Spettacolo
Anthony Mmesoma Madu, la “stella” di Lagos
Un sogno tramutato in realtà, per un giovane ballerino nigeriano famoso grazie ad un video diventato virale in tutto il mondo.
Ballando in maniera spettacolare, sotto la pioggia, scalzo, nelle pozzanghere e sul cemento dissestato, nello spazio antistante la sua abitazione, a Lagos, Anthony Mmesoma Madu, 11 anni, ha vinto, grazie a tutto ciò, una borsa di studio dell’ambita e prestigiosa American Ballet Theatre negli Stati Uniti.
Quando disinteressatamente, si è filmato mentre ballava a piedi nudi sotto la pioggia, Anthony Mmesoma Madu non aveva assolutamente idea che quel video gli avrebbe cambiato radicalmente la vita. Le provette acrobazie, la leggiadria dei movimenti, lo stile, la classe, la bravura dell’undicenne che danza sul pianale irregolare, con buche, ciottoli e fenditure, a Lagos, capitale economica della Nigeria, hanno fatto il giro del pianeta sui social media. Il video è stato visionato più di 20 milioni di volte, prima di essere notato negli Stati Uniti dall’attrice Viola Davis, Premio Oscar con il pluripremiato film “Il dubbio“, nella sezione miglior attrice non protagonista.
Notato anche da Cynthia Erivo, nata a Londra da genitori nigeriani, Cynthia ha studiato psicologia prima di entrare alla Royal Academy of Dramatic Art. ed è vincitrice del Premio Grammy.
Anthony Mmesoma Madu, è troppo giovane per viaggiare e studiare a New York, infatti l’età minima per vivere in un dormitorio è 15 anni. Per tal motivo, Anthony rimarrà quindi a Lagos per approfondire i suoi studi e, nell’attesa, l’American Ballet Theatre ha preparato per lui un programma speciale che seguirà ogni giorno, a qualsiasi ora nonostante la differenza di fuso orario e persino il sabato e la domenica.
Leap of Dance Academy
Chiedere agli studenti di filmare se stessi durante le loro performances, è stata originariamente un’idea del maestro del ragazzo, Daniel Ajala. Daniel è un ballerino autodidatta ed è anche il fondatore dell’Accademia Leap of Dance Academy, che ha aperto con orgoglio nel 2017 a Lagos, per offrire ad ogni bambino l’opportunità di cimentarsi in quest’arte.
“Il mio programma è gratuito in modo che ogni bambino possa esercitare lì il suo amore per la danza senza la scusa di non avere soldi“, afferma l’insegnante. E così, il maestro Daniel Ajala, per migliorare la tecnica di danza dei suoi ballerini, ha chiesto astutamente ad ogni suo studente di filmare se stesso mentre danzavano, in modo tale da progredire nello stile e la perfezione.
Da quando il luogo e l’iniziativa hanno ricevuto notorietà e visibilità, Daniel Ajala ha ricevuto donazioni da ogni parte del mondo, che daranno vita a una vera accademia con alloggi per gli studenti.
“Per venire qui, alcuni devono camminare almeno un’ora. Ora saremo in grado di offrire loro uno spazio confortevole dove possono stare quando non possono tornare a casa“, spiega. Il giovane borsista (si perché Daniel era un economista che ha pensato di stravolgere completamente la sua vita dedicandosi alla danza, da autodidatta) si è detto “molto, molto sorpreso” e “molto, molto felice” di tutto ciò.
“Ringrazio Dio perché ha reso il mio video virale“, ha detto teneramente commosso Anthony Mmesoma Madu, il giovane ragazzo.
“Quando ho ricevuto quella notizia che mi diceva che avevo vinto una borsa di studio negli Stati Uniti per il 2021, ero molto, molto felice” “Cosa? È questo ciò che Dio può fare?” Ha riassunto con poche parole incredule Anthony, prima di aggiungere che la danza, quella vera, quella che la si studia con impegno è professionalità è difficile da imparare, certo, “ma lavorando sodo, con dedizione profonda e sacrificio, puoi raggiungere, nella tua vita, ogni fine“.
Ad maiora, Anthony!
Per informazioni:
https://www.instagram.com/leapofdanceacademy/
Leap of Dance Academy
60 Okelola Street Lagos
Afromedia, Ajagbandi, Nigeria
Spettacolo
Marcello Cesena e il monologo virale a Le Iene: “Ecco...
