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Caro bollette e costo della vita in aumento: la tempesta...
Caro bollette e costo della vita in aumento: la tempesta perfetta si abbatte sull’Italia
Tutti i dati raccolti dai sondaggi prevedono un ulteriore peggioramento nei prossimi tempi.
È questa l’immagine che risalta agli occhi di chi analizza i dati provenienti dalle ricerche e dalle indagini condotte sul territorio del Bel Paese. Agenzie in collaborazione hanno condotto sondaggi per cercare di delimitare i confini della situazione attuale in Italia indagando in oltre 10 Paesi dell’Unione Europea. I problemi che risaltano più di tutti sono l’inflazione e un generale e nemmeno tanto progressivo aumento del costo della vita. Gli indici ISTAT in questo possono offrire un primo raffronto con il problema italiano e avere così, almeno attraverso i numeri, un dato da analizzare.
L’ISTAT infatti segnala come da Settembre del 2021 allo stesso mese del 2022 i prezzi al consumo per famiglie, comprendendo qui operai e impiegati è salito di oltre 8 punti percentuali (+8,6%). Un dato allarmante che non lascia ai consumatori nessuna scelta. La variazione biennale da Settembre 2020 ad oggi è ancor più scoraggiante: +11,4%. I dati sono aggiornati al mese di Settembre 2022 ma per i mesi successivi non si prevede nulla di buono.
Dapprima due anni di piena pandemia con i vari blocchi a macchia di leopardo per tutta la Nazione e la produzione che cola a picco, per poi affrontare le instabili condizioni di un’inutile guerra che ha posto le varie micro-economie in ginocchio. I dati Ipsos condotti in collaborazione con il World Economic Forum hanno raccolto le aspettative degli italiani su argomenti caldi come inflazione e costo della vita ottenendo un dato generalizzato di profondo sconforto.
Gli italiani e il 2022
Qual è la situazione finanziaria e quali le prospettive
Interrogati riguardo la propria situazione finanziaria, la maggior parte degli italiani ha evidenziato una situazione di stallo sotto sforzo. Si procede a stento nell’economia famigliare e quello che si avverte è un senso di pace prima della tempesta. Le famiglie confessano di non essere ancora arrivate allo stremo delle forze ma di vivere in un limbo che peggiora ogni giorno lentamente. Il 30% degli italiani infatti ha dichiarato di trovarsi in estrema difficoltà.
Qui infatti si addensa la porzione che necessità più di tutti di un aiuto economico o di qualsiasi altra manovra da parte del Governo per cercare di uscire dal turbine di un’inflazione che fa lievitare i prezzi sempre di più. Il 30% si divide tra un 10% che lamenta a gran voce una situazione insostenibile e un 20% che vede il conto corrente sempre più leggero a fronte di un potere economico sempre più debole. Dai sondaggi la percentuale minore è quella che dichiara di poter permettersi agi e di vivere bene, siamo al 7%. Una percentuale che lascia l’amaro in bocca se confrontato con le potenzialità del Paese sotto molti punti di vista. Il 19% invece, si dichiara in una situazione stabile se si considera il breve termine. Sul futuro o sul medio-lungo termine le speranze si assottigliano di molto spesso se confrontate con le notizie che arrivano da oltre i confini sia orientali che occidentali.
La gran parte dei soggetti confessa di andare avanti a stento. Il 42% degli italiani ammette di cavarsela, ma l’economia di uno stato come quello italiano non può procedere avanzando in questo modo. Il 2022 rappresenta un futuro ormai sfumato per gli italiani e l’economia del Paese. Gli italiani lamentano un caro bollette molto più pesante di quello che ci si era preventivato in estate e una sostanziale aspettativa per il futuro non troppo lieta. Solo il 20% degli italiani si dimostra fiducioso per il 2023 prevedendo un miglioramento. Il 50% ritiene invece che, tra la speranza di aiuti economici e un lento ritorno alla normalità, si possa quantomeno mantenere l’attuale stile di vita seppur per alcuni aspetti di molto ridimensionato.
