Spettacolo
Mina compie 84 anni, il figlio: “Non festeggia,...
Mina compie 84 anni, il figlio: “Non festeggia, coerente con sé stessa”
Massimiliano Pani ironizza: "Una che non partecipa a nulla, non partecipa neanche al suo festeggiamento"
"Tu immaginati come potrebbe festeggiare Mina e non ti sbagli: non festeggia". Risponde col sorriso all'Adnkronos il figlio di Mina, Massimiliano Pani, nel giorno dell'84esimo compleanno della mamma, nata il 25 marzo del 1940. E c'era da aspettarselo: l'ineguagliata grande interprete della musica italiana ha dimostrato ormai, dopo 46 anni di ritiro dalle scene, di essere poco incline all'apparire e all'autofesteggiarsi. "Una che non partecipa a nulla, non partecipa neanche al suo festeggiamento", dice ancora Pani. Che rivela però che la famiglia l'ha festeggiata, e lui l'ha chiamata per farle gli auguri. "Io le ho fatto gli auguri, certo, ma diciamo che lei è molto minimal: coerente come è sempre stata coerente", dice il figlio dell'artista, noto compositore e arrangiatore musicale.
La tigre di Cremona, è assente dalle scene da 46 anni. L’ultimo concerto in assoluto si tenne il 23 agosto 1978 al teatro tenda 'Bussoladomani' di Lido di Camaiore, divenuto storico perché si trasformò in un disco dal titolo 'Mina Live ‘78', doppio album cult inserito dalla rivista Rolling Stone tra i 100 dischi italiani più belli di sempre. L'artista cremonese spegne oggi 84 candeline e, se lei non fa clamore, tutta Italia la ricorda però con articoli, video e omaggi. A partire da Fiorello, che stamattina ha voluto farle un tributo durante 'Viva Rai2!' eseguendo una speciale versione di 'Tintarella di luna' "perché - ha sottolineato lo showman siciliano - so che ogni tanto ci guarda".
Ma anche sui social, Mina è stata letteralmente sommersa dagli auguri dei suoi fan, che hanno postato brani delle sue canzoni, foto delle sue esibizioni e complimenti. "Sei la regina, dopo di te nessuno", scrivono gli utenti. Tra i brani più citati, 'Mi sei scoppiato dentro al cuore all'improvviso', 'Amor mio' e 'Ancora ancora ancora'. Mina forse non ama festeggiare, ma c'è da giurarci che apprezzerà.
Spettacolo
Marcello Cesena e il monologo virale a Le Iene: “Ecco...
Catastrofi come chiavi per il successo nelle parole del regista e attore: "Quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato"
"A vent’anni provo ad entrare in una scuola di recitazione e alla fine del provino sento qualcuno che dal buio dalla platea mi dice ‘ma dove vuoi andare con quella voce assurda!’. È come se mi avessero sparato: torno a casa e crollo in depressione. Tre giorni dopo mi telefonano: sono ammesso alla scuola. Giuro non ho mai capito cosa è successo". L’attore e regista Marcello Cesena ieri a Le Iene ha offerto un monologo sulla resilienza, raccontando alcuni aneddoti della sua carriera cominciati come catastrofi e poi diventati la chiave per il suo successo. Il motivo? La capacità di volgere a suo favore aspetti che sembravano svantaggiosi.
"Alla fine del secondo anno - racconta Cesena - mi chiama il mio insegnante, dice che la mia voce in teatro non funziona, che io non funziono. Seconda fucilata. Una settimana dopo, sempre lui, inspiegabilmente mi scrittura in un suo spettacolo".
Ed ecco la svolta: “Debuttiamo, ma la mia parte è piccola e capisco subito che sul palcoscenico sono praticamente invisibile -ricorda l’attore- Così, visto che interpreto il ruolo di un tisico, decido che i tisici sono verdi e comincia a truccarmi la faccia color verde mela con la solita voce assurda. Giorgio Albertazzi una sera vede lo spettacolo e chiede chi sia quel pazzo che recita truccato come Kermit la rana, mi fa un provino e mi sceglie per fare il co protagonista di Enrico IV di Pirandello, che è uno dei suoi maggiori successi”.
Da allora, “è sempre andata così: sei troppo alto, sei troppo magro, hai la voce troppo assurda e poi mi davano un ruolo”, spiega il ‘Jean Claude’ della serie comica ’Sensualità a corte’. Che conclude in modo eloquente con un consiglio: "Se davvero ho capito una cosa del mio lavoro è questa: quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato".
Spettacolo
Tornano i ‘Co’Sang’, live a Napoli il...
I due padri dello street rap italiano saliranno sul palco di piazza del Plebiscito per un live in un luogo simbolo della loro città
A 12 anni da quando le loro strade si sono separate, i Co’Sang hanno deciso di mettere fine all’attesa. Il 17 settembre, Luchè e Ntò, considerati i padri dello street rap italiano, saliranno sul palco di piazza del Plebiscito, a Napoli, per un live nel luogo simbolo della loro città. L’annuncio è arrivato con un corto che porta la firma del duo di Marianella, raccontando la storia di quello che succedeva 'Int’o Rione' e che accade oggi, con il modo di rappresentare la realtà.
I Co’Sang, da sempre legati alle proprie radici, sono stati i primi rapper partenopei a valicare i confini di Napoli per arrivare in tutta Italia. Lo speciale evento è prodotto e distribuito da Vivo Concerti. Le prevendite saranno disponibili online da domani alle 14 e nei circuiti di vendita autorizzati dall'8 maggio alle 14.
Spettacolo
Tiziano Ferro, Codacons contro Maionchi: “Messaggi...
L'associazione: "La Rai la rimuova dalla conduzione dell'Eurovision con effetto immediato"
"La Rai deve rimuovere con effetto immediato Mara Maionchi dalla conduzione dell’edizione italiana di Eurovision Song Contest". A chiederlo il Codacons, dopo "le dichiarazioni odierne della stessa Maionchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, e le notizie apparse nelle ultime ore sui mass media circa le pressioni che sarebbero state fatte dalla produttrice discografica su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica".
"Le affermazioni odierne della Maionchi circa il peso e l'aspetto fisico degli artisti, per come riportate dai mass media nelle ultime ore, appaiono del tutto diseducative e potenzialmente pericolose – spiega il Codacons – La discografica, infatti, avrebbe dichiarato che 'lo spettacolo ha qualche esigenza, anche se non è d'obbligo. Ma aiuta essere più magri, è importante, non basilare', frase che sembra voler sostenere che i cantanti magri avrebbero più possibilità di successo rispetto a chi ha qualche chilo in più".
"Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita", conclude il Codacons.