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Manovra 2024 verso il via libera, oggi ok Senato poi Camera

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Dopo l'ok di Palazzo Madama, il testo sarà alla Camera per l'approvazione definitiva il 29 dicembre. M5S contro Gasparri, in Aula cartelli con scritta: "Querelaci tutti"

Aula del Senato

L'Aula del Senato ha dato il via libera alla legge di bilancio. Il voto di fiducia chiesto dal governo sul maxiemendamento ha incassato 112 sì, contrari 76 e tre astenuti. Ora il testo passa alla Camera per l'approvazione definitiva il 29 dicembre di Montecitorio, scongiurando di 48 ore lo spauracchio dell'esercizio provvisorio, sempre paventato e sempre scansato in extremis.

Emendamenti opposizione

I primi emendamenti dell'opposizione alla manovra arriveranno in commissione Bilancio della Camera già questa sera, in largo anticipo rispetto alla scadenza fissata per domani alle 14,30. Secondo quanto spiegano fonti parlamentari all'Adnkronos, si tratterà delle proposte normative considerate più importanti, circa una cinquantina, e la presentazione in serata servirà per permettere alla commissione di valutare con più tempo i contenuti. La seduta della commissione Bilancio della Camera è in programma domani mattina alle 10.

Come indicato dalle fonti, tra questi emendamenti rientrerebbero alcuni che contrapporrebbero, a quanto deciso da governo e maggioranza, diverse proposte come ad esempio la destinazione dei fondi per il ponte di Messina alle ferrovie e al trasporto pubblico locale, oppure il taglio ai finanziamenti per gli armamenti in favore della sanità pubblica. Inoltre, si apprende, sarebbe presente anche un emendamento 'monstre' per istituire il reddito universale di base, le cui elevate risorse verrebbero recuperate attraverso un'imposta patrimoniale, la tassazione su successione e rendite finanziarie e dalla legalizzazione della cannabis.

Bagarre in aula

Bagarre in aula nel corso della votazione. Nel mirino dei Cinque Stelle finisce il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, contro cui i pentastellati alzano cartelli con la scritta 'Gasparri querelaci tutti', riferiti alle querele, annunciate dal capogruppo di Forza Italia, sul caso del suo incarico nella società Cyberealm. "Che bellezza, tanto non vi inquadrano", ha ironizzato il presidente del Senato Ignazio La Russa. "Credo che, dopo tante belle parole, ci sia stata una caduta di tono da parte del suo gruppo, una grossa caduta di tono che mi sento di censurare", ha detto rivolto al presidente del gruppo M5S, Stefano Patuanelli.

Ma non è tutto. "Durante la dichiarazione di voto di Matteo Renzi si è sentito distintamente, e lo ha sentito tutta l'Aula, una frase ingiuriosa del senatore Gasparri nei confronti del senatore Renzi. Per questo chiedo al presidente del Senato di intervenire", denuncia il capogruppo di Italia Viva, Enrico Borghi.

Renzi nell'intervento stava criticando Forza Italia per l'astensione ieri sul Mes. "Tradisce la vostra storia e le scelte europeiste di Silvio Berlusconi. Con il voto di astensione sul Mes e capisco l'imbarazzo di Gasparri state tradendo l'eredità politica di Silvio Berlusconi". Lì scatta la "frase ingiuriosa" di Gasparri denunciata da Borghi. L'aula rumoreggia, Renzi interrompe l'intervento e chiede di recuperare il tempo che "la volgarità e la maleducazione di Gasparri mi ha sottratto". Quindi Borghi chiede l'intervento di La Russa. "Ho capito perfettamente -replica il presidente del Senato-. Il presidente Renzi ha chiesto un esame della ripresa televisiva, la faremo e se Renzi riterrà potrà intervenire a fine seduta per fatto personale. Ma faremo comunque l'esame per valutare eventuali, eventuali provvedimenti".

A mettere la parola fine alla vicenda, per cui si è pure ricorso al Var, ai video d'Aula, è il presidente del Senato Ignazio La Russa. La seconda carica dello Stato comunica all'Aula il lieto fine: "Informo l'Assemblea che il presidente Renzi si è dichiarato soddisfatto delle scuse del senatore Gasparri -dice La Russa- e quindi, in un clima natalizio, non avrà più seguito alcuna discussione. Me lo ha detto lui, giuro, buon Natale a tutti".

