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Cronaca
Peculato e truffa, divieto dimora a Cefalù per Gianfranco...
Peculato e truffa, divieto dimora a Cefalù per Gianfranco Miccichè
L'ex presidente dell'Ars avrebbe usato l'auto blu in maniera irregolare: "Andrò a spiegare tutto ai magistrati, non credo di avere commesso atti illeciti"
![Gianfranco Miccichè - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/028d-1aeee25b6970-4963e4a555ff-1000/format/big/gianfranco_micciche_fg.jpeg)
Divieto di dimora a Cefalù (Palermo) per l'ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè, oggi deputato regionale del Gruppo Misto, per avere usato l'auto blu in maniera irregolare. E' la misura cautelare a cui è stato sottoposto il politico a cui sono stati sequestrati anche 12mila euro. L'accusa è di peculato, truffa aggrava ai danni dell'Ars e false attestazioni sulla presenza in servizio. Coinvolto nella inchiesta anche un suo collaboratore, che gli fa da autista. "Andrò a spiegare tutto ai magistrati - dice Miccichè all'Adnkronos - Io non credo di avere commesso atti illeciti. Se è un illecito dare un passaggio a mia moglie. Va bene, questo non posso negarlo. Forse ho fatto qualche leggerezza ma nulla di grave".
Miccichè ha la villa al mare a Sant'Amborgio, a Cefalù, nel palermitano, dove trascorre tutta l'estate e dove vive anche durante l'anno. "Sto tornando a Palermo", dice all'Adnkronos. "Perché se resto a Sant'Ambrogio rischio magari l'arresto...". E aggiunge: "Non vi è dubbio che potrei avere commesso qualche errore ma davvero non ci trovo niente di male. Se questo è peculato... Io non ho nulla da rimproverami, forse ho commesso, lo ripeto, qualche leggerezza". E ricorda che "per regolamento" l'ex Presidente dell'Ars ha in dotazione l'auto blu. Che adesso non avrà più.
La misura cautelare è stata emessa dal gip di Palermo su richiesta del Procuratore capo Maurizio de Lucia. Destinatario del provvedimento anche il collaboratore Maurizio Messina, assistente parlamentare con funzione di autista di Miccichè che ha l'obbligo di dimora a Palermo e Monreale. L'ordinanza è stata eseguita dai militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Gdf di Palermo. In tutto è stato anche disposto il sequestro di 24mila euro quale "profitto dei reati di peculato, truffa aggravata ai danni dell'Ars e false attestazioni sulla presenza in servizio del dipendente pubblico, a vario titolo contestati". Il provvedimento, come dice la Procura, è stato emesso "sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo sussiste la presunzione di innocenza".
Le accuse
Miccichè avrebbe tenuto "una gestione arbitraria e del tutto personalistica dell'autovettura", scrive il gip di Palermo Rosario Di Gioia nella misura cautelare. Secondo l'accusa l'ex presidente dell'Ars avrebbe fatto accompagnare dal suo autista, con l'auto blu, il suo collaboratore Vito Scardina fino a Cefalù "per incombenze domestiche".
Ma anche per accompagnare la moglie o per fargli arrivare un "bidone di benzina" o consegnargli un imprecisato cofanetto. Avrebbe usato l'auto blu anche per portare il "gatto dal veterinario o recuperare il caricabatterie dell'iPad". Sono oltre trenta gli episodi contestati per l'uso illegittimo dell'auto blu.
Il giudice cita decine di episodi contestati a Miccichè, più di 30 in tutto, in cui avrebbe usato l'auto come un taxi anche per spostamenti non suoi. Come quando per il giorno del suo compleanno ha mandato l'autista a ritirare delle teglie di pasta dal suo amico Mario Di Ferro, quest'ultimo poi arrestato per traffico di droga.
Le condotte di peculato contestate "restituiscono un quadro a dir poco desolante, caratterizzato da un costante piegamento all'assolvimento di interessi del tutto privati di un bene in dotazione a una pubblica amministrazione e con una regolamentazione del suo utilizzo a destinazione pubblicistica", scrive ancora il gip nella misura cautelare. "Miccichè serbando il tipico atteggiamento 'uti dominus' sulla vettura di servizio, si è di fatto appropriato della stessa non solo a suo piacimento del mezzo e del relativo autista per le più varie esigenze di carattere personale ma consentendo anche che ne disponessero un analoga maniera i suoi familiari (la moglie) e i suoi collaboratori domestici", si legge nella ordinanza.
Cronaca
Caronte infiamma l’Italia, è il weekend più caldo del 2024:...
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Le temperature saliranno infatti anche al Nord, fino a sfiorare i 39°C in particolare sull’Emilia Romagna
![Caronte infiamma l’Italia, è il weekend più caldo del 2024: il meteo](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b775b2dd9df-18f2bcf115db-1000/format/big/editoriale_270724.jpeg)
L’ultimo weekend di luglio sarà il più caldo del 2024, fino a oggi. Le temperature saliranno infatti anche al Nord, fino a sfiorare i 39°C in particolare sull’Emilia Romagna. Nelle precedenti ondate africane di calore il settentrione era risultato meno coinvolto. L'anticiclone africano Caronte si estende dunque su tutta l'Italia con lo zero termico oltre i 5000 metri, le notti tropicali con minime di 25°C, le massime a 40 e una previsione futura a media lunga scadenza di pochissime variazioni.
