Connect with us

Published

on

In Italia, in seguito all’insediamento del nuovo Governo Meloni, abbiamo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che va a sostituire il precedente Ministero per la Transizione Ecologica. Come dice il nome, lo scopo del vecchio ministero era quello di utilizzare fondi europei e nazionali (come il PNRR) per completare la transizione dallo sfruttamento di fonti non rinnovabili a fonti di energia pulita. Il bisogno di dover affrontare questo cambiamento è stato messo in risalto dai recenti avvenimenti accaduti in Ucraina, l’invasione russa ha portato gravi conseguenze a livello energetico in tutta Europa. Questo è accaduto perché nel momento in cui la Russia, divenuta “nemica” dell’UE, ha smesso di rifornire di gas i paesi come l’Italia che ne so rimasti praticamente senza. Se in passato avessimo sfruttato più risorse per costruire impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili piuttosto che acquistare gas, in questo momento l’Italia non avrebbe avuto tutte queste preoccupazioni.

Ora come ora nel nostro Paese l’energia proveniente da fonti pulite copre il 38% della produzione elettrica, 10% dei consumi relativi ai trasporti e 20% dei consumi termici per le infrastrutture. Il settore che fornisce più energia è quello idroelettrico col 41% del totale, seguito dagli impianti fotovoltaici (21%), dalle biomasse (17%), dall’eolico che è in lenta ma continua crescita (16%) e dal geotermico (5%). Rispetto agli altri paesi europei, siamo al terzo posto nella classifica dei consumatori di energia rinnovabile. Ecco, adesso arriva il dato importante: in Italia è poco, o per niente, sfruttata l’energia derivata dal mare nonostante si abbiano le tecnologie adeguate per realizzare gli impianti.

Come può essere sfruttato il mare per produrre energia

Esistono moltissimi modi per poter ricavare energia dal mare in maniera efficiente, e parecchi di questi sono applicabili anche sulle coste dell’Italia.

Tutti gli esempi di tecnologia che verranno elencati e brevemente spiegati sono frutto dell’intelletto dei giovani ricercatori delle università italiane in collaborazione con gli istituti nazionali di ricerca come ENI e ENEA.

Vicino le coste di Marina di Pisa dal 2015 è presente un convertitore di energia sottomarino attivo 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana. Questo è composto da una parte semovente immersa in acqua collegata ad una guida ancorata al fondale: la prima parte è in grado di raccogliere l’energia del moto ondoso e, eventualmente, anche quella delle correnti. Permette di generare fino a 50kW che vanno a soddisfare i bisogni di circa 40 famiglie. In questo momento, grazie all’investimento di Eni e Invitalia Ventures nei confronti della start-up che ha ideato il convertitore, questo tipo di impianto h24 è in fase di commercializzazione.

Un altro esempio è il prototipo PEWEC 2.0 realizzato dall’impegno congiunto di ENEA e Politecnico di Torino. Questo tipo di impianto ha superato con successo la fase di sperimentazione presso l’università Federico II di Napoli ed è in corso la costruzione del modello in scala 1:1. Il sistema si basa su una struttura galleggiante che genera energia elettrica sfruttando l’oscillazione, dovuta alla forza del moto ondoso, di un pendolo posto al suo interno. Se il progetto dovesse essere ultimato e portasse ai risultati sperati, potrebbe essere impiegato per rendere energeticamente autonome isole di medie e piccole dimensioni.

Un altro tipo di tecnologia italiana è GEMSTAR. Stavolta si tratta di un sistema composto da due turbine marine orizzontali collegate ad un galleggiante fissato al fondo del mare. Queste si trovano a 15 metri di profondità, nel momento in cui si palesano delle correnti le turbine si allineano con il loro flusso come farebbe un aquilone in aria, facendo ciò generano energia pulita.

Da questo elenco si può notare come l’Italia sia uno dei paesi con le tecnologie più all’avanguardia nel campo della ricerca per l’energia marina. Si tratta purtroppo di ricerca e non di applicazioni di tipo industriale, infatti se ampliati e migliorati questi impianti potrebbero fornire una buonissima percentuale dell’energia necessaria al Paese e lo renderebbero sempre più indipendente dal consumo di risorse fossili.

