedimento di grazia per 23 manifestanti anti-aborto che, ha riferito la Casa Bianca, erano stati perseguiti giuridicamente sotto l'amministrazione del suo predecessore Joe Biden. "Non avrebbero dovuto essere perseguiti. Molti di loro sono anziani", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale. "È un grande onore firmare questo documento", ha detto.
Le domande dei cronisti toccano diversi argomenti. Il Medio Oriente "è un posto insidioso. Vedremo" se la tregua a Gaza regge. "Se succede qualcosa, non saranno contenti", ha detto riferendosi a Hamas.
Esteri
Thailandia, da oggi i matrimoni Lgbt+ sono legali: nozze di...
La Thailandia è diventato il primo Paese nel sudest asiatico ad approvare la legge sui matrimoni omosessuali
Sono almeno duecento le coppie gay che si stanno riunendo nel centro commerciale Siam Paragon a Bangkok per contrarre matrimonio dopo l'entrata in vigore della legge che legalizza le nozze tra persone dello stesso sesso. La Thailandia diventa così il primo Paese nel sudest asiatico ad approvare la legge sui matrimoni omosessuali, terzo in Asia dopo il Nepal e Taiwan.
"La bandiera arcobaleno sventola alta sulla Thailandia", si tratta di "un successo collettivo" ha affermato il primo ministro Paetongtarn Shinawatra a Davos, dove si trova per partecipare al World Economic Forum. "Questa legge sull'uguaglianza dei matrimoni segna l'inizio di una maggiore consapevolezza della società thailandese nei confronti della diversità di genere e della nostra accoglienza di tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale, dalla razza o dalla religione: tutti hanno diritto a uguali diritti e dignità", ha aggiunto.
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Una grande vittoria per la comunità Lgbtq+ thailandese, che da oltre vent'anni lotta per il riconoscimento dei propri diritti. In base alla legge, approvata dal Parlamento thailandese e avallata dal re, le coppie dello stesso sesso possono ora registrare i propri matrimoni con pieni diritti legali, finanziari e medici. Vengono anche riconosciuti i diritti di adozione ed eredità. Un tappeto arcobaleno è stato srotolato nel centro commerciale di Siam Paragon per accogliere le coppie di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali, tra cui un agente di polizia che si è presentato in uniforme con la sua compagna.
"La Thailandia potrebbe diventare un modello per il mondo in questo ambito", ha affermato Kittinun Daramadhaj, avvocato e presidente della Rainbow Sky Association of Thailand. "In Thailandia esiste una vera uguaglianza nei matrimoni", ha aggiunto. Il partito al governo di Srettha, Pheu Thai, ha sostenuto il disegno di legge sul matrimonio omosessuale.
Esteri
Trump e la grazia per gli assalitori del Congresso:...
Il neo presidente ha liberato 1500 persone condannate o incriminate per i fatti del 6 gennaio 2021
Dalla Casa Bianca riconquistata Donald Trump riscrive la storia e afferma che il 6 gennaio 2021, quando migliaia di suoi sostenitori assaltarono e misero a ferro a fuoco il Congresso, aggredendo e ferendo decine di poliziotti e terrorizzando per ore deputati e senatori, vi furono solo "minimi incidenti". E la sua decisione di firmare la grazia per 1500 dei condannati e incriminati per quell'assalto, anche chi ha aggredito poliziotti e i leader delle milizie di estrema destra condannati per sedizione, difende le ragioni di quella che definisce una 'protesta'.
"Stavano protestando contro il voto perché sapevano che le elezioni erano truccate, e uno dovrebbe poter protestare contro il voto", ha detto ai microfoni di Sean Hannity di Fox News. "La maggior parte delle persone erano assolutamente innocenti - ha continuando parlando dei graziati - hanno scontato, in modo orribile, lunghe sentenze. Sarebbe molto complicato andare a vedere, sapete di quante persone parliamo? 1500".
Il riferimento è al fatto che, prima dell'insediamento, era stato detto che per i provvedimenti di grazia si sarebbe valutato caso per caso e che chi aveva commesso azioni di violenza "ovviamente" non sarebbe stato perdonato, come aveva detto il vice presidente DJ Vance. Ma, secondo la ricostruzione di Axios, Trump si sarebbe spazientito di fronte l'idea di una disamina caso per caso perché voleva una misura di massimo impatto nel primo giorno alla Casa Bianca, dicendo "al diavolo, rilasciateli tutti".
Anche riguardo alle aggressioni ai poliziotti, Trump, che è stato eletto con un programma di tolleranza zero verso ogni tipo di violenza contro le forze dell'ordine, ha minimizzato: "erano incidenti minimi, ma sono stati ingigantiti da un paio di tizi falsi che erano sempre sulla Cnn", ha detto riferendosi alle centinaia di video che mostrano le aggressioni dei rivoltosi agli agenti. "Avevamo 1500 persone che soffrivano e queste sono un sacco di persone", ha concluso, affermando che i processi sono stati "un imbroglio politico, e sapete cosa in quelle persone, non dico in ogni singolo caso, c'era molto patriottismo".