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Raid Israele su Deir al Balah e Jabalia, altri 17 morti a...
Raid Israele su Deir al Balah e Jabalia, altri 17 morti a Gaza
Aiuti umanitari Usa lanciati su Gaza, pacchi con decine di migliaia di pasti pronti
Undici persone sono state uccise e almeno 50 ferite in un attacco aereo dell'esercito israeliano "che ha colpito le tende degli sfollati" vicino all'ingresso dell'ospedale degli Emirati a Tal Al-Sultan, nella città di Rafah. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza. Fra gli uccisi, risulta Abdel Fattah Abu Marhi, capo dell'unità paramedica dell'ospedale, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che fra i feriti ci sono anche bambini.
Raid Israele su Deir Al-Balah e Jabalia, almeno 17 morti
Almeno 17 cittadini palestinesi sono morti e decine di persone sono rimaste ferite, alcune delle quali gravemente, in seguito a nuovi attacchi compiuti dall'esercito israeliano a Deir Al-Balah e Jabalia, nella Striscia di Gaza, nelle prime ore di stamattina. Lo ha riferito la Wafa.
Secondo l'agenzia palestinese, gli aerei da guerra delle truppe israeliane hanno bombardato due case nella parte orientale di Deir Al-Balah, nel centro della Striscia, provocando la morte di 15 persone oltre a decine di feriti e dispersi, che le squadre della protezione civile continuano a cercare tra le macerie. L'esercito israeliano ha inoltre bombardato una casa dove si trovavano circa 70 persone nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, dove altre due persone sono morte.
In Cisgiordania, anche un adolescente di 16 anni ha perso la vita nelle prime ore di stamattina a causa degli spari dei soldati israeliani in un villaggio a ovest di Ramallah.
L’esercito israeliano ha annunciato oggi la sospensione delle "attività militari" a Rafah, nel sud di Gaza, e a Deir Al-Balah, fino al 7 marzo per “scopi umanitari”, ha reso noto il portavoce delle Idf Avichay Adraee, precisando che la sospensione sarà tra le 10 e le 14.
Il valico di Rafah, al confine con Egitto, dove avviene la consegna della maggior parte degli aiuti a Gaza, sta lavorando a un ritmo ridotto, e il valico alternativo di Kerem Shalom in Israele viene bloccato dai manifestanti che chiedono il rilascio di ostaggi detenuti da Hamas.
Strage di civili in fila per gli aiuti, si aggrava il bilancio: 115 morti
Sarebbero 115 i morti palestinesi che giovedì erano in attesa degli aiuti a Gaza, rende noto il ministero della Sanità della Striscia, dopo la notizia secondo cui altre tre persone sarebbero morte nella calca. I feriti sono circa 760.
Droni Israele sul Libano, 3 morti
Almeno tre persone sono state uccise in un attacco mirato di droni israeliani contro un'auto che viaggiava vicino a Nakura, nel sud del Libano. Secondo i media in lingua araba, uno dei morti sarebbe un alto funzionario di Hezbollah.
Ministero Sanità Gaza: "Oltre 30.200 morti da 7 ottobre"
Almeno 30.320 palestinesi sarebbero stati uccisi e 71.533 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che 92 persone sono state uccise e 156 ferite nelle ultime 24 ore.
Aiuti umanitari Usa lanciati su Gaza
Aiuti umanitari degli Stati Uniti sono stati lanciati da tre aerei da trasporto militare sulla Striscia di Gaza, hanno reso noto le emittenti Cnn e Nbc. Sono stati distribuiti 66 pacchi con decine di migliaia di pasti pronti. Il presidente Joe Biden aveva annunciato ieri che gli Usa avrebbero, come altri Paesi, iniziato a fornire aiuti in questo modo all'enclave dal momento che il flusso di aiuti via terra è di gran lunga insufficiente a venire incontro alle necessità dei palestinesi di Gaza stremati da cinque mesi di guerra. Dopo quello di oggi, la Casa Bianca ha anticipato per i prossimi giorni e settimane nuovi lanci di aiuti umanitari sulla Striscia.
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Usa, Urbinati (Columbia): ”La rettrice ha scatenato...
La docente di Teoria politica difende la protesta pacifica degli studenti e sostiene il dialogo senza toni aggressivi in spazi dedicati. Occorre portare avanti una trattativa che permetta il ritorno alla normalità ed eviti un grave danno di immagine per il campus, sostiene.
