Bollettino Coronavirus del 7 Gennaio 2021
In data 7 gennaio l’incremento nazionale dei casi è +0,81% (ieri +0,93%) con 2.220.361 contagiati totali, 1.572.015 dimissioni/guarigioni (+15.659) e 77.291 deceduti (+414); 571.055 infezioni in corso (+2.343). Elaborati 121.275 tamponi totali (ieri 178.596) con 53.423 casi testati (ieri 75.719); 18.020 positivi (target 4.311); rapporto positivi/tamponi totali 14,85% (ieri 11,38% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 33,73% (ieri 26,85% – target 3%). Ricoverati con sintomi +117 (23.291); terapie intensive +16 (2.587) con 156 nuovi ingressi del giorno.
Nuovi casi soprattutto in: Veneto 3.596; Lombardia 2.799; Emilia Romagna 2.228; Lazio 1.779; Sicilia 1.435; Campania 1.052; Piemonte 1.004. In Lombardia curva +0,57% (ieri +0,60%) con 20.331 tamponi totali (ieri 28.462) e 7.522 casi testati (ieri 8.833); 2.799 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 13,76% (ieri 10,37% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 37,21% (ieri 33,42% – target 3%); 493.022 contagiati totali; ricoverati -61 (3.363); terapie intensive +2 (473) con 25 nuovi ingressi del giorno; 25.532 decessi (+34). Stiamo uscendo dalla fase festiva, nella quale non abbiamo rilevato correttamente il numero dei positivi a causa del basso numero dei test eseguiti.
Sulla base dei principali indicatori, a partire dal trend in crescita dei ricoverati in area medica e in terapia intensiva, si ricava una possibile sottostima compresa tra il 30 e il 40%: come peraltro dimostrano i forti rialzi dei positivi registrati nei pochi giorni caratterizzati da un numero più consistente di test, sebbene inferiore ai livelli (oltre 200.000) dello scorso novembre. Nell’ultima settimana mobile (31 dicembre – 6 gennaio) il numero dei tamponi ha superato per tre volte quota 150.000, esprimendo sempre un numero di positivi superiore ai 20.000. Il 31 dicembre, con 186.004 test e 23.477 positivi; il 1° gennaio (157.524 test, 22.211 positivi) e il 6 gennaio (178.596 test, 20.331 positivi). A partire dalla prossima settimana la situazione dovrebbe stabilizzarsi, con un numero si spera adeguato di tamponi (l’ideale sarebbe oltre i 200.000 quotidiani) che permetterà di avere una fotografia più realistica della diffusione del contagio.
Già ai livelli attuali (come abbiamo visto sottostimati) le riaperture in atto implicano un rischio elevato di ripresa del contagio: l’ultima settimana mobile ha registrato 118.273 nuovi casi, un valore quasi identico a quello del periodo12-18 dicembre (118.605) che aveva portato i decisori a procedere con l’inasprimento delle misure di mitigazione, in tutta Italia, a cavallo delle festività di fine anno. In assenza di ulteriori provvedimenti restrittivi (mantenimento delle zone rosso-arancione) gli effetti degli allentamenti in atto, inclusa la mobilitazione di persone sul territorio conseguente alla riapertura delle scuole, saranno visibili a partire dall’ultima settimana di gennaio. Registriamo in chiusura i valori di Rt, calcolati alla sera del 6 gennaio con il metodo istantaneo Kohlberg-Neyman modificato: a livello nazionale 1.16 (ottavo rialzo consecutivo dal minimo, 0.76, del 29 dicembre scorso). In Veneto, la Regione in questa fase con il maggior numero di casi giornalieri, 1.13 (minimo 0.84 il 29 dicembre). In Lombardia, la Regione più colpita da inizio epidemia, 1.07 (minimo 0.64 il 29 dicembre). Nella città di Milano, dove il valore era sceso a 0.67 il 28 dicembre scorso, l’Rt è risalito a 0.93.

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