Connect with us

Cerchi qualcosa in particolare?

Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.

Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!



Published

on

Addio a Italo Rota, l’architetto del Museo del Novecento

Progettista e designer, aveva 70 anni

Italo Rota (Fotogramma/Ipa)

Con un percorso creativo molto personale e variegato, l'architetto Italo Rota, morto a Milano all'età di 70 anni, si è rivelato una delle figure contemporanee più interessanti e poliedriche non solo a livello italiano ma anche internazionale, capace di spaziare dagli allestimento museali alle boutique per lo stilista Roberto Cavalli, passando per gli hotel di lusso e i padiglioni di Expo 2015 a Milano e Expo 2020 a Dubai. Tra i progetti emblematici della sua variegata produzione spicca il nuovo Museo del Novecento al Palazzo dell'Arengario in piazza Duomo a Milano (2002-10).

Agli inizi degli anni Ottanta, Rota ha lasciato Milano, dove è nato il 2 ottobre 1953 e dove si è formato, per trasferirsi a Parigi occupandosi dell'allestimento museale del Musée d'Orsay, avendo vinto il concorso per la trasformazione della stazione cui aveva partecipato in collaborazione con Gae Aulenti nel 1980. Negli anni della sua permanenza in Francia ha realizzato a Parigi l'allestimento della mostra 'Créer dans le Crée' al Centre George Pompidou (1986) e le nuove sale dell'École française nella Cour Carré del Louvre (1992), oltre alla sistemazione urbana del centro di Nantes (1992-95).

Rientrato a Milano nel 1996, due anni più tardi ha fondato lo studio Italo Rota & partners cui vengono affidati grandi progetti internazionali - dal product design alla progettazione di ampie aree urbane -, caratterizzati dalla scelta di materiali innovativi, tecnologie all'avanguardia e approfondita ricerca sulla luce. Tra le realizzazioni più recenti di Rota figurano: le boutique Just Cavalli a Milano (2004), Dubai, Beirut, Città di Messico, Hong Kong e Shenzhen (2005) e a Shangai, Las Vegas, Verona, San Diego, Istanbul, Londra e New York (2007); il progetto per la riqualificazione del lungomare del Foro italico a Palermo (2005-06), la casa di Roberto Cavalli a Firenze (2006-08), il padiglione espositivo Ciudades de Agua all'Expo di Saragozza (2006-08), gli uffici privati e il parco urbano dell'area commerciale Maciachini a Milano (2006-09), la boutique Roberto Cavalli a Parigi (2008-09), la ristrutturazione e l'interior design del Boscolo Palace Hotel a Roma (2009-10).

Rota ha svolto anche un'intensa attività teorica che lo ha portato a pubblicare libri e saggi. Dal 2010 è stato direttore del dipartimento di Design alla Nuova accademia di Belle Arti di Milano. Fra i molti riconoscimenti ha ricevuto la medaglia d'oro all'architettura italiana per gli spazi pubblici (2006) e il Marble architectural awards (2010), oltre al Landmark Conservancy Prize a New York nel 1996 e il Grand Prix de l'Urbanisme a Parigi nel 1994.

La formazione di Italo Rota inizia negli anni Settanta, prima presso lo studio di Franco Albini e in seguito in quello di Vittorio Gregotti, durante il quale lavora alla progettazione dell’Università della Calabria.

Prima della laurea, conseguita nel 1982 presso il Politecnico di Milano, Rota svolge importanti lavori che risulteranno decisivi per il suo successivo percorso professionale e personale. Tra questi, la realizzazione della rivista 'Lotus international' (1976-1981) con l'architetto Pierluigi Nicolin e, soprattutto, la trasformazione dello stabile ottocentesco Gare d'Orsay nell'attuale Museo d’Orsay a Parigi, imponente ristrutturazione realizzata in collaborazione con Gae Aulenti. Rota trascorre in Francia oltre dieci anni, durante i quali cura molti allestimenti di mostre e realizza alcune importanti ristrutturazioni: il Museo d'Arte Moderna al Centre Pompidou (con Gae Aulenti); le nuove sale della Scuola francese alla Cour Carré del Louvre; la ristrutturazione del centro di Nantes, oltre al progetto per l'illuminazione di Notre Dame a Parigi (1991-2000).

Tornato in Italia a metà degli anni Novanta con il suo nuovo studio milanese Rota inizia a spaziare dal masterplan al product design, in progetti che si caratterizzano per la "scelta di materiali innovativi, tecnologie all'avanguardia e approfondita ricerca sulla luce".

