Connect with us

Ultima ora

Indagine Altroconsumo, 1 famiglia su 10 in gravi...

Published

on

Indagine Altroconsumo, 1 famiglia su 10 in gravi difficoltà, peggiora prospettiva per il 2024

Si stabilizza in negativo l’indice che fotografa la capacità di affrontare le spese quotidiane

Indagine Altroconsumo, 1 famiglia su 10 in gravi difficoltà, peggiora prospettiva per il 2024

La capacità di spesa delle famiglie italiane continua ad essere debole: sebbene il peggioramento costante registrato a partire dal 2021 sembri essersi fermato, nel 2023 ancora non si registra alcuna ripresa e la situazione si conferma allarmante. Questo il quadro emerso dall’indagine annuale Termometro Altroconsumo 2023. L’Organizzazione di consumatori - insieme alle omologhe di Spagna, Belgio e Portogallo che fanno parte di Euroconsumers - ha svolto anche lo scorso anno la periodica indagine che stima, tramite un indice ad hoc, il livello di difficoltà dei consumatori nell’affrontare le spese durante l’anno precedente, le differenze fra le aree geografiche e fra le tipologie di famiglia, e al contempo le aspettative per l’anno a venire. Nel 2023 il Termometro Altroconsumo registra una stabilizzazione – ma a livelli ancora negativi – della capacità di sostenere le spese correnti nei 6 ambiti analizzati: abitazione, mobilità, salute, alimentazione, istruzione, cultura e tempo libero. L’indice di quest’anno è pari infatti a 45,1 (-0,1 rispetto al 2022), una lievissima flessione che fa tuttavia segnare un nuovo record negativo da quando l’indagine viene svolta, ovvero dal 2018.

L’analisi evidenzia come una famiglia su dieci (10%) risulti in gravi difficoltà economiche, ovvero abbia avuto difficoltà nel corso del 2023 a sostenere le prinicipali spese quotidiane in tutti gli ambiti presi in esame: un dato sostanzialmente stabile rispetto al 9% del 2022, ma che ancora una volta è il peggiore da quando viene effettuata l’indagine. Solo una famiglia su quattro (27%), invece, ha dichiarato di non aver avuto nessuna difficoltà. Contestualmente aumentano le famiglie che faticano a risparmiare: tre su quattro (74%) hanno avuto difficoltà a mettere da parte risparmi (+4 punti percentuali sul 2022) e nello specifico, quelle che hanno avuto grosse difficoltà sono passate dal 35% al 40%.

In generale, la stabilizzazione della situazione rispetto al 2022 mostra il permanere di una percezione fortemente negativa degli italiani in molti ambiti quotidiani di spesa, nonostante un contesto nazionale di crescita economica e di miglioramento dell’occupazione, a cui si è accompagnato nel corso dell’anno un rallentamento dell’inflazione. Sembra dunque che le politiche messe in campo a sostegno ai redditi, dalla proroga del taglio del cuneo fiscale, alle iniziative per il contenimento dell’inflazione e ai diversi bonus attivati o prorogati, dalla prima tranche di fondi sbloccati per la sanità alla messa a terra del Pnrr, non stiano avendo le ricadute positive che ci si attendeva.

Nel 2023 gli ambiti che creano difficoltà al maggior numero di famiglie sono le spese per l’abitazione (51% ha avuto difficoltà a sostenerle) e per la salute (47%), seguite da altri due aspetti rilevanti come la mobilità (42%) e, soprattutto, l’alimentazione (41%). Il peggioramente più evidente rispetto al 2022 lo registrano salute e alimentazione, con un aumento delle famiglie in difficoltà di 5 e 4 punti percentuali rispettivamente. Guardando nel dettaglio si scopre che le voci più problematiche sono visite mediche (52%, in aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2022) e cure dentistiche (51%), per quanto riguarda la salute; carne e pesce (47%) e frutta e verdura (44%) per quanto riguarda l’alimentazione, con aumenti sostenuti, pari a 7 punti percentuali per entrambe le voci. In crescita anche il numero di quanti fanno fatica a concedersi qualche sfizio come andare al bar o al ristorante (44%, 8 punti percentuali in più rispetto al 2022).

