Ultima ora
Harvey Weinstein ricoverato nell’ospedale del carcere
Giovedì la Corte d'Appello di New York ha annullato la sua condanna per stupro del 2020 ma resta in carcere per una condanna a 16 anni per un altro stupro inflittagli nel 2022
Harvey Weinstein è stato ricoverato in ospedale nel carcere di Bellevue dopo essere comparso davanti alla Corte suprema di New York che ha annullato la sua condanna per reati sessuali.
"Lo hanno visitato e lo hanno mandato nell'ospedale di Bellevue. Sembra che abbia bisogno di molto aiuto, fisicamente. Ha molti problemi. Sta facendo tutti i tipi di test. E' un po' un disastro dal punto di vista della salute", ha detto l'avvocato di Weinstein Arthur Aidala. E' ancora "in gamba" mentalmente e i suoi problemi di salute sono fisici, ha spiegato il legale.
Da qualche tempo Weinstein soffre di problemi cardiaci, diabete, apnea notturna e problemi agli occhi. Al momento né l'ospedale, né l'istituto penitenziario hanno risposto alle richieste di commento formulate dai media. Weinstein, 72 anni, è in carcere dal 2020. Giovedì la Corte d'Appello di New York ha annullato la sua condanna per stupro del 2020.
Il produttore cinematografico resta in carcere perché nel 2022 è stato condannato per stupro ad altri 16 anni di carcere a Los Angeles.
Politica
Toti, oggi interrogatorio di garanzia ma non parlerà....
Arrestato martedì scorso per corruzione in un'inchiesta della procura di Genova, il presidente della Regione Liguria non risponderà al gip: "Prima di dare spiegazioni dobbiamo approfondire la lettura degli atti"
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, arrestato martedì scorso per corruzione in un'inchiesta della procura di Genova, comparirà nel primo pomeriggio davanti al gip Paola Faggioni per l'interrogatorio di garanzia. Per i magistrati il governatore, ai domiciliari, avrebbe accettato da Aldo e Roberto Spinelli "le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro" e in cambio si sarebbe impegnato ad "agevolare" gli imprenditori per "trovare una soluzione" nella privatizzazione della spiaggia di Punta Dell'Olmo, per sbloccare l'iter di una pratica edilizia ferma negli uffici regionali e per "velocizzare e approvare" alcune delibere portuali a loro favore. Atteso (alle ore 14) al Palazzo di giustizia, Toti non parlerà come anticipato dal difensore Stefano Savi che sarà al suo fianco.
Le risposte di Toti, il futuro politico
"Abbiamo un fascicolo enorme da approfondire e lo abbiamo nelle nostre mani solo da ieri", spiega in un video diffuso dalla Regione. "Prima di prendere posizioni o dare spiegazioni dobbiamo approfondire la lettura degli atti per capire su che cosa, dove e come fornire spiegazioni". Risposte che il governatore è sicuro di poter dare rispetto ai bonifici arrivati da singoli e imprese al Comitato Giovanni Toti - Liguria. Soldi la cui tracciabilità, "sia in entrata che in uscita, è totale" e che "sono stati spesi tutti per necessità di tipo politico". Dunque, è la tesi difensiva, "Non c'è stata nessuna anomalia nella spesa, né a titolo personale, né a nessun altro titolo". Il terremoto politico provocato dall'inchiesta impone una riflessione e il governatore - sospeso dalle sue funzioni - sta ragionando sul futuro. Valutazioni "che non possono prescindere anche da un confronto che potrà essere fatto con condizioni diverse da quelle attuali, con tutte le persone che con lui hanno lavorato fino ad oggi e con i partiti che fanno parte della sua maggioranza". L'obiettivo ora è la revoca dei domiciliari.
La linea del silenzio
Intanto, la linea del silenzio inaugurata ieri da Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, detenuto a Marassi potrebbe essere seguita anche dal capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani e da Aldo Spinelli, entrambi ai domiciliari, i cui interrogati di garanzia sono previsti sabato mattina sempre in procura. Lunedì e martedì prossimo, invece, davanti al gip compariranno gli altri destinatari delle misure cautelari 'minori'.
