Scuola, Cida-Censis: giudizio positivo su dirigenti per 52,7% italiani in famiglie con figli
E per 65,6% italiani la sanità ha tenuto nel tempo per abnegazione medici
Il 52,7% degli italiani in famiglie con figli ha un giudizio positivo sui dirigenti scolastici, il 26,6% negativo e il 20,7% non ha un’opinione precisa nel merito. Per il 68,6% per fare bene il dirigente scolastico occorrono anche competenze da manager, l’85,8% delle famiglie è convinto che, se una scuola è ben gestita sul piano organizzativo, è più facile che garantisca anche buone performance didattiche. Questi i dati che emergono dal Rapporto Cida-Censis 'Il valore del ceto medio per l’economia e la società' commissionato da Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, e presentati oggi durante un convegno tenutosi alla Camera dei Deputati.
Il 63,3% delle famiglie con figli ritiene poi, che la capacità di agire dei dirigenti scolastici sia vincolata a troppe incombenze burocratiche. Per il 45% degli italiani in famiglie con figli la società non attribuisce il giusto riconoscimento ai dirigenti scolastici, mentre il 30,6% pensa il contrario e il 24,4% non ha un’opinione in merito. L’83,2% degli italiani in famiglie con figli ritiene in ogni caso che i dirigenti scolastici abbiano un ruolo rilevante, perché le scuole sono essenziali alla tenuta della società italiana.
I medici del Servizio sanitario, anche in questa fase così difficile per l’accesso alle prestazioni, beneficiano di una elevatissima social reputation. Il 65,6% degli italiani è convinto che, se la sanità ha tenuto nel tempo, nell’emergenza e nell’ordinarietà, lo si deve all’abnegazione dei medici. Il 74,5% degli italiani ha fiducia nei medici ospedalieri e il 71,6% nei medici di medicina generale. Per gli italiani il fattore umano è stato decisivo sinora nel Servizio sanitario e lo sarà anche in futuro, pertanto è indispensabile allentare la presa dei vincoli economici. È infatti il 76,5% a ritenere che nel sistema sanitario sia stato dato troppo spazio alla sostenibilità economica rispetto alla tutela della salute. Il 66,2% è convinto che avere medici come dirigenti nel Servizio sanitario sia un fattore di garanzia degli interessi dei pazienti. Poi, il 51,6% degli italiani è convinto che i medici siano capaci di tenere insieme gli interessi del paziente e la sostenibilità economica della sanità e, infine, il 45,5% è comunque convinto che i medici possano essere degli ottimi manager in ambito sanitario.
Economia
Sostenibilità, appello di Ecopneus: fare sistema per...
Dal 2011 ha raccolto e avviato al recupero oltre 2,8 milioni di tonnellate di Pfu
Italia tra i Paesi leader in Europa nel settore del riciclo, grazie a una filiera industriale in grado di generare valore. Un esempio è rappresentato dalla gestione degli Pneumatici Fuori Uso (Pfu), una filiera che in Italia ha consolidato processi virtuosi di raccolta, trattamento e trasformazione, con applicazioni industriali delle materie prima seconde derivanti dal riciclo degli pneumatici a fine vita che spaziano dagli asfalti modificati alle superfici sportive.
In Italia, Ecopneus, realtà attiva nella raccolta, nel tracciamento e nella valorizzazione degli pneumatici a fine vita, dal 2011 ha raccolto e avviato al recupero oltre 2,8 milioni di tonnellate di Pfu, superando regolarmente i target di legge e supportando lo sviluppo innovativo, tecnologico ed economico dell'intera filiera. Il settore coinvolge, infatti, un'ampia rete di imprese specializzate che operano in tutte le fasi del processo, dalla raccolta alla produzione di nuovi materiali; nel solo 2023, le attività legate alla gestione dei Pfu hanno generato un valore economico complessivo di 44,4 milioni di euro, contribuendo a sostenere l'occupazione in un settore ad alta specializzazione. Inoltre, il risparmio derivante dalla riduzione delle importazioni di materiali vergini è stato stimato in circa 81 milioni di euro, dimostrando come un sistema integrato di riciclo possa rappresentare un potente driver di competitività economica.
Ampliare questi benefici, alimentare lo sviluppo economico e tecnologico del settore e promuovere un sistema nazionale di gestione dei Pfu basato su una visione industriale e coordinata. Questo l'obiettivo che Ecopneus al fine di rafforzare il mercato del riutilizzo delle materie prime seconde (Mps), garantendo elevati standard qualitativi grazie ai criteri del decreto End of Waste (EoW). Nell’attuale scenario operativo, la frammentazione delle azioni rischia, tuttavia, di indebolire il percorso verso una piena economia circolare per i Pfu, limitando la capacità di sviluppare opportunità innovative anche in Italia. Un esempio emblematico - osserva Ecopneus - è il riciclo chimico tramite pirolisi, già una realtà consolidata in diversi Paesi del Nord Europa, come la Svezia, ma ancora poco esplorato nel nostro contesto.
