Politica
Massimo Giletti torna in Rai: “Bentornato nella tua...
Massimo Giletti torna in Rai: “Bentornato nella tua casa”
Oggi la firma del contratto che lo legherà a viale Mazzini per la realizzazione di diversi progetti editoriali
Dopo sette anni e dopo l’apparizione di fine febbraio alla guida di 'La Tv fa 70', Massimo Giletti torna ufficialmente in Rai. Oggi la firma del contratto che lo legherà alla Rai per la realizzazione di diversi progetti editoriali. “Siamo molto soddisfatti – dicono l’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi – di riaccogliere uno dei volti più influenti della televisione italiana. Bentornato, Massimo, in quella che è stata per tanti anni la tua 'casa'".
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Europee, Vannacci: “Se eletto non mi dimetterò...
"Valori di libertà e democrazia io li ho difesi sul campo di battaglia"
"Se verrò eletto, mi trasferirò con mia moglie e le nostre due figlie a Bruxelles, farò l’eurodeputato a tempo pieno e mi adopererò al massimo perché torni la pace. Non mi dimetterò dall’esercito: resto un soldato". Lo dice in un'intervista a 'Chi' in edicola da domani Roberto Vannacci, candidato per le prossime elezioni europee. "Mi danno del fascista?", dice il generale. "Quali sono i valori dell’antifascismo? Libertà e democrazia. Io li ho difesi sul campo di battaglia e nessuno di coloro che mi giudicano era al mio fianco a fare la stessa cosa, rischiando la vita".
Vannacci parla anche della polemica sui disabili: "Il mio amico d’infanzia Norberto De Angelis, ex campione di football americano ora disabile, si è subito detto d’accordo con me perché vive tutto sulla sua pelle e perché ha capito quello che intendevo dire riguardo il fatto che, essendo più fragili, hanno bisogno di maggiori attenzioni".
Di Vannacci oggi ha parlato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Radio 1. "Nel momento in cui un militare si vuole candidare deve poterlo fare. Io non ho una enorme simpatia per un altro generale che si candida ... Camporini", ha detto La Russa. "Vannacci - ha aggiunto - secondo me ha il diritto di candidarsi, anche se prima di farlo non doveva entrare in polemica col suo Ministro".
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Lollobrigida risponde a Fiorello: “Condurre Tg1?...
"Ogni tanto mi chiede di condurre qualcosa ma io ho solo il dovere di occuparmi degli imprenditori italiani e del lavoro"
"Fiorello è simpaticissimo per cui è giusto che faccia battute. Ogni tanto mi chiede di condurre qualcosa, una volta Sanremo, un’altra volta il Tg1 io però non ho queste capacità e ho solo il dovere di occuparmi degli imprenditori italiani e del lavoro e questo cerco di svolgerlo al meglio, con uno stipendio immagino più basso di quello che percepirei se facessi quello che mi propone". Risponde così, con ironia, il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, a margine di Cibus, a chi gli chiedeva di commentare la battuta di Fiorello che oggi, su ‘VivaRai2!’, cogliendo lo spunto dello sciopero dei giornalisti Rai e sulle polemiche che ne sono seguite, ha ironizzato sull’ingerenza del governo e ha chiamato in causa lo stesso Lollobrigida scherzosamente come conduttore del Tg1.
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Ferruccio Sansa: “Conflitto di interessi colossale,...
"Naturalmente nessuno è mai contento quando c'è un arresto. Ma è dal 2020, totalmente inascoltato, in solitudine, che denuncio questa situazione"
"Sono l'unico 'belina' che lo diceva da anni". Ferruccio Sansa usa il genovese per commentare la vicenda che riguarda il governatore Giovanni Toti, ai domiciliari nell'ambito di una inchiesta sulla corruzione in Liguria. "Naturalmente nessuno è mai contento quando c'è un arresto - spiega all'Adnkronos il consigliere regionale, ex sfidante di Toti alla guida della Liguria - Ma è dal 2020, totalmente inascoltato, in solitudine, che denuncio questa situazione. Avevo anche portato gli elementi ai Carabinieri".
Per Sansa, "c'è una colossale questione di inopportunità e di conflitto di interessi tra i finanziatori della Regione e di Toti, a partire da Esselunga, e le decisioni e le autorizzazioni che la Regione concede. Non parlo delle questioni giudiziarie in corso ma è evidente che si stava costruendo un rapporto di potere enorme, un conflitto di interessi inappropriato, tra chi finanziava Toti e la destra, compreso Bucci, e chi otteneva concessioni e autorizzazioni dagli stessi enti locali; tra finanziamenti e sponsorizzazioni da una parte e concessioni e autorizzazioni dall'altra. E' un cortocircuito che riguarda anche la Sanità privata e tanti altri ambiti".
"E' ovvio che Toti deve dimettersi, anche per difendersi. Assolutamente", sottolinea Sansa.