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Gastronomia

La storia del Tiramisù fra leggenda e realtà

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Il famoso dolce Tiramisù, è conosciuto e consumato oggi in tutto il mondo.
Tuorlo d’ uovo, mascarpone, savoiardi inzuppati nel caffè zuccherato e spolverata di cacao amaro, la ricetta di questo dolce simbolo della pasticceria italiana è di una semplicità unica, ma probabilmente non conosciamo la sua esatta origine.

Per svelare il segreto del Tiramisù e delle sue origini, bisogna tornare indietro nel tempo fino al XIX secolo, esattamente nella meravigliosa città dei Dogi, Venezia, nel nord Italia. Oggi la città lacustre è visitata principalmente per i suoi incantevoli canali e gli innumerevoli strabilianti palazzi storici. Ma si narra che all’epoca, era una importante stazione marittima, una delle più note del Mediterraneo, rinomata anche per i sue le sue “Lupanare”. “Venezia era un notevole centro di commercio, quindi c’erano molti marinai“, afferma Giorgio Bughetto, Presidente dell’Associazione Doge di Treviso, città distante una trentina di chilometri da Venezia.

Sul Ponte Delle Tette, le prostitute mostravano il seno per attirare gli uomini nei bordelli. All’interno dei postriboli, ai clienti veniva poi servito un dolce, l’antenato del tiramisù, che letteralmente si traduce in “risollevami il morale“. In Italia questi luoghi di piacere sono stati chiusi per sempre dal 1958, ma il tiramisù fortunatamente è lungi dall’essere scomparso.

Un’altra delle ipotesi sulle origini di questo dessert lo colloca nella regione Toscana, più precisamente nella città del Palio, Siena. Qui, in occasione di una visita del Granduca Cosimo III de’ Medici, venne inventato un gustoso dessert, denominato “Zuppa del duca” con ingredienti molto simili all’attuale tiramisù. Tuttavia vi sono alcune discrepanze in questa leggenda poiché, sia i savoiardi che il mascarpone, erano poco utilizzati nella pasticceria senese fra il XVII e il XVIII secolo, in più il mascarpone, difficilmente poteva essere conservato e trasportato rapidamente dalla Lombardia, sua regione di produzione, sino alla Toscana.

Un’altra leggenda, molto più semplice narra che il Tiramisù era in realtà un trucco per non sprecare caffè freddo e torte avanzate. A questi 2 ingredienti fu aggiunto poi del liquore per ammorbidire la torta, ricoprendi poi il tutto con panna o mascarpone.

Nel tempo, il Tiramisù si è evoluto considerevolmente e sono emerse molte varianti: biscotti diversi, pan di Spagna, pane in cassetta, uso della frutta, o altri stravaganti ingredienti gourmet “Stellati”…

E voi, carissimi lettori, siete più per un Tiramisù Classico o un Tiramisù Insolito, come quello che vi abbiamo mostrato in foto?

Una sofisticata esperta in viaggi, turismo e tempo libero, che esplora con passione le frontiere del settore turistico per fornire ai nostri lettori intuizioni uniche e consigli preziosi. Con una profonda conoscenza che va dalle destinazioni esotiche alle gemme nascoste locali, la sua competenza è indispensabile per chi cerca di trasformare ogni viaggio in un’esperienza memorabile. Le sue analisi ricche di sfumature e le sue raccomandazioni su misura sono fondamentali per offrire un panorama completo di tutto ciò che il mondo del turismo ha da offrire.

Gastronomia

Le chef Susana Casanova e Caterina Ceraudo uniscono i loro...

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Saragozza, 9 maggio 2024 La gastronomia diventa il ponte che unisce la spagnola Saragozza e Padova rappresentando l’Italia in un evento culinario unico. Il 14 maggio la città italiana sarà teatro di “La Spagna al Femminile”, un incontro che unisce il meglio della cucina spagnola e italiana, grazie a una cena a quattro mani con due chef d’eccezione: Susana Casanova, di Saragozza, e la italiana Caterina Ceraudo.

Susana Casanova, del ristorante “La Clandestina” e vincitrice del Best Tapa of Spain nel 2023 con “Cruz de navajas”, porterà i sapori dell’Aragona. Cominciamo con il suo piatto preferito e premiato, un ajoblanco di cannolicchi, pesca di Calanda, gelatina di Cava d’Aragona e riduzione di stinco di vitello, corallo di borragine e scorza di limone. Un omaggio in miniatura alla regione. Anche piatti come le polpette di vitello d’Aragona con riso Brazal e un’originale salsa tailandese di ananas, cocco e anacardi, o gli asparagi bianchi di Novillas con la loro vichyssoise, promettono di sorprendere i partecipanti.

