Roma: manifestanti in strada contro la polizia e il coprifuoco
Questi incidenti fanno seguito alle decisioni prese questa settimana di imporre il coprifuoco in tre regioni: quelle di Roma (Lazio), Milano (Lombardia) e Napoli (Campania). In quest’ultima, scontri simili si erano verificati qualche giorno fa.
Dozzine di manifestanti di estrema destra che protestavano contro il coprifuoco si sono scontrati con le forze dell’ordine durante la notte nel centro di Roma mentre l’Italia si prepara a rafforzare le sue misure anti-Coronavirus. Circa 200 attivisti mascherati appartenenti al gruppo neofascista Forza Nuova, hanno lanciato proiettili contro la polizia e dato fuoco ai cassonetti.
I manifestanti, in piazza del Popolo, nel centro storico della Capitale, hanno aspettato fino a un minuto prima di mezzanotte per accendere fuochi d’artificio con i colori della bandiera italiana, indossare passamontagna e lanciare razzi e petardi contro la polizia. Sette manifestanti sono stati arrestati e due agenti di polizia sono rimasti feriti.
Questi incidenti fanno seguito alle decisioni prese questa settimana di imporre il coprifuoco in tre regioni: quelle di Roma, Milano e Napoli. A Napoli le manifestazioni erano scoppiate la notte precedente, quando i giovani che si opponevano al coprifuoco si erano confrontati con la polizia con alcuni cartelli. Gli appelli sui social hanno spinto i romani a seguire l’esempio dei napoletani e sfidare il coprifuoco, in vigore da mezzanotte alle 5 del mattino nella Capitale.
20.000 nuovi casi in 24 ore
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati circa 20mila nuovi casi di coronavirus, secondo il conteggio annunciato sabato dalle autorità, record nazionale. In totale sono stati registrati più di 500.000 casi di contagio e 37.000 decessi.
Il premier Giuseppe Conte ha detto di non voler imporre un nuovo lockdown come quello messo in atto in primavera. per due mesi, durante la prima ondata di epidemia. Tuttavia, domenica potrebbe annunciare nuove restrizioni, come la riduzione dell’orario di apertura di ristoranti e bar e la chiusura di palestre e piscine pubbliche.
Il Piemonte e la Sicilia imporranno il coprifuoco nella prossima settimana e altre regioni potrebbero fare altrettanto, a meno che il Governo non decida il provvedimento a livello nazionale.
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