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Curiosità

La batteria per smart: alcune informazioni tecniche

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Immagine della batteria smart tratta da autoparti.it

La batteria costituisce per molti versi il cuore dell’auto, dal momento che dal suo corretto funzionamento dipendono non solo l’accensione ma anche l’attivazione di tutti quanti i componenti elettrici dell’automobile. Ragion per cui, il monitoraggio di questo dispositivo dovrebbe essere effettuato con attenzione e ad intervalli regolari. Nelle auto elettriche questo discorso vale ancora di più, in quanto dall’energia elettrica accumulata e poi trasferita al motore dipende la completa circolazione del veicolo. In questo testo saranno sinteticamente fornite alcune informazioni sul posizionamento e la sostituzione della batteria nella smart, prestando particolarmente attenzione ai dispositivi montati nei modelli elettrici.

Cosa è la smart e come viene alimentata

Ricordiamo brevemente che il nome Smart è l’acronimo di Swatch Mercedes ART, una società automobilistica del gruppo Mercedes-Benz-Group, fondata nel 1996 e famosa per la progettazione della Fortwo, un’auto di appena due metri, omologata per due persone e appositamente pensata per i percorsi urbani. Il marchio ha sede a Böblingen in Germania ed il nome attuale è stato assunto solo a partire dal 2002, mentre precedentemente si chiamava Micro Compact Car GmbH. 

La smart è diventata una delle auto più comuni e diffuse nel corso degli anni ed i vari restyling cui è stata sottoposta non hanno fatto altro che confermare il suo successo. Ecco la lista dei modelli smart più diffusi con gli anni di produzione: Smart City Coupé & City Cabrio (1998-2003); Smart Crossblade (2002); Smart City Coupé & City Cabrio (2003-2007); Smart Roadster (2003-2005); Smart Fortour (2004-2006); Smart Fortwo EV (2008-2015); Smart K (2001-2004).

Parlando sempre del suo sviluppo, va anche ricordato che nel 2020 la Daimler ha annunciato che le rinnovate Smart ForTwo e ForFour verranno prodotte esclusivamente in modalità elettrica, dando così addio al motore tradizionale. La nuova gamma è  quindi interamente ad emissione zero, con propulsione affidata ad un motore elettrico da 82 cavalli e 160 Nm di coppia, alimentato da una batteria di 17,6 kWh di capacità complessiva. Queste batterie sono ricaricabili per mezzo dell’impianto domestico in circa 6 ore, mentre utilizzando un caricatore da 22 kWh il tempo si abbassa a 40 minuti per raggiungere una ricarica sino all’80% del totale. La ricarica può avvenire tanto in una wallbox a casa che in una stazione di ricarica pubblica. Una batteria smart con carica completa è in grado di garantire 150 km di autonomia: un’ottima distanza considerando il fatto che mediamente il percorso giornaliero di un veicolo in città è di 35 km. La durata di una batteria nei modelli elettrici è approssimativamente di 8 anni, con un decadimento di circa 10% della capacità dopo 500 cicli di ricarica. Il prezzo in euro del consumo di elettricità per la smart ogni 100 km viene calcolato con la formula seguente:

  • prezzo della corrente in centesimi / kWh moltiplicato per il consumo di corrente in kWh / 100 diviso per 100.

Dove si trova la sua batteria e cosa fare in caso di problemi

In virtù del design compatto e delle sue prestazioni, come sopra accennato, la smart si è conquistata da tempo una buona fetta del mercato automobilistico. Le dimensioni ridotte ed i consumi contenuti ne fanno infatti l’auto ideale per una circolazione nei percorsi urbani, dove automobili di grossa cilindrata incontrano sicuramente maggiori difficoltà a trovare parcheggio. In questa vettura la batteria non è posizionata nel vano motore, ma in maniera inconsueta all’interno dell’abitacolo e più precisamente sotto al tappetino del passeggero. Una posizione che permette di ottimizzare al meglio gli spazi ridotti del veicolo. 

La batteria della smart può essere rimossa e sostituita in modo autonomo, avvalendosi del solo ausilio di un cacciavite a stella e di una chiave da 10.

