Cronaca
Innovazione: Sicilia, nuovi posti di lavoro con coworking
“Il nostro obiettivo è di far trovare lavoro in modo stabile in Sicilia a diversi giovani in multinazionali innovative ed in settori come la digitalizzazione e l'innovazione, ancora poco sviluppati nel Meridione. Si cercherà di creare occupazione al Sud condividendo competenze, soluzioni tecnologiche da aziende internazionali. Tutto questo potrà essere realizzato presso Isola Catania, impact community hub situata all'interno dell'ecosistema innovativo e sociale di Catania, che ospita il primo summit europeo tra PwC Italia e Appian EMEA, con l’obiettivo di condividere best practices di mercato per agevolare la creazione di un modello di collaborazione con le istituzioni locali”. A dirlo Flavio Corpina CEO di Poseidon, società di servizi IT basata in Isola che da anni collabora con PWC.
"Creeremo quindi diversi posti di lavoro per giovani al Sud in grandi aziende, fra le quali molte riunite nel Consorzio Mediterranean Health Innovation Hub, che hanno scelto di assumere, utilizzando come sede di lavoro un coworking in Sicilia - dice - Si tratta di un fenomeno in continua crescita, soprattutto al Sud Italia. Grazie alla sua flessibilità e alle sue molteplici opportunità, il coworking sta diventando sempre più attrattivo anche per i professionisti e le aziende del Nord. Infatti, molte imprese anche multinazionali stanno iniziando a guardare con interesse al Sud come possibile sede per il loro lavoro, grazie anche ai costi più contenuti e alla qualità della vita offerta da queste regioni".
Il digitale rappresenta una straordinaria occasione di sviluppo per la Regione, che non può essere affidata alle pur notevoli performances di turismo o cultura. Negli ultimi anni, grazie al sostegno delle risorse fornite dall’UE con il PNRR e attraverso Il Piano Strategico Nazionale per la Banda Ultralarga, la regione Sicilia è diventata una delle regioni più infrastrutturate sul piano digitale. Mentre l’implementazione dei miglioramenti infrastrutturali procede speditamente, rimangono però ampi margini di miglioramento per ciò che concerne la digitalizzazione del business e la diffusione delle competenze digitali. Isola Catania, che si distingue per essere uno degli Hub di Innovazione della Sicilia in grado di abilitare la trasformazione tecnologica e l’imprenditorialità nella regione, agevolando forme di partenariato pubblico-privato, rappresenta il punto di incontro delle due realtà internazionali che hanno scelto Catania e Isola come punto di partenza di questo percorso di trasformazione. I rappresentanti di PwC Italia e di Appian EMEA dialogheranno con le istituzioni e le aziende locali per presentare le soluzioni e le applicazioni in grado di accelerare e rendere più efficiente l’implementazione di progetti di digitalizzazione e innovazione all’avanguardia, con l’obiettivo di creare una vera e propria porta di accesso delle imprese al mondo dell’Industria 4.0. La collaborazione tra PwC Italia, organizzazione che offre servizi professionali alle imprese e presente con 24 uffici su tutto il territorio nazionale con 9.000 professionisti, e Appian, leader internazionale riconosciuto nel low-code e nell'automazione dei processi, consentirà alle aziende di semplificare e modernizzare i propri processi utilizzando tecnologie avanzate nell’ambito di intelligenza artificiale, low-code, automazione dei processi e data fabric.
Cronaca
SuperEnalotto, estrazione oggi 26 aprile: i numeri vincenti
Nessun 6 né 5+1
Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi. Centrati quattro '5' che vincono 46.784,22 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 95.400.000 milioni di euro.
Con quanti punti si vince
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Il prezzo di una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
I numeri vincenti di oggi, 26 aprile 2024
La combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto è 9, 13, 51, 61, 81 e 83. Jolly 24 e SuperStar 59.
Cronaca
Università, Siaarti: ‘abolizione numero chiuso...
