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Lavoro
Sicilia, CIForma: “Serve rating enti di formazione e...
Sicilia, CIForma: “Serve rating enti di formazione e uno stretto controllo dei ccnl applicati”
La presidente Lucia Alfieri: "Da tempo abbiamo denunciato l’applicazione di contratti pirata"
![Lucia Alfieri presidente di CiForma](https://www.adnkronos.com/resources/028d-1af501d0f05b-a139df8ba25f-1000/format/big/alfieri.jpeg)
Sul sistema di finanziamento della formazione nella Regione Sicilia interviene Lucia Alfieri, presidente di CiForma, l’associazione per il coordinamento degli enti di formazione. “Nonostante il tentativo - spiega - da parte del precedente assessore Roberto La Galla di riavviare la formazione in Sicilia, secondo un modello meritocratico ‘a sportello’ che riconosceva le risorse economiche solo agli enti capaci di utilizzarle correttamente, assistiamo a un penoso passo indietro ispirato a logiche superate e certamente non idonee a creare un’offerta formativa di qualità, cui si aggiunge l’assenza pressoché totale di controlli per verificare in modo capillare la correttezza dell’azione di molti enti di formazione destinatari di cospicue risorse pubbliche”.
“Da tempo - dichiara Alfieri - abbiamo denunciato l’applicazione dei contratti pirata da parte di molti enti di formazione, compresi alcuni di quelli che fino a oggi hanno detenuto l’oligopolio dell’offerta formativa in Sicilia; l’applicazione di questi contratti ribassa il costo del lavoro, determinando la perdita, da parte degli enti di formazione, delle professionalità di alto livello in grado di erogare formazione di qualità. Come se non bastasse, il ribasso indiscriminato del costo del lavoro produce una ricaduta estremamente negativa sulle casse dell’erario, in quanto consente un inammissibile margine di guadagno agli enti di formazione che rendicontano a ucs (unità di costo standard) un costo del lavoro di fatto non sostenuto”.
“Si ricorda - prosegue il presidente di CiForma - che l’ucs viene calcolato tenendo conto dei costi indicati dai contratti leader. Laddove questi contratti non vengano applicati, ma vengano applicati quelli 'pirata', gli enti percepiscono un importo superiore di circa il 30% rispetto ai costi effettivamente sostenuti per personale e docenti”.
“Il silenzio ingiustificato e l’inerzia del Governo regionale rispetto agli alert ripetutamente lanciati dalla federazione Ciforma e da altre federazioni di categoria hanno prodotto gli effetti temuti: la diffusa e incontrollata applicazione dei contratti pirata da parte degli enti destinatari di ingenti risorse pubbliche, lo sfruttamento dei lavoratori e la qualità estremamente scadente dell’offerta formativa” denuncia Alfieri.
“Chiediamo ancora una volta - avverte - un deciso intervento di controllo e monitoraggio dei requisiti che la normativa sull’accreditamento impone agli enti di formazione, primo tra tutti la corretta applicazione del ccnl di settore non pirata. Solo un sistema di rating degli enti di formazione in base a vari parametri, tra cui la qualità dei programmi formativi offerti, l'efficacia nell'inserimento lavorativo dei partecipanti, la trasparenza amministrativa e la conformità al contratto collettivo applicato, potrebbe costituire uno strumento valido a garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche e un concreto miglioramento della qualità complessiva dell'istruzione e della formazione professionale, incentivando gli enti a migliorare continuamente la loro offerta formativa e a dimostrare un impegno verso l'eccellenza”.
“Auspichiamo l’avvio di un serio sistema di monitoraggio e di controllo degli enti di formazione che coinvolga anche l’Ispettorato del Lavoro, affinché il sistema di violazione e abuso delle norme sino a oggi perpetrato venga finalmente arginato, e la formazione in Sicilia possa definitivamente affrancarsi dall’onta che l’affligge e diventare davvero un volano di crescita e di sviluppo occupazionale” conclude il presidente di CiForma, Lucia Alfieri.
