Esteri
Ucraina, Biden: “La posta in gioco va oltre, Putin...
Ucraina, Biden: “La posta in gioco va oltre, Putin minaccia l’intera Nato e va fermato”
Il presidente Usa sollecita il Congresso a rifinanziare gli aiuti "o non saremo in grado di continuare ad inviare armi e vitali sistemi di difesa aerea"
"La posta in gioco di questa battaglia è ben oltre l'Ucraina: ha effetti sull'intera alleanza della Nato, la sicurezza dell'Europa e il futuro delle relazioni transatlantiche. Putin non ha solo tentato di distruggere l'Ucraina, ha minacciato anche alcuni dei nostri alleati Nato". E' quanto afferma Joe Biden nella dichiarazione diffusa oggi dalla Casa Bianca per condannare gli attacchi russi della notte scorsa.
"Quando ai dittatori e autocrati viene permesso di scorrazzare in modo brutale in Europa, aumentano i rischi che gli Stati Uniti vengano coinvolti direttamente e le conseguenze si riverberano in tutto il mondo", afferma il presidente americano ricordando di aver mobilitato una coalizione di "oltre 50 Paesi per sostenere la difesa dell'Ucraina".
"Stanotte brutale attacco"
"Nella notte la Russia ha lanciato il suo più ampio attacco aereo in Ucraina dall'inizio della guerra", sottolinea Biden condannando "il brutale attacco" della Russia che "ha colpito la maternità di un ospedale, un centro commerciale, aree residenziali, uccidendo decine di innocenti e ferendone altre decine". E sottolinea che questo "ricorda al mondo che, dopo quasi due anni di devastante guerra, gli obiettivi di Putin rimangono immutati, vuole distruggere l'Ucraina e soggiogare il suo popolo, deve essere fermato".
Quindi avverte: "A meno che il Congresso adotti un'azione urgente nell'anno nuovo, non saremo in grado di continuare ad inviare armi e vitali sistemi di difesa aerea di cui l'Ucraina ha bisogno per proteggere il suo popolo". Ed esorta il "Congresso a fare un passo avanti ed agire senza ulteriore ritardi", con un messaggio chiaramente diretto ai repubblicani che stanno bloccando l'approvazione dei nuovi fondi, 61 miliardi di dollari, per l'Ucraina chiedendo in cambio drastici cambiamenti in materia di immigrazione e asilo.
Nella sua dichiarazione, Biden sottolinea come l'aiuto americano e degli altri alleati sia stato essenziale in questi anni per Kiev. "Il popolo americano può essere orgoglioso delle vite che ha aiutato a salvare e il sostegno che abbiamo dato all'Ucraina per la difesa del proprio popolo, la sua libertà e la sua indipendenza", aggiunge il presidente.
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Re Carlo torna agli impegni pubblici. I medici: “Fa...
Martedì prossimo visiterà un centro di oncologia con Camilla
Re Carlo torna a svolgere i suoi impegni pubblici dalla prossima settimana. Il team medico del sovrano britannico è, infatti, "molto incoraggiato" dai progressi registrati nel trattamento cui si sottopone dall'inizio di febbraio e che proseguirà. Ad annunciarlo è stato un portavoce di Buckingham Palace: "Il team medico di Sua Maestà è molto incoraggiato dai progressi compiuti finora e rimane positivo quanto al continuo recupero del re".
"Il programma di cure di Sua Maestà continuerà, ma i medici sono sufficientemente soddisfatti dei progressi compiuti finora", tali per cui "il Re è ora in grado di riprendere una serie di compiti a contatto con il pubblico". Assieme alla dichiarazione è arrivata anche una nuova fotografia del Re e della Regina, scattata a Buckingham Palace il 10 aprile, il giorno dopo il loro 19mo anniversario di matrimonio.
Il ritorno agli impegni di Carlo avverrà con la visita della coppia reale a un centro di oncologia martedì. "Questa visita sarà la prima di una serie di impegni esterni che Sua Maestà intraprenderà nelle prossime settimane", ha aggiunto Buckingham Palace. "Inoltre, il Re e la Regina ospiteranno le Loro Maestà l'Imperatore e l'Imperatrice del Giappone per una visita di Stato a giugno". Il Re e la Regina celebreranno il primo anniversario della loro incoronazione il 6 maggio.