Rispetto ai primi anni di lavoro in Francia, s'intravede nelle sue opere successive (in particolare nei progetti di interni e di allestimenti che rappresentano la maggior parte dei suoi lavori) una svolta più radicale che recepisce le lezioni delle avanguardie del Novecento, avvicinandolo a forme d'arte e architettura meno legate al mainstream o agli aspetti puramente costruttivi. Ne è testimonianza anche la sua impressionante raccolta personale di 'objets trouvés', che spazia dai libri ai più originali e diversificati materiali da collezione. Spiccano nella sua produzione la promenade del Foro Italico a Palermo (Medaglia d'Oro all’Architettura Italiana per gli Spazi Pubblici 2006) e il Museo del Novecento nel Palazzo dell'Arengario in Piazza Duomo a Milano (2010). In quest'ultima opera, la celebre piazza milanese viene arricchita "di una funzionale Isola dei Musei, grazie all’integrazione con lo storico museo di Palazzo Reale".

Il lavoro di Rota esplora le sfaccettature della complessità contemporanea, con l'obiettivo di ricreare emozioni e indurre riflessioni, esaltando altresì il valore anche di piccoli oggetti, in una complessa antologia di segni in cui tutto è filtrato, ibrido e vissuto. In questa condivisione globale, tutto contribuisce a divenire architettura e tutto contribuisce al dialogo, come ben rappresentato nello spazio interattivo del Padiglione Kuwait, realizzato da Rota per Expo 2015 a Milano assieme al Padiglione del vino italiano.

Intensa è stata la collaborazione di Rota con lo stilista e imprenditore Roberto Cavalli. Oltre a numerose boutique e club sparsi in tutto il mondo (Miami, Mosca, Delhi), Rota ha firmato anche la residenza fiorentina del celebre stilista (2008). Negli ultimi anni lo studio Rota ha progettato diversi alberghi di lusso.

Oltre alla Francia, in cui ha vissuto per quasi vent'anni, sono numerose le opere realizzate in ambito internazionale, tra questi: la Casa Italiana alla Columbia University di New York (1997), il Tempio Indù a Mumbay (2009), il Chameleon Club al Byblos Hotel a Dubai (2011).

Recentemente allo studio Rota Building Office è stato assegnata la realizzazione del Padiglione Italia all'Esposizione Universale di Dubai del 2020, in una cordata con Cra-Carlo Ratti Associati, F&M Ingegneria, Matteo Gatto & Associati. Un progetto che ha raccontato la bellezza dell'Italia attraverso le sue molte contaminazioni di arti, culture e talenti.

Sangiuliano: "Con la scomparsa di Rota perdiamo un maestro del design"

Con la scomparsa di Italo Rota perdiamo un maestro dell’architettura e del design italiano". Lo ha affermato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "Dalle scenografie teatrali alle realizzazioni di musei e spazi pubblici come il Museo del Novecento, Rota ha saputo coniugare bellezza e funzionalità, dando vita a opere innovative e di grande impatto emotivo, con una attenzione particolare alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla creazione di spazi di incontro e di dialogo".

Biennale di Venezia: "Con Rota perdiamo un progettista visionario"

La Biennale di Venezia, presieduta da Pietrangelo Buttafuoco, esprime "profondo cordoglio per la perdita di Italo Rota, un visionario progettista e designer italiano e sono vicini al dolore della famiglia". "Italo Rota collaborava da tempo con Carlo Ratti, direttore artistico del settore Architettura della Biennale, su idee innovative attente alla sostenibilità e alla economia circolare - si legge nel messaggio della Biennale - Rota aveva un'idea ben precisa: la felicità dell'architettura".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Continue Reading

Cultura

Scoperto un dipinto sconosciuto sotto un ritratto di Picasso

Published

on

Spunta una donna misteriosa nascosta sotto un noto quadro

(l'immagine sotto il dipinto - Courtauld Institute of Art)

Il 'Periodo blu', il più studiato della carriera di Pablo Picasso, a quanto pare, aveva ancora un segreto da custodire: una donna misteriosa nascosta sotto un noto ritratto, ora rivelato dai restauratori del Courtauld Institute of Art di Londra. Le analisi ai raggi X e agli infrarossi sono state condotte sul "Ritratto di Mateu Fernández de Soto" (1901), una raffigurazione di uno scultore spagnolo che fece amicizia con Picasso durante il 'Periodo blu', un momento stilisticamente centrale ma malinconico della prima parte della carriera del grande pittore spagnolo.