Salute e alimentazione sono ambiti che influenzano fortemente la qualità di vita delle persone e la difficoltà a far fronte alle spese per provvedervi mette a rischio la tenuta sociale e minaccia i diritti fondamentali dei cittadini. Dai dati emersi appare evidente l’inefficacia delle iniziative intraprese dalla politica, sia sul fronte della lotta all’inflazione del carrello della spesa (Carrello Tricolore), sia per quanto riguarda il contrasto all’allungarsi delle liste di attesa, un fenomeno che spinge gli italiani a fare sempre più ricorso al privato, con un esborso significativamente maggiore e alla portata di pochi fortunati. Secondo gli ultimi dati disponibili la spesa sanitaria privata nel 2022 ha raggiunto i 40,1 miliardi di euro e nel 2023 il 7% di chi aveva bisogno di cure ha rinunciato per problemi economici o legati alle difficoltà di accesso al servizio.

Per quanto riguarda la comparazione fra le diverse zone della Penisola, si conferma anche nel 2023 il divario fra Nord e Centro-Sud. Le difficoltà a sostenere le spese sono maggiori al Centro (indice pari a 43,5) e al Sud e isole (43,6); migliore invece la situazione al Nordest (45,3) e soprattutto al Nordovest (47,5). Rispetto all’anno precedente si nota un una divaricazione tra le due aree settentrionali, con il valore del Termometro che diminuisce di 1,4 punti per il Nordest e invece aumenta di 1 punto per il Nordovest. Più stabile l’andamento del Centro (-0,6) e del Sud e isole (+0,2).

Per Altroconsumo "non sorprende quindi che le Regioni in cui si riesce ad affrontare meglio le spese restino principalmente nel Nordovest". Il valore dell’indice è significativamente superiore alla media per Liguria (49,3), Lombardia (48,3) e Piemonte (47,1), ma anche Trentino-Alto Adige, Sicilia e Veneto superano, anche se non di molto, il dato medio. Le regioni invece in cui la capacità di sostenere le spese è inferiore alla media sono: Umbria, Campania, Calabria e Abruzzo.

Passando al confronto per tipologia di famiglia, il titolo di studio si conferma ancora una volta come un fattore importante nell’influenzare la capacità di spesa: i nuclei familiari in cui entrambi i partner hanno un titolo universitario mostrano una migliore capacità di affrontare le spese (50,0) rispetto a quelle in cui nessuno dei due partner è laureato (39,8). La situazione appare poi più agevole per chi vive da solo (49,3), mentre le difficoltà aumentano di pari passo con il numero dei componenti della famiglia, cosìcchè alla fine i nuclei numerosi risultano i più penalizzati, con un indice a 40,5 per quelli composti da 5 o più persone.

Emerge dunque con chiarezza come il titolo di studio rifletta diseguaglianze di reddito. È fondamentale pertanto tornare ad investire nell’istruzione per riattivare la scala sociale e aumentare il numero di giovani in possesso di una laurea o di un titolo di studio terziario, che nel nostro Paese è sensibilimente al di sotto della media europea (29,2% vs il 42% nella fascia 25-34 anni)[3]. Inoltre, le difficoltà maggiori in cui versano le famiglie - e non solo quelle numerose - rispetto ai single, "denuncia - osserva Altroconsumo - un sistema in cui le spese di ogni componente si sommano a quelle degli altri senza che intervengano meccanismi di attenutazione: ciò porta a riflettere sulla necessità di politiche pubbliche a sostegno dei nuclei con figli più incisive rispetto quelle ad oggi messe in campo, quali l’assegno unico universale, i diversi bonus (assegno di natualità, bonus mamma.. ), l’estensione dei congedi parentali".

L’indagine rileva, inoltre, le previsioni per il 2024: ancora una volta si conferma la tendenza di consumatori e famiglie italiane a guardare al futuro con timore e pessimismo. Le attese sono infatti di un ulteriore peggioramento della situazione: l’indice che riflette le aspettative per l’anno in corso è inferiore di 1 punto rispetto a quello registrato per l’anno trascorso. Un terzo degli intervistati (32%) ritiene che la sua famiglia avrà più difficoltà a sostenere le spese nel 2024 rispetto a quanto avvenuto nel 2023. La metà (50%) stima che la situazione resterà invariata, mentre solo il 19% prevede che sarà più facile.

Aspettative al ribasso anche per la capacità di risparmio: il 76% ritiene che sarà difficile per la propria famiglia mettere soldi da parte nel corso del 2024 e ben il 44% immagina che sarà molto difficile, se non impossibile, farlo (rispetto al 40% del 2023).