I vantaggi degli impianti marini

Gli impianti per la produzione di energia marina possiedono dei vantaggi e benefici da non sottovalutare.

Le centrali oceaniche e marine possono essere installate in molti più luoghi rispetto a quelle eoliche e idroelettriche che, per esempio, richiedono elevate pendenze che nel territorio italiano sono presenti quasi esclusivamente solo nelle Alpi. Per produrre energia dal mare in Italia sarebbe necessario installare gli impianti lungo le coste della Sardegna, dello Stretto di Messina e nella Laguna Veneta, ma anche nelle vicinanze di Salerno e Civitavecchia dove sono già presenti dei prototipi sperimentali. Questa selezione è necessaria perché non tutti gli 8000 e più km di costa italiana possono fornire un moto ondoso sufficientemente potente.

Un altro vantaggio che presenta questo tipo di energia è il fatto di avere meno possibilità di contaminare la biodiversità e il terreno del luogo nel quale vengono costruiti gli impianti. Riguardo a questo sono stati fatti numerosi studi che hanno portato alla luce un metodo con il quale è possibile stabilire se il progetto può influire negativamente sull’ambiente marino circostante. Questo permette di cercare il luogo più appropriato per installare i convertitori o le turbine.

Un ulteriore beneficio che si può avere dalla produzione dell’energia marina, è la sua costanza e affidabilità. Infatti, rispetto all’eolico e agli impianti fotovoltaici, le correnti marine, il moto ondoso e le maree sono attive 24 ore al giorno e possono garantire una produzione di energia costante.

Energia marina in Italia e nel mondo

Come abbiamo visto l’energia marina è molto sperimentata in Italia ma non è stata ancora applicata su larga scala. Questo è causato in parte dai costi ancora troppo alti per la realizzazione degli impianti ma anche perché mancano i fondi da parte dello stato. A quanto pare la transizione ecologica non sarà uno dei punti da raggiungere del nuovo esecutivo che, invece, si impegnerà per riuscire a garantire sufficienti scorte energetiche per il Paese.

Sono state fatte stime molto promettenti riguardanti il settore dell’energia marina che, entro il 2050, dovrebbe raggiungere il valore di circa 53 miliardi di euro portando oltre 400mila posti di lavoro nella sola Europa. Lo sfruttamento responsabile del mare può portare a miglioramenti nel campo delle energie sostenibili e può velocizzare il processo di decarbonizzazione, punto chiave per la lotta contro i cambiamenti climatici. Detto ciò, l’energia marina potrebbe coprire fino al 10% del fabbisogno energetico europeo e aiuterebbe moltissimo le comunità costiere che rappresentano circa la metà della popolazione del Vecchio continente.

In Italia, i luoghi più adatti per produrre questo tipo di energia alternativa sono le coste della Sicilia, dello stretto di Messina, della Sardegna, di alcune aree del Tirreno e nella Laguna Veneta. Nella maggior parte di queste zone sono già presenti impianti sperimentali che hanno dato risultati positivi e, in futuro, potrebbero costituire un punto di riferimento per la produzione di energia marina.

Nel resto del mondo, invece, le aree migliori per sfruttare il mare da un punto di vista energetico sono le isole dei Caraibi e tutte le coste che si trovano a livello dell’Equatore e dei tropici.

Animato da un’indomabile passione per il giornalismo, Junior ha trasceso il semplice ruolo di giornalista per intraprendere l’avventura di fondare la sua propria testata, Sbircia la Notizia Magazine, nel 2020. Oltre ad essere l’editore, riveste anche il ruolo cruciale di direttore responsabile, incarnando una visione editoriale innovativa e guidando una squadra di talenti verso il vertice del giornalismo. La sua capacità di indirizzare il dibattito pubblico e di influenzare l’opinione è un testamento alla sua leadership e al suo acume nel campo dei media.

Attualità

HyperSport Responder: l’ambulanza da 395 km/h che...