Le scoperte dei ricercatori inglesi suggeriscono che Mateu Fernández de Soto non era il soggetto previsto per la tela, poiché la figura della donna appena identificata fu probabilmente dipinta solo pochi mesi prima. I suoi capelli sono attorcigliati nell'acconciatura a chignon preferita dalle parigine chic dell'epoca, il che le conferisce una certa somiglianza con le protagoniste di diversi ritratti realizzati da Picasso nello stesso anno, tra cui "Bevitrice di assenzio" (Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo) e "Donna con le braccia incrociate" (Kunstmuseum di Basilea). Il team di scienziati del Courtauld Institute of Art ha aggiunto che il quadro è stato evidentemente sottoposto a diverse revisioni e potrebbe essere stato dipinto nello stile vibrante e impressionista che precede il 'Periodo blu'.

“Ulteriori ricerche sul dipinto e analisi dettagliate potrebbero rivelare qualcosa di più sulla donna misteriosa, ma non è detto che la sua identità venga stabilita. Potrebbe essere stata una modella, un'amica o persino un'amante in posa per una delle colorate immagini impressionistiche di Picasso sulla vita notturna parigina, oppure una donna malinconica seduta in un caffè", ha dichiarato il Courtauld Institute of Art in un comunicato.

Barnaby Wright, vicedirettore dell'istituzione londinese, ha spiegato che gli esperti avevano già sospettato che sotto le sembianze di Mateu Fernández de Soto si celasse un altro dipinto, visti i segni e la consistenza della vernice.

"Ora sappiamo che si tratta della figura di una donna. Si può persino iniziare a distinguere la sua forma guardando il dipinto a occhio nudo", ha detto Wright, aggiungendo: "il modo in cui Picasso lavorava per trasformare un'immagine in un'altra sarebbe diventato un tratto distintivo della sua arte, che ha contribuito a renderlo una delle figure gigantesche della storia dell'arte. Tutto questo inizia con un dipinto come questo".

Nel corso di tre anni, Picasso si discostò dalle convenzioni pittoriche, utilizzando una pennellata espressiva e una tavolozza blu-verde ora famosa per la sua lunaticità. I suoi dipinti del 'Periodo blu' sono diventati molto popolari e sono oggi oggetto di numerosi studi.

Continue Reading

Cultura

Biennale Architettura, visionaria e con numeri record

Published

on

La 19/a rassegna è in programma da sabato 10 maggio a domenica 23 novembre 2025 a cura di Carlo Ratti

(Carlo Ratti e Pietrangelo Buttafuoco)

La 19esima Mostra internazionale di Architettura, in programma da sabato 10 maggio a domenica 23 novembre 2025, sarà la più visionaria e partecipata della storia della Biennale di Venezia. E si prefigge anche un obiettivo ambizioso: proporre soluzioni per raccogliere le sfide che pone il cambiamento climatico. Per questo la grande esposizione e al tempo stesso laboratorio di idee dal titolo "Intelligens. Natural. Artificial. Collective", curata da Carlo Ratti, per la prima volta presenta un numero record di partecipanti, oltre 750, tra architetti e ingegneri, matematici e scienziati del clima, filosofi e artisti, cuochi e programmatori, scrittori e intagliatori, agricoltori e stilisti. E oltre 280 saranno i progetti che verranno illustrati, mentre ben 66 saranno le partecipazioni nazionali, che organizzeranno le proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini (26), all'Arsenale (25) e nel centro storico di Venezia (15). Le nuove partecipazioni sono 4: Repubblica dell’Azerbaijan, Sultanato dell'Oman, Qatar e Togo. E tra le sorprese annunciate, un progetto speciale di Michelangelo Pistoletto, maestro dell'Arte Povera e uno degli artisti italiani contemporanei di maggior fama internazionale.

"Per decenni l'architettura ha risposto alla crisi climatica con la mitigazione: progettare per ridurre il nostro impatto sul clima. Ma questo approccio non è più sufficiente. Mentre il clima diventa sempre meno clemente, è il momento che l'architettura passi dalla mitigazione all'adattamento: ripensare il modo in cui progettiamo in vista di un mondo profondamente cambiato", ha detto l'architetto e ingegnere, Carlo Ratti, professore al Massachusetts Institute of Technology di Boston e al Politecnico di Milano e direttore del Senseable City Lab, illustrando oggi, martedì 11 febbraio, la sua Biennale Architettura a Ca' Giustinian, sede della Biennale di Venezia.