In altre parole, Caronte durerà almeno 10 giorni ma al Sud potrebbe continuare imperterrito a oltranza fa sapere iLMeteo.it. E proprio al Sud insiste la drammatica siccità di Sicilia e Calabria. Caldo a oltranza con notti tropicali (temperature minime oltre i 20 gradi) e super tropicali (minime oltre i 30 gradi): ebbene a Genova negli ultimi giorni sono stati toccati i 26°C all’alba, con 29-30°C subito verso le 8.
A fine di luglio la temperatura del mare in Italia è la seguente: Lido di Jesolo (Veneto) 30°C, San Vito lo Capo (Sicilia) 29°C, Bari 28.9°C, Viareggio e Riccione 28.8°C, Cala Mariolu (Sardegna) 28.7°C tanto per citare alcuni mari bollenti. Non è normale, il mare si riscalda e di solito raggiunge il picco termico verso la fine di agosto.
Intanto, il ritorno di Caronte porterà un nuovo primo picco di caldo lunedì 29 luglio: Agrigento, Roma, Taranto e Terni 39°C con punte di 40°C, Benevento, Caserta, Firenze, Grosseto, Oristano e Prato oltre i 38°C. Ma attenzione, anche Parma, Reggio Emilia e Bolzano oscilleranno tra 38 e 39°C! Un caldo democratico, distribuito equamente da Nord a Sud. Prepariamoci al ritorno di Caronte con la più forte ondata di caldo del 2024.
Oggi, sabato 27 luglio - Al Nord: soleggiato, caldo in aumento. Al Centro: possibile temporale sull’aquilano, sole e caldo altrove. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Domani, domenica 28 luglio - Al Nord: soleggiato, caldo in aumento. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Lunedì 29 luglio - Al Nord: sole e molto caldo, temporali sulle Alpi occidentali. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: sole e molto caldo.
Tendenza: anticiclone africano ad oltranza con caldo in ulteriore aumento.
Cronaca
Ddl concorrenza, Altroconsumo: “Testo poco...
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Cavallo, 'basti pensare alla scelta di non occuparsi del fondamentale capitolo delle liberalizzazioni'
![Ddl concorrenza, Altroconsumo:](https://www.adnkronos.com/resources/0286-193a5158d84a-13e71373a906-1000/format/big/palazzo_chigi.jpeg)
''Ancora una volta il Governo perde l'occasione di assumere decisioni rilevanti e attese, presentando un testo poco coraggioso''. Lo afferma il responsabile relazioni esterne di Altroconsumo, Federico Cavallo, in una nota, commentando il via libera al ddl concorrenza. ''Basti pensare alla scelta di non occuparsi del fondamentale capitolo delle liberalizzazioni, in primis delle concessioni balneari e del settore ncc, testimoniando la non volontà, o forse l'incapacità, della politica di correggere distorsioni evidenti nel mercato e nella concorrenza, che penalizzano i consumatori, compromettono il benessere sociale e rallentano lo sviluppo economico del Paese'', osserva Cavallo.
''Partiamo dalla rumorosa assenza, ancora e purtroppo rinnovata, nel ddl della riforma delle concessioni balneari. Una misura che sarebbe necessaria ben prima e ben al di là delle mere ragioni di ottemperanza alle norme che il nostro Paese viola ormai sistematicamente da molto, troppo tempo'', scrive l'associazione. ''Sentenza dopo sentenza, sia il Consiglio di Stato sia la Corte costituzionale sia la Corte di giustizia europea hanno indicato l'unica strada da percorrere vale a dire quella della messa a gara delle concessioni, ma i governi che si sono succeduti continuano a guardare altrove e a non far seguire alle promesse, ai tavoli, alle mappature null’altro che la mancanza di una reale volontà di intervento''.
''Il tema è annoso e stratificato da interventi e segnalazioni dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, procedure di infrazione, sentenze di ogni ordine e grado, e non riguarda solo gare e concessioni'', osserva l'associazione. La direttiva Bolkestein prevede che, nello stabilire le regole della procedura di selezione per le gare, gli Stati possono tenere conto di "considerazioni di salute pubblica, di obiettivi di politica sociale, della salute e della sicurezza dei lavoratori dipendenti e autonomi, della protezione dell’ambiente, della salvaguardia del patrimonio culturale" e quindi assumono importanza la qualità dell’offerta nelle spiagge in concessione, l’attenzione alla sostenibilità e all'ambiente, l’utilizzo di strutture leggere e non fisse e così via.