Ecco come procedere:

  • Sollevare il tappetino e svitare le viti fissanti il tappo di plastica che dà accesso alla batteria, facendo attenzione a riporre le viti in un posto sicuro.
  • Rimuovere la staffa in metallo che fissa la batteria avvalendosi dell’ausilio della chiave inglese, riponendo i bulloni di fissaggio in un posto sicuro.
  • Smontare i contatti negativo e positivo della batteria utilizzando l’apposito cacciavite. 
  • Rimuovere la batteria stessa.

L’installazione della nuova batteria avverrà semplicemente ripetendo l’intervento in senso inverso. Inutile dire che l’intera operazione di cambio va effettuata a motore spento e dopo aver rimosso le chiavi dal cilindretto di accensione. Per ragioni di sicurezza, si raccomanda di eseguire lo smontaggio ed il montaggio della batteria indossando dei guanti isolanti, ai fini di evitare pericolose scosse. La batteria vecchia non va mai dispersa nell’ambiente, ma gettata negli appositi contenitori o consegnata nelle mani di un elettrauto. In Italia esistono delle aziende che si sono specializzate nello smaltimento del litio e delle altre sostanze nocive contenute negli accumulatori. In molti casi queste batterie possono anche venire riutilizzate, come ad esempio in Giappone per l’alimentazione di lampioni stradali. 

Prima dell’acquisto di una nuova batteria, è sempre bene ribadirlo, occorre informarsi con attenzione sul tipo compatibile col modello della propria auto, ai fini di evitare una spesa inutile. L’installazione di un modello non adatto può inoltre causare danni molto gravi, capaci di compromettere il funzionamento dell’intera vettura. Informazioni a riguardo possono trovarsi consultando il libretto dell’auto o anche facendo una ricerca in internet. In maniera più empirica si potrebbe anche preliminarmente smontare la batteria, sulla cui etichetta si trovano i valori di riferimento per conoscere il tipo giusto da acquistare. 

I sintomi più comuni indicanti che la batteria è scarica sono: 

  • Difficoltà di accensione.
  • Fari che emettono una luce fioca o che non si accendono.
  • Marmitta che emette rumori simili a scoppiettii.
  • Accensione della spia della batteria sul cruscotto.

Per completare il discorso, va aggiunto che la batteria di una smart con motore di tipo tradizionale dura mediamente 4-5 anni. Si tratta comunque di un valore relativo, in quanto la durata di servizio effettiva del componente dipende come sempre dallo stile di guida, dalla qualità delle strade percorse ed anche dagli stress termici, ai quali la vettura viene sottoposta. Un controllo empirico di questi dispositivi può essere effettuato aprendo il cofano dell’auto e controllando lo stato effettivo attraverso il cosiddetto “occhio magico”, ossia una piccola fessura collocata sulla superficie della batteria. Se il colore che si vede dall’interno è verde, significa che il componente è completamente carico, mentre il colore nero indica un livello di carica al 50%. Il colore bianco segnala infine che la batteria deve essere sostituita. Questo controllo può essere effettuato in maniera più efficace avvalendosi di un tester digitale. La perdita di liquido da parte della batteria è il più delle volte indice di un danno irreparabile, a causa del quale la sostituzione risulta inevitabile.

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Curiosità

Come scegliere il cavo di ricarica auto elettrica?

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Quando si possiede un’auto elettrica, è fondamentale utilizzare i cavi adeguati per alimentarla.

A questo punto ti domanderai perché, e la risposta è facile. In primo luogo, la sicurezza è prioritaria, poiché cavi inadatti possono causare surriscaldamenti e incendi. Inoltre, i cavi corretti garantiscono una connessione stabile e affidabile, riducendo il rischio di interruzioni improvvisi di ricarica che possono causare disagi e ritardi.

L’uso di cavi appositamente progettati, inoltre, assicura un’efficienza ottimale durante la ricarica, riducendo le perdite di energia e contribuendo a un minor impatto ambientale. La compatibilità tra il cavo e il veicolo, quindi, è essenziale per evitare danni alle batterie e ai sistemi di carica.

Infine, l’adozione di standard e cavi appropriati facilita la compatibilità tra diverse infrastrutture di ricarica, promuovendo la crescita dell’infrastruttura di ricarica elettrica.

Nel prossimo paragrafo andremo ad analizzare meglio questo argomento e a dare consigli a chi è interessato all’acquisto di cavi elettrici per auto.