Catastrofi come chiavi per il successo nelle parole del regista e attore: "Quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato"
"A vent’anni provo ad entrare in una scuola di recitazione e alla fine del provino sento qualcuno che dal buio dalla platea mi dice ‘ma dove vuoi andare con quella voce assurda!’. È come se mi avessero sparato: torno a casa e crollo in depressione. Tre giorni dopo mi telefonano: sono ammesso alla scuola. Giuro non ho mai capito cosa è successo". L’attore e regista Marcello Cesena ieri a Le Iene ha offerto un monologo sulla resilienza, raccontando alcuni aneddoti della sua carriera cominciati come catastrofi e poi diventati la chiave per il suo successo. Il motivo? La capacità di volgere a suo favore aspetti che sembravano svantaggiosi.
"Alla fine del secondo anno - racconta Cesena - mi chiama il mio insegnante, dice che la mia voce in teatro non funziona, che io non funziono. Seconda fucilata. Una settimana dopo, sempre lui, inspiegabilmente mi scrittura in un suo spettacolo".
Ed ecco la svolta: “Debuttiamo, ma la mia parte è piccola e capisco subito che sul palcoscenico sono praticamente invisibile -ricorda l’attore- Così, visto che interpreto il ruolo di un tisico, decido che i tisici sono verdi e comincia a truccarmi la faccia color verde mela con la solita voce assurda. Giorgio Albertazzi una sera vede lo spettacolo e chiede chi sia quel pazzo che recita truccato come Kermit la rana, mi fa un provino e mi sceglie per fare il co protagonista di Enrico IV di Pirandello, che è uno dei suoi maggiori successi”.
Da allora, “è sempre andata così: sei troppo alto, sei troppo magro, hai la voce troppo assurda e poi mi davano un ruolo”, spiega il ‘Jean Claude’ della serie comica ’Sensualità a corte’. Che conclude in modo eloquente con un consiglio: "Se davvero ho capito una cosa del mio lavoro è questa: quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato".
Spettacolo
Tornano i ‘Co’Sang’, live a Napoli il...
I due padri dello street rap italiano saliranno sul palco di piazza del Plebiscito per un live in un luogo simbolo della loro città
A 12 anni da quando le loro strade si sono separate, i Co’Sang hanno deciso di mettere fine all’attesa. Il 17 settembre, Luchè e Ntò, considerati i padri dello street rap italiano, saliranno sul palco di piazza del Plebiscito, a Napoli, per un live nel luogo simbolo della loro città. L’annuncio è arrivato con un corto che porta la firma del duo di Marianella, raccontando la storia di quello che succedeva 'Int’o Rione' e che accade oggi, con il modo di rappresentare la realtà.
I Co’Sang, da sempre legati alle proprie radici, sono stati i primi rapper partenopei a valicare i confini di Napoli per arrivare in tutta Italia. Lo speciale evento è prodotto e distribuito da Vivo Concerti. Le prevendite saranno disponibili online da domani alle 14 e nei circuiti di vendita autorizzati dall'8 maggio alle 14.
Spettacolo
Tiziano Ferro, Codacons contro Maionchi: “Messaggi...
L'associazione: "La Rai la rimuova dalla conduzione dell'Eurovision con effetto immediato"
"La Rai deve rimuovere con effetto immediato Mara Maionchi dalla conduzione dell’edizione italiana di Eurovision Song Contest". A chiederlo il Codacons, dopo "le dichiarazioni odierne della stessa Maionchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, e le notizie apparse nelle ultime ore sui mass media circa le pressioni che sarebbero state fatte dalla produttrice discografica su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica".
"Le affermazioni odierne della Maionchi circa il peso e l'aspetto fisico degli artisti, per come riportate dai mass media nelle ultime ore, appaiono del tutto diseducative e potenzialmente pericolose – spiega il Codacons – La discografica, infatti, avrebbe dichiarato che 'lo spettacolo ha qualche esigenza, anche se non è d'obbligo. Ma aiuta essere più magri, è importante, non basilare', frase che sembra voler sostenere che i cantanti magri avrebbero più possibilità di successo rispetto a chi ha qualche chilo in più".
"Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita", conclude il Codacons.