Una grossa percentuale, il 31% invece, prevede un netto peggioramento della situazione causato anche dalle tensioni geopolitiche e dagli sviluppi quantomai incerti della guerra in atto. Sono molti gli italiani che non riescono a prevedere quando e se finiranno le tensioni tra Russia e Ucraina e quanto tempo occorrerà all’Europa per aiutare non solo l’Italia ma tutti i Paesi che lamentano un generale peggioramento delle economie locali.
Queste opinioni sono sottese alle comunicazioni che ogni giorno vengono aggiornate in base all’aumento dell’inflazione con un centrale riferimento ai beni di consumo più utilizzati dalle famiglie di operai e lavoratori impiegati. L’ISTAT comunica infatti che l’inflazione aumenta su base tendenziale con particolare riferimento ai beni energetici dei quali si è registrato un aumento del +73,2%. I beni alimentari non sono esclusi. Qui l’aumento registrato è del 13,1% con riferimento ai beni lavorati e non. Con questo sviluppo, l’inflazione ha fatto velocemente lievitare i prezzi dei beni da +12,5% del 2021 al 17,9% di quest’anno.
Con questi dati alla mano, il 37% degli italiani è profondamente convinto che il 2022 si concluderà con un ulteriore aumento che riguarderà anche il 2023. Interrogati sulla disoccupazione, gli intervistati si sono mostrati concordi sull’aumento ma meno sulle percentuali. Il 30% ritiene che aumenterà di molto mentre il 39% è più ottimista.
Un dato preoccupante è quello relativo agli italiani che si sentono minacciati dal caro bollette. Quasi il 60% infatti vede assottigliarsi la propria capacità di fronteggiare il pagamento delle utenze di luce e gas.
Aumento bollette di luce e gas: cos’altro aspettarsi?
Non ci sono solo le utenze a far paura ma anche la spesa e il carburante
Se la paura per l’aumento del caro energia preoccupa, l’aumento dei prezzi della spesa e del carburante non sono da meno. L’aumento relativo al carburante vede per il 2022 una situazione quasi inverosimile. Il 78% degli italiani è quasi certo che l’aumento del carburante continuerà la sua corsa affiancato aumenti su spesa alimentare e caro energia.
Non solo i cittadini si esprimono scoraggiati in merito al 2022 ma anche illustri nomi tra cui il Presidente Nazionale dell’Unione Italiana Consumatori. Massimo Dona ha infatti espresso rammarico e incertezza in merito alle situazioni economiche che il Paese vive e si troverà a vivere in futuro. L’aumento in un solo mese del prezzo dei beni di consumo e dei servizi del 3,9% su base annua è una delle stangate più eclatanti e dichiarative per quest’anno. Tutti i dati fanno convergere verso un generale costo della vita in aumento per i 59 milioni di italiani.
Il presidente di UIC ha infatti espresso preoccupazione dal Wall Street Italia evidenziando una stima di oltre €1.000 di aumento per le tasche del Paese.
Come stanno rispondendo gli italiani
In che direzione si muovono i consumatori per spendere di meno
L’inflazione fa correre ai ripari. Gli italiani quindi cominciano a modificare le proprie abitudini per cercare di tener d’occhio la spesa e i consumi. In primo luogo ci sono quindi le abitudini di pagamento che virano sempre più verso i vantaggi di una transazione digitale, più precisa e monitorabile. Crescono gli acquisti con carta di credito, più del 40%, e cresce l’utilizzo di prepagate dal 2021 al 2022.
Grazie ai vantaggi di un monitoraggio più accurato, i portafogli digitali vedono crescere l’interesse tra coloro che decidono di cambiare radicalmente i propri pagamenti e le proprie abitudini. L’Italia è divisa in due, quindi. Dai rapporti emerge una netta separazione nel periodo post-pandemico che vede da una parte chi utilizza quasi esclusivamente pagamenti digitali e dall’altra chi rimane affezionato al buon vecchio contante.
L’aumento degli acquisti su siti di e-commerce è cresciuto nel Bel Paese del 7%. Per rispondere a questo dato, che è in crescita, molti commercianti hanno cominciato ad ampliare le possibilità di pagamento all’interno dei propri store e dei negozi che prima ne erano sprovvisti.
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Intervista esclusiva a Francesca Bergesio, Miss Italia...

