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Europei pallavolo, Italia in finale

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Italia in finale agli Europei di pallavolo maschile in Polonia. La Nazionale batte in semifinale la Serbia con il punteggio di 3-1 (29-27, 25-22, 23-25, 25-18) e domani sfiderà per il titolo continentale la Slovenia.

L’Italia giocherà quindi l’undicesima finale per l’oro della sua storia a distanza di otto anni da Copenaghen 2013. Con la qualificazione alla finale, gli azzurri hanno anche staccato il pass per i Campionati del Mondo del prossimo anno in Russia dal 26 agosto all’11 settembre.

La finale si giocherà alle 21 di domenica 19 settembre, con diretta TV su Rai Due e DAZN.

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Inter-Atalanta 3-2, squadra di Inzaghi è in Champions League

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I padroni di casa subito sul 2-0, i bergamaschi rientrano in partita ma vanno k.o.

L’Inter batte l’Atalanta per 3-2 nel match valido per la 37esima giornata della Serie A 2022-2023. La formazione allenata da Inzaghi sale a 69 punti, conquistando la qualificazione aritmetica alla prossima Champions League. I bergamaschi rimangono a quota 61 e al massimo possono puntare all’Europa League.

La sfida si sblocca subito con un terribile uno-due dei padroni di casa. Pronti, via e l’Inter colpisce dopo una manciata di secondi. Lautaro innesca Lukaku che dribbla Sportiello e firma l’1-0 dopo un minuto. L’Atalanta colpita a freddo sbanda, al 3′ arriva il raddoppio dell’Inter. Sportiello nega il gol a Dimarco ma non può opporsi al tap-in di Barella: 2-0. Gli ospiti sbandano, rischiano di subire anche il terzo gol siglato da Calhanoglu e cancellato per fuorigioco. Al 36′, improvvisamente, l’Atalanta rientra in partita: Pasalic risolve la mischia nata da un corner, girata perfetta e 2-1. L’Inter mantiene il controllo del match nella ripresa, crea occasioni per il tris e fa centro al 77′. Lukaku inventa per Brozovic che offre il pallone a Lautaro, bisogna solo depositare in porta il 3-1. Prima dei titoli di coda, Muriel timbra: 3-2, sipario.

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Bundesliga, Bayern campione ma dirigenti licenziati ‘in campo’

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Il Bayern conquista il titolo grazie al flop del Dortmund, il club bavarese caccia Kahn e Salihamidzic

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Finale al cardiopalmo in Bundesliga con il Bayern Monaco che diventa campione di Germania per l’11esima volta consecutiva, 33esima nella sua storia, grazie al successo per 2-1 a Colonia e al pareggio del Borussia Dortmund 2-2 con il Mainz in casa. I gialloneri, infatti, erano avanti in classifica prima dell’ultima giornata ma il pari non basta e il Bayern Monaco si aggiudica il titolo con lo stesso numero di punti (71) ma con migliore differenza reti.

Il Bayern si impone per 2-1 in casa del Colonia al termine di una partita incredibile, con la squadra di Tuchel che passa all’8′ con Coman, poi all’81’ arriva il pareggio del Colonia con Ljubicic su rigore ma all’89’ è Musiala appena entrato a regalare ai bavaresi la vittoria e il titolo. Contemporaneamente il Dortmund chiude solo 2-2, andando sotto 2-0 con le reti di Hanche-Olsen e Oniswo, mentre il bomber giallonero Haller sbaglia un rigore. A nulla servono nel secondo tempo i gol di Guerreiro al 69′ e di Sule al 96′ per il Borussia che fa un harkairi clamoroso.

La festa del Bayern ha un gusto amaro per il direttore generale, Oliver Kahn, e il direttore sportivo, Hasan Salihamidzic. Entrambi sono al capolinea, silurati dal club. Sui social, diventa virale il video che ritrae Salihamidzic in campo a Colonia: il dirigente festeggia il titolo ma l’atmosfera non è propriamente gioiosa.