Come riconoscere dei buoni cavi di ricarica per auto elettrica

Per prima cosa, un buon cavo di alimentazione per auto elettrica è facilmente riconoscibile dalla lunghezza, specialmente se si è soliti ricaricare il veicolo fuori casa, sul suolo pubblico (spesso occupato da altri veicoli) e non nel proprio garage. Un cavo deve essere lungo minimo 4 metri anche se i più gettonati sono i cavi di ricarica per auto elettrica da 10 metri.

Un altro modo per capire se un cavo di ricarica è buono, è quello di guardare le specifiche tecniche e assicurarsi che rispetti gli standard di sicurezza elettrica e di ricarica.

Altre caratteristiche da tenere in considerazione sono:

  • Potenza e capacità
  • Tipo di connettore
  • Qualità dei materiali
  • Certificazioni di sicurezza
  • Protezioni di sicurezza
  • Marchio del produttore
  • Prezzo ragionevole
  • Recensioni e feedback degli utenti

Inoltre, non deve essere sottovalutata l’affidabilità del rivenditore. Meglio optare per fornitori dalla comprovata esperienza del settore.

Come usare correttamente i cavi di ricarica per auto elettrica

L’uso corretto dei cavi di ricarica per auto elettrica è essenziale per garantire la sicurezza e l’efficienza del processo di ricarica.

Per usarli correttamente è necessario:

  • Ispezionare il cavo prima di ogni utilizzo, evitando di metterlo in funzione se sono presenti danni visibili;
  • Collegare il cavo alla presa di corrente della stazione di ricarica e al veicolo in modo sicuro e corretto, con i connettori inseriti completamente e bloccati in posizione;
  • Evitare l’uso di adattatori o prolunghe inappropriati;
  • Evitare di tirare o piegare eccessivamente il cavo;
  • Durante la ricarica, tenere d’occhio il cavo per rilevare eventuali anomalie, come surriscaldamento o scintille;
  • Non camminare o parcheggiare sopra il cavo;
  • Evitare di calpestare il cavo o di far passare veicoli sopra il cavo, poiché ciò potrebbe danneggiarlo;
  • Prima di staccare il cavo, interrompere la ricarica dal veicolo o dalla stazione di ricarica, quindi rimuovere il cavo con attenzione;
  • Riporre il cavo in modo ordinato dopo l’uso per evitare danni o intrecci;
  • Evitare di lasciare il cavo esposto agli agenti atmosferici;
  • Seguire le istruzioni del produttore.

Seguire queste linee guida è essenziale per garantire un utilizzo sicuro ed efficiente dei cavi di ricarica per auto elettrica, proteggendo il veicolo, l’infrastruttura e garantendo una ricarica affidabile.

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Curiosità

Dom Perignon: L’Esclusività in una Bottiglia di...

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Il Dom Perignon, con la sua storia secolare e la sua reputazione ineguagliabile, rappresenta il non plus ultra quando si parla di champagne di lusso. Questo nettare degli dei non è semplicemente una bevanda, ma un’esperienza sensoriale completa, un viaggio attraverso la storia e la tradizione, un simbolo di eleganza e raffinatezza. Quando si sceglie il Dom Perignon, si sceglie di fare una dichiarazione, di celebrare i momenti più preziosi della vita con uno stile inconfondibile e un gusto impeccabile.

La Storia e la Tradizione del Dom Perignon

Il Dom Perignon deve il suo nome a Pierre Pérignon, un monaco benedettino che visse nel XVII secolo e che giocò un ruolo cruciale nello sviluppo delle tecniche di produzione dello champagne. Sebbene non abbia inventato lo champagne, come spesso si crede erroneamente, il suo contributo alla sua evoluzione è stato fondamentale. Egli introdusse metodi innovativi per la fermentazione e la miscelazione dei vini, ponendo le basi per lo sviluppo dello champagne come lo conosciamo oggi.

Il Dom Perignon è prodotto dalla prestigiosa maison Moët & Chandon, e viene realizzato solo nelle annate migliori, utilizzando uve provenienti dai migliori vigneti della Champagne. Ogni bottiglia è il risultato di anni di cura e attenzione, un vero e proprio capolavoro enologico.

L’Esclusività del Dom Perignon

Il Dom Perignon è molto più di un semplice champagne; è un simbolo di lusso e esclusività. Questo è evidente non solo nel gusto e nell’aroma straordinari, ma anche nel design elegante e sofisticato della bottiglia e nell’attenzione ai dettagli in ogni aspetto della produzione.