Nel confronto con gli altri Paesi europei che hanno partecipato all’indagine emerge come, anche nel 2023, l’Italia si colloca ad un livello simile alla Spagna (valore dell’indice 46,0), mentre in testa restano le famiglie belghe (53,5) e in coda quelle portoghesi (43,4). Meno positivo il fatto che l’Italia, come la Spagna, mostri una sostanziale stabilità dell’indice rispetto al valore dello scorso anno: +0,2 per la Spagna, -0,1 per l’Italia, mentre Belgio (+1,4) e Portogallo (+1,3) fanno segnare un miglioramento. Sono le spese sanitarie a segnare il passo rispetto agli altri Paesi: la percentuale di famiglie italiane in difficoltà da questo punto di vista (47%) è particolarmente elevata rispetto a quanto avviene in Spagna (38%), in Portogallo (36%) e in Belgio (28%).

“La stabilizzazione del quadro in cui versavano le famiglie italiane già nel 2022 rappresenta un dato solo apparentemente positivo, perché, sebbene indichi un’interruzione di un trend di progressivo peggioramento in atto dal 2021, in realtà denota come ci si sia arenati in una situazione negativa e non si trovino soluzioni efficaci per invertire la rotta.” dichiara Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo.

“È evidente che anche gli elementi di contesto che avrebbero potuto avere un impatto positivo, come la crescita del Pil e l’aumento dell’occupazione, non sono riusciti ad incidere nel senso di un miglioramento nella percezione che hanno gli italiani della loro capacità di spesa in molti ambiti quotidiani. La mancata accelerazione della dinamica salariale e l’inflazione ancora alta per gran parte dell’anno hanno eroso ogni margine di miglioramento proiettando un’ombra di timore e pessimismo anche sul 2024. Di fronte al permanere di una situazione nazionale negativa, a cui si aggiunge l’aumento di incertezza dello scenario geopolitico mondiale, gli italiani nutrono una sfiducia sempre più radicata nella politica da cui ci si aspetta poco, ma si ottiene ancora meno. Una delusione e un calo di aspettative che rischiano di proiettarsi nel voto europeo di giugno, quando la disillusione potrebbe alimentare l’astensionismo o confluire verso un populismo nazionalista che imputa all’UE la responsabilità di problemi che sono invece tutti italiani".

"In questo scenario - conclude Cavallo - il ruolo delle Istituzioni è dunque centrale nel fornire soluzioni concrete che tutti noi auspichiamo possano restituire fiducia nel futuro ai cittadini provati dalle difficoltà di un momento storico segnato da molte incertezze”.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Ultima ora

Israele a Egitto: “Accordo a breve o operazione a...

Published

on

Tel Aviv non vuole accettare che i negoziati vengano trascinati troppo

Rafah (Afp)

Questo è l'ultimo momento utile per un accordo per arrivare a una tregua a Gaza, perché in alternativa Israele darà il via alla sua operazione di terra a Rafah. Sarebbe questo - secondo l'emittente Channel 12, che cita una fonte israeliana - il messaggio trasmesso con chiarezza da Israele agli interlocutori egiziani - e per il loro tramite al leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar - durante i colloqui tra i negoziatori inviati dal premier Benjamin Netanyahu e una delegazione di mediatori egiziani in visita nel Paese come riferisce il Times of Israel.

La fonte afferma che Israele non è disposto a lasciare che Sinwar trascini i negoziati. Si tratta dell'alternativa tra "un accordo nel prossimo futuro, e Rafah". Le fonti confermano che Israele è disposto ad accettare la liberazione di un numero di ostaggi inferiore ai 40 proposti in precedenza, ma anche che non accetterà la liberazione di soli 20 ostaggi, come Hamas avrebbe suggerito in recenti contatti indiretti.

Israele ritiene che Hamas detenga 33 ostaggi che rientrano nella designazione di ostaggi 'umanitari', donne, bambini, uomini di età superiore ai 50 anni e malati - e insiste affinché vengano tutti liberati. La fonte non precisa se questa sarebbe la prima fase di un accordo più ampio per tutti gli ostaggi, né la durata della tregua proposta.

Tutto pronto per attacco a Rafah

La fonte afferma che l'Idf ha completato tutti i suoi preparativi per un'operazione a Rafah e che numerose fonti dell'establishment della difesa ritengono che "il tempo stia per scadere" per gli ostaggi, che essi devono essere la "priorità assoluta" e che l'Idf può riprendere i combattimenti in qualsiasi momento se fosse necessario fare una pausa per concordare e portare a termine un accordo sugli ostaggi.