Giorgetti: "Tanti hanno criticato ma nel 2024 aiutiamo famiglie più bisognose"

"Tanti hanno criticato" la Legge di Bilancio, dice il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, ma "viviamo tempi complicati, speriamo non sempre ci sia una guerra in Europa". "Abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose proprio nel 2024, perché ci siamo resi conto che purtroppo questa guerra ha portato anche tanta inflazione nelle case degli italiani. Ignorare questo sarebbe ignorare la realtà".

"Sul superbonus non è che viviamo su Marte, stiamo aspettando le ultime proiezioni per quanto riguarda il costo. Abbiamo un problema di tenuta dei conti pubblici da cui poi facciamo decidere le decisioni". "Ogni mese di superbonus - ha spiegato - ci costa 4,5 miliardi, che è esattamente quanto abbiamo stanziato in aumento per la sanità per tutto l'anno per il 2024. Ogni mese di proroga si mangia esattamente lo stanziamento per la sanità. Se non si capisce questo, non si fa un ragionamento onesto", ha detto ancora Giorgetti. "Sul rispetto del 5,3% del deficit quest'anno "aspettiamo i dati del Superbonus, appunto".

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Cronaca

SuperEnalotto, estrazione oggi 26 aprile: i numeri vincenti

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Nessun 6 né 5+1

Schedine del SuperEnalotto (Fotogramma)

Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi. Centrati quattro '5' che vincono 46.784,22 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 95.400.000 milioni di euro.

Con quanti punti si vince

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.

Ho vinto o no?

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.

Il prezzo di una schedina

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.

I numeri vincenti di oggi, 26 aprile 2024

La combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto è 9, 13, 51, 61, 81 e 83. Jolly 24 e SuperStar 59.

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Politica

Scurati, l’attacco con gaffe: scuse al Tg1

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Mollicone (Fdi): "Chieda scusa anche ai milioni di italiani che ha oltraggiato definendoli vecchi e ignoranti"

Antonio Scurati - Fotogramma

Antonio Scurati ancora al centro delle cronache. Dopo il caso del monologo e le accuse di censura avanzate dallo scrittore, oggi a finire nella bufera è stato lui per le accuse - poi rimangiate con tanto di scuse - lanciate contro il Tg1 in un'intervista rilasciata a 'La Repubblica' in cui lo scrittore ha affermato di aver "subito una violenza morale, psicologica. Sono stato additato come malfattore, truffatore, profittatore, quasi abbia estorto un compenso non dovuto. Il Tg1 ha offerto lo spettacolo indegno di una giornalista che ha chiesto la mia incriminazione per vilipendio alle istituzioni".

Mollicone: "Si scusi anche con gli spettatori"

A definire "inaccettabile il passaggio dell’intervista di oggi di Scurati" è il presidente della Commissione Cultura e Editoria della Camera e Responsabile Nazionale cultura e innovazione di Fratelli d’Italia Federico Mollicone. "L’accusa di ‘vilipendio alle istituzioni’ citata dallo scrittore - precisa Mollicone in occasione dell’incontro 'Radici dell’Europa' a Pescara per la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia - non risulta essere stata fatta da nessun giornalista della testata, come anche lui ha detto e riconosciuto. Scurati chieda scusa anche ai milioni di italiani che ha oltraggiato definendoli come persone anziane e poco istruite - chiede Mollicone - . Gli intellettuali di sinistra sono sempre più arroccati nella loro torre eburnea per cui sono tutti ignoranti se non seguono i loro diktat. Auspichiamo che anche Repubblica sul giornale di domani chieda scusa alla redazione e a tutto il pubblico del telegiornale. Noi - contro ogni elitarismo - saremo sempre dalla parte del popolo italiano ed europeo”, afferma Mollicone.

Le parole di Scurati sui telespettatori

Il passaggio citato da Mollicone relativo ai telespettatori del Tg1 è contenuto in un'intervista che Scurati ha rilasciato a una testata polacca, 'Wyborcza.pl', in cui lo scrittore afferma: "Faccio l'esempio più recente del Tg1, il telegiornale più visto in Italia, soprattutto da persone anziane, con scarsa istruzione e quindi con scarso senso critico. Pochi giorni fa, il conduttore di questo programma ha chiesto che fossi accusato di oltraggio a un'istituzione statale. Immagina: a milioni di persone che non avevano mai sentito il mio nome prima viene detto che hanno a che fare con un criminale".