Incontrare Francesca Bergesio è stato come assistere all’aurora di una nuova era nel mondo della bellezza e della cultura. Giovane, carismatica e sorprendentemente matura, Francesca incarna una sinfonia di qualità che trascendono il mero concetto di bellezza esteriore. Vincitrice del titolo di Miss Italia 2023, questa diciannovenne piemontese si è distinta non solo per la sua eleganza innata, ma anche per la sua intelligenza acuta e un’insaziabile sete di conoscenza.
In una conversazione esclusiva con noi di Sbircia la Notizia Magazine, Francesca ci ha aperto le porte del suo mondo, un mondo dove il fascino dello spettacolo e la rigorosità della scienza si intrecciano in un abbraccio armonioso. Con una passione ardente per la medicina e un animo artistico che si esprime attraverso la recitazione, Francesca ci racconta del suo percorso, delle sue aspirazioni e dei suoi sogni.
Ci immergeremo in un viaggio intrigante attraverso le sue sfide, conquiste e aspirazioni: un viaggio che sfida gli stereotipi e ci invita a riscoprire il vero significato di bellezza, talento e determinazione. Per il terzo anno consecutivo, siamo entusiasti della nostra collaborazione con Miss Italia ed ecco cosa ci ha raccontato Francesca, una Miss che non ha paura di sognare e di lavorare sodo per rendere quei sogni realtà.
Ciao Francesca, benvenuta su Sbircia la Notizia Magazine! Nell’ambito dello spettacolo, come pensi di poter fondere l’approccio scientifico e razionale, tipico della medicina, con la creatività e l’espressività dell’arte?
“La mia visione è che in ogni campo, compreso quello dello spettacolo, sia cruciale unire un pensiero razionale e scientifico con un elemento di creatività e arte. Nell’affrontare situazioni e nel compiere azioni, dobbiamo usare la mente per riflettere e pensare in modo analitico, ma è altrettanto importante impreziosire queste azioni con un tocco di creatività, per dare vita a qualcosa di veramente unico e magico.”

Qual è stato il momento decisivo che ti ha spinto verso la medicina, in particolare verso la cardiochirurgia?
“La passione per la medicina è nata in me fin da piccolissima e contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, non ho medici in famiglia. Questo sogno mi ha accompagnato per tutta la vita, resistendo a qualsiasi altra influenza esterna. Dopo aver concluso il liceo classico, ho deciso con fermezza di perseguire questa strada. La scelta di specializzarmi in cardiochirurgia è piuttosto recente, nata dalla mia curiosità e dal desiderio di comprendere a fondo il funzionamento del cuore e il suo impatto vitale sul nostro organismo.”
Durante il tuo percorso a Miss Italia, quali ostacoli hai dovuto affrontare e come li hai trasformati in opportunità di crescita personale e professionale?
“Il mio viaggio verso Miss Italia è stato piuttosto tranquillo. Le difficoltà maggiori che ho incontrato riguardavano principalmente la mia autostima e sicurezza in determinati momenti. In quei casi, il supporto morale di mia madre è stato fondamentale. Tuttavia, le critiche sul ruolo di mio padre sono state una sfida difficile, soprattutto perché sono emerse proprio durante la fase finale, che sarebbe dovuta essere la più gioiosa. Con il sostegno dei miei genitori e una nuova forza interiore, sono riuscita a superare questi ostacoli e proseguire il mio cammino con maggiore determinazione.”

Il concetto di bellezza è in continua evoluzione, quale ruolo credi che concorsi come Miss Italia possano svolgere nel promuovere una visione più inclusiva e profonda della bellezza?
“Miss Italia è un concorso che celebra la bellezza delle donne in ogni sua forma. Ogni partecipante porta sul palcoscenico un’unicità sia estetica che personale. Questo ci offre l’opportunità di mostrare non solo il nostro aspetto fisico, ma anche il nostro carattere, le nostre abilità e la nostra forza interiore. È una vetrina che permette a molte ragazze di farsi conoscere e di esprimere le proprie qualità uniche.”
Oltre alla recitazione, quali altre forme artistiche ti ispirano e influenzano il tuo modo di esprimerti?
