Bollettino Coronavirus di Domenica 13 Giugno 2021, rapporto positivi/tamponi all’1,03%
In data 13 giugno l’incremento nazionale dei casi è +0,03% (ieri +0,04%) con 4.244.872 contagiati totali, 3.957.557 dimissioni/guarigioni (+3.460) e 127.002 deceduti (+26); 160.313 infezioni in corso (-2.096). Ricoverati con sintomi -113 (3.542); terapie intensive -9 (565) con 20 nuovi ingressi del giorno. Elaborati 134.136 tamponi totali (ieri 212.966) di cui 73.774 molecolari (ieri 95.125) e 60.362 test rapidi (ieri 117.841) con 40.582 casi testati (ieri 54.728); 1.390 positivi (target 4.311); rapporto positivi/tamponi totali 1,03% (ieri 0,80% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 3,42% (ieri 3,14% – target 3%).
Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 257; Sicilia 183; Campania 147; Lazio 127; Toscana 123; Emilia Romagna 123; Veneto 87; Puglia 73; Piemonte 59. In Lombardia curva +0,03% (ieri +0,03%) con 26.842 tamponi totali (ieri 36.328) di cui 16.191 molecolari (ieri 18.158) e 10.651 test rapidi (ieri 18.080) con 11.469 casi testati (ieri 13.186); 257 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 0,95% (ieri 0,70% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 2,24% (ieri 1,93% – target 3%); 839.475 contagiati totali; ricoverati -5 (628); terapie intensive -4 (114) con 0 nuovi ingressi del giorno; 33.726 decessi (+6).
Rispondiamo oggi a un lettore che chiede delucidazioni sulle difficoltà (da noi più volte ricordate) che nell’analisi dell’epidemia derivano dalla comunicazione parziale, disomogenea e ritardata dei dati ufficiali. E che ci hanno portato più volte a sottolineare l’indispensabilità sia di un campione statistico nazionale in grado di fornire informazioni rapide e certe, sia della messa a disposizione della comunità scientifica di tutti i dati raccolti e non solo di una parte di essi. Per rispondere utilizziamo le comunicazioni aggiuntive al Bollettino quotidiano (dati aggregati Regioni e Province autonome, Ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità). Prendiamo a puro titolo di esempio l’11 e 12 giugno. L’11 giugno si legge: “La Regione Emilia Romagna (…) rettifica, a causa errore di trasmissione, il dato sul numero complessivo di tamponi antigenici comunicato ieri (10/06/2021) che risulta essere corretto in 1.547.397 (-17.215 test antigenici).
È facile capire come 17.215 test su una media quotidiana di 188.363 tamponi totali (settimana 5-11 giugno) spostino in modo significativo l’intero dato nazionale. E ancor più quello dei soli test rapidi (media 107.994). Sarebbe inoltre importante sapere la rettifica è riferibile a un solo giorno, oppure a errori commessi in più giorni ed emersi in blocco nella comunicazione del 10 giugno (è accaduto più volte, con Regioni diverse, ad esempio per il ricalcolo dei decessi). In ogni caso si genera un effetto a catena su più parametri: tamponi rapidi eseguiti; tamponi totali eseguiti, rapporto positivi/tamponi totali. Non citiamo il rapporto positivi/test antigenici rapidi solo perché in Italia, come vedremo più avanti, è impossibile calcolarlo. Rivedremo, correggendole, tutte le elaborazioni fatte: gli errori capitano, e lo comprendiamo perché ne siamo purtroppo tutt’altro che immuni. Ma scorrendo altre note le cose si complicano ulteriormente.
In data 11 e 12 giugno: “La Regione Puglia comunica che alcuni casi confermati da test antigenico essendo stati successivamente confermati da test molecolare sono stati riclassificati tra quest’ultimi”. Identica comunicazione arriva dalla Regione Veneto il 12 giugno. Quale sia è il corretto dimensionamento di “alcuni casi” è lasciato alla libera interpretazione: 5, 10, 100, 1.000? Non lo sappiamo, ma è con questo tipo di informazioni che si dovrebbero costruire (come ci sforziamo di fare) analisi accettabili. Un’altra tipologia di comunicazione lascia sorpresi, e ne forniamo un esempio relativo al 12 giugno: “La Provincia autonoma di Bolzano comunica che tra i 34 nuovi positivi, 6 derivano da test antigenici successivamente confermati da test molecolare”. Una precisazione che in teoria non avrebbe motivo di essere, visto che dal 15 gennaio 2021 il Bollettino recepisce in modo paritario (su richiesta delle Regioni) i positivi individuati con test molecolari e antigenici rapidi. Equiparando così le due tipologie di tamponi, anche se in realtà sappiamo che non sono identici: i primi, solo per fare un esempio, consentono il sequenziamento del materiale genetico virale (indispensabile per tracciare le varianti) i secondi no.
Dal 15 gennaio 2021 il Bollettino quotidiano è stato modificato con la presenza di 2 distinte categorie di positivi: “Casi identificati da test molecolare” e “Casi identificati da test antigenico rapido”. Trascorsi 5 mesi (scadranno dopodomani) Abruzzo, Basilicata, Liguria, Marche, Molise, Sicilia e Umbria continuano a non comunicare il dato differenziato: e nel Bollettino quotidiano, per tutte queste Regioni, la casella dei positivi da test antigenico rapido è ancora ferma a quota zero. Rendendo impossibile sia la costruzione di una statistica nazionale che suddivida correttamente le due categorie, sia il calcolo del rapporto positivi/tamponi antigenici rapidi.

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