Secondo Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Ecopneus, “per superare questi ostacoli, ci stiamo impegnando a costruire una sinergia con altri attori della filiera, ridurre la frammentazione del sistema e affrontare le sfide del settore con una strategia condivisa, capace di trasformare i Pfu in una risorsa chiave per lo sviluppo industriale e ambientale del Paese”. Da qui la richiesta di Ecopneus di un approccio coordinato per rafforzare il mercato delle materie prime seconde.
Una sfida per la competitività, dunque, ma anche per l’eco-sostenibilità. Qualche dato: nel 2023, le attività di recupero dei Pfu hanno evitato l'emissione di 297mila tonnellate di CO2 equivalente e il consumo di 1,2 milioni di metri cubi di acqua, oltre a risparmiare 274mila tonnellate di risorse minerali e fossili.
Economia
Prénatal, a fianco degli Stati Generali della Natalità in...
Continua a crescere il numero di genitori coinvolti nel progetto Generazione G e già 52 le nuove nascite registrate nelle famiglie supportate.
Continua il supporto di Prénatal, marchio di PRG Retail Group e leader in Italia nel settore dei prodotti per l'infanzia, agli Stati Generali della Natalità in tour, iniziativa della Fondazione per la Natalità che mira a promuovere la ricerca di soluzioni per contrastare il calo demografico.
Nella tappa odierna a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, la tematica entra nel vivo del contesto lombardo e tra gli argomenti della discussione, le buone pratiche delle aziende.
Prénatal abbraccia l’impegno della Fondazione, ritenendo cruciale mettere in atto e condividere progetti concreti e organici a sostegno delle famiglie, e della cultura della natalità. Da qui l’avvio (nel 2023) di Generazione G (Generazione Genitori), un’iniziativa realizzata in collaborazione con il MOIGE - Movimento Italiano Genitori, nata per rispondere ai bisogni delle famiglie in difficoltà.
In soli 12 mesi, Generazione G ha costruito una rete strutturata di aiuti, solida e inclusiva – in termini di interventi diretti di supporto da parte dei genitori esperti del Moige, oltre a basket di beni di prima necessità offerti alle famiglie - grazie alla raccolta di oltre 800.000 euro frutto della generosità dei clienti e dell’alleanza tra le insegne di PRG Retail Group (Prénatal, Toys Center, Bimbostore, FAO Schwarz), il MOIGE e Partner come Chicco, Clementoni, Fater, MAM, Mattel e Okbaby.
Un risultato che ha permesso di sostenere 53 genitori esperti che stanno affiancando 264 famiglie fragili, di cui oltre il 70% alla prima gravidanza, distribuite in 29 città italiane di 14 regioni. Tra queste, la Lombardia si distingue con 16 famiglie coinvolte, di cui 6 a Milano e 10 a Monza e Brianza, supportate da 4 genitori esperti.
Nel corso dell’anno, Generazione G ha accompagnato l’arrivo di 52 nuovi bambini e bambine a livello nazionale, di cui 3 in Lombardia, con un incremento di 10 unità rispetto all’ultimo aggiornamento. A un anno dal suo lancio, la raccolta fondi continua a crescere e l’obiettivo di arrivare a 500 famiglie è quasi raggiunto.
Il Progetto sta inoltre restituendo una fotografia reale dei bisogni delle famiglie italiane, evidenziando come la mancanza di rete, le paure della genitorialità, il senso di solitudine, siano oggi ostacoli significativi alla natalità e alla nascita di nuovi genitori.
Ma quali sono nel concreto i tipi di supporto richiesti ed offerti? In primis quello emotivo e l’ascolto attivo (36%), gli incontri di gruppo tra genitori beneficiari (16%), il supporto nella gestione della salute e cura dei bambini (15%), gli incontri conoscitivi e di approfondimento (6%), il coinvolgimento in attività civili e sociali (6%), l’accompagnamento alla nascita (5%), il supporto nella gestione della casa e delle faccende domestiche (3%), le proposte di attività di formazione e supporto alla ricerca del lavoro (2%). Diversi anche i corsi di formazione attivati e in fase di avvio in diverse città per rispondere ad alcune necessità dei neogenitori.
Generazione G non offre solo un aiuto pratico, ma contribuisce con le sue iniziative a consolidare i legami sociali tra le famiglie coinvolte, favorendo l’ascolto e opportunità concrete per migliorare la qualità della vita. E con l'avvicinarsi delle festività natalizie, Generazione G incrementa il suo supporto con eventi speciali che promuovono coesione e integrazione, tra cui mercatini e incontri di vicinanza.
Oltre a Generazione G, Prénatal porta a testimonianza le politiche aziendali orientate a garantire pari opportunità e la conciliazione tra maternità e carriera, in linea con il Goal 5 dell'Agenda ONU 2030. PRG Retail Group è infatti tra le prime società retail italiane ad aver ottenuto la Certificazione di Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022). L’adozione del “Codice di Autodisciplina di Imprese Responsabili in favore della maternità” promosso dal Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, inoltre, assicura alle lavoratrici un supporto adeguato per affrontare le sfide della genitorialità senza compromettere le proprie opportunità professionali. Un impegno sulla parità di genere che vuole essere anche sostegno alle famiglie, per creare un ambiente di lavoro equo e inclusivo, favorendo un equilibrio tra vita professionale e genitoriale.
