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Roma conferma De Rossi: da Verdone a Banfi, tifosi vip...
Roma conferma De Rossi: da Verdone a Banfi, tifosi vip esultano
La decisione della società pienamente condivisa
Da Carlo Verdone a Lino Banfi, da Massimo Ghini a Marco Conidi. I tifosi vip e doc della Roma esultano per la permanenza di Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa. Il club ha annunciato ufficialmente la conferma dell'allenatore, che nella stagione attuale è subentrato all'esonerato José Mourinho.
Carlo Verdone: "De Rossi ha portato entusiasmo"
"Ha dato leggerezza alla squadra. Gioco verticale, svelto, e giocatori che finalmente si divertono senza essere ingolfati nella precedente macchinosità e noia delle manovre", dice Carlo Verdone all'Adnkronos. "Ha portato entusiasmo e positività. Avanti con lui!", aggiunge.
Lino Banfi e i salti di gioia
"Faccio i salti di gioia" per la conferma di De Rossi "che conosco da quando era ragazzino, quindi lo adoro. Sono felice perché lui resta un giocatore, non è un allenatore lontano dai suoi calciatori, non usa la mentalità del 'fate' ma del 'facciamo'. E' come se giocasse ancora lui, allena ma è innanzitutto uno di loro", dice Banfi: "Non per questo però, come Lino Banfi e come Oronzo Canà, non ringrazio il grande Mourinho, per quello che ha fatto per la Roma. Ci stavamo per conoscere, dovevamo incontrarci - racconta - ma non è detto che non lo faremo prima o poi".
E ancora su De Rossi: "Con Daniele scherziamo sempre, lui mi rimprovera di non averlo messo nel film 'L'allenatore nel pallone', e io gli ricordo sempre che allora era troppo piccolo", conclude sorridendo Banfi.
Max Giusti: "La storia di De Rossi è bellissima"
"A me piace più fare il tifoso che parlare di calcio, e raramente commento ma oggi lo faccio eccezionalmente perché la conferma di Daniele De Rossi ad allenatore della Roma è una cosa troppo bella, una storia troppo bella, e anche romantica, che parla di una persona, di un calciatore e di un uomo fuori dal comune". Max Giusti, super tifoso giallorosso, si concede, e commenta all'Adnkronos la notizia del rinnovo di De Rossi perchè ci tiene a "ringraziarlo per essere comparso e per essere quello che è".
"De Rossi - dice l'attore e comico romano - è uno che non ha mai cercato i riflettori, che è sempre stato molto concreto. A me questa roba mi riavvicina al calcio. E' sempre più difficile con gli anni credere al fenomeno calcio, che è sempre puù pieno di cose bizzarre, mettiamola così. Francamente - prosegue Giusti - sia per l'uomo sia per il tecnico io vorrei veramente ringraziarlo perché forse è la cosa più bella che è successa negli ultimi anni".
"Diciamo che già la tifoseria era innamorata negli ultimi anni, il nostro stadio è sempre pieno, ma eravamo finiti in un cul de sac e ricordo quando tutti dicevano di De Rossi che non doveva accettare perché non era ancora pronto, non è ancora maturo. Io ho avuto delle discussioni su questo. Ma in una carriera non è che capita sempre e lui l'ha saputa condurre e la condurrà da uomo, perché la sua vera forza è che, oltre ad essere un campione, è un grande uomo questo ragazzo qua. Per questo sono davvero felice, e per qualsiasi altra cosa non sarei intervenuto ma per lui sì, perchè è una bellissima storia che spero continui il più a lungo storia. Spero possa diventare il nostro Ferguson, che ha allenato il Manchester quasi per 30 anni".
Massimo Ghini felice per l'allenatore e per l'amico
"Felice per la conferma di Daniele De Rossi alla guida della Roma, ma io sono di parte, sono un suo amico. Mi auguro che a questo giovane allenatore, ma con una mentalità ancora da calciatore, gli vengano dati tutti quegli 'appoggi', tutti quei rinforzi necessari di cui ha bisogno", dice all'Adnkronos Massimo Ghini.