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Fiorentina-Roma 2-1, rimonta viola con Jovic e Ikoné

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La squadra di Italiano si porta così a 53 punti, mentre quella di Mourinho resta ferma a 60 punti

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La Roma gioca, segna con El Shaarawy, controlla la gara e nel finale si fa raggiungere e superare in tre minuti, sul 2-1 dalla Fiorentina al Franchi, gettando al vento una buona gara e un successo che l’avrebbe rimessa in corsa per un posto Champions ad una giornata dalla fine del campionato. La squadra di Italiano si porta così a 53 punti mentre quella di Mourinho (ammonito nel finale diffidato salterà la gara con lo Spezia) resta ferma a 60 punti. Ampio turnover nella Roma in vista della finale di Europa League. In porta gioca ancora Svilar, difesa a quattro con Missori e Zalewski esterni e Smalling e Llorente centrali. A centrocampo, Bove con Wijnaldum e Tahirovic. In attacco panchina per Abraham, gioca Belotti con a supporto Solbakken ed El Shaarawy. Anche Italiano cambia molto. In porta va Cerofilini, spazio per Venuti in difesa sulla destra, a sinistra confermato Biraghi, centrali Martinez Quarta e Igor. Jovic in attacco, dietro a lui Saponara, Barak e Ikone.

La Fiorentina tiene di più bella in avvio ma la Roma si inserisce molto bene e all’11’ passa: Belotti sulla sinistra serve un pallone morbido in area per Solbakken che fa da sponda di testa per El Shaarawy che sotto porta devia in rete per l’1-0. Giallorossi vicini al raddoppio al 26′: El Shaarawy inventa per Wijnaldum che tenta di superare Cerofolini, la palla deviata dal portiere finisce a Solbakken che calcia di prima ma Martinez Quarta salva sulla linea. Al 44′ ci prova ancora El Shaarawy con una conclusione di potenza da fuori area ma la palla indirizzata sotto la traversa viene deviata in angolo da Cerofolini. Ancora Roma nel finale ci prova con Belotti ma il portiere viola manda in angolo. Al 47′ tenta anche Bove ma manda la palla sull’esterno della rete.

Ad inizio ripresa Mourinho cambia e inserisce Mancini e Celik per Smalling ed El Shaarawy, prima e poi Ibanez per Solbakken e si rimette a tre dietro. La Fiorentina spinge e al 54′ Jovic ci prova in girata sotto porta ma Llorente interviene in scivolata e salva tutto. La Roma controlla ma nel finale i viola in tre minuti la ribaltano. All’85’ cross dalla destra di Ikone, Mandragora salta più in alto di tutti e di testa serve Jovic che sotto porta calcia in rete. All’88’ altro gol viola in fotocopia: cross di Terzic dalla sinistra, Kouame svetta di testa, liscio di Ibañez e Ikone quasi sulla linea devia in rete per il 2-1. Al 91′ la Roma prova a reagire ma la conclusione di Ibañez dal limite viene deviata in angolo. Roma ko e testa alla finale di Europa League a Budapest contro il Siviglia.

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Giro d’Italia 2023, Roglic vince 20esima tappa e conquista maglia rosa

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Domenica passerella finale a Roma

Al Giro d’Italia oggi lo sloveno Primoz Roglic ha vinto la 20esima tappa, la cronoscalata Tarvisio-Monte Lussari Tudor ITT di 18.6 km. Il campione della Jumbo-Visma ha chiuso con il tempo di 44’23” davanti al gallese Geraint Thomas, che arriva a 40″, perdendo così la maglia rosa e con essa il Giro d’Italia 2023. Domani passerella finale a Roma che non cambierà la classifica finale.

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Salernitana-Udinese 3-2: la partita

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La gara valida per la 37esima giornata di Serie A

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La Salernitana vince 3-2 in casa in rimonta contro l’Udinese, la gara valida per la 37esima giornata di Serie A. La squadra di Paulo Sousa sale così a 42 punti mentre i friulani restano a 46. In una gara molto equilibrata, i friulani trovano nel primo tempo il doppio vantaggio.