"Venezia, la città delle acque, si fa modello locale da leggere in scala globale: laboratorio di complessità per eccellenza, in cui trovare soluzioni utili per il mondo intero", ha commentato Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, che ha definito "visionaria" la Mostra curata da Ratti, perchè indicherà come "costruire con intelligenza il mondo, ascoltando l'intelligenza del mondo". Già dal titolo, ha sottolineato Buttafuoco, la Mostra "si annuncia come riflessione fondativa per i futuri prossimi, materia di studio e dibattito per la comunità scientifica e artistica e per il pubblico che la visiterà".

L'adattamento alle sfide climatiche, ha spiegato Ratti, "richiede un cambiamento radicale della nostra pratica" e "l'architettura rappresenta un nodo centrale che deve guidare il processo con ottimismo. Nell'età dell'adattamento, l'architettura deve attingere a tutte le forme di intelligenza: naturale, artificiale, collettiva. E deve rivolgersi a più generazioni e a più discipline, dalle scienze esatte alle arti; e deve ripensare il concetto di autorialità e diventare più inclusiva, imparando dalle scienze. L'architettura deve diventare flessibile e dinamica, proprio come il mondo per cui sta progettando".

La Mostra curata da Ratti è stata costruita anche "dal basso" grazie a "un'ondata di candidature" che nella primavera di un anno fa "ha permesso di scoprire voci inedite e inascoltate che altrimenti sarebbero passate inosservate". Il gruppo di partecipanti che ne è scaturito, ha spiegato Ratti, "abbraccia diverse generazioni: da professionisti esperti che a novant'anni sono ancora in grado di innovare a neolaureati che hanno appena intrapreso la propria carriera. Vincitori del Premio Pritzker, ex curatori della Biennale di Venezia, premi Nobel, professori emeriti compaiono accanto ad architetti e ricercatori emergenti. Questo processo di inclusione riflette il nostro impegno verso un'ampia gamma di diverse prospettive".

La Biennale Architettura collabora, inoltre, con altre istituzioni globali, con la Cop30 delle Nazioni Unite, con la C40, con la Baukultur Alliance di Davos, con il Soft Power Club e molti altri organismi.

Alle Corderie dell'Arsenale ci sarà il focus principale della Mostra che, ha spiegato Ratti, si apre con "un dato crudo: mentre le temperature globali aumentano, la popolazione mondiale diminuisce. È questa la realtà che gli architetti devono affrontare nell'età dell'adattamento. Partendo da qui i visitatori attraverseranno tre mondi tematici: Natural Intelligence, Artificial Intelligence e Collective Intelligence. La mostra culmina quindi nella sezione 'Out' con una domanda: possiamo guardare allo spazio come una soluzione alle crisi che affrontiamo sulla Terra? La nostra risposta è no: l'esplorazione dello spazio non è una via di fuga, ma un mezzo per migliorare la vita qui, nell’unica casa che conosciamo".

Con il Padiglione Centrale, in fase di ristrutturazione per tutto il 2025, Venezia non ospiterà solo la Biennale Architettura, ma diventerà un laboratorio vivente. "La città stessa - una delle più esposte e vulnerabili di fronte ai cambiamenti climatici - farà da sfondo a un nuovo tipo di Mostra, in cui installazioni, prototipi ed esperimenti saranno sparsi tra i Giardini, l'Arsenale e altri quartieri", ha anticipato Ratti.

Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è a cura di Guendalina Salimei con il progetto "Terræ Aquæ. L'Italia e l'intelligenza del mare". Il Padiglione della Santa Sede, promosso dal prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione della Santa Sede, cardinale José Tolentino de Mendonça, avrà luogo quest'anno nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice (Fondamenta San Gioacchin, Castello 450). La mostra ha come titolo "Opera aperta" ed è a cura di Marina Otero Verzier e Giovanna Zabotti. Il Comune di Venezia partecipa con lo storico Padiglione Venezia ai Giardini, con l'allestimento della mostra dal titolo "Biblioteche. Costruendo l'intelligenza veneziana". Il Padiglione cittadino avrà una sua emanazione in altri spazi istituzionali e nelle sedi dell’Università Iuav di Venezia.

La Mostra d Architettura contribuirà in modo specifico al progetto di sostenibilità ambientale portato avanti dal 2021 dalla Biennale di Venezia. Il Manifesto di Economia Circolare lanciato da Carlo Ratti, con la guida di Arup e il contributo della Ellen MacArthur Foundation, rafforza l'impegno della Biennale in questo obiettivo, promuovendo un modello sempre più sostenibile per la progettazione, l'installazione e il funzionamento di tutte le sue attività e manifestazioni.

