Esteri
George Floyd, accoltellato in carcere l’ex agente che...
George Floyd, accoltellato in carcere l’ex agente che lo uccise
Derek Chauvin ferito in una prigione federale a Tucson, in Arizona: condizioni giudicate stabili
Derek Chauvin, l'ex agente della polizia di Minneapolis condannato per l'omicidio dell'afroamericano George Floyd nel 2020, è stato accoltellato in una prigione federale a Tucson, in Arizona. Lo riporta la Cnn citando fonti informati sui fatti. Le condizioni di Chauvin sono giudicate stabili.
''I dipendenti intervenuti hanno avviato misure salvavita per un individuo incarcerato" che poi è stato trasferito in un ospedale per cure, spiega il Bureau of Prisons in una nota. Nessun dipendente è rimasto ferito durante l'incidente, aggiunge.
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Ucraina, Russia e attacco a Kharkiv: l’analisi e il...
L'Isw, think tank americano, osserva le operazioni e delinea il quadro sul campo
Le prove di attacco della Russia nella regione di Kharkiv non sono una reale nuova offensiva nella guerra in Ucraina. L'obiettivo non è arrivare fino alla città, ma creare una zona cuscinetto che impedisca all'artiglieria di Kiev di arrivare a colpire i territori controllati dai russi. L'Institute for the study of war, think tank americano che monitora il conflitto quotidianamente, analizza gli ultimi sviluppi legati alle operazioni avviate nelle ultime 24 ore.
"I limitati sforzi che i reparti russi stanno profondendo non lasciano pensare a un'offensiva su larga scala per circondare e conquistare la città di Kharkiv", è il dato di fondo evidenziato dall'Isw. "Le operazioni offensive hanno l'obieettivo strategico di ancorare le forze ucraine su questa direttrice e consentire alle unità russe di avanzare in altre aree dell'Ucraina orientale", scrive il think tank delineando la strategia russa, nella quale le azioni nella regione di Kharkiv rappresentano una sorta di diversivo.
Le forze armate ucraine sono consapevoli che le operazioni russe di queste ore "sono un tentativo di creare allarme e panico" a Kiev, che potrebbe "spostare uomini e mezzi dal Donetsk e dal Luhansk per inviarli nell'oblast di Kharkiv".
Il vero obiettivo di Mosca
Se questa situazione si verificasse, le forze di Mosca potrebbero sfruttare condizioni ancor più favorevoli per cercare di conquistare Chasiv Yar, roccaforte ucraina nel Donetsk e snodo fondamentale per lanciare una vera offensiva su larga scala verso il cuore dell'Ucraina. "La ripresa degli sforzi offensivi nell'oblast settentrionale di Kharkiv e il raggiungimento di progressi anche tatticamente significativi potrebbero indurre il comando militare ucraino a schierare uomini e mezzi per la difesa nord della città di Kharkiv", lo scenario delineato dall'Isw.
L'analisi delle forze in campo spinge il think tank a escludere l'ipotesi di un futuro attacco della Russia per conquistare Kharkiv. L'Ucraina, del resto, si appresta a ricevere armi e mezzi che gli Stati Uniti si sono impegnati a inviare con l'ok al maxipacchetto di 61 miliardi di dollari. Kiev ha appena varato una nuova legge sulla mobilitazione che permetterà di inviare al fronte migliaia di uomini.
La Russia, osserva l'Isw, non dispone di risorse per un attacco massiccio in un territorio mai esplorato: avanzare verso Kharkiv significherebbe esporre i reparti alle azioni della difesa ucraina. Mosca, inoltre, nell'area non dispone di unità di elite e hanno già dimostrato un'efficacia relativa sul campo di battaglia.
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Fili staccati e ‘record mondiale’, intoppi e...
Dietro le quinte dei primi 100 giorni post impianto: ecco cos'è successo
Traguardi da record ma anche problemi per l'impianto cerebrale Neuralink, la startup di neuroscienze fondata da Elon Musk. Quando a gennaio di quest'anno la compagnia, che si occupa di interfacce cervello-computer, ha annunciato al mondo di aver eseguito il primo impianto nel paziente zero, Noland Arbaugh, i riflettori mondiali si sono accesi anche sulla tecnologia che ha reso possibile al 29enne, arruolato nello studio Prime, imprese come muovere un cursore, inviare mail, giocare a scacchi e a videogiochi di corse d'auto stile Mario Kart col pensiero.
In particolare colpiva l'identikit dell'impianto: 1.024 elettrodi distribuiti su 64 fili altamente flessibili e ultrasottili per registrare l'attività neurale. Un sistema hi-tech che nei primi 100 giorni dentro il cervello di Noland ha regalato traguardi da record, ma ha costretto anche gli ingegneri e i ricercatori a risolvere intoppi. Incidenti di percorso, poi risolti.