Ogni bottiglia di Dom Perignon è unica, un’opera d’arte che racchiude anni di esperienza e dedizione. La selezione rigorosa delle uve, la cura meticolosa in ogni fase della produzione e l’invecchiamento prolungato in cantina contribuiscono a creare uno champagne di qualità eccezionale, che si distingue per la sua complessità, la sua eleganza e il suo equilibrio perfetto.

Le Cuvée di Dom Perignon

Il Dom Perignon offre diverse cuvée, ognuna con le sue caratteristiche uniche, ma tutte accomunate dalla stessa eccellenza qualitativa.

Dom Perignon Vintage

Il Dom Perignon Vintage è il cuore dell’offerta della maison. È prodotto solo nelle annate migliori, quando le condizioni climatiche permettono di ottenere uve di qualità eccezionale. Il risultato è uno champagne straordinario, che esprime al meglio il carattere dell’annata e il savoir-faire della maison.

Dom Perignon Rosé

Il Dom Perignon Rosé è una cuvée particolarmente rara e preziosa, che conquista al primo sorso con il suo colore intenso e il suo aroma ricco e complesso. È uno champagne sensuale e seducente, perfetto per le occasioni più romantiche.

Dom Perignon P2

Il Dom Perignon P2 rappresenta l’apice dell’eccellenza della maison. Questa cuvée speciale è il risultato di oltre 15 anni di invecchiamento in cantina, un periodo durante il quale lo champagne sviluppa aromi e sapori di straordinaria complessità e profondità. Il Dom Perignon P2 è un’esperienza enologica senza paragoni, un viaggio sensoriale che lascia un segno indelebile.

Come Degustare il Dom Perignon

Degustare il Dom Perignon è un’esperienza che va oltre il semplice atto di bere. È un rituale, un momento di contemplazione e apprezzamento. Ecco alcuni consigli per godere appieno delle sue qualità straordinarie:

  1. Servire alla Temperatura Giusta: Il Dom Perignon va servito freddo, ma non ghiacciato. La temperatura ideale è tra i 6 e gli 8 gradi Celsius.
  2. Scegliere il Bicchiere Giusto: Per apprezzare appieno le sue qualità, il Dom Perignon va degustato in flûte o in bicchieri a tulipano, che permettono di concentrare gli aromi e di apprezzare il perlage fine e persistente.
  3. Assaporare con Calma: Prendetevi il tempo per assaporare il Dom Perignon. Inalate i suoi aromi complessi, gustate il suo sapore equilibrato e godetevi la sua persistenza straordinaria.

Il Dom Perignon per le Occasioni Speciali

Il Dom Perignon è la scelta perfetta per celebrare le occasioni più speciali, dai matrimoni agli anniversari, dai compleanni ai successi professionali. È un regalo di classe, un gesto di apprezzamento che lascia un’impressione duratura.

Scegliere il Dom Perignon significa scegliere l’eccellenza, celebrare la vita e i suoi momenti più belli con stile e raffinatezza. È un’esperienza unica, un lusso accessibile che trasforma ogni occasione in un momento indimenticabile.

Se vuoi acquistare Dom Perignon puoi visitare l’enoteca online Berevecchio, champagne store tutto italiano in cui puoi trovare le diverse cuveè di Dom Perignon alla pagina dedicata: https://berevecchio.it/cantine/dom-perignon/

Il Dom Perignon, un Investimento in Piacere e Stile

Il Dom Perignon è molto più di un semplice champagne. È un simbolo di lusso, un’esperienza sensoriale unica, un tributo alla storia e alla tradizione. Con la sua qualità ineguagliabile, il suo gusto raffinato e il suo stile inconfondibile, il Dom Perignon è la scelta ideale per celebrare i momenti più preziosi della vita.

Scegliere il Dom Perignon significa fare un investimento in piacere e stile, un gesto di apprezzamento verso se stessi e verso gli altri. È un’esperienza che lascia un segno, un ricordo indelebile dei momenti più belli.

Celebrate la vita, celebrate con Dom Perignon.

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Attualità

Lavinia Abate svela il suo talento musicale con “Non sto...

