Cultura
‘La portalettere’ il romanzo più venduto del...
‘La portalettere’ il romanzo più venduto del 2023
Con oltre 350 mila copie vendute, 'La Portalettere', l'esordio di Francesca Giannone, pubblicato dalla Casa editrice Nord è il romanzo più venduto in Italia nel 2023. E' anche il secondo libro più venduto dell'anno. Romanzo vincitore del Premio Bancarella 2023 e del premio “Amo questo libro” assegnato dai librai delle librerie Giunti, il libro è in corso di traduzione in 19 paesi. I diritti sono stati acquisiti da Lotus production, una società di Leone Film Group.
La trama: Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna è fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno.
E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe
Cultura
Italia alla Buchmesse 2024, Mazza: “Il nostro fascino...
“È una grande e bella avventura, impegnativa, ma più bella che impegnativa"
'1988-2024, l’Italia a Francoforte: radici e futuro'. Questo il titolo del panel organizzato a SalTo da Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. Un confronto tra passato e futuro sulla scia delle ‘Radici nel futuro’ scelte come motto della partecipazione italiana alla 76esima edizione della Buchmesse.
“È una grande e bella avventura, impegnativa, ma più bella che impegnativa – afferma Mauro Mazza, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell'Italia alla Buchmesse – stiamo preparando la presentazione della nostra cultura, della nostra letteratura nel più grande contesto culturale del mondo, non soltanto d'Europa. A ottobre, dopo 36 anni, torniamo ospiti a Francoforte ed è bello immaginare che sì, siamo cambiati molto, ma il fascino che l'Italia esercitò sulla Germania e sull'Europa in quell'occasione può essere reiterato e rinnovato quest'anno, magari anche potenziato: perché le voci che presenteremo sono molte, così come le mostre e le nostre manifestazioni oltre la Buchmesse, oltre Francoforte, in tutta la Germania, che saranno davvero entusiasmanti – aggiunge il Commissario Mazza – Chiedo a tutti, con molta cortesia, di seguirci con curiosità, senza pregiudizi, perché potremo avere tutti insieme grandi e belle sorprese”.
Cultura
Italia alla Buchmesse 2024 Stefano Rolando, ‘auspico...
"Auguro la stessa possibilità di avere in Europa il rispetto che la nostra storia merita”.
“1988-2024, l’Italia a Francoforte: radici e futuro”. Questo il titolo del panel organizzato a SalTo da Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. Un confronto tra passato e futuro sulla scia delle ‘Radici nel futuro’ scelte come motto della partecipazione italiana alla 76esima edizione della Buchmesse.
“L'’88 è un anno molto importante nella vita dell'Europa – ricorda Stefano Rolando, già capo del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Tre anni dopo il vertice di Milano che decide il mercato unico, che deciderà poi l'euro, e un anno prima della caduta del muro di Berlino. È un momento in cui l'Europa si apre non solo all'economia, ma anche alla cultura: L'economia non è più il solo collante, la cultura, le lingue, lo spettacolo contano per le nuove rivalutazioni dei rapporti interni. L'Italia viene scelta come ospite d'onore alla fiera di Francoforte, la più importante fiera del libro del mondo. Noi accettiamo la sfida, si realizza un meraviglioso padiglione a cui partecipano 100 autori, 200 eventi in tutta la città, uomini e donne dello spettacolo e della cultura italiana. Ed è un grande successo: soprattutto di rapporti tra due paesi che non parlavano lingue veicolari, il tedesco e l'italiano, e che nutrivano un grande rispetto per la storia culturale l'uno dell'altro".
"Oggi ricordiamo quell'’88 come ‘l'altra volta’ – conclude Rolando – auguro all'Italia la stessa fortuna, lo stesso successo e la stessa possibilità di avere in Europa il rispetto che la nostra storia merita”.
Cultura
Buchmesse 2024, l’Italia ospite d’onore si presenta tra...
Oggi panel “1988-2024, l’Italia a Francoforte: radici e futuro”.
“1988-2024, l’Italia a Francoforte: radici e futuro”. Questo è il titolo del panel organizzato oggi al SalTo da Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. Moderato da Carola Carulli, giornalista del Tg2, nella Sala Blu è andato in scena un dialogo tra Mauro Mazza, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell'Italia alla manifestazione del prossimo ottobre e Stefano Rolando, ex capo del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e suo ‘omologo’ nel 1988. Un confronto tra passato e futuro sulla scia delle ‘Radici nel futuro’ scelte come motto della partecipazione italiana alla 76esima edizione della Buchmesse. Così come 36 anni fa, le strade di Francoforte e Torino sono tornate ad incrociarsi: Il 2024, oltre a consacrare il ritorno della cultura italiana in primo piano a Francoforte, verrà ricordato anche per il tedesco scelto come lingua ospite d’onore al Salone di Torino.
Mentre il 1988 non è stato solo l’anno dell’ultima partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore alla Buchmesse, ma anche quello della prima storica edizione del Salone. Il panel è stato anche l’occasione per una piccola anticipazione sul programma editoriale di ottobre, curato da Aie, che verrà annunciato nella città tedesca il prossimo 28 maggio: il Commissario Mazza, infatti, ha svelato che ne faranno parte Anna Giurickovic Dato, Maddalena Fingerle e Alice Urciuolo, tre giovani e talentuose autrici, tutte nate dopo il 1988.