Coronavirus nel mondo: aggiornamento ad oggi domenica 27 settembre
Nuovi rapporti, nuove misure e punti salienti: un aggiornamento sugli ultimi sviluppi della pandemia Covid-19 in tutto il mondo.
Due milioni di morti?
Mentre il bilancio della pandemia si avvicina a un milione di morti, un alto funzionario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha affermato venerdì 25 settembre che è “probabile” che la nuova ondata di coronavirus ucciderà a breve “forse” due milioni di persone se non ci impegnamo “tutti” seriamente per combatterlo.
Quasi 986.000 morti
La nuova pandemia di coronavirus ha ucciso almeno 985.707 in tutto il mondo da quando l’ufficio dell’OMS in Cina ha segnalato l’insorgenza della malattia a fine dicembre, secondo un rapporto compilato da AFP da fonti ufficiali certe, sempre venerdì 25 settembre.
Sono stati ufficialmente diagnosticati più di 32.298.410 casi di infezione.
Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito sia in termini di decessi che di casi, con 204.000 morti.
Seguono in numero di deceduti:
Brasile 142.000
India 94.503
Messico 66.243
Regno Unito 41.971
Italia 35.818
Perù 32.037
Francia 31.700
Spagna 31.232
Iran 25.394
Colombia 25.296
Russia 20.324
Sudafrica 16.376
Argentina 15.543
Cile 12.591
Ecuador 11.273
Indonesia10.386
Belgio 9.974
Germania 9.532
Canada 9.242
Iraq 8.935
Turchia 7.929
Bolivia 7.828
Pakistan 6.457
Paesi Bassi 6.366
Svezia 5.880
Egitto 5.869
Filippine 5.344
Bangladesh 5.129
Romania 4.687
Arabia Saudita 4.655
Cina continentale 4.634
Ucraina 3.959
Guatemala 3.213
Polonia 2.424
Panamá 2.323
Honduras 2.288
Repubblica Dominicana
Marocco 2.041
Kazakistan 1.999
Portogallo 1.944
Irlanda 1.802
Svizzera1.778
Algeria 1.711
Giappone 1.540
Afghanistan 1.453
Israele 1.441
Moldavia 1.279
Etiopia 1.155
Nigeria 1.106
Kirghizistan 1.063
Armenia 948
Oman 885
Australia 870
Sudan 836
Costa Rica 828
El Salvador 826
Bielorussia 813
Bosnia ed Erzegovina 808
Bulgaria 789
Austria 787
Paraguay 782
Serbia 746
Ungheria 736
Macedonia del Nord 722
Kenya 689
Danimarca 648
Kosovo 617
Venezuela 600 morti,
Kuwait 597
Repubblica Ceca 591
Yemen 587
Azerbaigian 585
Nepal 467
Uzbekistan 454
Camerun 418
Emirati Arabi Uniti 411
Corea del Sud 401
Grecia 376
Albania 375
Libia 362
Finlandia 343 Libano 340
Zambia 332
Senegal 306
Ghana 299
Croazia 272
Repubblica Democratica del Congo 271
Norvegia 270
Palestina 255
Bahrein 239
Madagascar 229
Haiti 227
Zimbabwe 227
Qatar 214
Myanmar (Birmania) 198
Siria 185
Tunisia 180
Malawi 179
Angola 167
Mauritania 161
Montenegro 155
Nicaragua 149
Slovenia 145
Malesia 133
Mali 130 morti
Lussemburgo 124
Costa d’Avorio 120
Namibia 120
Cuba 118
Gambia 110
In Argentina, l’inclusione tardiva di quasi 3.500 morti negli ultimi mesi nella provincia di Buenos Aires ha fatto salire il bilancio nazionale delle vittime a 18.667 venerdì, contro 15.543 precedenti.
Restrizioni estese in Europa
Le restrizioni alla libertà di movimento in vigore dall’inizio della settimana nella regione di Madrid, epicentro della pandemia in Spagna, sono state estese. Circa 167.000 abitanti in più della regione potranno lasciare il proprio quartiere solo e soltanto per motivi specifici come andare a lavorare o dal medico.
In Galles sarà vietato entrare o uscire dalle città di Cardiff e Swansea dalle 18 di domenica e da sabato per Llanelli, mentre in Russia, Mosca, ha chiesto agli anziani di limitarsi nelle uscite restando a casa.
Diversi Paesi vogliono il libero accesso ai vaccini
Durante l’Assemblea Generale Annuale delle Nazioni Unite, l’America Latina e l’Australia hanno chiesto la solidarietà delle Grandi Potenze, in particolare attraverso il libero accesso ai futuri vaccini, mentre Stati Uniti, Europa e Giappone hanno già riservato più della metà delle dosi inizialmente previste.
Più di recente, il Canada ha annunciato venerdì 25 settembre un accordo con il gruppo svedese-britannico AstraZeneca per ottenere fino a 20 milioni di dosi del loro vaccino contro il Covid-19.
Accelerazione della contaminazione in Polonia
La Polonia ha annunciato venerdì 25 settembre un record di 1.587 nuovi casi di coronavirus in 24 ore. Il numero di casi segnalati è cresciuto costantemente negli ultimi giorni, con 711 casi martedì, 974 mercoledì e 1.136 giovedì. 23 nuove morti hanno portato il totale in quel Paese a 2.392.
Israele limita i voli internazionali
Il governo israeliano ha annunciato nuove restrizioni sui voli all’estero per contrastare la pandemia. L’aeroporto internazionale Ben-Gurion di Tel Aviv rimarrà aperto, ma solo i passeggeri che hanno acquistato un biglietto aereo prima delle 11:00 GMT di venerdì 25 settembre potranno viaggiare all’estero. Agli israeliani sarà permesso di entrare in Israele “senza restrizioni”.
Il Giappone aprirà i suoi confini
Il Giappone allenterà le rigide restrizioni ai valichi di frontiera per gli stranieri da ottobre, ha detto il primo ministro Yoshihide Suga.
Il Paese ha chiuso quest’anno il suo territorio alla maggior parte degli stranieri a causa dell’epidemia, ma sta negoziando la graduale ripresa dei viaggi d’affari transfrontalieri.
Anche il Perù riapre le sue frontiere aeree
Dopo sette mesi di chiusura, il Perù riaprirà le sue frontiere aeree a partire dal 5 ottobre prossimo, prima con Cile, Spagna, Stati Uniti e Messico per poi estendersi gradualmente al resto del mondo. “Questi voli saranno autorizzati verso destinazioni sicure dal punto di vista della salute“, ha detto tuttavia il presidente peruviano Martin Vizcarra.
Francia: il governo difende a suo turno le vite umane
Imprenditori e commercianti marsigliesi hanno espresso la loro insoddisfazione per l’annunciata chiusura di bar e ristoranti nella metropoli di Aix-Marseille (sud-est).
A Parigi, i bar dovranno chiudere alle 22:00 dal lunedì, ma i ristoranti possono continuare a funzionare normalmente.
L’epidemia è ancora in “una fase ascendente”, ha avvertito l’agenzia governativa Public Health France.
Le Olimpiadi
Inizialmente programmate per questa estate, si terranno le Olimpiadi di Tokyo, posticipate alla fine di luglio 2021 a causa della pandemia, ha assicurato il nuovo primo ministro giapponese Yoshihide Suga, il quale assicura che il suo Paese è “determinato ad ospitare i Giochi Olimpici a riprova della vittoria dell’umanità sulla pandemia“.

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