“La musica è una grande fonte di ispirazione per me, nonostante non sia dotata nel canto. È una presenza costante nella mia vita e un modo per esprimere le mie emozioni, anche se in modo più privato. Cantare, per me, è un modo per liberare l’anima, che faccio spesso quando sono da sola o in compagnia di amici e familiari.”

Quali figure, sia nel campo della medicina che dello spettacolo, consideri come i tuoi principali ispiratori e quali insegnamenti trai dalle loro storie?
“Nel mondo della medicina, ammiro profondamente Elena Cattaneo per il suo lavoro sulle malattie neurodegenerative e per essere stata la più giovane donna a ottenere il titolo di senatrice a vita in Italia: lei è un modello di leadership femminile in un campo dominato tradizionalmente dagli uomini. Nel mondo dello spettacolo, Angelina Jolie mi ispira sia per il suo talento recitativo che per la sua presenza carismatica ed elegante, mentre Bianca Balti, per il suo coraggio nel parlare apertamente di argomenti considerati tabù, mostrando una forza e una chiarezza di cui abbiamo bisogno oggi.”
Come Miss Italia, quali iniziative di volontariato o progetti sociali ti piacerebbe promuovere o supportare, e perché?
“In quanto Miss Italia, sento una forte responsabilità verso il tema della violenza di genere. È un argomento che ho portato alla ribalta nella finale attraverso un monologo. Credo fermamente nell’importanza di aprire un dialogo su questi temi per sensibilizzare le nuove generazioni e creare un futuro basato sul rispetto e la comprensione. Anche se non posso influenzare direttamente le politiche, posso usare la mia voce per promuovere il cambiamento culturale e sociale.”

Con una vita così piena e diversificata, quali strategie adotti per bilanciare le tue aspirazioni professionali, accademiche e gli impegni personali?
“La determinazione è la mia forza trainante. Quando fisso un obiettivo, faccio tutto il possibile per raggiungerlo, anche se questo significa sacrificare il sonno e il tempo libero. Per bilanciare gli studi di medicina con gli impegni di Miss Italia, sto pianificando di utilizzare ogni momento libero, come i viaggi, per studiare e prepararmi per gli esami. Il mio obiettivo è non sprecare nemmeno un secondo del tempo a mia disposizione.”
Dove ti vedi tra dieci anni, sia a livello professionale che personale? Quali sogni e obiettivi desideri realizzare?
“Attualmente, mi sento attratta sia dalla medicina che dalla recitazione, ma la recitazione ha un fascino speciale per me. Quando recito, sento di trasformarmi, di brillare. Mi vedo come attrice perché è in quel momento che mi sento più viva. A livello personale, il mio desiderio più grande è quello di rimanere sempre felice e serena, continuando a fare ciò che mi fa stare bene.”

Quali consigli vorresti offrire alle giovani donne che, come te, aspirano a perseguire carriere impegnative in campi diversi, come il mondo dello spettacolo e la medicina?
“Il mio consiglio principale è di lanciarsi e mettersi in gioco. Non importa quanto possa sembrare spaventoso, il primo passo è sempre il più importante. Devi credere in te stessa e nei tuoi sogni. Anche quando incontri ostacoli, devi trovare la forza interiore per superarli e rimanere fedele ai tuoi obiettivi. È una sfida, ma alla fine scoprirai che è la cosa più gratificante che tu possa fare per te stessa.”
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I videogiochi a tema storia più famosi di sempre

I videogiochi oggi rappresentano un mercato enorme dal punto di vista economico. Questo grande allargamento è dovuto anche al cambiamento di paradigma nei loro confronti: non sono più ritenuti solo passatempi poco utili alla formazione caratteriale e culturale ma vengono utilizzati come strumenti di apprendimento.
Spesso accade con giochi creati per comprendere meccanismi come il riciclaggio ma non mancano puzzle per allenare la memoria ad esempio, come la celebre saga del Professor Layton.
A riscuotere molto successo sono quelli a tema storico, sia che si tratti di un videogioco in stile fantasy con ambientazione storica sia che si tratti di una vera e propria simulazione in una determinata epoca passata. La storia diventa tema così centrale dei videogame e questi possono rappresentare un buon veicolo per la sua comprensione. Si pensi alle app scaricabili gratuitamente dagli store di Android e iOS per smartphone o tablet, ma si pensi al panorama delle slot machine.