Il problema si è verificato "nelle settimane successive all'intervento - hanno raccontato gli esperti di Neuralink nel loro resoconto - Alcuni fili" del chip "si sono ritirati dal cervello, determinando una netta diminuzione del numero di elettrodi efficaci. Ciò ha portato a una riduzione dei valori di bit al secondo (Bps)", l'unità di misura con cui sono state valutate le performance dell'impianto. "In risposta a questo cambiamento - hanno spiegato ancora gli esperti - abbiamo modificato l'algoritmo di registrazione per renderlo più sensibile ai segnali della popolazione neurale, migliorato le tecniche per tradurre questi segnali in movimenti del cursore e migliorato l'interfaccia utente". Queste modifiche "hanno prodotto un miglioramento rapido e duraturo del valore Bps, che ora ha superato la performance iniziale di Noland".
Nei giorni feriali, Noland è impegnato in sessioni di ricerca per un massimo di 8 ore al giorno. Nei fine settimana, l'uso personale e ricreativo dell'impianto può superare le 10 ore al giorno. Recentemente il paziente zero ha utilizzato il dispositivo per un totale di 69 ore in una sola settimana: 35 di sessioni strutturate e ulteriori 34 di uso personale. Le sessioni permettono di valutare le performance del device. Più sono alti i valori Bps, migliore è il controllo del cursore. Durante la prima sessione, hanno riportato gli esperti, Noland ha stabilito anche "un nuovo record mondiale per il controllo del cursore" con un'interfaccia cervello-computer, "di 4,6 Bps. Successivamente ha raggiunto 8 Bps e attualmente sta cercando di battere i punteggi degli ingegneri Neuralink utilizzando un mouse".
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Il chip di Elon Musk nel cervello tra intoppi e record,...
Dietro le quinte dei primi 100 giorni post impianto: ecco cos'è successo
Traguardi da record ma anche problemi per l'impianto cerebrale Neuralink, la startup di neuroscienze fondata da Elon Musk. Quando a gennaio di quest'anno la compagnia, che si occupa di interfacce cervello-computer, ha annunciato al mondo di aver eseguito il primo impianto nel paziente zero, Noland Arbaugh, i riflettori mondiali si sono accesi anche sulla tecnologia che ha reso possibile al 29enne, arruolato nello studio Prime, imprese come muovere un cursore, inviare mail, giocare a scacchi e a videogiochi di corse d'auto stile Mario Kart col pensiero.
In particolare colpiva l'identikit dell'impianto: 1.024 elettrodi distribuiti su 64 fili altamente flessibili e ultrasottili per registrare l'attività neurale. Un sistema hi-tech che nei primi 100 giorni dentro il cervello di Noland ha regalato traguardi da record, ma ha costretto anche gli ingegneri e i ricercatori a risolvere intoppi. Incidenti di percorso, poi risolti.
Il problema si è verificato "nelle settimane successive all'intervento - hanno raccontato gli esperti di Neuralink nel loro resoconto - Alcuni fili" del chip "si sono ritirati dal cervello, determinando una netta diminuzione del numero di elettrodi efficaci. Ciò ha portato a una riduzione dei valori di bit al secondo (Bps)", l'unità di misura con cui sono state valutate le performance dell'impianto. "In risposta a questo cambiamento - hanno spiegato ancora gli esperti - abbiamo modificato l'algoritmo di registrazione per renderlo più sensibile ai segnali della popolazione neurale, migliorato le tecniche per tradurre questi segnali in movimenti del cursore e migliorato l'interfaccia utente". Queste modifiche "hanno prodotto un miglioramento rapido e duraturo del valore Bps, che ora ha superato la performance iniziale di Noland".
Nei giorni feriali, Noland è impegnato in sessioni di ricerca per un massimo di 8 ore al giorno. Nei fine settimana, l'uso personale e ricreativo dell'impianto può superare le 10 ore al giorno. Recentemente il paziente zero ha utilizzato il dispositivo per un totale di 69 ore in una sola settimana: 35 di sessioni strutturate e ulteriori 34 di uso personale. Le sessioni permettono di valutare le performance del device. Più sono alti i valori Bps, migliore è il controllo del cursore. Durante la prima sessione, hanno riportato gli esperti, Noland ha stabilito anche "un nuovo record mondiale per il controllo del cursore" con un'interfaccia cervello-computer, "di 4,6 Bps. Successivamente ha raggiunto 8 Bps e attualmente sta cercando di battere i punteggi degli ingegneri Neuralink utilizzando un mouse".