E' stata una ''reazione folle'' quella della rettrice della Columbia University, Nemat Shafik, di chiamare la polizia per rimuovere la manifestazione studentesca contro Israele. ''Era una protesta pacifica, fatta a suon di rap con giochi, canti e balli'', ma lei ''l'ha trasformata in un inferno''. Per fortuna, anche grazie ''a un documento di appello al dialogo che ho firmato anche io'', ora ''il clima è molto cambiato'' e si è aperto ''un tavolo di trattativa e negoziazione tra i rappresentanti degli studenti, il corpo docente, i dipendenti e l'ammnistrazione dell'università''. L'obiettivo è quello di rientrare in un ''clima di trattativa per riportare la normalità'', altrimenti ''c'è il rischio che salti il semestre'', ma ''nessuno vuole che si arrivi a tanto, sarebbe un danno di immagine incredibile, una rovina enorme''. Nadia Urbinati, che dal 1996 insegna Teoria politica alla Columbia University di New York, racconta ad Adnkronos dall'interno le contestazioni. ''Si tratta di un accampamento pacifico, gli studenti sono molto più moderati della rettrice, ma sono stati trattati da criminali e questo non è possibile'', ha aggiunto Urbinati.
Lei stessa ha avuto contatti con gli studenti, ''hanno scritto un documento bellissimo e molto moderato rivolto alla rettrice che ho firmato insieme a colleghi del mio dipartimento. Un documento in cui chiedevano di tenere in considerazione il problema della violenza che si amplifica se si chiama la polizia''. Tra i suoi studenti, racconta, ''uno che aveva fatto con me un corso sulla retorica è stato arrestato ieri per uso sconsiderato del linguaggio. Ha detto che i sionisti dovrebbero sparire dalla faccia della terra... Ma a parte questo caso nessuno mio studente è stato sospeso o arrestato''. Sottolineando che ''il 20 per cento degli studenti della Columbia arrestati sono ebrei'', Urbinati racconta anche il caso di ''uno studente ebreo israeliano che ha chiesto di non venire in classe per non attraversare il campus in quanto si sente a disagio''. La sua richiesta è stata accolta, ''un caso eccezionale risolto permettendogli di seguire le lezioni tramite Zoom''.
Urbinati racconta poi che in questi giorni hanno visitato la protesta al campus ''il rappresentante repubblicano e quello democratico. Entrambi sono stati ottusamente arroganti. L'esponente repubblicano ha proposto di chiamare guardia nazionale, il che avrebbe riportato il campus a livelli raggiunti solo nel '68''. Secondo la politologa, quindi, è stata ''la rettrice che ha radicalizzato'' la manifestazione. Shafik, spiega Urbinati, ''è alla Columbia da nove mesi e si è dimostrata molto inadeguata. Viene dal mondo delle finanza e ha dimostrato totale incapacità di comprendere che qui non si tratta di dipendenti di una banca, ma di persone varie con le quali occorre entrare in contatto''. E invece, durante la protesta, ''la rettrice è rimasta sempre chiusa nel suo ufficio o nella sua casa. Non ha mai interagito con gli studenti''.
L'auspicio, ora, è che ''vengano messi a disposizione degli spazi, delle aule, dove poter proseguire il dibattito sulla guerra e sui rapporti con Israele''. Perché, prosegue Urbinati, ''se c'è libertà di insegnamento, se si studiano argomenti come la guerra e la pace, gli stati nazione, è evidente che ne esca un dibattito''. Anzi, aggiunge, ''ben venga il dialogo e la riflessione promossi dagli studenti, certo senza usare toni aggressivi''.
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Elezioni Usa, Biden prende in giro Trump: “Sono in...
Durante la cena annuale con i corrispondenti accreditati alla Casa Bianca
''Sono un uomo adulto e sono in corsa contro un bambino di sei anni''. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha preso il giro l'ex inquilino della Casa Bianca e suo rivale alle prossime elezioni americane Donald Trump. ''L'unica cosa che abbiamo in comune è l'età'', ha aggiunto Biden durante la cena annuale con i corrispondenti accreditati alla Casa Bianca. Anche se, età anagrafica alla mano, Biden ha 81 anni contro i 77 di Trump. ''Le elezioni del 2024 sono in pieno svolgimento e sì, l'età è un argomento - ha detto Joe Biden - Sono un adulto che corre contro un bambino di sei anni''.
Molti gli ospiti illustri, giornalisti e celebrità presenti all'hotel Hilton di Washington mentre all'esterno un centinaio di manifestanti hanno scandito slogan contro la guerra di Israele nella Striscia di Gaza e sventolato una bandiera palestinese lunga diversi metri. Ma all'interno il conflitto in Medioriente non è stato al centro della scena, soppiantato appunto dalle battute sull'età dei candidati alla presidenza Usa.
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Re Carlo torna agli impegni pubblici, martedì la visita a...
Buckingham Palace: "Medici incoraggiati dai suoi progressi"
Buckingham Palace mette fine alle congetture sullo stato di salute di Re Carlo. Il sovrano, malato di cancro, da martedì riprenderà i suoi impegni pubblici. Con la regina Camilla si recherà in visita a un centro di cure per i tumori. "Il team medico di Sua Maestà - fa sapere una nota della Casa Reale - è molto incoraggiato dai progressi compiuti finora e rimane positivo quanto al continuo recupero del re".