L'Ue sul caso Scurati: "Quadro giuridico dei media è solido"

Intanto il caso del monologo ha valicato i confini italiani, tanto da far intervenire l'Ue. Dall'ultimo rapporto sullo Stato di diritto "è emerso che il quadro giuridico che regola il settore dei media in Italia è solido ed efficace, mentre l'ente regolatore dei media è indipendente e dotato di risorse sufficienti", ha affermato il portavoce della Commissione per la Giustizia e lo Stato di diritto, Christian Wigand, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Che sul caso Scurati ha precisato: "Abbiamo visto i resoconti della stampa, ma non abbiamo informazioni specifiche. E' una questione nazionale".

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Politica

Crosetto: “Difesa comune europea? Avanti con il...

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"Diecimila proiettili cadono ogni giorno sull'Ucraina, la guerra si vince con i numeri non con la ragione"

Guido Crosetto (Fotogramma)

"Avere una difesa unica europea vuol dire avere un unico reclutamento, un'unica formazione, e quanto impieghi? 20-30anni. Noi abbiamo quel tempo? No. Serve pragmatismo", non operare come "se a un malato di cancro al pancreas stanziassimo un mutuo trentennale. Abbiamo bisogno di velocità", dunque, avanti col "modello Nato", che vuol dire che brigate dei diversi Stati membri "le faccio addestrare insieme, e alla fine costruisco una cosa più grande che è la somma di 27 sistemi diversi. Parallelamente, però, tu devi creare un'Europa politica" perché "è tempo di accelerare", eppure "non riusciamo a superare le divisioni. Putin in un'ora ha invaso una nazione, come si può pensare di restare impaludati nelle liturgie europee? Abbiamo bisogno di velocità e pragmatismo, superare le liturgie sarà il tema che l'Europa dovrà porsi" da qui in avanti. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo al dibattito 'Forte, libera e sovrana' moderato dal direttore dell'Adnkronos Davide Desario, tra i panel di discussione della conferenza programmatica di FdI a Pescara.

"Sapete quanti proiettili cadono giornalmente sull'Ucraina? 10mila. LA guerra non è un'equazione sentimentale, non vince chi ha ragione e perde chi ha torto. E' questione di numeri. L'Europa per 70 anni ha appaltato la sua difesa agli Usa, ora abbiamo scoperto che gli usa soli non riescono più a tenere testa a tutti i fronti aperti e ora all'Europa viene chiesto di fare la sua parte. Ma quando tu in 70 anni non hai costruito nulla quanto impieghi a recuperare?", chiede Crosetto.

A Desario, che gli domanda come risponderemmo se quei proiettili cadessero sull'Europa, "ho il dovere di non rispondere, ma anche il dovere di occuparmene dalla mattina alla sera" risponde il responsabile della Difesa incassando un sentito applauso della platea.

"L'Europa che si è dimenticata di togliere le spese per la Difesa dal Patto di stabilità e come l'orchestrina che suona sul Titanic. Serve una rivoluzione non cruenta. La vera rivoluzione è il voto popolare, per dire che così come l'avete disegnata voi l'Europa è più povera, più dipendente dalla Cina, con meno natalità e per noi non va bene. Per questo è importante il passaggio elettorale".

Istituire un commissario della Difesa Ue, come proposto da Ursula Von Der Leyen? "E per fare cosa? Per avere un nuovo ufficio, un nuovo ruolo? il tema non è rispondere con gli slogan, ma mettere insieme i 27 Stati membri se mi serve una risposta, altrimenti il commissario a cosa mi serve?".

"Il 45% del traffico sul Mar Rosso è sparito, come farti male senza tirare una bomba"

"Il 45% del traffico commerciale che transitava attraverso il Mar Rosso è sparito, veniva principalmente in Italia ed esportava prodotti italiani con un'incidenza sui porti italiani del 20-25%. Queste navi che non passano più da Suez arrivano in altri porti europei che si stanno attrezzando a aumentare il lavoro: è una cosa che chiamiamo guerra ibrida, farti male senza tirarti una bomba, uccidendo una parte dell'economia" italiana.

"Chi non rispetterà impegno 2% Pil non siederà più ai tavoli"

"Senza bisogno che arrivi Trump alla presidenza americana, vedrete che, anche se restasse Biden, saranno duri con chi non arriverà al 2% del Pil per la spesa per la difesa, a quel punto" chi non adempierà l'impegno previsto dalla Nato "diventerà una nazione non di serie B ma addirittura che non potrà sedersi ai tavoli internazionali" poiché "nessuno passerà più sopra questa cosa" che "diventerà una parte fondamentale per avere credibilità nel mondo".

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