Cronaca
Sostenibilità: indagine, per i GenZer uno stile di vita è...
Sostenibilità: indagine, per i GenZer uno stile di vita è rigenerante quando c’è attenzione sia al proprio benessere che a quello del pianeta
The Kolors e nonne protagonisti di "Rigenera le tue Vibe", una campagna Knorr per l’agricoltura rigenerativa
Dalla tutela dell’ambiente all’equilibrio tra vita e lavoro, fino ai comportamenti d’acquisto: il concetto di ‘rigenerazione’ guida le azioni dei giovani della GenZ per i quali uno stile di vita è rigenerante quando c’è attenzione sia al proprio benessere (56%) che a quello del pianeta (51%). E’ quanto rivela una ricerca Ipsos per Knorr che, impegnata da oltre due anni in un progetto globale di agricoltura rigenerativa, nei mesi scorsi ha voluto approfondire il rapporto delle nuove generazioni italiane, in particolare i ragazzi tra i 18 e i 26 anni, con il concetto, appunto, di ‘rigenerazione’.
Un legame evidente in alcuni ambiti come la tecnologia o la moda, dove i GenZer sono abituati a ‘rigenerare’, dall’utilizzo di vestiti second hand alla scelta di telefoni ricondizionati. Ma cosa succede quando si parla di scelte alimentari o di agricoltura? Dalla ricerca Ipsos emerge innanzitutto che per la Gen Z il concetto di ‘stile di vita rigenerante’ è associato in prima battuta al proprio benessere fisico e mentale (56%) ma, allo stesso tempo, vuol dire anche fare scelte che siano in grado di salvaguardare la natura e di generare un impatto positivo sul pianeta (51%). A partire proprio dal mangiare (e bere) in maniera consapevole, scegliendo prodotti alimentari la cui produzione abbia un impatto ridotto o porti un contributo positivo sull’ecosistema (44%).
“È evidente la sensibilità delle nuove generazioni nei confronti delle problematiche ambientali che viviamo in questo momento storico - commenta Barbara Cavicchia, General Manager Nutrition Unilever Italia - Sappiamo che per diminuire l’impatto che il nostro stile di vita ha sull’ecosistema bisogna anche orientarsi verso un’alimentazione attenta alla sostenibilità, così come migliorare continuamente il modo in cui il cibo viene prodotto. Per questo Unilever sta avviando numerosi progetti di agricoltura rigenerativa in tutto il mondo, tra cui il progetto di Knorr nelle risaie di Pavia. Questi hanno l’obiettivo di coinvolgere e sostenere gli agricoltori che sono fondamentali per il mantenimento e lo sviluppo virtuoso delle aree agricole nelle quali coltiviamo i nostri ingredienti. Insieme alla nostra rete di esperti del suolo e dell'agricoltura aiutiamo, infatti, i fornitori ad implementare queste pratiche supportandoli anche nello sviluppo di sistemi di monitoraggio e misurazione dei risultati. Il programma italiano ha già dato risultati incoraggianti tali da portare ad estendere queste tecniche per la produzione del riso a oltre 200 coltivatori della zona”.
Accanto all’impegno globale e italiano per l’adozione di tecniche di agricoltura rigenerativa Knorr sta portando avanti anche un impegno per sensibilizzare e informare sui benefici che queste pratiche possono portare al pianeta. In linea con questo duplice impegno, ha deciso di rivolgersi direttamente ai GenZer attraverso una campagna divertente e impattante che sarà on air nelle prossime settimane: ‘Rigenera le tue Vibe’ vuole portare l’agricoltura rigenerativa nella cultura pop della Generazione Z italiana. Il progetto, infatti, parte da una profonda comprensione delle esigenze e delle abitudini di milioni di giovani alle prese con mille impegni quotidiani: gli esami all’università, il primo lavoro, il cuore spezzato o quello che sta succedendo oggi al nostro pianeta. A volte bastano le prime note della propria canzone preferita o mangiare qualcosa di veramente buono per rigenerare le vibe. Per questo Knorr si propone di offrire soluzioni facili e gustose, che aiutino a ‘rigenerare’ dalle incombenze quotidiane e al tempo stesso abbiano a cuore il pianeta.
La campagna coinvolge due icone: da un lato i beniamini della Generazione Z, i The Kolors, dall’altro le regine della cucina per antonomasia, le custodi della tradizione e delle ‘good vibe’ per i nipoti, le nonne. Nella cornice naturale delle risaie pavesi, le nonne coinvolgono i The Kolors e l’audience in un racconto dinamico e coinvolgente. Guidati da Adelaide e Betty, la band scopre l’agricoltura rigenerativa e i benefici che le sue pratiche possono, con il tempo, significativamente portare all’ambiente.
“Riuscire a convincere le nuove generazioni che per raggiungere un nuovo benessere per sé e per l’ambiente è necessario puntare sull’agricoltura rigenerativa sarà la sfida principale dei prossimi anni – commenta Fabio Iraldo, professore di Management ambientale della Scuola Sant'Anna di Pisa - Solo partendo dalla consapevolezza che adottando tecniche in grado di tutelare i suoli sarà possibile abbattere le emissioni di gas serra, avere acque più pulite e aumentare la biodiversità riusciremo ad avere un impatto concreto contribuendo a raggiungere la neutralità climatica. Un meccanismo virtuoso, quello dell’agricoltura rigenerativa, che deve partire dalla sinergia tra istituzioni, aziende e produttori che, da qui ai prossimi anni, oltre a garantire cibo per una popolazione in crescita, avrà un impatto profondamente rilevante sul nostro pianeta”.
