Cronaca
Meteo ponte Immacolata, weekend più stabile dopo il...
Meteo ponte Immacolata, weekend più stabile dopo il ciclone: ma c’è una sorpresa
Menù ricco di maltempo oggi, ma per poche ore. Nei prossimi giorni il tempo migliorerà quasi ovunque e torneranno anche temperature più miti
Il ciclone del giorno dell’Immacolata sarà molto veloce, localmente intenso, ma rapido, secondo le previsioni meteo di oggi 8 dicembre 2023.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, suggerisce di prestare attenzione ai venti molto forti sulla Liguria, ai nubifragi sparsi in Sardegna, alla neve in pianura tra Piemonte ed Emilia e ad altre piogge in veloce spostamento da Nord a Sud. Un menù ricco di maltempo oggi, ma per poche ore; nel weekend, infatti, il tempo migliorerà quasi ovunque e torneranno anche temperature decisamente più miti, seppur con sorprese.
Nel dettaglio la Festa dell’Immacolata sarà condizionata dalla discesa dalla Francia di un veloce Ciclone, con traiettoria Costa Azzurra-Corsica-Sardegna-Sicilia, in pratica ‘Una rotta del mare’ attraverso le isole più belle del Mediterraneo. Con questo veloce spostamento, dalla Corsica alla Sicilia in 24 ore, avremo maltempo al mattino sul Nord-Ovest con neve fino in pianura (Basso Piemonte ed Emilia, localmente Lombardia meridionale), piogge intense in Liguria e in Sardegna. Nevicherà in modo diffuso sull’Appennino ligure oltre i 300-500 metri e la dama bianca tornerà a coprire bene le Alpi occidentali e anche l’Appennino Tosco-Emiliano.
Dal pomeriggio l’occhio del ‘Ciclone delle Isole’ sarà proprio sopra la Sardegna con maltempo diffuso intorno al minimo di bassa pressione: sono attese piogge forti soprattutto sul versante occidentale dell’isola e localmente ancora tra Liguria e Toscana costiera. Dalla sera, con l’occhio di bassa pressione centrato sulla Sicilia, il maltempo interesserà ancora le Isole Maggiori e, in parte, il medio Adriatico con una ritornante umida da Est.
Sabato 9 dicembre il ‘Ciclone delle Isole’, con la sua ‘Rotta del Mare’, si sarà portato sulla Libia da dove comunque riuscirà a guastare un po’ il tempo in Sicilia e Calabria: si temono anche locali temporali forti sulle regioni ioniche, ma poi il Ciclone si allontanerà ulteriormente verso Creta e verso il Mediterraneo orientale. Al Centro-Nord la giornata sarà buona, con prevalenza di sole, anche se in serata arriverà una sorpresa: una blanda perturbazione, infida, dal Nord Atlantico potrebbe riuscire a penetrare il campo di alta pressione in formazione e portare un peggioramento con tanta neve in Valle d’Aosta e poi piogge a carattere sparso nella notte successiva.
Domenica 10 dicembre inizierà con piogge sparse al Centro-Nord: al momento sono previste piogge deboli con neve oltre i 900 metri nella notte sulle Alpi, poi al mattino l’instabilità sparsa interesserà solo il Centro con schiarite al Nord; dal pomeriggio, infine, qualche rovescio punterà anche il Sud: una nuova passata di incertezza meteo dopo il miglioramento quasi totale del sabato.
In sintesi, avremo un periodo ballerino durante questo weekend, dalla neve in pianura alla pioggia, dalla burrasca di vento alle schiarite, dal sole delle Alpi ai rovesci di Sardegna, Sicilia e Calabria ionica; non mancherà nulla in questo Ponte dell’Immacolata.
NEL DETTAGLIO
Venerdì 8. Al nord: neve in pianura sul Piemonte, sul piacentino, sul pavese e in collina sulla Liguria qui con venti forti. Al centro: piogge diffuse in Sardegna, piogge sparse in Toscana e sull’alto Lazio. Al sud: bel tempo prevalente, ma peggiora in serata sulla Sicilia.
Sabato 9. Al nord: miglioramento, dalla sera nuova perturbazione. Al centro: ultime piogge sulla Sardegna, migliora altrove con schiarite. Al sud: piogge in Sicilia e sulla Calabria ionica, schiarite altrove.
Domenica 10. Al nord: via via più soleggiato. Al centro: giornata instabile con rovesci sparsi alternati a schiarite. Al sud: soleggiato, dal tardo pomeriggio qualche pioggia.
Tendenza: nuova settimana con qualche piovasco sul settore ligure, su Alpi e Nord-Est, alta pressione in rinforzo altrove.
Cronaca
Grandinata su Roma, chicchi come nocciole imbiancano le...
Intorno alle 21 strade coperte di ghiaccio nel quadrante sud
Grandinata oggi, 2 maggio, su Roma. Intorno alle 21 chicchi di ghiaccio grandi come nocciole hanno interrotto il silenzio della serata romana colpendo con violenza vetture in sosta e in transito e imbiancando in pochi minuti le strade della zona Sud-ovest della Capitale.
Un fuggi fuggi è stato innescato dalla grandinata tra i pedoni che, pur se muniti di ombrello, sono corsi a ripararsi sotto i cornicioni per evitare quelli che sembravano veri e propri 'prioettili' sparati all'impazzata dal cielo. Il fenomeno tuttavia si è esaurito in pochi minuti risolvendosi in un acquazzone che ha sciolto il ghiaccio ripulendo le strade.
Cronaca
Superenalotto, estrazione di oggi 2 maggio: i numeri della...