Published

on

Quando ci viene in mente un mezzo di soccorso, ci immaginiamo il solito veicolo pratico, progettato per arrivare il più velocemente possibile dove c’è un’emergenza. Ma, come spesso accade, a Dubai le cose funzionano in modo un po’ diverso. Qui anche un mezzo sanitario può diventare un vero e proprio bolide di lusso. La HyperSport Responder, con una velocità massima di 395 km/h, non è solo un mezzo di soccorso ma detiene il record mondiale come l’ambulanza più veloce (e costosa) mai costruita: roba da Guinness, insomma.

Una supercar che diventa ambulanza

Dimentica quello che sai sulle ambulanze. Questa è basata sulla Lykan HyperSport, una supercar di cui esistono solo sette esemplari al mondo. Il prezzo? Oltre 3 milioni di euro per ciascuna. Già qui la cosa fa riflettere. Ma non è solo questione di soldi: c’è lusso dappertutto. Dai fari tempestati di diamanti agli interni placcati in oro. Sì, hai letto bene. Oro.

E sotto il cofano? Ovviamente non poteva mancare un motore degno di una vettura sportiva: parliamo di un Porsche twin-turbo da 780 cavalli. Questo bestione è capace di far schizzare il veicolo da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi. Sì, hai capito bene! È roba che ti lascia a bocca aperta, soprattutto se pensi che stiamo parlando di un servizio di emergenza e non di una macchina da pista. Surreale, vero?

Nonostante tutta questa potenza, la Lykan HyperSport non si dimentica di essere lussuosa. I fari decorati con 440 diamanti e gli interni placcati in oro la rendono unica nel suo genere. Se fosse solo una macchina di lusso, già sarebbe assurda, figuriamoci come ambulanza!

Un’ambulanza contro il tempo

Ma torniamo alla domanda principale: tutta questa velocità serve davvero in situazioni di emergenza? Secondo Khalifa bin Darrai, CEO della Dubai Corporation for Ambulance Services (DCAS), l’obiettivo è ridurre i tempi di risposta. In una città come Dubai, con traffico caotico e strade affollate, arrivare in fretta è essenziale. Potrebbe essere la differenza tra salvare o meno una vita.

La HyperSport Responder non è solo un “giocattolo” di lusso. È stata pensata per situazioni molto specifiche, come il trasporto rapido di organi vitali o per soccorrere in aree dove il traffico è davvero bloccato. Certo, però, non tutti sono convinti che una velocità del genere basti da sola. Oltre alla velocità, c’è bisogno di spazio e comfort, e questo tipo di supercar non è esattamente famosa per la sua capienza interna.

Un gioiello tecnologico

Oltre alla velocità, questo mezzo è un vero e proprio concentrato di tecnologia. Il motore potente è solo l’inizio. La HyperSport Responder è equipaggiata con un display olografico 3D, un sistema di navigazione satellitare ultra moderno e una connessione internet continua per restare sempre in contatto con gli ospedali. Insomma, è un mix tra un bolide da corsa e una sala operativa volante.

Ma, nonostante tutte queste caratteristiche futuristiche, c’è chi si chiede quanto sia davvero utile in situazioni più complesse. Alcuni pensano che, più che un’ambulanza, sia una mossa per promuovere l’immagine di Dubai come città ultramoderna. E, guardando il design, viene proprio il sospetto che un po’ di marketing ci sia dietro.

Un’ambulanza da record in una città da record

Non sorprende che questa innovazione sia stata introdotta proprio a nella città degli Emirati, la città dove lusso e innovazione vanno a braccetto. Negli Emirati Arabi, supercar come questa non sono una novità, nemmeno per le forze dell’ordine. La polizia ha un parco auto che comprende Ferrari, Lamborghini e persino Bugatti. Aggiungerne una come ambulanza sembra perfettamente in linea con il loro stile di vita esagerato.

Ma fuori da Dubai? Forse sarebbe meno utile. In molte città, infatti, la cosa più importante per un’ambulanza non è tanto la velocità, quanto la capacità di muoversi agilmente tra le strade strette o bloccate. In questo senso, la HyperSport Responder sembra più una vetrina di lusso che un vero strumento pratico.