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Fuori ora il videoclip ufficiale del brano “Non sto bene con me” di Lavinia Abate

Quando Lavinia Abate fu incoronata Miss Italia 2022, il pubblico aveva scorto soltanto la punta dell’iceberg del suo talento multiforme. Oltre al titolo e al sorriso che ha conquistato l’Italia, si cela una giovane donna il cui amore per la musica ha radici profonde, che affondano nell’infanzia. A soli 12 anni, Lavinia iniziò a scrivere canzoni, suonando il pianoforte in un’esplorazione precoce del suo talento innato.

Il suo debutto musicale con il singolo “Non sto bene con me”, uscito il 3 novembre, è stato un’introduzione intima al suo mondo interiore: il brano esplora temi di autostima e ricerca di approvazione, riflettendo un’esperienza universale di insicurezza personale esacerbata dall’isolamento durante la quarantena. La sua apertura vulnerabile, “È come se io tutto quello che faccio lo faccio per compiacere qualcuno, non per me stessa”, mette a nudo il conflitto tra vivere per se stessi e sotto il peso delle aspettative altrui.

Un riflesso di emozioni condivise

Il singolo di Lavinia cattura una dualità emotiva palpabile: il desiderio di indifferenza verso le opinioni altrui contrapposto alla sete di approvazione. Il ritornello, “Perché non sto bene con te se non sto bene da me”, risuona come un mantra di autoconsapevolezza che parla direttamente all’anima degli ascoltatori, ricordando l’importanza di trovare la propria identità e autostima prima di cercare l’accettazione altrui.

Lavinia Abate non solo ha rivelato una dimensione inaspettata di sé ma ha anche mostrato di essere una promettente voce nel panorama musicale italiano. Il suo messaggio, intriso di profondità sull’autoaccettazione, si staglia in un contesto culturale dominato dall’immagine pubblica e dai giudizi esterni.

La metamorfosi di un’artista

Il 9 novembre segna l’evoluzione della narrazione musicale di Lavinia Abate, con il lancio del videoclip ufficiale di “Non sto bene con me”. Attraverso immagini potentemente simboliche, il video apre una finestra sull’anima dell’artista. “La sedia rappresenta il peso che mi devo trascinare dietro per essere accettata dagli altri”, dichiara Lavinia, sottolineando la lotta interiore tra la ricerca di auto-approvazione e la pressione di conformarsi alle aspettative sociali.

Le riprese a casa di Lavinia aggiungono un altro strato di intimità: rivelano “la vera me con un animo sensibile e insicuro,” nelle sue stesse parole. Il videoclip mostra una casa incompleta, con scatole ammucchiate, metafora visiva del suo caos interiore. Il piano è il suo rifugio, un’ancora nella tempesta delle sue incertezze.

La casa e il cuore: scene di vita vissuta

Il video prosegue mostrando un’abitazione che simboleggia lo stato d’animo di Lavinia. Non è solo un set, ma una rappresentazione del suo “essere interiore molto confusionario e disordinato“. Il disordine esterno è una metafora dello stato interno, come ci spiega la stessa Lavinia, offrendo agli spettatori uno sguardo più profondo nel suo mondo. La sua connessione con il pianoforte è palpabile, un legame che trascende la musica per diventare una forma di espressione personale. Il suo tocco non è solo una performance ma un dialogo, un modo per Lavinia di comunicare le sue emozioni più profonde.

Il finale lascia lo spettatore di fronte a una sedia vuota, simboleggiando il fallimento nell’ottenere l’approvazione esterna e la difficoltà di trovare accettazione interiore. È una scelta artistica audace che sottolinea il messaggio della canzone: senza pace interiore, la ricerca di un posto nel mondo è infruttuosa.

Lavinia non cerca di offrire soluzioni facili. La sedia vuota non è una risposta ma un punto di partenza per un dialogo più ampio su autoaccettazione e realizzazione personale. “Il video finisce con la sedia vuota che simboleggia il mio tentativo non riuscito di trovare un posto dove sto bene con me,” afferma Lavinia, invitando all’introspezione.

Una promessa per il futuro

Il cammino di Lavinia non si fermerà con “Non sto bene con me”: questo brano rappresenta l’apertura di un capitolo artistico, pieno di potenzialità e aspettative per il futuro. Il singolo, già apprezzato per la sua sincerità e profondità, si arricchisce ora di una dimensione visiva che promette di lasciare un’impronta duratura. Il videoclip è disponibile su YouTube, è inoltre possibile ascoltare il brano su Spotify e su tutte le principali piattaforme.

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