Cronaca
SuperEnalotto, estrazione oggi 26 aprile: i numeri vincenti
Nessun 6 né 5+1
Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi. Centrati quattro '5' che vincono 46.784,22 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 95.400.000 milioni di euro.
Con quanti punti si vince
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Il prezzo di una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
I numeri vincenti di oggi, 26 aprile 2024
La combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto è 9, 13, 51, 61, 81 e 83. Jolly 24 e SuperStar 59.
Cronaca
Università, Siaarti: ‘abolizione numero chiuso...
Giarratano, 'non pronti ad accogliere 50mila iscritti. Rivedere sistema quiz, è sbagliato perché premia i fortunati non i più preparati'
"Come Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva diciamo 'no' ai test che selezionano i fortunati anziché i più preparati. Ma diciamo 'no' anche ad un provvedimento che mette in difficoltà le università italiane, perché per carenze di aule e di docenti non sono pronte a ricevere circa 50mila iscritti alle Facoltà di Medicina e chirurgia, Medicina veterinaria e Odontoiatria e protesi dentaria. Per garantire il sistema approvato in Senato, occorrerebbero investimenti sull'università. Una situazione che, altrimenti, creerebbe il caos e sempre più disparità di accesso, dopo il primo anno". Così all'Adnkronos Salute il presidente della Siaarti Antonino Giarratano, dopo il via libera al testo base per la riforma dell'ingresso a Medicina adottato all'unanimità dal Senato, che abolisce dal prossimo anno i test d'ingresso, con un'apertura a tutti nel primo semestre e la prosecuzione del percorso formativo in base ai risultati ottenuti, mantenendo programmazione e graduatoria.
Come Siaarti siamo invece "a favore di un modello che permetta a tutti coloro che lo meritano di entrare in Medicina - aggiunge Giarratano - ferma restando la necessità di una programmazione che non crei una pletora di medici 'formati per corrispondenza o a distanza', quindi online per mancanza di aule e docenti in presenza. Occorre rivedere e abolire l'attuale sistema dei test e al tempo stesso investire su università e formazione creando sistemi equi di valutazione".
Cronaca
Università, Salutequità:’in Italia mancano...
'In settori quali emergenza, anestesia, rianimazione presto avremo forte carenza di queste figure professionali'
"Abolendo il numero chiuso alla Facoltà di Medicina non si risolvono i problemi dell'assistenza e si rischia anche di creare medici disoccupati. Questo perché l'Italia, secondo gli ultimi dati Ocse al 2023, ha 4,3 medici ogni mille abitanti rispetto a una media europea di 4, quindi già oggi come numero assoluto in eccesso. Quello che manca invece sono gli specialisti 'mirati' in settori come emergenza, geriatria, anestesia, rianimazione, cure palliative e la stessa medicina generale, dove l'età porterà presto a una forte carenza di queste figure professionali sul territorio". Così all'Adnkronos Salute il presidente di Salutequità Tonino Aceti, dopo il via libera al testo base per la riforma dell'ingresso a Medicina adottato all'unanimità dal Senato, che abolisce dal prossimo anno i test d'ingresso, con un'apertura a tutti nel primo semestre e la prosecuzione del percorso formativo in base ai risultati ottenuti, mantenendo programmazione e graduatoria.
"Al contrario, abbiamo una fortissima carenza di infermieri che oggi, sempre secondo il dato Ocse, sono in Italia 6,4 ogni mille abitanti contro la media europea di 9,5 - sottolinea Aceti - Anche in questo caso lavorare solo sull'incremento dei posti disponibili per i percorsi universitari non risolverebbe il problema delle carenze infermieristiche. Infatti, la media nazionale delle domande dell'iscrizione ad infermieristica è di 1,2 domande per posto messo a bando, e in alcune regioni non è stata raggiunta neanche 1 domanda per 1 posto".
Per questi motivi, "occorre mettere in campo politiche e provvedimenti concreti volti a strutturare un percorso che punti a 5 obiettivi", elenca l'esperto. "1. Maggior benessere organizzativo (oggi il burnout regna sovrano nelle professioni sanitarie tutte sottostimate come organici); 2. Più coraggio per innovare i modelli organizzativi e professionali al fine di renderli veramente al passo con i bisogni dei pazienti e del Servizio sanitario nazionale; 3. Più sicurezza per i professionisti oggetto di costanti e ripetute aggressioni verbali e fisiche; 4. Maggiori retribuzioni per rendere attrattivo il servizio pubblico rispetto al privato e più conveniente lavorare in Italia rispetto che andare all'estero; 5. Politiche fiscali diverse che consentano non solo di alleggerire il peso per gli studenti", ma anche di "invogliare al rientro nel nostro Paese gli oltre 25.000 medici e 30.000 infermieri laureati in Italia - dove la formazione è tra le migliori al mondo, come tutti ci riconoscono, e che è costata oltre 5 miliardi per queste due professioni - che oggi lavorano altrove, con maggiori guadagni e un futuro/carriera assicurato".