C’è chi, però, pensa che veicoli così avanzati possano davvero migliorare i servizi di emergenza, soprattutto in grandi città congestionate. Forse un giorno vedremo ambulanze come la HyperSport Responder girare per le strade di tutto il mondo. Chi lo sa.

Un’ambulanza che racconta una città

A pensarci bene, la HyperSport Responder racconta sicuramente molto di Dubai. È una città che non si accontenta mai dell’ordinario e cerca sempre di superare qualsiasi limite, ebbene sì, anche quando si parla di sanità. Questo veicolo è la perfetta incarnazione di lusso e innovazione che definisce Dubai, dove anche le cose più inaspettate diventano occasione per stupire.

Quest’ambulanza rivoluzionaria sarà davvero la svolta nel mondo dei soccorsi? Questo solo il tempo ce lo dirà. Per ora continuerà a far parlare di sé, come un simbolo di una città che non smette mai di sorprendere.

Continue Reading

Attualità

“Non compleanno” da record: boom di presenze e...

Published

on

Una terza edizione da record assoluto per presenze e donazioni raccolte, quella del “Non compleanno”, l’evento di solidarietà promosso e organizzato da Lorenzo Crea, Luca Iannuzzi, Eduardo Angeloni e Nicola Diomaiuta, svoltosi sabato 7 settembre al Nabilah di Bacoli. Sold out di pubblico e più di 20 mila euro raccolti nella sola serata dell’evento ai desk della Fondazione Melanoma Onlus presieduta dal professore Paolo Ascierto, presente al charity party, e alla quale sarà interamente devoluto l’incasso dell’iniziativa per la ricerca contro il cancro. Ai fondi raccolti sabato 7 si aggiungeranno poi le somme dei bonifici on line già arrivati nelle scorse settimane direttamente alla Fondazione Melanoma da quando è stato annunciato l’evento. Tutto lascia pensare che saranno superati gli incassi delle due edizioni precedenti.

Il Non Compleanno è un progetto solidale nato dalla volontà di Crea, Iannuzzi e Angeloni per sostenere la battaglia contro il cancro e il lavoro della equipe di Ascierto.

Oltre 1000 persone hanno partecipato alla I edizione, numero cresciuto di volta in volta consentendo a questo evento di raccogliere decine di migliaia di euro per una giusta causa.

La serata, introdotta da Dino Piacenti di We can dance, format tv fra i media partner dell’evento insieme a J’Adore Napoli e GtChannel, è stata impreziosita dal live show musicale di Erminio Sinni e dai dj set di Jessica Ferrara, Joe C e Dj Cerchietto. Il gruppo di lavoro che ha organizzato l’evento è stato formato dai promotori dell’iniziativa Lorenzo Crea, Luca Iannuzzi, Eduardo Angeloni e Nicola Diomaiuta, e da Luigi Graziano Di Matteo, Simona Cisale, Maria Carla Palermo, Francesco Pollio, Armida Iodice, Brunella De Luca, Enzo Agliardi e Simona Bosso. Tutti, compresi gli staff del Nabilah, di T&D Angeloni e Narciso, hanno lavorato a supporto dell’evento in maniera totalmente gratuita.

Fra i presenti alla serata, nella moltitudine di persone che ha riempito in ogni angolo la suggestiva location del Nabilah e che anche stavolta non ha mancato di sostenere con entusiasmo e convinzione la nobile causa del Non compleanno e della Fondazione Melanoma onlus del Prof. Ascierto, c’erano l’ingegnere Ciro Verdoliva, direttore generale della Asl Napoli 1; Antonio Caiazzo, capo staff del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, gli attori Biagio Manna, Ciro Villano e Gino Rivieccio; le attrici Mariasole Di Maio, Mariacarla Casillo, Angela Bertamino e Ludovica Nasti; il vicepresidente nazionale di Confesercenti Vincenzo Schiavo; gli editori televisivi Tony Florio e Genny Coppola, il magistrato Concetta Menale; l’avvocato Cetty Saetta, il prof. Antonio Salvatore, gli imprenditori e manager Francesco Russo, Alessandro Totaro, Aniello Di Vuolo, Gaetano Agliata, Nancy d’Anna e Davide Angeloni, i produttori cinematografici Silvana Leonardo e Andrea Leone e tanti altri protagonisti del mondo dell’imprenditoria e delle professioni, della moda, cultura e spettacolo.