''Le gare assumono un significato completo e sopra ogni cosa non dimentichiamo la necessità di preservare le spiagge libere, l'accessibilità e di proteggere un patrimonio di tutti'', secondo Altroconsumo. ''L'Italia meriterebbe una riflessione ampia che affronti in chiave innovativa lo sviluppo di un vero e proprio asset, sia economico che culturale e ambientale, del nostro Paese. Invece, continuiamo ad assistere a tentativi di "azzeccare i garbugli" e promuovendo, semmai, istanze protezionistiche e la conservazione dello status quo volta a mantenere piccoli e circoscritti ritorni elettorali o di consenso. Chiediamo che ci sia una vera svolta e con noi anche gli oltre cinquemila firmatari della nostra petizione''.
Dal 2015 Altroconsumo sottolinea ''l'importanza di promuovere una concorrenza leale e corretta e la necessità di una riforma complessiva del settore del trasporto pubblico non di linea, che soffre di blocchi all’ingresso di nuovi soggetti con la conseguenza della mancata innovazione dei servizi e dell'assenza di benefici concreti per i cittadini sulla qualità e sui prezzi''.
''Neanche l’intervento recente della Corte Costituzionale, che ha affermato che il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni per gli ncc compromette la possibilità di aumentare un’offerta già ampiamente insufficiente (le code di cittadini e turisti esausti in attesa di un taxi sono all’ordine del giorno), riesce a smuovere il Governo che lascia di fatto il Paese nelle mani di una piccola lobby, invece di adoperarsi per rimuovere gli ostacoli alla libera concorrenza garantendo alla collettività un servizio di trasporto pubblico efficiente e adeguato'', prosegue l'associazione.
In un quadro di grandi assenze, ''registriamo una presenza sicuramente positiva: l'intervento sul fenomeno della shrinkflation che Altroconsumo ha messo in evidenza da tempo con diverse inchieste. Pensiamo che il testo del ddl sia sicuramente migliorabile, inserendo anche i casi in cui la riduzione del contenuto riguarda prodotti che hanno una composizione o ricettazione leggermente diversa del prodotto originario, ma che mantengono lo stesso confezionamento. Per questa ragione continueremo a monitorare la situazione e a informare i consumatori.
''Bene anche l'intervento in tema di rc auto per contrastare il lock-in delle compagnie assicurative e favorire la mobilità della domanda, con il divieto di inserire clausole che impediscono o limitano il diritto dell'assicurato di disinstallare la scatola nera, senza costi, alla scadenza del contratto'', secondo Altroconsumo. ''Finalmente, anche l'intervento atteso da tempo sulla portabilità dei dati registrati dalle black box, sempre in ottica di favorire la possibilità di cambiare compagnia. Già nel 2022 l'Ivass denunciava che "la scatola nera riduce del 60% la probabilità di cambiare”, il passo in avanti fatto con l'attuale testo del Ddl era quindi doveroso per spingere i clienti con scatola nera a rivolgersi ad altre compagnie”.
Cronaca
Roma, Ama-Università Tor Vergata: accordo quadro di...
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Alfonsi, 'Ama deve diventare player dell’economia circolare'. Manzi, 'Importante passo avanti per la nostra azienda
![Roma, Ama-Università Tor Vergata: accordo quadro di collaborazione su ricerca e formazione](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b7739676ac8-0475bb9598d5-1000/format/big/accordo_ama_torvergata_comm.jpeg)
E’ stato siglato oggi un accordo quadro tra Ama e Università degli studi di Roma “Tor Vergata” che pone le basi per collaborazioni future tra i due enti, in particolare nell’ambito della ricerca e della formazione. La convenzione è stata firmata, presso la sede dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale dal Rettore dell’Università Prof. Nathan Levialdi Ghiron e dal Presidente di Ama S.p.A. Bruno Manzi, alla presenza dell’Assessora Sabrina Alfonsi e del Direttore Generale di Ama S.p.A. Alessandro Filippi. Lo comunica Ama S.p.A. in una nota.
L’accordo quadro, che farà da base a successive iniziative e collaborazioni, prevede in prima battuta lo sviluppo una sinergia con il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucentini, allo scopo di approfondire la ricerca negli ambiti dell’Ingegneria Sanitaria Ambientale, della tecnologia e della meccanica inerenti alla raccolta dei rifiuti e delle analisi chimiche associate al ciclo dei rifiuti. Successivamente le modalità e le forme di collaborazione congiunta e l’effettiva suddivisione di compiti e responsabilità tra Ama e Università saranno regolate attraverso la stipula di specifici atti esecutivi. La convenzione quadro si tradurrà anche in un reciproco interscambio di personale e competenze professionali attraverso cui si perseguiranno gli scopi di ricerca e formazione alla base dell’accordo.
“Questa convenzione mette Ama nella posizione di poter avere un supporto scientifico per portare sviluppo e innovazione in tutti gli ambiti di attività che quotidianamente svolge. Grazie alla sinergia con l'ambiente accademico, l’Azienda fa un importante passo in avanti nel percorso già avviato per diventare quel player di economia circolare che noi ambiamo a costruire", ha detto l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi. “La sottoscrizione di questo accordo rappresenta un importante passo in avanti per la nostra azienda – sottolinea il Presidente di Ama Bruno Manzi -. In particolare, questa intesa con l’Università Tor Vergata ci consente di passare ad una conoscenza scientifica di tutto il nostro lavoro sia dal punto di vista operativo che da quello gestionale”.