Tra i titoli storici ci sono la conosciuta come Book of Ra ambientata nell’Antico Egitto o Gates of Olympus dedicata alle divinità dell’Antica Grecia. Rimanendo sul versante più antico, però, è senza dubbio Roma ad aver fornito il numero più vasto di giochi ad ambientazione storica, alcuni dei quali divenuti vere e proprie pietre miliari dei giochi di simulazione.
Si pensi, ad esempio, a Rome: Total War – Alexander o Rome: Total War- Barbarian Invasion, espansioni celebri dell’ancor più conosciuto Rome Total War. Il gioco è uno strategico a turni e il protagonista è chiamato a comandare gli eserciti di Roma in dall’età Repubblicana alla morte di Ottaviano Augusto. Tra gli addetti ai lavori, spulciando le recensioni dell’epoca, veniva definito come uno degli strategici migliori di tutti i tempi.
Forse il precursore di tutti i videogiochi strategici è Civilization, uscito nel 1991 e ha proseguito con nuovi titoli fino al 2016 (Civilization VI). L’ambientazione è storica ma rispetto ad altri titoli simili va a ricoprire un arco di tempo estremamente lungo: dal 4000 a.C. fino al 2100, a seconda della civiltà che si sceglie. È questo probabilmente uno dei grandi punti di forza, vale a dire la possibilità per l’utente di scegliere la civiltà che si desidera e la mappa (tra casuale, personalizzata o realistica). L’obiettivo è quello di dare vita ad un vero e proprio impero partendo solo da un paio di coloni iniziali.
Un concetto simile è quello che si ritrova in Anno 1503: il Nuovo Mondo (uscito nel 2003), anche se con alcune differenze sostanziali. Qui non si sceglie la civiltà e di conseguenza nemmeno l’area geografica. Come facilmente intuibile dal titolo, l’ambientazione è in America e l’utente, ad inizio della partita, dispone delle risorse sufficienti a dar vita ad una prima città nei nuovi territori. Anche in questo caso, però, l’obiettivo è quello di andare a creare quanti più insediamenti possibili, arrivando a strutturare un vero e proprio impero commerciale.
Cambiando totalmente tipologia di gioco, ma rimanendo nell’ambito storico, è impossibile non menzionare la saga di Assassin’s Creed, in particolar modo la trilogia di Ezio Auditore, che vanta una ricostruzione perfetta dell’Italia del tempo: la Firenze dei Medici e la Roma dei Borgia vengono ricostruire con grande attenzione ai dettagli.
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Trionfo azzurro, l’Italia vince la Coppa Davis dopo...

Arnaldi e Sinner firmano la vittoria per 2-0, secondo successo dopo quello del 1976

L'Italia vince la Coppa Davis 2023 e conquista il trofeo per la seconda volta nella storia, dopo il successo del 1976. A Malaga, gli azzurri battono in finale l'Australia per 2-0 grazie ai successi di Matteo Arnaldi, che supera in 3 set Alexei Popyrin (7-5, 2-6, 6-4), e di Jannik Sinner, che piega Alex De Minaur per 6-3, 6-0. L'Italia conquista l''insalatiera d'argento' a 47 anni dall'impresa di Adriano Panatta, Corrado Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli che, guidati dal capitano Nicola Pietrangeli, la vinsero in Cile.
Sinner, giocatore più in forma nel tennis mondiale in questo momento, è il protagonista assoluto del trionfo di Malaga. Nei quarti di finale contro l'Olanda e in semifinale contro la Serbia di Novak Djokovic, il numero 4 del mondo conquista 'un punto e mezzo', con le vittorie in singolare e nel doppio in coppia con Lorenzo Sonego.
In finale, Sinner non deve fare gli straordinari: è sufficiente vincere il match contro De Minaur, sconfitto dal 22enne altoatesino in tutti i 6 confronti diretti.
"E' una vittoria particolare, speciale. Sapevamo di avere un ottimo gruppo. Dico grazie a tutti gli italiani e a tutto il pubblico che ci ha creduto anche quando le cose sono andate male. Io ho portato tanta energia da Torino" dopo le Atp Finals. "Ieri eravamo ad un punto dall'essere fuori e oggi siamo qui ad alzare la Coppa", dice Sinner a Sky Sport dopo il trionfo.