Giarratano, 'non pronti ad accogliere 50mila iscritti. Rivedere sistema quiz, è sbagliato perché premia i fortunati non i più preparati'
"Come Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva diciamo 'no' ai test che selezionano i fortunati anziché i più preparati. Ma diciamo 'no' anche ad un provvedimento che mette in difficoltà le università italiane, perché per carenze di aule e di docenti non sono pronte a ricevere circa 50mila iscritti alle Facoltà di Medicina e chirurgia, Medicina veterinaria e Odontoiatria e protesi dentaria. Per garantire il sistema approvato in Senato, occorrerebbero investimenti sull'università. Una situazione che, altrimenti, creerebbe il caos e sempre più disparità di accesso, dopo il primo anno". Così all'Adnkronos Salute il presidente della Siaarti Antonino Giarratano, dopo il via libera al testo base per la riforma dell'ingresso a Medicina adottato all'unanimità dal Senato, che abolisce dal prossimo anno i test d'ingresso, con un'apertura a tutti nel primo semestre e la prosecuzione del percorso formativo in base ai risultati ottenuti, mantenendo programmazione e graduatoria.
Come Siaarti siamo invece "a favore di un modello che permetta a tutti coloro che lo meritano di entrare in Medicina - aggiunge Giarratano - ferma restando la necessità di una programmazione che non crei una pletora di medici 'formati per corrispondenza o a distanza', quindi online per mancanza di aule e docenti in presenza. Occorre rivedere e abolire l'attuale sistema dei test e al tempo stesso investire su università e formazione creando sistemi equi di valutazione".
Cronaca
Università, Salutequità:’in Italia mancano...
'In settori quali emergenza, anestesia, rianimazione presto avremo forte carenza di queste figure professionali'
"Abolendo il numero chiuso alla Facoltà di Medicina non si risolvono i problemi dell'assistenza e si rischia anche di creare medici disoccupati. Questo perché l'Italia, secondo gli ultimi dati Ocse al 2023, ha 4,3 medici ogni mille abitanti rispetto a una media europea di 4, quindi già oggi come numero assoluto in eccesso. Quello che manca invece sono gli specialisti 'mirati' in settori come emergenza, geriatria, anestesia, rianimazione, cure palliative e la stessa medicina generale, dove l'età porterà presto a una forte carenza di queste figure professionali sul territorio". Così all'Adnkronos Salute il presidente di Salutequità Tonino Aceti, dopo il via libera al testo base per la riforma dell'ingresso a Medicina adottato all'unanimità dal Senato, che abolisce dal prossimo anno i test d'ingresso, con un'apertura a tutti nel primo semestre e la prosecuzione del percorso formativo in base ai risultati ottenuti, mantenendo programmazione e graduatoria.
"Al contrario, abbiamo una fortissima carenza di infermieri che oggi, sempre secondo il dato Ocse, sono in Italia 6,4 ogni mille abitanti contro la media europea di 9,5 - sottolinea Aceti - Anche in questo caso lavorare solo sull'incremento dei posti disponibili per i percorsi universitari non risolverebbe il problema delle carenze infermieristiche. Infatti, la media nazionale delle domande dell'iscrizione ad infermieristica è di 1,2 domande per posto messo a bando, e in alcune regioni non è stata raggiunta neanche 1 domanda per 1 posto".
Per questi motivi, "occorre mettere in campo politiche e provvedimenti concreti volti a strutturare un percorso che punti a 5 obiettivi", elenca l'esperto. "1. Maggior benessere organizzativo (oggi il burnout regna sovrano nelle professioni sanitarie tutte sottostimate come organici); 2. Più coraggio per innovare i modelli organizzativi e professionali al fine di renderli veramente al passo con i bisogni dei pazienti e del Servizio sanitario nazionale; 3. Più sicurezza per i professionisti oggetto di costanti e ripetute aggressioni verbali e fisiche; 4. Maggiori retribuzioni per rendere attrattivo il servizio pubblico rispetto al privato e più conveniente lavorare in Italia rispetto che andare all'estero; 5. Politiche fiscali diverse che consentano non solo di alleggerire il peso per gli studenti", ma anche di "invogliare al rientro nel nostro Paese gli oltre 25.000 medici e 30.000 infermieri laureati in Italia - dove la formazione è tra le migliori al mondo, come tutti ci riconoscono, e che è costata oltre 5 miliardi per queste due professioni - che oggi lavorano altrove, con maggiori guadagni e un futuro/carriera assicurato".