E spiega ancora: "Suo padre è uno degli allenatori delle squadre giovanili più forti d'Italia, ha ricevuto da lui sicuramente insegnamenti importanti, morali, etici, atletici, professionali. De Rossi, poi, è attaccato alla maglia della Roma, fa parte ormai delle fiabe, in un periodo storico in cui tutti si vendono. E' vero che si lavora anche per guadagnare dei soldi, non voglio giudicare - aggiunge Massimo Ghini - però trovare qualcuno che, come Daniele, ha avuto il coraggio di prendere in mano la responsabilità della squadra in un momento difficile, non è da tutti".
Ghini, in termini positivi, parla anche di "sventatezza legata al suo amore per la squadra e la maglia. Si è sacrificato e i risultati stanno venendo fuori. Ha finito da poco di fare il calciatore e ne possiede ancora la grammatica, è un ragazzo intelligente, sa come muoversi con giocatori che erano stati messi in mano ad uno dei più grandi allenatori della storia del calcio. Ma diversamente da Mourinho, De Rossi è diventato una sorta di fratello maggiore sempre mantenendo la posizione di allenatore".
Marco Conidi: "Felice e commosso"
"Sono felice e commosso, Daniele De Rossi rappresenta in pieno lo spirito romanista e diventerà un grandissimo allenatore, uno di quelli che lascia il segno e cambiano la storia delle squadre e dei giocatori, e lo sta già facendo". Per questo "ringrazio la società e soprattutto De Rossi per essere così splendidamente già pronto e preparato a guidarci nei prossimi anni. Sono sicuro che farà un grande lavoro", dice Marco Conidi, frontman dell'Orchestraccia.
Il cantante romano e romanista vede in De Rossi non solo un allenatore, ma un simbolo di romanità e di eccellenza: "E' rarissimo trovare una persona già così preparata da subito. Ma noi siamo umili e adesso tutti, tifosi, società e squadra, lavoriamo a testa bassa, perché il percorso si vedrà alla fine". Adesso, però, Conidi si augura che "questo rapporto duri il più a lungo possibile" e che la società confermi "anche alcuni dirigenti che stanno lavorando molto bene".
Pingitore: "Felicissimo per De Rossi, merita di stare dove sta"
"Sono veramente felicissimo per la riconferma di Daniele De Rossi. E' una persona competente e degna, e merita di stare nel posto in cui sta". A dirlo all'Adnkronos è il maestro Pierfrancesco Pingitore, che commenta così la notizia del rinnovo di Daniele De Rossi come allenatore della Roma. "Gli faccio davvero mille auguri", aggiunge il noto autore e regista romano, super tifoso giallorosso.
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Frosinone-Salernitana 3-0, ciociari vincono dopo 3 mesi e...
Il Frosinone lascia la zona retrocessione
Il Frosinone batte la Salernitana 3-0 nel match in calendario oggi per la 34esima giornata della Serie A. I ciociari tornano alla vittoria che mancava dal 21 gennaio, salgono a 31 punti e lasciano almeno per qualche ora la zona retrocessione, salendo a +3 rispetto all'Udinese, terz'ultima da sola. La Salernitana, è aritmeticamente retrocessa in Serie B, ultima con 15 punti. Il successo del Frosinone allenato da Di Francesco è firmato dai gol di Soulè, a segno su rigore al 10', di Brescianini al 25' al termine di un contropiede micidiale e da Zortea all'85' dopo l'ennesima ripartenza.
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Leonardo Colavita pronto per l’esordio di Misano:...
