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Attentato Mosca, Russia: “Ucraina, Usa e Regno Unito...
Attentato Mosca, Russia: “Ucraina, Usa e Regno Unito dietro attacco”
L'accusa mossa da Aleksandr Bortnikov, direttore dell'Fsb, l'intelligence russa: "Tutti quelli coinvolti saranno trovati e puniti". La replica di Kiev: "Solo bugie". Confermato ottavo arresto: è 32enne di origini kirghisa
Ucraina, Usa e Gran Bretagna sono dietro l'attacco alla Crocus Hall di Mosca che ha ucciso almeno 139 persone. E' l'accusa mossa da Aleksandr Bortnikov, direttore dell'Fsb, l'intelligence russa, come riporta l'agenzia di stampa statale Tass. "Ci saranno rappresaglie, ovviamente. Tutti quelli coinvolti saranno trovati e puniti, lavoreremo", aggiunge. Bortnikov fa riferimento anche all'addestramento che l'Ucraina avrebbe condotto "in Medioriente preparando i miliziani", con "rappresentanti del regime di Kiev" che avrebbero raggiunto i terroristi per "lavorare con loro e prepararli".
"L'attacco terroristico -dice ancora- era necessario per creare panico nella società russa. L'Occidente e l'Ucraina mirano a provocare altri danni al nostro paese. La celeberrima controffensiva" condotta da Kiev nella guerra contro la Russia "non ha prodotto risultati e quindi cosa bisogna fare? Bisogna dimostrare di valere qualcosa".
Le accuse del presidente della Duma
Accuse a Ue, Usa e Ucraina anche dal presidente della Duma Vyacheslav Volodin: "Vogliono dividere la società russa con simili attacchi terroristici'', ha sostenuto Volodin citato dalla Ria Novosti. "La società di oggi è estremamente consolidata e dobbiamo fare tutto per garantire che il consolidamento sia ancora più forte'', ha affermato Volodin. ''Perché i terroristi e coloro che stanno dietro di loro, ovvero il regime sanguinario di Ucraina, Washington e Bruxelles, sperano che attraverso tali attacchi terroristici potranno dividere la nostra società, seminare discordia, ostilità su base interetnica''. Ed è per questo, ha osservato, ''dobbiamo fare di tutto per impedire loro di raggiungere l'obiettivo. Dobbiamo fare tutto di affinché diventiamo ancora più forti''.
Peskov: "Toppo presto per parlare di reazione contro Kiev"
Da parte sua il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che ieri il presidente russo Vladimir Putin ha parlato della responsabilità di "estremisti islamici" nell'attacco a Mosca, senza tuttavia 'scagionare' l'Ucraina, ha riferito che è troppo presto parlare di una reazione della Russia rispetto a un potenziale coinvolgimento di Kiev nell'attentato di venerdì scorso al Crocus City Hall. "Un'indagine è ancora in corso - ha detto Peskov alla Tass, rispondendo alla domanda se il presunto coinvolgimento di Kiev potrebbe avere conseguenze sulla disponibilità di Mosca ad avviare negoziati - Non sarebbe corretto fare speculazione in questo momento".
Diversa l'opinione di Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo, secondo il quale "dietro l'attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca c'è l'Ucraina''.
Kiev: "Solo bugie da Mosca"
"Dopo la bugia di Putin", altre "menzogne vengono ufficialmente diffuse dal soggetto Patrushev e poi dal 'capo dell'Fsb' Bortnikov. Domanda: perché una tale dimostrazione di inadeguatezza collettiva?". Lo ha dichiarato sul social X il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, riferendosi alle nuove accuse mosse da Mosca.
"Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi Paesi) delle cause e delle conseguenze, totale scetticismo anche da parte di Paesi neutrali riguardo la 'traccia ucraina nell'attacco terroristico alla sala concerti di Crocus' ", ha aggiunto Podolyak.