Attraverso la sua partecipazione agli Stati Generali in Tour, Prénatal conferma il proprio impegno concreto per le famiglie, contribuendo attivamente al dibattito sul futuro demografico del Paese e rafforzando la propria visione di un’Italia più inclusiva e solidale.
Economia
Napoli, convegno di Federcasa tra Italia, Europa e nuove...
Ieri i convegni con i membri della Giunta e parlamentari e autorità. Oggi è prevista l'assemblea nazionale
A Napoli per parlare di casa e edilizia sociale nella due giorni di assemblea generale di Federcasa. Ieri 12 dicembre il primo atto, con l'inaugurazione e due convegni nella sede del Circolo Nautico Posillipo, dove il presidente Marco Buttieri ha riunito gli amministratori locali e regionali delle aziende per la casa, parlamentari e europarlamentari per affrontare i temi delle case popolari. Dopo l'introduzione di Buttieri, il padrone di casa, il consigliere di Acer Campania e membro della giunta di Federcasa Leonardo Impegno, ha avviato le discussioni dei due tavoli di confronto incentrati rispettivamente sull'Europa e sulla finanziaria nazionale. (VIDEO)
Erano presenti i due vicepresidenti Luca Talluri, presidente di Casa Spa Firenze, e Angelo Salvatore Sicali, presidente di Iacp Catania, gli altri membri della giunta Marco Bertuzzi, presidente di Acer Bologna, Pietro Augusto De Nicolo, amministratore unico Arca Puglia Centrale, Mike Matticoli, commissario liquidatore Icp Isernia e Antonio Parolini, amministratore unico Arte Imperia.
Nel primo convegno il tema è stato la nuova attenzione dell'Europa portata al tema della casa, con la nomina per la prima volta di un Commissario Europeo alla casa. Gli europarlamentari Giovanni Crosetto, Nicola Zingaretti e Aldo Patriciello sono intervenuti, sottolineando l'impegno che Federcasa intende cogliere. "Raccogliamo l'invito che ha lanciato Crosetto - ha commentato Buttieri - a essere protagonisti in Europa e potere andare in missione come federazione per portare i nostri problemi. Raccolgo l'invito e mi impegnerò per andare con lui a Bruxelles".
Verso il Governo, invece, una richiesta di maggiore attenzione al tema ma anche l'opportunità del finanziamento del Pnrr per la riqualificazione energetica degli alloggi e la critica alla difficile inclusione delle aziende di casa popolare nel passato bonus 110. Dal presidente della commissione finanze della camera dei deputati Marco Osnato, dialogando con il deputato Marco Furfaro e il sottosegretario di stato al ministero dei Trasporti Tullio Ferrante, la conferma di oltre un miliardo di euro per le case popolari, nell'ambito del piano REPowerEU e il finanziamento del PNRR.
"L'abitare e il concetto di casa sono storicamente presenti nella tradizione sociale e italiana -ha commentato Osnato- oggi siamo qui grazie a Federcasa in questo contesto assolutamente bellissimo che vedete alle mie spalle, in una città che è anche un po' rappresentativa dei contrasti che ci sono nel nostro tessuto socio economico delle grandi città. La casa è un elemento all'interno di questo contrasto e crediamo che debba diventare sempre di più oggetto di valutazione politica. In questo frangente anche grazie al Pnrr ci saranno dei rilevanti stanziamenti che possono migliorare un po' la qualità dell'abitare nell'edilizia sociale e siamo in attesa che il Ministro Salvini presenti a nome del Governo un piano casa che speriamo sia ancora più complessivo e che possa restituire anche la dignità di priorità alle politiche della casa all'interno dell'azione di Governo. Le sfide sono quelle di aumentare il parterre di disponibilità di case popolari che è da tanti anni che non vedono un aumento significativo e soprattutto di rendere meno ghetto quei quartieri che in alcune realtà lo sono diventati e quindi trovare un mix abitativo ch sia soddisfacente e soprattutto rispondere alle esigenze di qualità dell'abitare perché l'aspetto manutentivo non è secondario".
"Abbiamo uno scopo come Federcasa - ha concluso Buttieri - e uno di questi è stimolare i partiti. Siamo trasversali a qualunque parte politica e dobbiamo dare servizi alle nostre aziende, che arrivino contributi a fondo perduto perché il nostro comparto non può indebitarsi. Oggi abbiamo raccolto importanti impegni dai componenti dei vari partiti, raccogliamo l'importante comunicazione dei fondi REPowerEU di oltre 1 miliardo: dovremo darci da fare. Abbiamo in Italia 80 mila alloggi sfitti che hanno necessità di essere ristrutturati. Elaboreremo un documento da mandare ai parlamentari ed essere bravi a spendere il miliardo e 300 milioni in arrivo, ma sono sicuro che ci riusciremo. Siamo una squadra unita al di là del colore politico, dobbiamo lavorare per le nostre aziende".