Economia
Solidarietà, Bellucci: “Ok in tempi rapidi senza voti...
Solidarietà, Bellucci: “Ok in tempi rapidi senza voti contrari, mai più politiche sociali ‘Cenerentola’”
Il commento del viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, al termine del voto di ieri in Aula della legge contenente disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore
“Il voto positivo dell’Aula al ddl di iniziativa governativa dedicato esclusivamente a politiche sociali e terzo settore traccia una nuova rotta e lancia un messaggio forte e chiaro: il mondo della solidarietà e dell’economia sociale non è più la ‘Cenerentola’ del nostro ordinamento. Una legge che nasce nel segno della concretezza e di un rinnovato protagonismo per un’altra eccellenza di cui l’Italia può vantarsi, perché non ha eguali nel mondo. Mi fa piacere sottolineare la rapidità con cui si è arrivati a questo voto in Aula, senza voti contrari, a pochi mesi dalla presentazione del testo in Commissione Affari sociali: segno evidente di un provvedimento atteso e condiviso. Ci auguriamo che la legge veda presto la luce, dopo il passaggio al Senato”. È il commento di Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, al termine del voto di ieri in Aula della legge contenente disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore approvata dalla camera con 155 voti favorevoli e 110 astenuti.
“Stiamo approvando una legge articolata, nata grazie al confronto al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, costruito passo dopo passo, in seno al Consiglio nazionale del Terzo settore, con gli enti e le categorie professionali coinvolte, gli ordini dei commercialisti e dei notai in particolare. Un testo ricco di innovazioni per il Terzo settore, con un primo pacchetto di semplificazioni normative e di attuazione del Codice del 2017, lungamente attese, e un’attenzione specifica per i piccoli enti, che rappresentano il cuore dell’associazionismo e del mondo della solidarietà, ma non solo. Nel testo perché nel testo introduciamo nuove tutele per i minori più fragili e fuori famiglia, a partire dal tavolo per l’integrazione e l’inclusione sociale e la Relazione annuale al Parlamento sullo stato dei minori fuori famiglia che si attendeva da anni e che questo Governo si è assunto la responsabilità di far diventare realtà, oltre all’istituzione della Giornata dedicata all’ascolto dei minori, poiché l’ascolto è presupposto indispensabile per il riconoscimento del superiore interesse del minore. Ringrazio tutti i colleghi deputati, di maggioranza e opposizione, che hanno compreso il valore di questo provvedimento approvato con una larga maggioranza e nessun voto contrario. Infine, ringrazio il relatore Ciocchetti e il presidente della Commissione Affari sociali, Ugo Cappellacci, per i loro preziosi contributi al testo, che ora passa al Senato dove potrà essere migliorato ulteriormente”, conclude il viceministro Bellucci.
Economia
Ita-Lufthansa, rinvio in vista: l’Ue attende nuove...
Bruxelles teme che con il matrimonio tra le compagnie venga ridotta la concorrenza
Sulla questione Ita Airways e Lufthansa la Commissione europea attende nuove proposte sul taglio delle rotte con un probabile rinvio della decisione a metà giugno. Per l'acquisto del 41% di Ita il gruppo tedesco vuole investire 325 milioni ma Bruxelles teme che con il matrimonio tra le compagnie venga ridotta la concorrenza.
Economia
Webuild, bilancio e nuovo Cda lanciano titolo in Borsa...
Giornata particolarmente brillante in Borsa per Webuild che, dopo l'approvazione del bilancio 2023 e la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, che ha riconfermato Pietro Salini come amministratore delegato, chiude la seduta odierna di scambi in deciso rialzo: il titolo balza a quota +5,17% attestandosi a 2,27 euro per azione.
L'assemblea degli azionisti della società, riunitasi questa mattina, ha approvato anche la distribuzione di un dividendo per un importo pari a 0,071 euro per ciascuna azione ordinaria ed 0,824 euro per ciascuna azione di risparmio esistente ed avente diritto al dividendo alla data di stacco della cedola.
Quanto al nuovo cda, composto da 15 membri, vede Gian Luca Gregori con funzioni di presidente, oltre a Davide Croff, Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, Paola Fandella, Francesca Fonzi, Flavia Mazzarella, Itzik Michael Meghnagi, Francesco Renato Mele, Teresa Naddeo, Alessandro Salini, Pietro Salini, Serena Torielli, Michele Valensise, Laura Zanetti e Francesco Chiappetta.
Economia
Università, Free Academy: “Atenei tradizionali e...
Benché l’Italia abbia un bassissimo numero di laureati (in Europa unicamente la Romania ha risultati peggiori), all’interno del bilancio pubblico il comparto universitario pesa in maniera significativa. Secondo l’ultimo rapporto dell’Anvur, il Fondo per il finanziamento ordinario (Ffo) delle università ammonta a 9,205 miliardi di euro, che vanno a coprire più dei 2/3 delle necessità delle università statali. Di questa somma, soltanto lo 0,73% (68 milioni di euro) è destinato alle università non statali, sia tradizionali sia telematiche.
A giudizio di Aurelio Mustacciuoli, responsabile Studi e Ricerche di Free Academy, “limitandoci a considerare l’Ffo lo studente di un’università statale ogni anno costa al contribuente ben 5.701 euro, mentre di media uno studente delle università private costa 195 euro. Se poi si considerano le università telematiche (lasciando quindi da parte gli atenei privati tradizionali: la Bocconi di Milano, la Luiss di Roma ecc.) le risorse che lo Stato destina alle università online ammontano a soli 2,8 milioni”. Questo significa che uno studente universitario telematico grava sullo Stato per la risibile cifra di 12,5 euro: lo 0,21% di quanto costa in media uno studente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, della Sapienza di Roma o della Federico II di Napoli.
Non basta. La maggior parte delle università telematiche sono fondazioni, ma alcune di loro – quelle più 'sotto attacco' da parte dei difensori dello status quo – sono società di capitali e quindi ogni anno versano somme considerevoli all’erario. Sempre ad avviso di Mustacciuoli, “considerando unicamente il gruppo universitario Multiversity (che è controllato dal fondo Cvc Capital Partners e che include Unipegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma) nel 2022 per le sole imposte dirette è stato registrato un esborso di 43 milioni di euro: il che significa che soltanto questi tre atenei online danno allo Stato ben 15 volte quanto tutte le università telematiche nel loro insieme ottengono in forma di Ffo”. Quindi vi sono ben 5050 studenti italiani delle università pubbliche che possono studiare grazie alle entrate fiscali garantite dal gruppo Multiversity.
Da questo punto di vista, una crescita degli atenei privati telematici – la cui retta è mediamente assai inferiore al costo che ogni studente comporta per le casse statali – condurrebbe non soltanto a un minor costo complessivo per ogni studente, ma aiuterebbe anche a ridurre l’esorbitante prelievo fiscale che grava sulle imprese, sulle famiglie e sui lavoratori.
In conclusione, secondo Mustacciuoli, “alla luce dei dati sopra riportati è chiaro che lo studente tradizionale costa allo Stato ben 5.701 euro soltanto per l’Ffo, mentre ognuno degli oltre 144 mila studenti di Unipegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma (a.a. 2022-23) porta alle casse statali 331 euro. Si tratta di cifre che devono far riflettere”.