Channel 12 cita le fonti della difesa affermando che Netanyahu dovrebbe spingere il più possibile per un accordo per gli ostaggi, ma teme l'opposizione dell'estrema destra della sua coalizione, in particolare da parte dei ministri Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir.

Continue Reading

Ultima ora

Ucraina, dagli Usa altre armi per 6 miliardi: nel pacchetto...

Published

on

L'annuncio del segretario alla Difesa americano Lloyd Austin

(Fotogramma/Ipa)

Gli Stati Uniti mandano altre armi all'Ucraina per la guerra contro la Russia e il conflitto può cambiare: Kiev ottiene altri Patriot. Dopo il varo del pacchetto da 61 miliardi di dollari, con la legge firmata dal presidente Joe Biden, Washington invia non si ferma. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha annunciato altri aiuti militari all'Ucraina del valore di 6 miliardi di dollari, nei quali sono compresi anche i Patriot, i sistemi di difesa aerea chiesti quasi ogni giorno dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky per fare fronte alla pioggia di missili guidati lanciati dalla Russia (9mila solo quest'anno).

L'annuncio è arrivato al termine di una riunione virtuale del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina. "Gli Stati Uniti - ha detto il capo del Pentagono - forniranno all'Ucraina altri missili Patriot per la sua difesa aerea, nell'ambito di un massiccio pacchetto di aiuti" a Kiev. Pacchetto che include anche altre munizioni per i sistemi National Advanced Surface-to-Air Missile Systems, Nasams, e ulteriori attrezzature per integrare i lanciatori, i missili e i radar di difesa aerea occidentali negli armamenti esistenti in Ucraina, molti dei quali risalgono ancora all'era sovietica.

Si tratta, ha rivendicato Austin, del "più grande pacchetto di assistenza di sicurezza su cui ci siamo impegnati finora". Il Dipartimento della Difesa ha annunciato un nuovo storico pacchetto di assistenza alla sicurezza per far fronte alle attuali esigenze dell'Ucraina sul campo di battaglia e dimostrare il costante sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina - si legge in una nota del Pentagono -. Questo pacchetto, fornito attraverso l'Iniziativa per l'assistenza alla sicurezza in Ucraina (Usai), utilizzando i fondi stanziati dal supplemento per la sicurezza nazionale che il presidente ha appena firmato, comprende attrezzature per aumentare le difese aeree e l'artiglieria dell'Ucraina e per sostenere le capacità precedentemente impegnate dagli Stati Uniti".

Come può cambiare la guerra

Il massiccio invio di aiuti americani, compresi i missili Atacms a lungo raggio consegnati all'inizio del mese, può diventare un 'game changer', un elemento determinante in un conflitto che negli ultimi 6 mesi si è sviluppato con un copione definito: Russia all'offensiva, Ucraina impegnata a difendersi, tra carenza di munizioni e inferiorità in termini di uomini. La situazione per Kiev è particolarmente complessa lungo il fronte orientale.

Le truppe russe continuano ad avanzare nella regione di Donetsk in Ucraina, soprattutto nell'ultima settimana, come evidenzia l'intelligence britannica, che monitora le operazioni sul terreno. ''L'avanzata delle forze russe a ovest di Avdiivka, nell'oblast di Donetsk, ha subito un'accelerazione nell'ultima settimana'', prosegue il rapporto.

In particolare, le forze di terra russe starebbero marciando verso Ocheretyne che si trova approssimativamente a quindici chilometri dal centro di Avdiivka. L'intelligence britannica ricorda che, da quando i soldati russi hanno preso il controllo di Avdiivka nel febbraio del 2024, la zona è stata usata dall'esercito di Mosca per sferrare attacchi contro le truppe ucraine.

Ora, con le nuovi armi americane, l'Ucraina può adottare un approccio diverso. Kiev può colpire in profondità, andando a condizionare le procedure di lancio dei missili che quasi ogni giorno Mosca lancia su città e infrastrutture ucraine. Non sono solo gli Usa a sostenere gli sforzi dell'Ucraina. Anche la Spagna si appresta a inviare missili Patriot. Lo scrive il quotidiano El Paìs citando fonti governative a condizione di anonimato, secondo le quali Madrid invierà anche munizioni a Kiev. La Spagna ha tre batterie di missili Patriot, acquistate di seconda mano dalla Germania nel 2004 e nel 2014, ha scritto El Paìs. Una fonte diplomatica spagnola ha detto ai giornalisti che Madrid intende "intensificare" il suo "impegno nei confronti dell'Ucraina".