Confermato ottavo arresto per attentato, 32enne di origini kirghisa
Il tribunale distrettuale Basmanny di Mosca ha confermato l'arresto fino al 22 maggio di un ottavo sospetto per l'attentato. Si tratta di Alisher Kasimov, 32 anni, originario del Kirghizistan ma con cittadinanza russa: è accusato di aver dato in affitto l'appartamento nella regione di Mosca in cui i quattro assalitori hanno soggiornato. "Ho messo in affitto l'appartamento su Avito", ha affermato Kasimov, riferendosi alla piattaforma per gli annunci immobiliari. L'annuncio specificava che l'appartamento sarebbe stato dato in affitto "solo a slavi", secondo una pratica discriminatoria comune in Russia.
La decisione di affittare la proprietà a non russi è stata presa, ha detto la madre di Kasimov, perché questi avevano offerto tanti soldi. Le forze di sicurezza russe hanno fermato undici persone in relazione all'attentato in cui sono state uccise almeno 139 persone. Da domenica, il tribunale Basmanny ha confermato l'arresto di otto persone, fra cui i quattro esecutori della strage e tre persone accusate di aver aiutato i terroristi, vale a dire l'ex proprietario dell'auto usata dai quattro per fuggire, il fratello e il padre.
Lukashenko: "Attentatori hanno provato a fuggire in Bielorussia"
Secondo il leader bielorusso, Alexander Lukashenko, i sospetti autori della strage, come prima opzione, hanno tentato di fuggire in Bielorussia, ma hanno desistito a causa delle misure di sicurezza adottate dal Paese. Una versione che contraddice le affermazioni delle autorità russe, secondo le quali gli attentatori avrebbe provato in prima battuta a dirigersi verso l'Ucraina.
"Nei minuti" immediatamente successivi all'attacco "proprio come in Russia, siamo passati a un regime di sicurezza rafforzato. Ecco perché non hanno potuto entrare in Bielorussia e si sono allontanati verso la sezione del confine ucraino-russo", ha detto Lukashenko. Quanto ai mandanti, ha aggiunto il presidente bielorusso, "abbiamo dei sospetti su alcuni, chiamerò Putin e glielo dirò".
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Re Carlo torna agli impegni pubblici. I medici: “Fa...
Martedì prossimo visiterà un centro di oncologia con Camilla
Re Carlo torna a svolgere i suoi impegni pubblici dalla prossima settimana. Il team medico del sovrano britannico è, infatti, "molto incoraggiato" dai progressi registrati nel trattamento cui si sottopone dall'inizio di febbraio e che proseguirà. Ad annunciarlo è stato un portavoce di Buckingham Palace: "Il team medico di Sua Maestà è molto incoraggiato dai progressi compiuti finora e rimane positivo quanto al continuo recupero del re".
"Il programma di cure di Sua Maestà continuerà, ma i medici sono sufficientemente soddisfatti dei progressi compiuti finora", tali per cui "il Re è ora in grado di riprendere una serie di compiti a contatto con il pubblico". Assieme alla dichiarazione è arrivata anche una nuova fotografia del Re e della Regina, scattata a Buckingham Palace il 10 aprile, il giorno dopo il loro 19mo anniversario di matrimonio.
Il ritorno agli impegni di Carlo avverrà con la visita della coppia reale a un centro di oncologia martedì. "Questa visita sarà la prima di una serie di impegni esterni che Sua Maestà intraprenderà nelle prossime settimane", ha aggiunto Buckingham Palace. "Inoltre, il Re e la Regina ospiteranno le Loro Maestà l'Imperatore e l'Imperatrice del Giappone per una visita di Stato a giugno". Il Re e la Regina celebreranno il primo anniversario della loro incoronazione il 6 maggio.
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Ucraina-Russia, Blinken: “Cina aiuta Mosca in...
