Economia
Ecobonus condomini fino all’85%: quando spetta la...
Ecobonus condomini fino all’85%: quando spetta la detrazione più alta
L'ecobonus sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024 e consente di beneficiare di una detrazione del 50% o del 65% delle spese. La percentuale di sconto fiscale sale fino all’85% per i condomini, in presenza di specifiche condizioni
L'ecobonus è la detrazione riconosciuta per i lavori di riqualificazione energetica degli edifici. Messa in secondo piano con l'introduzione del superbonus, è destinata a tornare protagonista nel 2024 con l'addio all'agevolazione del 110%.
L'aliquota ordinaria di detrazione spettante è pari al 50 o al 65% delle spese sostenute. Regole di maggior favore sono previste per i lavori in condominio, per i quali in presenza di specifiche condizioni l'ecobonus sale fino all’85%.
Un focus di regole e lavori inclusi nell'agevolazione.
Ecobonus più vantaggioso per i condomini: come funziona fino al 31 dicembre 2024
Disciplinata dall'articolo 14 del decreto legge n. 63/2013, l'agevolazione per i lavori volti alla riqualificazione degli edifici esistenti è in vigore fino al 31 dicembre 2024 e, con l'addio al superbonus del 110%, diventa centrale soffermarsi sulle regole per accedervi.
L'ecobonus spetta nella misura del 50 per cento per le spese relative alla sostituzione di finestre e infissi, per le schermature solari e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali.
La misura dello sconto IRPEF o IRES riconosciuto sale al 65% se, ad esempio, si sostituisce la caldaia esistente con impianti dotati di sistemi di termoregolazione evoluti o, ancora, in caso di interventi sull'involucro dell'edificio volti a migliorare le prestazioni energetiche estive o invernali.
All’ecobonus ordinario si affiancano le agevolazioni potenziate per i condomini, nel rispetto di due differenti parametri.
Si può beneficiare della detrazione nella percentuale del 70 o del 75% sulla base del miglioramento delle prestazioni energetiche conseguite per effetto dei lavori effettuati.
Se oltre ai lavori di riqualificazione energetica si effettuano anche interventi di adeguamento antisismico nelle zone più a rischio, l'ecobonus passa all’80 o all’85% della spesa sostenuta.
Ecobonus dal 70% all’85%: quando sale la detrazione spettante
Sui lavori eseguiti sulle parti comuni degli edifici condominiali, l'ecobonus aumenta anche se si eseguono esclusivamente lavori di riqualificazione energetica.
In particolare, l'agevolazione riconosciuta passa:
● al 70%, se gli interventi interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dello stesso;
● al 75%, quando gli interventi sono diretti a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e purché conseguano almeno la qualità media indicata nel decreto del Ministro dello sviluppo economico del 26 giugno 2015 (Linee guida nazionali per la certificazione energetica).
L'ecobonus dovrà essere calcolato in tali fattispecie su un massimo di 40,000 euro per ciascuna unità immobiliare che compone l'edificio.
L'ecobonus già maggiorato per i condomini può essere ulteriormente incrementato, in caso di lavori effettuati su edifici situati in zone sismiche 1, 2 e 3 che, oltre al risparmio energetico, sono finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico.
Queste le regole e le condizioni da rispettare:
● l'ecobonus passa all’80% se i lavori effettuati comportano il passaggio a una classe di rischio inferiore;
● in caso di riduzione di 2 o più classi di rischio sismico, l'ecobonus è riconosciuto nella misura massima dell’85%.
A salire è anche il limite di spesa, pari a 136.000 euro per ciascuna unità immobiliare del condominio.
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Ita-Lufthansa, rinvio in vista: l’Ue attende nuove...
Bruxelles teme che con il matrimonio tra le compagnie venga ridotta la concorrenza
Sulla questione Ita Airways e Lufthansa la Commissione europea attende nuove proposte sul taglio delle rotte con un probabile rinvio della decisione a metà giugno. Per l'acquisto del 41% di Ita il gruppo tedesco vuole investire 325 milioni ma Bruxelles teme che con il matrimonio tra le compagnie venga ridotta la concorrenza.