Continue Reading

Politica

Europee, Fratelli d’Italia aspetta Meloni a Pescara:...

Published

on

Sul territorio c'è chi si porta avanti con 'santini' elettorali che la indicano capolista. Lei da Roma annuncia: "Il Papa sarà al G7"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Afp)

Se è vero che due indizi fanno una prova, a Pescara la candidatura di Giorgia Meloni appare pressoché una certezza. Per la conferenza programmatica di FdI - che andrà avanti fino a domenica - giungono nella città del Vate ministri e sottosegretari, vertici delle partecipate di Stato e amministratori dai territori di tutta Italia. Ben 2.200 i delegati arrivati e in arrivo da qui alle prossime ore, tanto che le strutture alberghiere di Pescara e dintorni registrano il sold out.

La mega struttura, affacciata sul mare, non senza polemiche -nella centralissima piazza Primo Maggio, 'regia' del fedelissimo Giovanni Donzelli- si presta a un annuncio di quelli importanti: il palco centrale con l'Adriatico alle spalle di chi prende la parola nella Sala Milano, dove domenica - salvo sorprese - la premier annuncerà la sua discesa in campo, alla presenza degli altri leader del centrodestra. Sorridono gli esponenti di FdI ai cronisti che continuano a chiedere delle intenzioni di Meloni, mentre sul territorio c'è chi si porta avanti: a Cesenatico, ma non solo, i primi 'santini' elettorali indicano la presidente del Consiglio - che potrebbe arrivare a Pescara già nella serata di domani - capolista, dandone per scontata la candidatura.

Per ora a Palazzo Chigi continuano a buttare la palla in tribuna: Meloni "si prenderà fino all'ultimo minuto utile per decidere", la versione ufficiale consegnata alla stampa. Mentre si lavora a pancia a terra anche su altro, considerando l'annuncio roboante e a sorpresa, arrivato via videomessaggio: la partecipazione di Papa Francesco al G7, al tavolo dei Grandi del mondo nel summit a Borgo Egnazia dal 13 al 15 giugno, appena una settimana dopo le elezioni europee. "E' la prima volta nella storia che un Pontefice partecipa ai lavori del Gruppo dei 7", rimarca la premier, che con Bergoglio ha saputo costruire un rapporto diretto, al riparo dai riflettori e dalla stampa.

Per il ministro Francesco Lollobrigida "avere una donna, spero, come lei alla guida della nostra lista in tutta Italia permetterà anche di confermare la grande fiducia che gli italiani hanno in lei", mentre per il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, il nome di Meloni sulla scheda elettorale "indicherebbe senz'altro l’importanza che diamo a queste elezioni".

Intanto dal palco della kermesse il ministro ai Rapporti col Parlamento Luca Ciriani, considerato vicinissimo alla premier, rivendica quella di oggi come "La giornata dell'orgoglio di un partito che è diventato il più grande non per caso: lo ha fatto alla fine di un percorso di coerenza e coraggio. Un partito che ha fatto i conti col suo passato mille volte, una volta per sempre, se lo mettano in testa, noi guardiamo al futuro. E siamo un grande partito perché abbiamo un grande leader che si chiama Giorgia Meloni. E avendo un grande leader, noi il suo nome lo mettiamo nel simbolo. Se altri non hanno questa possibilità è un problema loro, evidentemente".

Domenica, mentre già da giorni in tutta Italia campeggiano i manifesti col nome e il volto della premier, verrà svelato l'arcano - sul rush finale, ad appena tre giorni dalla chiusura delle liste -, in quell'Abruzzo che avrebbe dovuto rappresentare l'Ohio d'Italia e che, invece, rivendica il governatore Marco Marsilio, "ha confermato che sul Paese continua a spirare il vento di centrodestra, senza sorprese". L'asticella, alle europee, resta quella delle politiche: il 26%. Ma la speranza sottesa è che, col nome di Meloni in campo, si possa fare di più: centrare o addirittura sfondare il tetto del 30% delle preferenze.

(dall'inviata a Pescara Ileana Sciarra)

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora4 ore ago

Israele a Egitto: “Accordo a breve o operazione a...

Tel Aviv non vuole accettare che i negoziati vengano trascinati troppo Questo è l'ultimo momento utile per un accordo per...

Ultima ora4 ore ago

Ucraina, dagli Usa altre armi per 6 miliardi: nel pacchetto...