Caterina Ceraudo, del ristorante stellato Graya di Padova, aggiungerà il suo tocco italiano con creazioni come lo Spaghettone quadrato con pesto di finocchio selvatico, gamberi rossi e agrumi. Un incontro di sapori che si concluderà con un dessert a base di cioccolato bianco, crumble de regcrumble di liquirizia, gel di lamponi e frutti rossi.

Ma “La Spagna al Femminile” va oltre il semplice scambio gastronomico. È un omaggio ai legami tra Saragozza e Padova. Entrambe le città, collegate da voli diretti e con imponenti basiliche come La del Pilar e San Antonio de Padua, trovano ora un nuovo punto di incontro nella gastronomia.

L’abbinamento cibo-vino sarà un altro protagonista della serata, con vini aragonesi come il bianco Microcósmico Macabeo 2022 di Bodegas Frontonio o il Godina Garnacha 2021 di Bodegas Morca, che completeranno ogni piatto.

“Mi emoziona molto mostrare parte della gastronomia di Saragozza, i suoi prodotti e i suoi produttori”, afferma Susana Casanova. “È una grande responsabilità fare una buona impressione su un pubblico esperto e risvegliare l’interesse per il turismo gastronomico, in breve, riuscire a trasmettere che Saragozza ha una gastronomia eccellente”.

Questo evento, promosso da Saragozza Turismo in collaborazione con l’Ufficio Spagnolo del Turismo di Milano – Turespaña, non solo celebra l’eccellenza gastronomica, ma mette anche in evidenza il ricco patrimonio culturale e monumentale di entrambe le destinazioni, nonché la sostenibilità e la qualità del turismo.

Una serata in cui la gastronomia diventa ambasciatrice di due città unite dal sapore, dalla storia e dalla passione per la buona tavola. “La Spagna al Femminile” si preannuncia come un viaggio gastronomico senza confini che lascerà un segno indelebile nei 40 ospiti, tra cui professionisti del settore turistico e media, che avranno il privilegio di partecipare.

Saragozza: un viaggio nel tempo e nei sensi

Saragozza, città con più di 2.000 anni di storia, è una destinazione affascinante che fonde l’eredità di quattro culture: romana, ebraica, musulmana e cristiana. Nota per il suo imponente patrimonio monumentale, come la Basilica del Pilar e la Cattedrale ddel Salvador – La Seo, Saragozza ospita anche una vivace scena culturale con festival d’arte, musica ed eventi unici come Zaragoza Florece o le Fiestas Goyescas. Inoltre, la sua ricca gastronomia, che comprende prodotti tipici aragonesi e una fervente cultura delle tapas, fanno di Saragozza una meta imperdibile per chi vuole immergersi nella storia, nella cultura e nei sapori della Spagna. E soprattutto, con il treno ad alta velocità, Zaragoza si trova a una puntata di Netflix della vostra serie preferita da Madrid e a un film da Barcellona.

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Gastronomia

Aceto balsamico: una delizia per il palato sempre più...

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L’aceto balsamico è una vera e propria eccellenza gastronomica, la cui fama e apprezzamento sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni, soprattutto tra gli italiani. Questo condimento, nato dalle tradizionali tecniche di produzione modenesi e reggiane, si distingue per il suo gusto unico e la sua versatilità in cucina. L’Italia, con la sua ricca tradizione culinaria, ha saputo valorizzare e innovare l’utilizzo dell’aceto balsamico, rendendolo protagonista di ricette classiche e contemporanee.

La crescente ricerca di prodotti di qualità, autentici e con una forte identità territoriale, ha contribuito a rafforzare il legame degli italiani con questo prodotto. L’aceto balsamico non è solo un condimento, ma un elemento di distinzione nella preparazione dei piatti, capace di esaltare sapori e creare armonie gustative sorprendenti. La sua popolarità testimonia l’importanza della tradizione culinaria italiana e la costante ricerca dell’eccellenza gastronomica.

Storia e origini: l’antica tradizione dell’aceto balsamico

La storia dell’aceto balsamico affonda le sue radici nelle profondità della tradizione gastronomica italiana, diventando sinonimo di eccellenza e raffinatezza. Questo prezioso condimento vanta una storia secolare, nata nei territori di Modena e Reggio Emilia, dove l’arte della sua produzione è stata tramandata di generazione in generazione.

Un esempio emblematico di tale tradizione è l’Acetaia Leonardi, custode di un sapere antico, che ha saputo elevarsi a simbolo di qualità e dedizione nella produzione dell’aceto balsamico. Attraverso metodi tradizionali e una cura meticolosa, l’Acetaia Leonardi realizza aceti balsamici di altissima qualità, apprezzati e riconosciuti a livello internazionale. La produzione di aceto balsamico richiede tempo, pazienza e passione, elementi che l’Acetaia Leonardi incarna perfettamente, contribuendo a mantenere viva una tradizione che rappresenta un patrimonio culturale e gastronomico inestimabile per l’Italia.