Centrati tre '5' da oltre 50mila euro
Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi 2 maggio. Realizzati, invece, tre '5' che vincono 57.954,17 euro ciascuno. Le schedine vincenti sono state giocate una online, un'altra in una tabaccheria di Eraclea (Ve) e un'altra ancora presso un tabacchi di Fiumicino (Roma). Il jackpot per il prossimo concorso sale a 98,4 milioni di euro.
Con quanti punti si vince
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Il prezzo di una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
I numeri vincenti di oggi 2 maggio
Ecco la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 14, 43, 54, 69, 80, 90. Numero Jolly: 1. Numero SuperStar: 57.
Cronaca
Regeni, uno degli 007 imputati partecipò a sopralluogo dove...
Mostrate in aula nel processo le foto del colonnello Usham Helmi lungo la strada che dal Cairo conduce ad Alessandria d’Egitto
Uno degli 007 egiziani imputato nel processo per il sequestro e l’omicidio di Giulio Regeni era presente al sopralluogo del 10 febbraio 2016 con i team investigativi lungo la strada dove fu ritrovato il corpo del ricercatore friulano. È quanto emerso dalle testimonianze degli investigatori dello Sco e del Ros sentiti oggi nel corso dell’udienza davanti alla Prima Corte d’Assise di Roma dove sono mostrate anche le foto che ritraggono l’ufficiale egiziano sul luogo del ritrovamento. Uhsam Helmi, secondo quanto riferito dai testi, ha partecipato anche a quasi tutti gli incontri dei team investigativi italiani e egiziani quando erano in corso le indagini sul caso Regeni. “Quello con gli occhiali da sole è il colonnello Helmi, era presente molto spesso”, ha confermato in aula il colonnello del Ros dei carabinieri Loreto Biscardi.
A processo oltre a Uhsam Helmi ci sono anche il generale Sabir Tariq, i colonnelli Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif per il reato di sequestro di persona pluriaggravato, e nei confronti di quest'ultimo i pm contestano anche il concorso in lesioni personali aggravate e il concorso in omicidio aggravato. Rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Sergio Colaiocco il direttore del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato Vincenzo Nicolì ha ricostruito in aula l’avvio delle indagini. “Venivamo da un’esperienza positiva di scambi con la polizia egiziana, eravamo riusciti a interrompere qualche anno prima un traffico di migranti e le aspettative in partenza erano quelle di chiarire la vicenda. All’inizio ci fu una apparente collaborazione, ci consentirono di assistere alle assunzioni di testimonianze ma noi - ha spiegato - cercavamo riscontri oggettivi. Fin da subito le autorità egiziane furono informate che ciò che era emerso dall’autopsia svolta in Italia non era compatibile con le loro ipotesi investigative come l’incidente stradale”.
“Mano a mano che si andava avanti ci furono prospettate altre ipotesi come il coinvolgimento di Giulio Regeni in un traffico di opere d’arte rubate, altre che riguardavano la sua sfera sessuale, poi quella di uno scontro fisico con una persona davanti all’ambasciata. Tutto queste ipotesi investigative della polizia egiziana - ha spiegato Nicolì - non erano però assolutamente riscontrate. Proprio quando il 24 marzo 2016 decidiamo di far rientrare il team investigativo, con i nostri uomini che erano in aeroporto, ho sentito la notizia che gli egiziani sostenevano di aver trovato gli assassini di Giulio Regeni e allora li ho chiamati per dirgli di non partire e di rimanere lì”.
“Poi ci fu la riunione che si svolse in due giorni, il 7-8 aprile 2016. La parte italiana in quell’occasione ha dato conto delle richieste fatte dal nostro Paese rimaste inevase, soprattutto sui dati tecnici. Nel corso dell’incontro dopo l’intervento del professor Fineschi che aveva eseguito l’autopsia eseguita sul corpo del ricercatore, il clima divenne più rigido. Dopo questo incontro ci fu il ritiro dell’ambasciatore da parte dell’Italia”, ha spiegato. Nel corso dell’udienza durante la testimonianza del funzionario dello Sco Alessandro Gallo sono state mostrate in aula anche le foto che erano state scattate ai corpi dei cinque uomini indicati dalla polizia egiziana come responsabili della morte di Regeni e uccisi a loro dire durante un conflitto a fuoco.
“Emerge un’incompatibilità tra le immagini del pulmino e dei corpi con la ricostruzione di un conflitto a fuoco”, è stato spiegato dall’investigatore. Inoltre “dall’analisi sul telefono trovato addosso a uno dei cinque uomini è emerso che, a mezz’ora della scomparsa di Giulio, si trovava a 100 km dal centro del Cairo”.
Legale famiglia Regeni: "Da Egitto ostruzionismo e depistaggi"
"E’ emersa l'assoluta mancata collaborazione egiziana, l'ostruzionismo e i depistaggi. L'inizio della ricostruzione di queste difficoltose indagini al Cairo, e anche il clima di intimidazione". Così l'avvocato Alessandra Ballerini, legale di parte civile della famiglia di Giulio Regeni, al termine dell’udienza davanti alla Prima Corte di Assise di Roma. "C'erano molte contestazioni da parte degli egiziani e molto ostruzionismo. Abbiamo capito le informalità con cui sentivano questi testimoni, non venivano fatti i verbali. Ai nostri investigatori di fatto era impedito di fare domande dirette, e anche chiedere agli egiziani di fare delle domande se questi non le ritenevano pertinenti o più che altro le ritenevano scomode non le ponevano ai ‘testi’", ha sottolineato.