L'annuncio del segretario alla Difesa americano Lloyd Austin Gli Stati Uniti mandano altre armi all'Ucraina per la guerra contro la...

Politica4 ore ago

Europee, Fratelli d’Italia aspetta Meloni a Pescara:...

Sul territorio c'è chi si porta avanti con 'santini' elettorali che la indicano capolista. Lei da Roma annuncia: "Il Papa...

Sport6 ore ago

Frosinone-Salernitana 3-0, ciociari vincono dopo 3 mesi e...

Il Frosinone lascia la zona retrocessione Il Frosinone batte la Salernitana 3-0 nel match in calendario oggi per la 34esima...

Cronaca7 ore ago

SuperEnalotto, estrazione oggi 26 aprile: i numeri vincenti

Nessun 6 né 5+1 Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi. Centrati quattro '5' che vincono 46.784,22 euro...

Politica7 ore ago

Scurati, l’attacco con gaffe: scuse al Tg1

Mollicone (Fdi): "Chieda scusa anche ai milioni di italiani che ha oltraggiato definendoli vecchi e ignoranti" Antonio Scurati ancora al...

Politica8 ore ago

Crosetto: “Difesa comune europea? Avanti con il...

"Diecimila proiettili cadono ogni giorno sull'Ucraina, la guerra si vince con i numeri non con la ragione" "Avere una difesa...

Salute e Benessere8 ore ago

Sanità, Siaarti: ‘anestesisti merce rara ma serve...

Giarratano, 'contrari a formare specializzandi rianimatori, medici d'urgenza e chirurghi in ospedali periferici fuori rete formativa' "Anestesisti, rianimatori, medici d'urgenza...

Salute e Benessere8 ore ago

I nani superlongevi dell’Ecuador hanno il cuore...

Nuovo lavoro firmato da Valter Longo, padre della dieta mima-digiuno, sui vantaggi genetici della sindrome rara di Laron Sono poche...

Cronaca9 ore ago

Università, Siaarti: ‘abolizione numero chiuso...

Giarratano, 'non pronti ad accogliere 50mila iscritti. Rivedere sistema quiz, è sbagliato perché premia i fortunati non i più preparati'...

Esteri9 ore ago

Re Carlo torna agli impegni pubblici. I medici: “Fa...

Martedì prossimo visiterà un centro di oncologia con Camilla Re Carlo torna a svolgere i suoi impegni pubblici dalla prossima...

Cronaca9 ore ago

Università, Salutequità:’in Italia mancano...

'In settori quali emergenza, anestesia, rianimazione presto avremo forte carenza di queste figure professionali' "Abolendo il numero chiuso alla Facoltà...

Economia9 ore ago

Ita-Lufthansa, rinvio in vista: l’Ue attende nuove...

Bruxelles teme che con il matrimonio tra le compagnie venga ridotta la concorrenza Sulla questione Ita Airways e Lufthansa la...

Cronaca9 ore ago

Beltempo nel weekend ma la pioggia torna per il 1° maggio

La giornata più calda sarà quella di lunedì con picchi di 30 gradi al centro-sud Ultimo weekend di aprile all'insegna...

Salute e Benessere10 ore ago

Torna l’influenza, migliaia di bimbi a letto

Risale l'incidenza. Ancora 280mila casi in una settimana Tornano a salire in Italia i casi di influenza e virus 'cugini',...

Cronaca10 ore ago

Influenza, risale l’incidenza nei bimbi e i casi in...

Risale l'incidenza. Ancora 280mila casi in una settimana Tornano a salire in Italia i casi di influenza e virus 'cugini',...

Esteri10 ore ago

Ucraina-Russia, Blinken: “Cina aiuta Mosca in...

Il segretario di Stato americano: "Pechino agisca o lo faranno gli Usa" La Cina aiuta la Russia nella guerra contro...

Esteri10 ore ago

Biden e la confessione choc: “Ho pensato al...

Il presidente americano: "E' stato quando morì la mia prima moglie" Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, durante un'intervista...

Economia10 ore ago

Webuild, bilancio e nuovo Cda lanciano titolo in Borsa...

Giornata particolarmente brillante in Borsa per Webuild che, dopo l'approvazione del bilancio 2023 e la nomina del nuovo Consiglio di...

Ultima ora10 ore ago

Omicidio Cerciello, assolto in Appello carabiniere che...

La decisione dei giudici perché "il fatto non costituisce reato" I giudici della Prima Corte di Appello di Roma hanno...