Bollettino Coronavirus di Venerdì 7 Maggio 2021, rapporto positivi/tamponi al 3,21%
In data 7 maggio l’incremento nazionale dei casi è +0,25% (ieri +0,29%) con 4.092.747 contagiati totali, 3.572.713 dimissioni/guarigioni (+15.580) e 122.470 deceduti (+207); 397.564 infezioni in corso (-5.238). Ricoverati con sintomi -536 (16.331); terapie intensive -55 (2.253) con 109 nuovi ingressi del giorno. Elaborati 328.612 tamponi totali (ieri 324.640) di cui 172.620 molecolari (ieri 189.396) e 155.992 test rapidi (ieri 135.244) con 105.538 casi testati (ieri 113.249); 10.554 positivi (target 4.311); rapporto positivi/tamponi totali 3,21% (ieri 3,63% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 10,00% (ieri 10,42% – target 3%).
Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 1.759; Campania 1.382; Lazio 1.063; Emilia Romagna 871; Puglia 870; Piemonte 867; Toscana 715; Veneto 629; Sicilia 603. In Lombardia curva +0,21% (ieri +0,26%) con 51.195 tamponi totali (ieri 54.722) di cui 31.892 molecolari (ieri 36.254) e 19.303 test rapidi (ieri 18.468) con 17.171 casi testati (ieri 18.501); 1.759 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 3,43% (ieri 3,93% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 10,24% (ieri 11,62% – target 3%); 815.504 contagiati totali; ricoverati -96 (2.968); terapie intensive -22 (491) con 24 nuovi ingressi del giorno; 33.106 decessi (+25). Facciamo rapidamente il punto, oggi, sulla campagna vaccinale: alle ore 6.12 del 7 maggio risultavano vaccinati con doppia dose 6.877.239 italiani, che possiamo di fatto considerare completamente protetti contro la Covid-19.
Per la precisione, considerando la protezione contro una possibile infezione, dovremmo calcolare la reale efficacia dei diversi vaccini (per Pfizer sappiamo essere al 98%): ma se consideriamo la validità contro le forme gravi di malattia arriviamo praticamente al 100% (ed esattamente al 100% per AstraZeneca secondo i dati che arrivano da Uk). In termini più semplici: qualcuno dei vaccinati con doppia dose (pochissime persone) è destinato a infettarsi perché la protezione contro l’infezione non è assoluta, ma comunque non svilupperà una malattia grave. Si tratta di un risultato straordinario, se pensiamo che l’efficacia di un vaccino come quello contro l’influenza stagionale arriva nella migliore delle ipotesi al 50% circa contro l’infezione, ma più spesso oscilla intorno al 40%. In totale in Italia, sempre con i dati disponibili alle ore 6.12 di questa mattina, risultavano inoculate 22.644.364 dosi: considerando che per la protezione complessiva dei soggetti indicati in precedenza sono state necessarie due dosi (incluso il richiamo) al momento risultano protetti con una singola dose 8.889.886 persone.
Ma sommando le due categorie arriviamo a 15.767.125 italiani protetti, in modo parziale o completo, contro il Sars-CoV-2. Possiamo a questo punto tentare una stima delle persone protette per via naturale, in quanto venute a contatto diretto con il virus: i dati ufficiali parlano al momento di 4.092.747 infezioni totali, ma sulla base del calcolo inverso a partire dalle terapie intensive e dei dati ottenuti in altri Paesi occidentali dove sono state condotte indagini periodiche di sieroprevalenza per la ricerca di anticorpi, possiamo stimare che il numero reale sia almeno doppio (diciamo per comodità 8 milioni). In totale quindi, con questa stima, abbiamo 14.877.239 italiani con una protezione completa (infettati più vaccinati con doppia dose) pari al 25,1% della popolazione.
Un dato che sale a 23.767.125 (il 40,1% della popolazione) se con un po’ di ottimismo calcoliamo anche i soggetti protetti con la sola prima dose, che hanno comunque una protezione parziale. Si tratta di numeri importanti, che tuttavia non ci consentono di abbassare la guardia: la teorica immunità di gregge (considerando l’Italia come un’isola priva di collegamenti e contatti con il resto del mondo) potrebbe essere raggiunta con il 75% circa della popolazione immunizzata per via naturale o in seguito alla vaccinazione. Per ora siamo nella condizione quasi opposta: con il 75% della popolazione ancora scoperta se consideriamo la protezione totale, oppure il 60% se includiamo nel conteggio anche i protetti con dose singola. Una prateria nella quale il virus ha ancora ampi spazi di circolazione. Per questo motivo, oltre alla rapidità delle somministrazioni, anche e soprattutto in un periodo di allentamenti è fondamentale proseguire con le misure di mitigazione e di protezione personale (mascherine e igiene delle mani). Per impedire così al Sars-CoV-2 di infettare la larghissima parte della popolazione ancora senza protezione, con il rischio aggiuntivo di selezionare nuove varianti in grado di eludere la risposta immunitaria.
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