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Webuild, bilancio e nuovo Cda lanciano titolo in Borsa...
Giornata particolarmente brillante in Borsa per Webuild che, dopo l'approvazione del bilancio 2023 e la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, che ha riconfermato Pietro Salini come amministratore delegato, chiude la seduta odierna di scambi in deciso rialzo: il titolo balza a quota +5,17% attestandosi a 2,27 euro per azione.
L'assemblea degli azionisti della società, riunitasi questa mattina, ha approvato anche la distribuzione di un dividendo per un importo pari a 0,071 euro per ciascuna azione ordinaria ed 0,824 euro per ciascuna azione di risparmio esistente ed avente diritto al dividendo alla data di stacco della cedola.
Quanto al nuovo cda, composto da 15 membri, vede Gian Luca Gregori con funzioni di presidente, oltre a Davide Croff, Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, Paola Fandella, Francesca Fonzi, Flavia Mazzarella, Itzik Michael Meghnagi, Francesco Renato Mele, Teresa Naddeo, Alessandro Salini, Pietro Salini, Serena Torielli, Michele Valensise, Laura Zanetti e Francesco Chiappetta.
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Università, Free Academy: “Atenei tradizionali e...
Benché l’Italia abbia un bassissimo numero di laureati (in Europa unicamente la Romania ha risultati peggiori), all’interno del bilancio pubblico il comparto universitario pesa in maniera significativa. Secondo l’ultimo rapporto dell’Anvur, il Fondo per il finanziamento ordinario (Ffo) delle università ammonta a 9,205 miliardi di euro, che vanno a coprire più dei 2/3 delle necessità delle università statali. Di questa somma, soltanto lo 0,73% (68 milioni di euro) è destinato alle università non statali, sia tradizionali sia telematiche.
A giudizio di Aurelio Mustacciuoli, responsabile Studi e Ricerche di Free Academy, “limitandoci a considerare l’Ffo lo studente di un’università statale ogni anno costa al contribuente ben 5.701 euro, mentre di media uno studente delle università private costa 195 euro. Se poi si considerano le università telematiche (lasciando quindi da parte gli atenei privati tradizionali: la Bocconi di Milano, la Luiss di Roma ecc.) le risorse che lo Stato destina alle università online ammontano a soli 2,8 milioni”. Questo significa che uno studente universitario telematico grava sullo Stato per la risibile cifra di 12,5 euro: lo 0,21% di quanto costa in media uno studente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, della Sapienza di Roma o della Federico II di Napoli.
Non basta. La maggior parte delle università telematiche sono fondazioni, ma alcune di loro – quelle più 'sotto attacco' da parte dei difensori dello status quo – sono società di capitali e quindi ogni anno versano somme considerevoli all’erario. Sempre ad avviso di Mustacciuoli, “considerando unicamente il gruppo universitario Multiversity (che è controllato dal fondo Cvc Capital Partners e che include Unipegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma) nel 2022 per le sole imposte dirette è stato registrato un esborso di 43 milioni di euro: il che significa che soltanto questi tre atenei online danno allo Stato ben 15 volte quanto tutte le università telematiche nel loro insieme ottengono in forma di Ffo”. Quindi vi sono ben 5050 studenti italiani delle università pubbliche che possono studiare grazie alle entrate fiscali garantite dal gruppo Multiversity.
Da questo punto di vista, una crescita degli atenei privati telematici – la cui retta è mediamente assai inferiore al costo che ogni studente comporta per le casse statali – condurrebbe non soltanto a un minor costo complessivo per ogni studente, ma aiuterebbe anche a ridurre l’esorbitante prelievo fiscale che grava sulle imprese, sulle famiglie e sui lavoratori.
In conclusione, secondo Mustacciuoli, “alla luce dei dati sopra riportati è chiaro che lo studente tradizionale costa allo Stato ben 5.701 euro soltanto per l’Ffo, mentre ognuno degli oltre 144 mila studenti di Unipegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma (a.a. 2022-23) porta alle casse statali 331 euro. Si tratta di cifre che devono far riflettere”.