Numerosissimi i partner dell’evento, grazie ai quali è stato possibile assicurare il successo dell’iniziativa, compresi i protagonisti del settore food and beverage che hanno offerto agli ospiti presenti le proprie prelibatezze: Sorbillo, Signora  Bettola, 50panino, Cantine Tizzano, De Vivo Pasticceria, Perrella Collection, Eccellenze napoletane, Poppella, TLB ‘o Talebano, To live, Misterbar, La bontà del fornaio, ‘A cucina e Mammà, La bontà dell’orto, Cantine Tizzano, Matronae Wine Experience, Cavasete, Scaturchio 1903, Pastificio Bassolino, Raffaele Caldarelli,  Pasquale Ruocco fotografi, Mosaicon, Alkemik, Antiche radici, Alma de Lux, Babà Re, Timbone, Villa Domi, Chef Salvatore Cristoforo, Orneta, Amoy caffè, Diva – il bello delle donne, Luxury Model Agency, Petrone, Gsm, Pezzullo, Tipografia Del Prete, Baronetto 51, Antonio Passante, Fabrizio Erbaggio, Cantina di Solopaca, Villa Raiano, Clara C Valdobbiadene, GMC srl.

Continue Reading

Attualità

Michel Barnier: il nuovo Primo Ministro della Francia...

Published

on

Emmanuel Macron ha fatto una scelta strategica nominando Michel Barnier come nuovo Primo Ministro della Francia, in un momento in cui il panorama politico francese è profondamente diviso. L’incarico a Barnier arriva dopo quasi due mesi di stallo politico, seguito alle elezioni legislative anticipate che hanno lasciato il Paese senza una maggioranza chiara in Parlamento. Macron ha incaricato Barnier di formare un governo di unità nazionale, con l’obiettivo di creare un equilibrio tra le diverse forze politiche del Paese, coinvolgendo anche l’opposizione.

Un uomo di esperienza per una Francia divisa

La carriera di Michel Barnier lo ha reso una figura rispettata sia a livello nazionale che internazionale. È stato ministro in diversi governi francesi e ha ricoperto il ruolo di commissario europeo per ben due volte. La sua esperienza è forse più nota per il ruolo di capo negoziatore dell’Unione Europea durante le trattative per la Brexit, un compito che ha svolto con grande abilità, guadagnandosi la fiducia di molti leader europei. Questi incarichi hanno contribuito a cementare la sua reputazione come abile mediatore e negoziatore, una qualità essenziale per navigare l’attuale crisi politica in Francia.

La Francia è attualmente frammentata, con la sinistra del Nuovo Fronte Popolare che ha ottenuto una vittoria nelle recenti elezioni legislative, ma non è riuscita a ottenere abbastanza seggi per formare un governo da sola. Questo ha creato un vuoto di potere che Macron ha cercato di riempire con la nomina di Barnier, sperando che la sua esperienza e il suo appeal possano unire un Parlamento diviso.

La sfida del governo di unità nazionale

La decisione di Macron di puntare su un governo di unità nazionale è una mossa volta a stabilizzare il Paese. Barnier è stato incaricato di formare un esecutivo che possa contare su un’ampia base di consenso, includendo rappresentanti di diverse forze politiche, in particolare del centrodestra. Questa strategia, pur complessa, punta a evitare il rischio di un blocco politico che potrebbe paralizzare le riforme necessarie per affrontare le sfide economiche e sociali della Francia.

L’obiettivo di Macron è chiaro: dare vita a un governo capace di navigare attraverso un periodo di tensione politica e disordini sociali, che ha visto una crescente ondata di proteste e malcontento in tutto il Paese. Le principali problematiche che Barnier dovrà affrontare comprendono una ripresa economica lenta, la gestione delle crisi internazionali e le riforme sociali che Macron ha promesso durante la sua presidenza.