Sinner-De Minaur
Sinner-De Minaur 6-3, 6-0 - L'australiano prova a cancellare lo zero dalla casella dei game vinti nel secondo set: dal 40-15, però, si arriva al match point. De Minaur lo cancella e si ripete anche sul secondo 'Davis Cup point'. Il terzo è quello buono: Sinner vince, la Coppa Davis 2023 è dell'Italia.
Sinner-De Minaur 6-3, 5-0 - L'azzurro martella, 5-0.
Sinner-De Minaur 6-3, 4-0 - De Minaur lotta su ogni palla, ma non c'è più partita.
Sinner-De Minaur 6-3, 3-0 - Sinner gioca sul velluto, 3-0 senza sussulti.
Sinner-De Minaur 6-3, 2-0 - De Minaur, avanti 40-15, si spegne. Sinner inanella 4 punti di fila e mette a segno il pesantissimo break che lancia l'Italia verso il traguardo.
Sinner-De Minaur 6-3, 1-0 - Il tema tattico non cambia in avvio di secondo set. Sinner tiene il servizio, De Minaur corre ma non trova contromisure.
Sinner-De Minaur 6-3 - Appena Sinner accelera, De Minaur va fuori giri. Arriva il secondo break per l'azzurro, che chiude il primo set per 6-3 in 45'.
Sinner-De Minaur 5-3 - Sinner gestisce il primo mini-passaggio a vuoto del match. Sotto 0-30, il 22enne concede una palla break: risale la china con 3 prime di servizio e chiude il game con uno smash agevole.
Sinner-De Minaur 4-3 - De Minaur rimane in scia, riuscendo ad abbreviare gli scambi quando il servizio lo sostiene.
Sinner-De Minaur 4-2 - Sul proprio turno di servizio, Sinner marcia con il pilota automatico: 4-2.
Sinner-De Minaur 3-2 - De Minaur percorre chilometri da un lato all'altro del campo. La velocità dell'australiano è un fattore che incide, 3-2.
Sinner-De Minaur 3-1 - De Minaur prova a variare il copione tattico per uscire dagli scambi che Sinner comanda con potenza e precisione superiore. L'australiano non sfonda, 3-1.
Sinner-De Minaur 2-1 - Sinner alza il ritmo e arriva il break. De Minaur si difende con un lob impreciso, 2-1 per l'azzurro.
Sinner-De Minaur 1-1 - L'azzurro fatica un po' a carburare: 2 errori gratuiti, game ai vantaggi. Due prime palle risolvono tutto.
Sinner-De Minaur 0-1 - De Minaur apre il match con un game perfetto.
Arnaldi-Popyrin 7-5, 2-6, 6-4
Arnaldi comincia strappando il servizio al rivale, Popyrin recupera subito il break (3-3) e annulla il gap conquistando 8 punti consecutivi. Il set prosegue tra gli errori di entrambi i giocatori, con chance sprecate a ripetizione. Avanti 5-4, Arnaldi non concretizza nessuno dei 3 set point a disposizione. Sul 5-5, è bravo ad annullare 2 pesantissime palle break. Anche Popyrin si inceppa e lo fa nel momento chiave: Break nel 12esimo game, primo set azzurro (7-5).
Il ligure esce dal match nel secondo set, lasciando campo al rivale che vola sul 4-0 con 2 break e deve solo amministrare il gioco per pareggiare: 6-2, verdetto rinviato al terzo parziale. Si continua a procedere a strappi, tra una valanga di errori gratuiti. Arnaldi rischia di complicarsi costantemente la vita sul proprio servizio: i doppi falli totali sono 9, le palle break concesse e salvate nel set sono 8. Nel momento clou, l'azzurro finalmente sale di livello e si porta fino al 5-4. Quando conta di più, Arnaldi non sbaglia: break e vittoria per 6-4. "Non ho giocato molto nelle ultime settimane. Ho vinto una delle partite più importanti della mia vita, non so cosa dire... Ora tocca a Jannik, lui è sempre pronto", dice l'azzurro, cedendo il testimone a Sinner.