Al 25′ tiro rimpallato in area di Samardzic favorisce Lovric che con un tocco morbido smarca Zeegelaar, che di piatto batte Fiorillo. Al 30′ arriva il raddoppio: Pereyra triangola in area con Thauvin e centra basso per Nestorovski che batte ancora il portiere di casa con una facile deviazione sottoporta. I granata aumentano la pressione nel finale e al 43′ arriva la rete di Kastanos. Candreva apre per Kastanos che dal limite piazza il sinistro all’incrocio, imparabile per Silvestri. Il pari della Salernitana arriva ad inizio ripresa. Al 57′ punizione di seconda dai 20 metri, tocco di Mazzocchi, destro pennellato da Candreva, con Silvestri in ritardo, è 2-2.

I padroni di casa continuano a spingere. All’87’ l’udinese resta in dieci uomini per l’espulsione di Zeegelaar. E al 96′ i padroni di casa trovano la rete dell’insperata vittoria e la beffa per i bianconeri. Cross tagliato di Sambia, zampata di Troost-Ekong sotto la traversa per il 3-2 finale.

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Spezia-Torino 0-4: insulti razzisti a Juric, l’arbitro ferma la partita

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La squadra di Semplici resta al quart'ultimo posto in Serie A

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Il Torino si impone nettamente 4-0 sullo Spezia in trasferta e mette ancora più in difficoltà la squadra di Semplici che resta al quart’ultimo posto in Serie A con 31 punti a +1 sul Verona che però deve giocare contro l’Empoli già salvo. La squadra di Juric con questo successo sale all’ottavo posto con 53 punti scavalcando momentaneamente il Monza.

Il Torino chiude in vantaggio di misura all’intervallo dopo un primo tempo equilibrato. I granata dopo una traversa di Miranchuk al 14′, passa in vantaggio al 24′ grazie ad una sfortunata autorete di Wisniewski sugli sviluppi di un corner. Nuovo episodio di razzismo nel calcio italiano, questa volta allo stadio Picco di La Spezia, quando l’arbitro Guida è stato costretto verso la fine del primo tempo a sospendere la gara per un paio di minuti a causa degli insulti razzisti rivolti all’allenatore croato del Toro Ivan Juric. Per placare gli animi dei tifosi di casa è intervenuto anche il capitano dello Spezia Gyasi.

Ad inizio ripresa il Toro colpisce ancora un legno con Vojvoda, poi al 57′ rischia di subire il pari con Nikolaou dopo una sponda di Gyasi, ma Milinkovic-Savic è attento. Al 66′ ci prova anche Verde senza fortuna e al 72′ il Torino raddoppia con Ricci con un sinistro che non lascia scampo a Dragowski. Al 76′ i granata calano il tris con Ilic che di sinistro batte ancora il portiere dello Spezia per il 3-0. Nel finale di gara all’83’ lo Spezia accorcia le distanze con Nzola che insacca da pochi passi dalla porta ma il Var annulla per la posizione di fuorigioco di Esposito. Al 96′ il Torino cala il poker: Sanabria innesca Karamoh, che in area supera Dragowski con un preciso tiro di sinistro per il 4-0 finale.

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Juve, Allegri: “Ho altri due anni di contratto”

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Il tecnico: "Mi impegnerò fino alla fine affinché la Juventus l'anno prossimo torni a competere per il campionato. Questo lo decideremo il 5 giugno con il confronto"

Massimiliano Allegri ha “altri due anni di contratto e mi impegnerò fino alla fine affinché la Juventus l’anno prossimo torni a competere per il campionato. Questo lo decideremo il 5 giugno con il confronto”. A dirlo il tecnico della squadra, alla vigilia della gara con il Milan, parlando del suo futuro in bianconero.

“Se sento che è cambiato qualcosa nella fiducia con la società? Non è assolutamente cambiato niente, è normale spiega – che quando mancano i risultati tutti ci si facciano delle domande. Ho parlato con la proprietà quattro giorni fa e sono state parole di sostegno che ci possono fare solo bene. Se ho pensato di dare le dimissioni? L’altra sera dopo Empoli abbiamo passato quattro giorni pesanti. La Juventus, al momento è seconda in classifica e ha una classifica migliore dell’anno scorso. In un’annata difficile con tanti infortuni, da Pogba a Chiesa. Questi non sono alibi però al momento la Juventus ha migliorato la stagione dell’anno scorso”, ha aggiunto Allegri che su quella di domani che potrebbe essere la sua ultima partita in casa, ha ribadito: domani è l’ultima partita di questa stagione in casa e bisogna farla per bene, perché è sempre Juventus-Milan. Loro hanno l’obbiettivo di entrare in Champions, la matematica non ci lascia fuori da niente. Ma bisogna essere molto bravi e sicuramente la sconfitta di Empoli ha complicato il percorso”.