Le reazioni politiche: un’opposizione in fermento

Non tutti, però, hanno accolto con favore la nomina di Barnier. Il leader della sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon, ha duramente criticato la scelta, accusando Macron di aver “rubato” l’elezione e di aver ignorato la volontà del popolo. Mélenchon e altri esponenti della sinistra sostengono che la nomina di un esponente della destra come Barnier rappresenti un tradimento delle aspettative del Nuovo Fronte Popolare, che aveva ottenuto una vittoria significativa nelle elezioni legislative.

Mélenchon ha già chiamato a una massiccia mobilitazione popolare, programmando manifestazioni per le prossime settimane. Questo lascia intendere che il nuovo governo guidato da Barnier dovrà affrontare non solo la sfida di ottenere il consenso all’interno del Parlamento, ma anche di placare una parte dell’opinione pubblica sempre più scontenta e pronta a scendere in piazza per protestare contro quella che vedono come una “negazione della democrazia”.

La scelta di Barnier: tra pragmatismo e fedeltà a Macron

Michel Barnier, sebbene esponente di un partito di centrodestra, ha dimostrato negli anni una grande capacità di dialogo e una visione europeista che coincide con quella di Macron. La sua fedeltà alle istituzioni europee e la sua esperienza nel negoziare accordi complessi lo rendono una figura rassicurante per Macron, che ha bisogno di un premier in grado di mantenere continuità con le politiche portate avanti negli ultimi sette anni. Al contempo, Barnier rappresenta anche un elemento di novità rispetto al giovane Gabriel Attal, il predecessore che aveva guidato il governo per un breve periodo prima della crisi.

Barnier, il più anziano premier della storia della Quinta Repubblica, si troverà dunque a gestire una situazione che richiede grandi capacità diplomatiche, soprattutto nella formazione di una coalizione di governo che includa forze politiche molto diverse tra loro. Questa mossa potrebbe rafforzare la posizione di Macron, consolidando una leadership che punta a essere pragmatica e inclusiva, ma le sfide sono numerose e il futuro politico della Francia rimane incerto.

Le prospettive future

Il compito di Michel Barnier sarà quello di guidare la Francia attraverso un periodo di grandi cambiamenti e incertezze. La sua nomina come Primo Ministro è vista come una scelta pragmatica, ma non priva di rischi. Dovrà dimostrare di essere capace di costruire un governo che possa gestire le numerose sfide interne, tra cui la crescente disuguaglianza economica, il problema dell’immigrazione e il cambiamento climatico, che sono stati al centro del dibattito politico negli ultimi anni.

Allo stesso tempo, Barnier dovrà bilanciare le aspettative di una Francia che guarda sempre di più alle prossime elezioni presidenziali del 2027. Il rischio che la sua leadership sia solo transitoria è alto, soprattutto in un contesto in cui le forze politiche tradizionali stanno perdendo terreno di fronte a nuove formazioni più radicali e populiste. L’eredità che Barnier lascerà come Premier sarà strettamente legata alla sua capacità di creare un governo che possa realmente unire il Paese e prepararlo per le sfide future.

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora6 ore ago

Maltempo con piogge forti fino a giovedì, poi torna il...

Giuliacci: "Estate finita, temperature risaliranno ma inferiori alla norma". Tedici: "Sussulto estivo nel weekend, ma da lunedì torna il freddo"...

Esteri6 ore ago

Ucraina, attacco a Kursk non convince tutti a Kiev: i dubbi...

Non mancano le voci non allineate al piano di Zelensky L'Ucraina ha invaso da oltre un mese la regione russa...

Esteri6 ore ago

Commissione Ue, arriva la von der Leyen bis: Ppe asso...

Su 27 membri, ben 14, inclusa la presidente, sono espressione dei Popolari Ha preso ufficialmente forma la squadra di “governo...

Esteri6 ore ago

Cercapersone come bombe, strage in Libano: Hezbollah accusa...