Lavoro
Aggregazione della spesa alla luce del nuovo codice degli...
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Valorizzare l’esperienza decennale dei professionisti in una nuova ottica volta a supporto del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e della digitalizzazione del ciclo degli appalti pubblici
![Aggregazione della spesa alla luce del nuovo codice degli appalti, il ruolo dei soggetti aggregatori](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b219f6a50a0-09c05c5c9373-1000/format/big/aggregatori.jpeg)
'L’aggregazione della spesa alla luce del nuovo codice degli appalti: il ruolo dei soggetti aggregatori a dieci anni dalla loro istituzione' è il titolo dell'evento che si è tenuto al ministero dell’Economia e delle Finanze, organizzato dal Tavolo tecnico dei soggetti aggregatori costituito nell’ambito del Dipartimento dell’Amministrazione Generale e dei Servizi del Mef, ha visto la partecipazione dei principali stakeholders del settore. In particolare, vi hanno preso parte: quale moderatore Francesco Paolo Schiavo (coordinatore segreteria tecnica tavolo dei soggetti aggregatori – Mef), Filippo Romano (segretario generale di Anac), Ilaria Antonini (capo dipartimento Dag Mef-presidente tavolo tecnico soggetti aggregatori), Simonetta Saporito (capo dell’ufficio del Bilancio – Presidenza del Consiglio dei Ministri), Americo Cicchetti (direttore generale della Programmazione Sanitaria-ministero della Salute).
A seguire si è svolta una tavola rotonda moderata da Giuseppe Rizzuto (direttore Itaca-Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale), con la presenza di Silvia Baietto (Città Metropolitana di Torino), Marco Pantera (Aria Spa – Regione Lombardia – coordinatore Ssaa regionali Itaca), Caterina Marcantonio (responsabile divisione Promozione sistema e-proc. Consip). A concludere l’evento l’intervento di Elisa De Berti (vicepresidente Regione Veneto e presidente Itaca), in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e Province Autonome).
Il convegno è stata l’occasione per un confronto tra i bayer pubblici qualificati ex lege alla luce dell'attuale contesto normativo innovato dal Codice dei contratti pubblici (DLgs 36/2023) e sulla centralità del ruolo dei soggetti aggregatori anche per il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla riforma degli appalti e dal Pnrr. Dalla tavola rotonda è emersa l’esigenza di valorizzare l’esperienza decennale dei soggetti aggregatori in una nuova ottica volta a supporto del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e della digitalizzazione del ciclo degli appalti pubblici. Nel corso dell’evento sono stati illustrati i dati rilevati nell’ambito della spesa sanitaria aggregata, presentati dal ministero della Sanità.
Lavoro
Scuola, Anief: “Su ricostruzione carriera Corte di...
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Il presidente nazionale Pacifico, legali a lavoro, la nostra azione porterà al riconoscimento del diritto
![Scuola, Anief:](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b217ca770af-19bcc64da1d3-1000/format/big/milano_-_covid-19_zona_gialla_-_liceo_tito_livio_scuola_in_presenza_dimezzata.jpeg)
"Il sì al riconoscimento giuridico dell’anno 2013 ai fini della ricostruzione della carriera arriva dalla Corte di cassazione: una sentenza importantissima dà ragione ad Anief confermando quello che da anni il sindacato ha sempre ribadito. La Cassazione ha dunque detto no al ricorso che, ricordiamo, era stato presentato proprio dal Ministero dell’istruzione e del merito". E' quanto si legge in una nota dell'Anief.
"L’importante notizia - spiega - riguarda docenti, educatori e personale Ata che abbiano un decreto di ricostruzione di carriera, dunque un contratto a tempo indeterminato, e che abbiano prestato servizio nell’anno 2013".