Il segretario di Stato americano: "Pechino agisca o lo faranno gli Usa"
La Cina aiuta la Russia nella guerra contro l'Ucraina. E gli Stati Uniti, se Pechino non cambierà rotta, sono pronti ad agire. E' il messaggio che il segretario di Stato americano, Antony Blinken, recapita nella sua visita in Cina. "La Russia avrebbe problemi a sostenere il suo assalto all'Ucraina senza il sostegno della Cina", dice Blinken in conferenza stampa, dopo i colloqui con il leader cinese Xi Jinping e il capo della diplomazia, Wang Yi.
La Cina potrebbe avere "relazioni migliori" con gli Stati Uniti o l'Unione Europea se Pechino o "alcune delle sue aziende" smettere di fornire "componenti critiche" grazie alle quali la Russia può produrre più munizioni, ribadisce poi in un'intervista alla Bbc al termine della sua visita in Cina, spiegando che tra queste componenti ci sono "macchine utensili, microelettronica e ottica", in sostanza tecnologia che può avere un uso civile e militare.
"Questo sta aiutando la Russia a perpetuare la sua aggressione contro l'Ucraina, ma sta anche creando una crescente minaccia all'Europa a causa dell'aggressione russa", accusa il capo della diplomazia di Washington, secondo cui, così facendo, Pechino sta "contribuendo ad alimentare la più grande minaccia alla sicurezza (dell'Europa) dalla fine della Guerra Fredda". "Abbiamo già intrapreso azioni contro le entità cinesi che sono coinvolte in questo - ricorda Blinken - E quello che dico chiaramente oggi è che se la Cina non agirà, lo faremo noi".
Blinken si sofferma anche sui rapporti tra Cina e Teheran. Il segretario di Stato sollecita Pechino a sfruttare la sua influenza "per dissuadere l'Iran e i suoi proxy dall'allargamento del conflitto in Medio Oriente", mentre nel mosaico internazionale rischia di rafforzarsi l'asse Mosca-Teheran.
La Russia infatti è pronta ad espandere la cooperazione militare e tecnica con l'Iran, come assicura il ministro della Difesa di Mosca, Sergei Shoigu, nell'incontro avuto con l'omologo di Teheran, Gharaei Ashtiani, ad Astana, a margine di una riunione dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, che riunisce Russia, India, Cina, Iran, Pakistan, Kazakistan, Uzbekistan, Kyrgyzstan e Tagikistan. La Tass cita il ministro iraniano, secondo il quale i rapporti tra Mosca e Teheran "si stanno approfondendo ed espandendo, arrivando a un nuovo livello".
Da Ashtani, quindi, ringraziamenti a Shoigu per il sostegno ricevuto dopo l'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco lo scorso primo aprile. "Vorrei approfittare di questa opportunità per ringraziarvi per il vostro atteggiamento equo e onesto nei confronti della Repubblica islamica dell'Iran, per il vostro sostegno al momento dell'attacco al nostro consolato a Damasco e per la vostra risposta equilibrata alla nostra ritorsione proporzionata", dice.
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Biden e la confessione choc: “Ho pensato al...
Il presidente americano: "E' stato quando morì la mia prima moglie"
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, durante un'intervista radiofonica a Howard Stern, ha ammesso di aver pensato al suicidio dopo la morte della sua prima moglie Neilia e della figlia Naomi di 13 mesi in un incidente stradale nel 1972.
"Mi sedevo lì e pensavo solo che avrei tirato fuori una bottiglia di scotch. La berrò e mi ubriacherò", ha dichiarato il presidente, che ha poi confessato: "Non devi essere pazzo per suicidarti. In un breve momento, ho pensato di andare al (ponte, ndr.) Delaware Memorial e saltare, ma avevo due figli".
"Pronto a un dibattito con Trump"
"Non so quando e non so dove, ma sono felice di fare un dibattito con lui" ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel corso di un'intervista a Howard Stern che gli ha chiesto se fosse disponibile per un dibattito con il suo sfidante repubblicano, Donald Trump.