Bollettino Coronavirus di Lunedì 14 Giugno 2021, rapporto positivi/tamponi all’1,14%
In data 14 giugno, con il solito calo dei test che segue il fine settimana, l’incremento nazionale dei casi è +0,02% (ieri +0,03%) con 4.245.779 contagiati totali, 3.960.951 dimissioni/guarigioni (+3.394) e 127.038 deceduti (+36); 157.790 infezioni in corso (-2.523). Ricoverati con sintomi -77 (3.465); terapie intensive -29 (536) con 11 nuovi ingressi del giorno. Elaborati 79.524 tamponi totali (ieri 134.136) di cui 44.492 molecolari (ieri 73.774) e 35.032 test rapidi (ieri 60.362) con 23.989 casi testati (ieri 40.582); 907 positivi (target 4.311); rapporto positivi/tamponi totali 1,14% (ieri 1,03% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 3,78% (ieri 3,42% – target 3%).
Nuovi casi soprattutto in: Sicilia 163; Emilia Romagna 137; Lazio 111; Lombardia 102; Piemonte 87; Toscana 82; Campania 80; Puglia 47; Veneto 19. In Lombardia curva +0,01% (ieri +0,03%) con 11.699 tamponi totali (ieri 26.842) di cui 8.917 molecolari (ieri 16.191) e 2.782 test rapidi (ieri 10.651) con 6.536 casi testati (ieri 11.469); 102 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 0,87% (ieri 0,95% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 1,56% (ieri 2,24% – target 3%); 839.577 contagiati totali; ricoverati -32 (596); terapie intensive -5 (109) con 1 nuovo ingresso del giorno; 33.729 decessi (+3).
L’effetto delle vaccinazioni, che hanno messo in protezione una larga parte della popolazione sopra i 70 anni, si riflette da fine maggio in un abbassamento dell’età mediana dei nuovi contagi: di fatto il virus circola con sempre meno efficienza tra i più anziani, e quindi “concentra” la propria presenza nella fasce più giovani. Nel periodo 24 maggio – 6 giugno (dati Iss, Bollettino epidemiologico settimanale) l’età mediana si è portata sotto i 40 anni, a quota 38. Su 37.509 casi individuati solo il 6,8% riguarda soggetti oltre i 70 anni di età, mentre si arriva al 22,2% per quelli di età compresa tra 0 e 18 anni. Resta prevalente (48,5%) il numero di infezioni nella fascia 19-50, dove le vaccinazioni stanno di fatto decollando da poco tempo.
Il restante 22,5% è in quella 51-70, valore che nelle prossime settimane è destinato a calare grazie al procedere delle vaccinazioni. A dimostrazione (purtroppo) di una campagna di testing impostata su numeri molto bassi, si nota come sia ancora elevata la quota di soggetti sottoposta a tampone in quanto sintomatica (32,1%). Un valore quasi doppio a quello dei soggetti sottoposti a screening (17,1%): che invece, in una fase di forte riduzione della circolazione virale, dovrebbe mostrare una netta prevalenza. Resta ancora importante (17,4%) la quota dei soggetti per i quali non è noto il motivo dell’effettuazione del test: una quota che con la ripresa efficiente delle attività di tracciamento, possibile da inizio giugno, dovrebbe scendere fino a ridursi a pochi punti percentuali. Esattamente come quella (18,2%) dei soggetti positivi diagnosticati in Italia per i quali non è noto il luogo in cui è stata contratta l’infezione.
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