Economia
Fincantieri: Folgiero, ‘focus subacquea, puntiamo a...
Fincantieri: Folgiero, ‘focus subacquea, puntiamo a proteggere infrastrutture critiche’
“Il mar Mediterraneo è il mare più geopolitico, dove passano più cavi sottomarini, cavi per le telecomunicazioni e gasdotti e l'attenzione di Fincantieri per il dominio subacqueo punta innanzi tutto a sviluppare sistemi di protezione di queste infrastrutture critiche. Produrremo sommergibili più piccoli, droni di 9 metri e di 3 metri con equipaggio e senza equipaggio che serviranno con la Marina militare italiana a definire quelle missioni di protezione delle infrastrutture critiche, ma svilupperemo questi prodotti anche per l’utilizzo in settori diversi come l’energia, esplorazione mineraria dei fondali marini, l’acquacoltura. I nuovi prodotti tecnologici funzioneranno solo se ci saranno dei sistemi di telecomunicazione che funzioneranno sott’acqua, dove si propaga solo l’ottico e l’acustico: stiamo lavorando con aziende del settore per creare delle reti di telecomunicazione subacquee che consentono a questo ecosistema di svilupparsi”. Così Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, nel suo intervento alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia.
Economia
Rapporto Cida-Censis su ceto medio, forte timore...
Oggi il 60,5% degli italiani si sente di appartenere al ceto medio, di questi il 48,8% vive il timore di una regressione nella scala sociale, il 74,4% ha la convinzione di un concreto blocco della mobilità verso l’alto e più del 75% è convinto che le generazioni future staranno peggio di quelle attuali.
Economia
Interporto Rivers Venezia, Daniele Scavaortz amministratore...
Daniele Scavaortz era già consigliere di amministrazione di Interporto Rivers Venezia con deleghe operative e nella nuova funzione lavorerà in stretto coordinamento con il presidente del consiglio di amministrazione Bruno Savio. La riorganizzazione interna mira a salvaguardare e potenziare la continuità manageriale, organizzativa e decisionale, con l’obiettivo di poter far fronte con più efficienza e rapidità alle accresciute sfide cui il settore della logistica portuale è chiamato a rispondere. Il quadro economico offre, al contempo, rilevanti opportunità da saper cogliere con tempismo.
È questo lo spirito che ha caratterizzato gli investimenti garantiti dal gruppo Orlean Invest Holding, dall’acquisizione dell’azienda avvenuta nel 2020. In quest’ottica, Interporto Rivers Venezia, solo nel corso degli ultimi 30 giorni, ha deliberato investimenti per oltre 4 milioni di euro. A partire dai prossimi mesi verrà realizzata una nuova piastra logistica di una superficie di 11.000 mq nella cosiddetta “area Eckart”, attigua al perimetro interportuale, sulla quale verranno sviluppate nuove attività di logistica con particolare riferimento al segmento del project cargo.
Verrà installato un primo parco fotovoltaico della potenza di 1 Megawatt che consentirà al terminal portuale di soddisfare il fabbisogno interno di energia necessaria allo sviluppo delle proprie attività, centrando un importante target di sostenibilità. E’ stato poi deliberato dal Consiglio un investimento nella digitalizzazione del terminal che consentirà un efficientamento dei processi di tracciabilità delle merci in transito, oltre che dei veicoli in ingresso e in uscita. Completa il processo di investimenti l’acquisizione di nuovi mezzi di sollevamento che andranno ulteriormente a potenziare il parco attrezzature industriali interne.
Interporto Rivers Venezia, nel corso del 2023, è tornato ad essere accreditato in ambito U.i.r. (Unione Interporti Riuniti), associazione che racchiude 24 interporti di interesse nazionale.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nel corso del 2023 e nei primi mesi dell’anno - dichiara il presidente Bruno Savio - Interporto Rivers Venezia, con l’ingresso in U.i.r. (e con la nomina dello stesso Savio all’interno del consiglio direttivo, ndr) si conferma struttura logistica di riferimento nel panorama veneto e del Nord Italia, unico Interporto interamente privato dotato di sbocco al mare con 500 metri di banchina nel canale Ovest di Marghera”.
Oltre 1 milione le tonnellate di merci movimentate nell’anno, prevalentemente nel settore siderurgico, agroalimentare e cementiero.
Economia
Cuzzilla (Cida): “Ceto medio teme declassamento, serve...
“Il ceto medio, ovvero il 60% degli italiani, si sente in un momento di grande preoccupazione perché teme un declassamento. Il nostro allarme in proposito guarda in particolare ad una riforma fiscale. Occorre fare una riforma fiscale coraggiosa che aiuti il ceto produttivo, pilastro della società”. Lo ha detto Stefano Cuzzilla, presidente della Cida - la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato - a margine dell’evento di presentazione del rapporto “Il valore del ceto medio per l’economia e la società” realizzato da Cida e Censis.