Il Mossad avrebbe collocato all'interno dei 'pager' un potente esplosivo. Axios: "Attacco approvato questa settimana da Netanyahu". Hamas: "In Libano...

Ultima ora6 ore ago

Maltempo, auto travolte dall’acqua nel foggiano:...

I pompieri stavano soccorrendo una vettura rimasta in panne sulla Sp 30, tra San Severo e Torre Maggiore Un vigile...

Moda7 ore ago

L’inno alla leggerezza di Alberta Ferretti

Per la prossima estate la stilista romagnola tratteggia una collezione impalpabile e concreta, fatto di trasparenze, increspature e femminilità soft...

Sport7 ore ago

Champions, Milan-Liverpool 1-3. Ibra: “Qui comando...

Rossoneri k.o. all'esordio. Lo svedese alza la voce: "Tutti lavorano per me" Il Milan perde in casa per 3-1 contro...

Cronaca7 ore ago

Superluna ed eclissi parziale in Italia: il doppio...

Un evento astronomico particolarmente raro Si torna ad ammirare il cielo: la notte tra il 17 e il 18 settembre...

Moda7 ore ago

Fendi, la memoria emotiva per celebrare centenario maison

Per la spring-summer 2025 un viaggio negli anni Venti e nella storia del marchio con ricordo alla fondatrice Adele È...

Esteri9 ore ago

Elezioni Usa, cresce vantaggio di Harris: avanti di 6 punti...

Secondo un sondaggio pubblicato oggi da Morning Consult la vice presidente è al 51% dei favori, il vantaggio più ampio...

Economia9 ore ago

Acqua: Palermo (Acea): “E’ strategica, servono...

"L'acqua è strategica per lo sviluppo sociale ed economico in settori come l'agricoltura, l'industria, l'hi-tech e anche l’intelligenza artificiale, ma...

Esteri9 ore ago

Usa, Donald Trump lancia una piattaforma di criptovalute

Permette transazioni dirette tra utenti, senza intermediari come le banche Mentre prosegue la campagna elettorale per le presidenziali Usa, Donald...

Ultima ora9 ore ago

Juve-Psv 3-1, show bianconero in Champions League

Gol di Yildiz (21'), McKennie (27') e Gonzalez (52'). La Juventus batte il Psv Eindhoven per 3-1 oggi nel match...

Politica10 ore ago

Gelmini, Versace e Carfagna lasciano Calenda

Dopo l'addio di Enrico Costa, altre uscite dal partito Prima Enrico Costa, ora Mariastella Gelmini e Giusy Versace. E in...

Tv & Gossip10 ore ago

Fiorella Mannoia ospite della prima puntata del programma...

Dopo il successo della prima stagione, torna su Rai3, da lunedì 16 settembre alle 20.20, “Riserva Indiana”, il programma di Rai Cultura e Ruvido produzioni...

Cronaca10 ore ago

Totò Schillaci ricoverato, condizioni peggiorano

L'ex calciatore ricoverato all'ospedale Civico di Palermo Si sarebbero aggravate le condizioni dell'ex calciatore palermitano Totò Schillaci ricoverato nel reparto...

Politica10 ore ago

Ue, Meloni: “A Fitto ruolo peso perché l’Italia...

"Fitto supererà esame ma Italia sia compatta, ogni partito ha un peso" "L'Italia è una nazione che conta". E' quanto...

Sport11 ore ago

Juve-Psv, gol di Yildiz: “Come Del Piero”

Il talento turco sblocca la gara al 21’ Kenan Yildiz a segno nel match di Champions League oggi tra Juventus...

Sport11 ore ago

Yildiz, gol alla Del Piero in Juve-Psv

Il talento turco sblocca la gara al 21’ Kenan Yildiz a segno nel match di Champions League oggi tra Juventus...

Ultima ora11 ore ago

Esplosioni cercapersone Hezbollah, microcariche dietro lo...

Camisani Calzolari: "Probabile che sia stata intercettata la filiera di fornitura dei dispositivi e inseriti dei micro esplosivi" Mirocariche dietro...