Il processo produttivo

L’aceto balsamico tradizionale di Modena DOP è ottenuto dalla lavorazione delle uve più pregiate, tipicamente delle varietà Trebbiano e Lambrusco. Queste uve vengono raccolte al culmine della maturazione, garantendone la massima dolcezza. Successivamente l’uva viene pigiata e il mosto ottenuto viene cotto lentamente a fuoco vivo. Questo processo di esalta il sapore e crea il caratteristico colore bruno scuro dell’aceto.

Dopo la cottura, il mosto viene lasciato fermentare naturalmente per diverse settimane. Il mosto fermentato viene poi trasferito in botti di legno, dove subisce un complesso processo di invecchiamento. Le botti sono realizzate con diversi tipi di legno, come rovere, ciliegio, castagno e gelso, ognuno dei quali conferisce all’aceto profumi tipici e sfumature di sapore uniche.

Il processo di invecchiamento dell’aceto balsamico tradizionale di Modena DOP può durare da un minimo di 12 anni per la varietà “Affinato” ad oltre 25 anni per l’”Extravecchio”. Durante questo periodo, l’aceto balsamico viene travasato con cura da una botte all’altra, passando gradualmente dalle botti più grandi a quelle più piccole. Questo meticoloso processo permette all’aceto di sviluppare i suoi straordinari profumi e sapori, dando vita ad un prodotto davvero eccezionale.

Il profilo aromatico e la versatilità dell’aceto balsamico

L’aceto balsamico vanta un profilo aromatico complesso che raggiunge il perfetto equilibrio agrodolce. La sua consistenza ricca e sciropposa, le note di caramello, frutta e legno lo rendono una delizia per il palato. La versatilità di questo aceto è davvero notevole, poiché può essere utilizzato in una vasta gamma di piatti.

Nelle ricette salate, un filo di aceto balsamico aggiungerà profondità e complessità alle insalate, alle verdure arrosto e alle carni alla griglia. La sua dolcezza naturale esalta i sapori di fragole, fichi e altri frutti,rendendolo una scelta eccellente per condimenti e marinateL’aceto balsamico può essere utilizzato anche come tocco finale sui dolci, come il gelato o la panna cottaaggiungendo un pizzico di eleganza alla presentazione finale.

Il crescente apprezzamento tra gli italiani

Il crescente apprezzamento degli italiani per l’aceto balsamico si fonda su una serie di motivazioni che riflettono la profonda connessione tra cultura alimentare e ricerca della qualità. Una delle ragioni principali è la riscoperta dei prodotti autentici e delle tradizioni culinarie locali, in un’epoca in cui l’attenzione verso l’origine e la storia dei prodotti alimentari è sempre più marcata. L’aceto balsamico, con le sue radici profonde nella tradizione italiana e la sua produzione artigianale, incarna questi valori, offrendo un legame tangibile con il territorio e la sua storia. Inoltre, la crescente tendenza a una cucina consapevole e alla valorizzazione di ingredienti di qualitàha portato a una maggiore esplorazione delle potenzialità dell’aceto balsamico in cucina.

Gli italiani hanno riscoperto come questo prodotto possa trasformare piatti semplici in creazioni gastronomiche raffinate, esaltando i sapori e arricchendo l’esperienza culinaria. La varietà di balsamici disponibili, dall’aceto balsamico tradizionale di Modena DOP, all’aceto balsamico di Modena IGP, ai condimenti balsamici, offre, inoltre, una vasta gamma di scelte per i consumatori, adattandosi a diversi gusti e occasioni d’uso. Questa versatilità, unita alla qualità e al valore culturale, spiega il crescente apprezzamento degli italiani per l’aceto balsamico, considerato ormai indispensabile nella dispensa di ogni appassionato di cucina.

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Curiosità

Dom Perignon: L’Esclusività in una Bottiglia di...

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Il Dom Perignon, con la sua storia secolare e la sua reputazione ineguagliabile, rappresenta il non plus ultra quando si parla di champagne di lusso. Questo nettare degli dei non è semplicemente una bevanda, ma un’esperienza sensoriale completa, un viaggio attraverso la storia e la tradizione, un simbolo di eleganza e raffinatezza. Quando si sceglie il Dom Perignon, si sceglie di fare una dichiarazione, di celebrare i momenti più preziosi della vita con uno stile inconfondibile e un gusto impeccabile.

La Storia e la Tradizione del Dom Perignon

Il Dom Perignon deve il suo nome a Pierre Pérignon, un monaco benedettino che visse nel XVII secolo e che giocò un ruolo cruciale nello sviluppo delle tecniche di produzione dello champagne. Sebbene non abbia inventato lo champagne, come spesso si crede erroneamente, il suo contributo alla sua evoluzione è stato fondamentale. Egli introdusse metodi innovativi per la fermentazione e la miscelazione dei vini, ponendo le basi per lo sviluppo dello champagne come lo conosciamo oggi.