"La sfida è quella di creare padiglioni e spazi che siano esempio di un pensiero circolare audace che generi un'eredità duratura in termini di sostenibilità - ha detto evidenziato Ratti - L'obiettivo è quello di eliminare gli sprechi, facendo circolare i materiali e rigenerando i sistemi naturali, dimostrando così che l'architettura e l'ambiente costruito possono coesistere in armonia con il nostro pianeta".

(di Paolo Martini)

Continue Reading

Cultura

‘Viaggio in Italia’ di Luigi Ghirri in tour...

Published

on

Il reportage fotografico del 1984 in mostra a Londra e a Istanbul

'Viaggio in Italia' di Luigi Ghirri in tour internazionale

Un tour internazionale per continuare a raccontare e festeggiare "Viaggio in Italia" di Luigi Ghirri che nel 2024 ha compiuto i suoi primi 40 anni. Il suo progetto artistico per immagini negli anni Ottanta ridefinisce e rinnova la visione del paesaggio italiano, i luoghi, le periferie, la percezione della presenza umana nel territorio fuori dagli schemi convenzionali dominanti. Dopo la prima tappa di Parigi a fine 2024, le 86 immagini dei maestri della fotografia italiana saranno in mostra da domani 12 febbraio a Londra(Istituto Italiano di Cultura fino al 28/03) e poi a Istanbul (Museo Nazionale d’Arte Turca e Islamica dal 25/04 al 28/05).

Una pietra miliare e un ponte che unisce e consegna la straordinaria rappresentazione visiva dell'Italia, attraverso la fotografia d'autore, al mondo. Una testimonianza imprescindibile del nostro patrimonio, capace di dialogare con il presente e di offrire nuove chiavi interpretative per il futuro. Un omaggio straordinario alla memoria e all'attualità sempre viva di "Viaggio in Italia" di Luigi Ghirri e della sua straordinaria squadra di 20 fotografi: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianantonio Battistella, Vincenzo Castella, Andrea Cavazzuti, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Vittore Fossati, Carlo Garzia, Guido Guidi, Luigi Ghirri, Shelley Hill, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Claude Nori, Umberto Sartorello, Mario Tinelli, Ernesto Tuliozi, Fulvio Ventura, Cuchi White.

Nelle due capitali, Londra e Istanbul, saranno allestiste, nella ricostruzione fedele e filologica di struttura e contenuti curata da Matteo Balduzzi del Museo di Fotografia Contemporanea, tutte e 86 le immagini contenute nel catalogo originario di "Viaggio in Italia" uscito nel 1984, a cura di Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati, disegnato insieme alla moglie Paola Borgonzoni, include un saggio di Arturo Carlo Quintavalle e uno scritto di Gianni Celati, tornato recentemente in libreria, in riedizione anastatica dell'originale, per Quodlibet, dopo 40 anni, grazie all'impegno e al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, del Museo di Fotografia Contemporanea e dell’Archivio Eredi Ghirri.

Nella nuova edizione, il volume è introdotto dai testi di Angelo Piero Cappello, direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Davide Rondoni, presidente del Museo di Fotografia Contemporanea, la nota all'edizione dei curatori Matteo Balduzzi, Fabio De Chirico, Gabriella Guerci, Matteo Piccioni e una riflessione di Adele Ghirri. Preziosa in chiave internazionale la traduzione in inglese e francese dei saggi di Arturo Carlo Quintavalle e di Gianni Celati.

Il progetto "Viaggio in Italia" è realizzato grazie all'impegno e al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e del Museo di Fotografia Contemporanea, in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Londra e Istanbul, l'Archivio Eredi di Luigi Ghirri e la preziosa condivisione di tutti i fotografi ed eredi.

(di Paolo Martini)

Continue Reading

Ultime notizie

Spettacolo12 ore ago

Bridget Jones: Un amore di ragazzo, l’energia di un ritorno...

È strano, vero? Riaprire quella porta che pensavamo chiusa per sempre e ritrovarci Bridget Jones, la stessa goffa, autoironica, romanticamente...

Ultima ora17 ore ago

Sanremo 2025, scaletta prima serata: ecco ordine dei...

Apre Gaia e chiudono The Kolors. Antonella Clerici e Gerry Scotti co-conduttori, Jovanotti superospite La scaletta della prima serata del...