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Ucraina-Russia, Blinken: “Cina aiuta Mosca in...
Il segretario di Stato americano: "Pechino agisca o lo faranno gli Usa"
La Cina aiuta la Russia nella guerra contro l'Ucraina. E gli Stati Uniti, se Pechino non cambierà rotta, sono pronti ad agire. E' il messaggio che il segretario di Stato americano, Antony Blinken, recapita nella sua visita in Cina. "La Russia avrebbe problemi a sostenere il suo assalto all'Ucraina senza il sostegno della Cina", dice Blinken in conferenza stampa, dopo i colloqui con il leader cinese Xi Jinping e il capo della diplomazia, Wang Yi.
La Cina potrebbe avere "relazioni migliori" con gli Stati Uniti o l'Unione Europea se Pechino o "alcune delle sue aziende" smettere di fornire "componenti critiche" grazie alle quali la Russia può produrre più munizioni, ribadisce poi in un'intervista alla Bbc al termine della sua visita in Cina, spiegando che tra queste componenti ci sono "macchine utensili, microelettronica e ottica", in sostanza tecnologia che può avere un uso civile e militare.
"Questo sta aiutando la Russia a perpetuare la sua aggressione contro l'Ucraina, ma sta anche creando una crescente minaccia all'Europa a causa dell'aggressione russa", accusa il capo della diplomazia di Washington, secondo cui, così facendo, Pechino sta "contribuendo ad alimentare la più grande minaccia alla sicurezza (dell'Europa) dalla fine della Guerra Fredda". "Abbiamo già intrapreso azioni contro le entità cinesi che sono coinvolte in questo - ricorda Blinken - E quello che dico chiaramente oggi è che se la Cina non agirà, lo faremo noi".
Blinken si sofferma anche sui rapporti tra Cina e Teheran. Il segretario di Stato sollecita Pechino a sfruttare la sua influenza "per dissuadere l'Iran e i suoi proxy dall'allargamento del conflitto in Medio Oriente", mentre nel mosaico internazionale rischia di rafforzarsi l'asse Mosca-Teheran.
La Russia infatti è pronta ad espandere la cooperazione militare e tecnica con l'Iran, come assicura il ministro della Difesa di Mosca, Sergei Shoigu, nell'incontro avuto con l'omologo di Teheran, Gharaei Ashtiani, ad Astana, a margine di una riunione dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, che riunisce Russia, India, Cina, Iran, Pakistan, Kazakistan, Uzbekistan, Kyrgyzstan e Tagikistan. La Tass cita il ministro iraniano, secondo il quale i rapporti tra Mosca e Teheran "si stanno approfondendo ed espandendo, arrivando a un nuovo livello".
Da Ashtani, quindi, ringraziamenti a Shoigu per il sostegno ricevuto dopo l'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco lo scorso primo aprile. "Vorrei approfittare di questa opportunità per ringraziarvi per il vostro atteggiamento equo e onesto nei confronti della Repubblica islamica dell'Iran, per il vostro sostegno al momento dell'attacco al nostro consolato a Damasco e per la vostra risposta equilibrata alla nostra ritorsione proporzionata", dice.
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Biden e la confessione choc: “Ho pensato al...
Il presidente americano: "E' stato quando morì la mia prima moglie"
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, durante un'intervista radiofonica a Howard Stern, ha ammesso di aver pensato al suicidio dopo la morte della sua prima moglie Neilia e della figlia Naomi di 13 mesi in un incidente stradale nel 1972.
"Mi sedevo lì e pensavo solo che avrei tirato fuori una bottiglia di scotch. La berrò e mi ubriacherò", ha dichiarato il presidente, che ha poi confessato: "Non devi essere pazzo per suicidarti. In un breve momento, ho pensato di andare al (ponte, ndr.) Delaware Memorial e saltare, ma avevo due figli".
"Pronto a un dibattito con Trump"
"Non so quando e non so dove, ma sono felice di fare un dibattito con lui" ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel corso di un'intervista a Howard Stern che gli ha chiesto se fosse disponibile per un dibattito con il suo sfidante repubblicano, Donald Trump.