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F1, Gp Monaco: Verstappen il più veloce in terze libere

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Perez finisce sulle barriere, qualifiche interrotte per l'incidente della Red Bull

E’ del campione del mondo in carica Max Verstappen il miglior tempo nella terza sessione di prove libere del Gp di Monaco di Formula 1. Il pilota della Red Bull ha chiuso con il crono di 1.12.776 piazzandosi davanti al compagno di squadra, Sergio Perez, a 73 millesimi. Terza l’Aston Martin di Lance Stroll (+0″166), e quartla Ferrari dello spagnolo, Carlos Sainz (+0″485), seguito da Lando Norris (McLaren, +0″620), Pierre Gasly (Alpine, +0″677) e dall’altra Ferrari del monegasco Charles Leclerc (+0″699). A chiudere la top ten ci sono Lewis Hamilton (Mercedes, +0″710), Esteban Ocon (Alpine, +0″720) e Valtteri Bottas (Alfa Romeo, +0″745). La terza sessione di libere si è conclusa in anticipo a causa di un incidente senza conseguenze per Hamilton a tre minuti dalla fine. Alle ore 16 le qualifiche.

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Scudetto Napoli, festa il 4 giugno: il programma

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Tra stadio e piazze, la festa per i campioni d'Italia

Il Napoli ha vinto lo scudetto 2022-2023, prende forma la festa che andrà in scena nell’ultima giornata del campionato. Sarà definito lunedì il programma dei festeggiamenti che si terranno domenica 4 giugno in occasione dell’ultima giornata di Serie A quando allo stadio Diego Armando Maradona si giocherà Napoli-Sampdoria e, al termine, si terrà la cerimonia di consegna della Coppa dei Campioni d’Italia. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi spiega che “al momento l’orientamento è che ci sia la festa allo stadio, dopo la consegna della coppa, e noi ci stiamo attrezzando per garantire l’allestimento degli schermi in alcune piazze della città e dell’area metropolitana”.

Non ci sarà quindi l’installazione di palchi nelle diverse piazze cittadine e della provincia ma la sola trasmissione dell’evento in corso allo stadio: “Dal punto di vista della ripresa televisiva – spiega ancora Manfredi – l’organizzazione su più palchi era molto più complicata, quindi alla fine è prevalsa l’idea che ci fosse una sola sede principale dove c’era la ripresa, e poi che ci fosse una distribuzione del segnale in varie piazze della città e dell’area metropolitana”.

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Giro d’Italia 2023, oggi 20° tappa: Tarvisio-Monte Lussari

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La cronoscalata di 18 km

Arriva la 20ma tappa del Giro d’Italia, la Tarvisio-Monte Lussari, cronoscalata di 18 km. Cronometro individuale molto impegnativa. Prima parte di 11 km pianeggiante o in leggera salita (circa 6 km sulla Ciclabile Alpe Adria) seguita da 7.5 km in ripidissima ascesa fino al Santuario di Monte Lussari. Da segnalare nella prima parte un breve strappo con picco al 15% nell’immissione nella ciclabile. Dopo 9.4 km è posto un punto per il cambio della bicicletta (facoltativo) e, dopo il ponte sul torrente Saisera, inizia la parte ripida finale.

La salita finale si snoda a tornanti nel bosco su strada stretta con fondo in cemento. I primi 5 km hanno una pendenza media del 15% circa con punte oltre il 20%. Al termine del bosco segue un breve tratto al 4% per trovare nell’ultimo chilometro una rampa al 20% con punte al 22%. Dopo lo scollinamento breve discesa (8%) con gli ultimi 150 m (dopo una doppia curva) a salire al 16% fino alla linea di arrivo (fondo cemento, larghezza 6 m).

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