Il Dom Perignon è prodotto dalla prestigiosa maison Moët & Chandon, e viene realizzato solo nelle annate migliori, utilizzando uve provenienti dai migliori vigneti della Champagne. Ogni bottiglia è il risultato di anni di cura e attenzione, un vero e proprio capolavoro enologico.

L’Esclusività del Dom Perignon

Il Dom Perignon è molto più di un semplice champagne; è un simbolo di lusso e esclusività. Questo è evidente non solo nel gusto e nell’aroma straordinari, ma anche nel design elegante e sofisticato della bottiglia e nell’attenzione ai dettagli in ogni aspetto della produzione.

Ogni bottiglia di Dom Perignon è unica, un’opera d’arte che racchiude anni di esperienza e dedizione. La selezione rigorosa delle uve, la cura meticolosa in ogni fase della produzione e l’invecchiamento prolungato in cantina contribuiscono a creare uno champagne di qualità eccezionale, che si distingue per la sua complessità, la sua eleganza e il suo equilibrio perfetto.

Le Cuvée di Dom Perignon

Il Dom Perignon offre diverse cuvée, ognuna con le sue caratteristiche uniche, ma tutte accomunate dalla stessa eccellenza qualitativa.

Dom Perignon Vintage

Il Dom Perignon Vintage è il cuore dell’offerta della maison. È prodotto solo nelle annate migliori, quando le condizioni climatiche permettono di ottenere uve di qualità eccezionale. Il risultato è uno champagne straordinario, che esprime al meglio il carattere dell’annata e il savoir-faire della maison.

Dom Perignon Rosé

Il Dom Perignon Rosé è una cuvée particolarmente rara e preziosa, che conquista al primo sorso con il suo colore intenso e il suo aroma ricco e complesso. È uno champagne sensuale e seducente, perfetto per le occasioni più romantiche.

Dom Perignon P2

Il Dom Perignon P2 rappresenta l’apice dell’eccellenza della maison. Questa cuvée speciale è il risultato di oltre 15 anni di invecchiamento in cantina, un periodo durante il quale lo champagne sviluppa aromi e sapori di straordinaria complessità e profondità. Il Dom Perignon P2 è un’esperienza enologica senza paragoni, un viaggio sensoriale che lascia un segno indelebile.

Come Degustare il Dom Perignon

Degustare il Dom Perignon è un’esperienza che va oltre il semplice atto di bere. È un rituale, un momento di contemplazione e apprezzamento. Ecco alcuni consigli per godere appieno delle sue qualità straordinarie:

  1. Servire alla Temperatura Giusta: Il Dom Perignon va servito freddo, ma non ghiacciato. La temperatura ideale è tra i 6 e gli 8 gradi Celsius.
  2. Scegliere il Bicchiere Giusto: Per apprezzare appieno le sue qualità, il Dom Perignon va degustato in flûte o in bicchieri a tulipano, che permettono di concentrare gli aromi e di apprezzare il perlage fine e persistente.
  3. Assaporare con Calma: Prendetevi il tempo per assaporare il Dom Perignon. Inalate i suoi aromi complessi, gustate il suo sapore equilibrato e godetevi la sua persistenza straordinaria.

Il Dom Perignon per le Occasioni Speciali

Il Dom Perignon è la scelta perfetta per celebrare le occasioni più speciali, dai matrimoni agli anniversari, dai compleanni ai successi professionali. È un regalo di classe, un gesto di apprezzamento che lascia un’impressione duratura.

Scegliere il Dom Perignon significa scegliere l’eccellenza, celebrare la vita e i suoi momenti più belli con stile e raffinatezza. È un’esperienza unica, un lusso accessibile che trasforma ogni occasione in un momento indimenticabile.

Se vuoi acquistare Dom Perignon puoi visitare l’enoteca online Berevecchio, champagne store tutto italiano in cui puoi trovare le diverse cuveè di Dom Perignon alla pagina dedicata: https://berevecchio.it/cantine/dom-perignon/

Il Dom Perignon, un Investimento in Piacere e Stile

Il Dom Perignon è molto più di un semplice champagne. È un simbolo di lusso, un’esperienza sensoriale unica, un tributo alla storia e alla tradizione. Con la sua qualità ineguagliabile, il suo gusto raffinato e il suo stile inconfondibile, il Dom Perignon è la scelta ideale per celebrare i momenti più preziosi della vita.

Scegliere il Dom Perignon significa fare un investimento in piacere e stile, un gesto di apprezzamento verso se stessi e verso gli altri. È un’esperienza che lascia un segno, un ricordo indelebile dei momenti più belli.

Celebrate la vita, celebrate con Dom Perignon.

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