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha commentato dicendosi “soddisfatto, ancora una volta il nostro sindacato ha intravisto un diritto negato già da tempo. Abbiamo già un ricorso attivo che destiniamo a chi ha i requisiti per partecipare, in maniera del tutto gratuita. Invitiamo dunque a partecipare al ricorso, specificando che bisognerà presentare anche lo stato matricolare. Siamo certi che riusciremo anche a far riconoscere il diritto sulle ferie non godute e gli scatti stipendiali. Siamo sempre a fianco dei lavoratori della scuola, al fine di tutelare i loro diritti”, ha concluso il leader Anief. Il sindacato Anief invita tutti i lavoratori della scuola che hanno i requisiti su indicati a partecipare all’azione legale gratuita che certamente porterà a un riconoscimento dell’anno in questione ai fini della ricostruzione di carriera.
Lavoro
Caldo, Assoclima: “Per settore climatizzazione...
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Federico Musazzi: "Incremento degli investimenti in produzione nazionale e il tentativo di un’industria di rafforzarsi rimanendo radicata al territorio
![Caldo, Assoclima:](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b2165e5e3c7-b50fd05d75d0-1000/format/big/condizionatore.jpeg)
"Per il settore della climatizzazione il primo trimestre 2024 fin dalle prime battute si conferma come un anno difficile da interpretare, con alcuni settori, come il residenziale, che certamente soffrono più di altri per via delle politiche sui crediti fiscali e con numeri invece molto positivi in ambiti diversi dal residenziale. L’eterogeneità dei risultati rispecchia la complessità di un comparto che in ogni caso ha un unico filo conduttore: l’incremento degli investimenti in produzione nazionale e il tentativo di un’industria di rafforzarsi rimanendo radicata al territorio". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia l’ingegnere Federico Musazzi, responsabile associativo di Assoclima-costruttori sistemi di climatizzazione, Associazione autonoma federata ad Anima Confindustria, dove confluiscono vari gruppi di prodotto: pompe di calore elettriche, apparecchi e sistemi di climatizzazione ad aria, rooftop, chiller, ventilconvettori, torri di raffreddamento, ventilatori, unità di ventilazione e trattamento aria (uta), unità di ventilazione residenziali (vmc).
Dati alla mano emerge una partenza leggermente in salita nel primo trimestre 2024 per il settore della climatizzazione: i dati rilevati da Assoclima nel periodo gennaio-marzo indicano una crescita modesta in termini di unità e percentuali leggermente negative a valore nel comparto dell’espansione diretta, una delle categorie merceologiche economicamente più significative.
Al 31 marzo 2024 i dati mostrano una variazione percentuale di +0,3% a volume e -6,8% a valore per i climatizzatori monosplit e di +2,3% a volume e -3,2% a valore per i sistemi multisplit. In leggera crescita, invece, sia a volume (+3,9%) che a valore (+2,9%) i sistemi minivrf e vrf.
In negativo la performance delle apparecchiature idroniche condensate ad aria, per le quali l’indagine Assoclima rileva dati percentuali complessivi (raffrescamento + riscaldamento) del -34,2% a volume e del -17,4% a valore. Sul dato incide soprattutto il calo delle vendite di pompe di calore idroniche destinate al settore residenziale: il primo trimestre 2024 riporta infatti -33,3% a volume e -36,1% a valore per i modelli con potenza fino a 10 kW, e -46% a volume e -49,3% a valore per le apparecchiature con potenze da 11 a 17 kW.
Segnali positivi arrivano dai gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua, che chiudono il primo trimestre 2024 con +38,1% a volume e +10,8% a valore, dalle centrali di trattamento aria (+18,8%% a volume e +18,4%% a valore), dai sistemi per la ventilazione meccanica residenziale (+4,2% a volume e +15,8% a valore), dai condizionatori packaged e rooftop (+25,5% a volume e +20,2% a valore) e dai condizionatori monoblocco (+75,6% a volume e +83,8% a valore).
La rilevazione di Assoclima registra poi percentuali negative per le unità terminali (-5,8% a volume e -3,7% a valore) e i condizionatori trasferibili (-32,5% a volume e -39,7% a valore).