Economia
Billari (Bocconi): “Le aziende familiari diano...
Il rettore e demografo: "Consentire di combinare vita privata e lavoro"
“Le aziende familiari in prima persona si devono impegnare ed essere degli esempi per poter consentire, a chi lavora nelle loro aziende, di combinare lavoro e vita familiare. Siamo in un Paese - ci dicono i dati del rapporto che è appena uscito per Save the Children - dove ancora oggi avere un figlio tende a buttare fuori le donne dal mercato del lavoro. In Italia lavora solo il 42% delle donne con figli minori, mentre gli uomini riescono comunque a combinare lavoro e famiglia. Questo dipende anche dalle aziende, quindi anche dalle aziende familiari”. Lo ha detto Francesco Billari, rettore Università Bocconi e demografo, intervenendo al Family business forum, il primo e più importante evento pubblico dedicato alle aziende familiari, che si è tenuto nella sede della Camera di commercio di Lecco.
“Oggi - continua Billari - si fanno figli solo quando si è sicuri del proprio futuro. Perché un figlio è per sempre. Si diceva”, in una pubblicità “che ‘un diamante è per sempre’ pensando al matrimonio. Ma il matrimonio oggi”, giocando con le parole, “non sempre è per sempre, anzi, sempre di meno, mentre il figlio è veramente per sempre”.
Nel suo intervento, il demografo sottolinea un dato positivo che interessa la formazione. “Un buon segno è che quando il titolo di studio è più elevato, è meno probabile che la donna abbandoni lavoro dopo aver avuto un figlio le mamme con laurea” hanno una presenza al lavoro simile a “quella degli uomini” con figli”. Rivolgendosi direttamente alla platea Billari ha concluso che, “il futuro del Paese dipende anche dalle politiche delle vostre aziende familiari, da quello che farete per chi lavora per voi, che ha bisogno di pensare a un lungo periodo, ha bisogno di pensare al diamante, ha bisogno di combinare lavoro e famiglia”.
Salute e Benessere
Cervello umano in 3D, frammento mappato e ricostruito per...
Dopo 10 anni di studio, ora l'obiettivo è il 'cablaggio' neurale dell'intero organo di un topo
Un frammento di cervello umano, grande meno di un chicco di riso, è stato ricostruito in 3D e mappato per la prima volta. Ci sono riusciti i ricercatori dell'Università di Harvard e Google Research dopo 10 anni di lavoro. Lo studio è stato pubblicato su 'Science'. La grandezza del frammento è di un millimetro quadrato, che potrebbe essere piccolissimo, ma contiene 57mila cellule, 230 millimetri di vasi sanguigni e 150 milioni di sinapsi, che in termini di 'big data' vuole dire 1.400 Terabyte di dati da analizzare. La ricostruzione in 3D mostra "con realismo dettagliato ogni cellula" del cervello umano "e la sua rete di connessioni neurali in un pezzo di corteccia temporale umana grande circa la metà di un chicco di riso", si legge nello studio.
Oggi abbiamo quindi il 'cablaggio' estremamente complesso del cervello dei mammiferi. Infatti, i ricercatori hanno sottoposto ogni sezione di questo frammento ad analisi tramite microscopio elettronico, ottenendo centinaia di milioni di immagini che sono state poi 'cucite' insieme per ottenere la mappa tridimensionale.
L'obiettivo finale della collaborazione tra Harvard e Google Research, supportata dall'iniziativa 'Brain' dei National Institutes of Health, è quello di creare una mappa ad alta risoluzione del 'cablaggio' neurale dell'intero cervello di un topo. Un'impresa che "comporterebbe l'analisi circa 1.000 volte la quantità di dati appena prodotti dal frammento millimetrico di corteccia umana", precisano i ricercatori. "La parola frammento è ironica - ha spiegato Jeff Lichtman dell'Università di Harvard - Un Terabyte è, per la maggior parte delle persone, una quantità gigantesca, eppure un frammento di un cervello umano – solo un minuscolo pezzettino di cervello umano – è ancora migliaia di Terabyte".