Il giovane pilota all'Adnkronos: "Non vedo l'ora di esordire nel campionato Italiano Gran Turismo Sprint. La F1? Ogni ragazzo la sogna, se ci dovesse essere in futuro l'opportunità ben venga"
"Non vedo l'ora di esordire nel campionato Italiano Gran Turismo Sprint. Si tratta di un bel salto dalla GT Cup Pro-Am, questa è la classe regina di categoria. Farò l'esordio a Misano a inizio maggio e poi ci saranno altre 3 tappe e vedremo come andrà. Ci sono tante incognite per questa stagione, c'è da capire ancora chi saranno gli avversari più temibili. I veri valori li capiremo in pista a Misano. Noi di sicuro partiamo per vincere". Così all'Adnkronos il giovane pilota Leonardo Colavita a una settimana dall'esordio nel campionato italiano Gran Turismo, il 3 maggio a Misano, dove, con la Ferrari 488 GT3 Evo 2020, concorrerà per il titolo italiano Pro-Am.
Una nuova tappa nella carriera dell'enfant-prodige azzurro che ha battuto tutti i record debuttando 16enne all'Euro Nascar, dove ha corso nel 2021 e 2022, mentre lo scorso anno è stato protagonista sfiorando il titolo in GT Cup PRO-AM della serie Sprint con la Ferrari 488 Challenge Evo. In coppia con il 18enne italoamericano anche quest'anno lo svizzero Giorgio Maggi. "Ci siamo conosciuti nel paddock e poi con la frequentazione è aumentata l'intesa e siamo diventati amici. Con tutta la squadra siamo un team affiatato".
Il sogno, come tutti i piloti è quello di arrivare in F1 e poter guidare una Rossa ma nel frattempo studia economia con indirizzo imprenditoriale all'università di Babson a Boston. "Ogni ragazzo sogna di arrivare nel circus e correre con la Ferrari ma so anche che ci sono delle dinamiche complesse anche di tipo economico che rendono particolarmente difficile l'approdo in F1 e in particolare alla scuderia di Maranello ma non mi precludo nulla, se ci dovesse essere in futuro l'opportunità ben venga".
La passione per le corse è nata in famiglia. "La devo ai miei nonni, quello materno faceva il meccanico, mentre quello paterno collezionava auto d'epoca e questo ha alimentato la passione. Dai 9 anni in poi i miei genitori mi portavano il giorno del mio compleanno ai go-kart e ora, nonostante un po' di comprensibile paura, sono contenti della mia carriera e, anzi preferiscono che io corra rispetto a che giochi a calcio perché ero abbastanza scarso con la palla tra i piedi". La passione per il pallone un po' è rimasta. "Tifo Roma ma non sono particolarmente accanito e mi piace guardare la Nazionale insieme agli amici".
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Newey, Red Bull e Ferrari: fantamercato in Formula 1
Il 'genio' verso l'addio al team con le ali. Il futuro a Maranello è un'opzione?
Adrian Newey alla Ferrari? Il genio che ha progettato le monoposto della Red Bull negli ultimi 20 anni sta per dare l'addio al team con le ali, come ha anticipato il magazine tedesco Auto Motor und Sport. Newey, che pure ha rinnovato il proprio contratto solo un anno fa, alla fine della stagione 2024 pare destinato a lasciare la scuderia, alle prese con le frizioni tra l'ala britannica guidata dal team principal Chris Horner e quella guidata dal consulente Helmut Marko, legato all'anima austriaca della squadra. Newey, ovviamente, finirebbe al centro del mercato, con una serie di team pronti a corteggiarlo per affidargli la progettazione della monoposto del futuro.
E' inevitabile accostare il designer alla Ferrari, come fanno i media specializzati e non. Sulle tracce di Newey, secondo Autosport, c'è sicuramente la Aston Martin che in passato avrebbe già recapitato un'offerta. In ogni caso, evidenzia il magazine, chiunque volesse ingaggiare il progettista rischia di dover aspettare fino al 2027. Il contratto con la Red Bull scade alla fine del 2025 ma non si può escludere che alcune clausole potrebbero tenere fermo Newey per ulteriori 12 mesi.
Dettaglio non trascurabile: cosa vuole fare Newey in futuro? Il trasferimento a Maranello sarebbe una 'rivoluzione'. La Aston Martin, che ha il proprio quartier generale a Silverstone, in questo senso sarebbe una scelta meno traumatica, con un cambiamento meno radicale in caso di addio a Milton Keynes, il cuore della Red Bull.