Ultima ora17 ore ago

Sanremo 2025, Cattelan su Dopofestival: “Fedez non...

'Dopofestival non è tribunale, chi vuole venire è ben accetto' Alessandro Cattelan, nella conferenza stampa che precede la prima serata...

Ultima ora17 ore ago

Sanremo 2025, Lucarelli e il green carpet: i commenti su...

La giornalista ha commentato i look indossati dai Big per il green carpet del Festival di Sanremo 2025 Selvaggia Lucarelli...

Ultima ora17 ore ago

Sanremo 2025, Carlo Conti si commuove parlando della mamma

Il conduttore in conferenza stampa: "Mi ha insegnato rispetto e onestà" Carlo Conti si commuove durante la conferenza stampa di...

Ultima ora17 ore ago

Short Track World Tour in Italia per il primo full test...

Da venerdì 14 a domenica 16 febbraio, l'Unipol Forum di Assago di Milano sarà il teatro della tappa conclusiva dello...

Ultima ora17 ore ago

Sanremo 2025, Vannacci al Festival. Rai: “Non è...

L'invito al festival sarebbe partito dalla rassegna letteraria di Sanremo Incontra, che ha in dotazione alcuni biglietti Il generale Roberto...

Ultima ora17 ore ago

Sanremo 2025, Lucarelli incontra la mamma di Fedez: il...

La giornalista su Rtl 102.5 e Radio Zeta, 'non ci sono stati litigi, per carità' Selvaggia Lucarelli, in diretta da...

Ultima ora17 ore ago

Sanremo 2025, Ultimo ricorda il secondo posto (dopo...

Con un post condiviso su Instagram, il cantautore ricorda la sfuriata durante la conferenza stampa Era il 9 febbraio del...

Ultima ora17 ore ago

Sanremo, Fedez spiega ‘Battito’: “È il...

Il rapper su Instagram sintetizza l'essenza del suo brano: "Non è più tempo di scappare, è tempo di cadere" Fedez...

Ultima ora17 ore ago

Sanremo 2025, Fedez: “Gli occhi? Avevo le lenti. Le...

Il rapper: "In un altro momento della mia vita mi sarei chiuso in casa ad autodistruggermi" Fedez ha svelato il...

Ultima ora17 ore ago

Uomini e Donne, Chiara Pompei: ecco chi è la nuova tronista

Ha 23 anni e viene da Roma È andato in onda oggi, martedì 11 febbraio, un nuovo appuntamento di 'Uomini...

Ultima ora17 ore ago

Elodie: “Voto Meloni? Nemmeno se mi tagliano la...

La risposta della cantante a Sanremo "Non voterei mai per Giorgia Meloni. Nemmeno se mi tagliassero una mano". Elodie, a...

Immediapress17 ore ago

Mihaela Bircea Ungur, migliorare il proprio corpo per...

Secondo una recente indagine Eurispes, il 37,8% delle donne italiane preferisce tagliare altre spese ma non rinunciare alla cura del...

Immediapress17 ore ago

Schneider Electric innova le analisi energetiche e di...

Circa 500.000 modelli di prestazioni degli edifici utilizzati per pianificare su larga scala gli interventi di retrofit Affronta le sfide...

Immediapress17 ore ago

Scuola. Pro Vita Famiglia: Ministero chiarisca patrocinio a...

11 febbraio 2025. Pro Vita & Famiglia chiede al Ministero dell’Istruzione e del Merito di chiarire le ragioni del patrocinio...

Immediapress17 ore ago

Salute. Fasdac e Ieo insieme per diffondere Valore di Cura...

Una collaborazione volta a diffondere, a vantaggio di tutti, nuovi modelli di cura e d’informazione in ambito oncologico attuati dal...

Immediapress17 ore ago

Hygge Casa festeggia il primo anno, il brand di arredamento...

La nuova start-up Hygge Casa con il suo founder Andrea Iacoella affrontano il mercato del mobile con una visione innovativa,...

Immediapress17 ore ago

Onoranze Funebri Marchetti (UD) inaugura il servizio di...

Realtà storica con oltre 60 anni di esperienza, è una delle prime imprese funebri tradizionali a Udine e in Friuli...

Immediapress17 ore ago

Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo brand ambassador ADMIRAL:...

Vicenza, 11 febbraio 2025 – Sarà un evento imperdibile quello in programma il prossimo 28 febbraio presso la sala ADMIRAL...