Cronaca
Ecco perché l’Italia non potrebbe difendersi da sola...
Ecco perché l’Italia non potrebbe difendersi da sola in caso di attacco
Le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto sull'importanza della Nato
"Non penso esista un futuro senza Nato". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, specificando che il nostro Paese "da solo non potrebbe difendersi, se dovessimo subire un attacco come quello dell'Ucraina non avremmo potuto difenderci e se avessimo subito come quello di Israele durato sei ore, non saremmo riusciti a fermare tutti i missili che Israele è riuscita a fermare".
"Non per colpa di qualcuno, ma perché negli ultimi 40 anni pensavamo di non aver bisogno della Difesa, che le guerre non esistessero più - dice nel corso dell'evento 'La visione lombarda per il futuro dell'Europa' organizzato da Confindustria Lombardia -, che ogni investimento nella Difesa fosse uno spreco. Siamo precipitati in un mondo completamente diverso - ha sottolineato Crosetto - non destinato a tornare indietro come nulla fosse successo, un mondo dove stanno cambiando gli equilibri, quelli nati dopo la II guerra mondiale sono messi in discussione. Si sta affacciando un nuovo modo di dirimere le controversie e se mi interessi ti invado. Non solo: ti faccio una guerra che non è solo quella dei carri armati, è ibrida, partendo dalla disinformazione all'uso degli Houthi per attaccare i trasporti occidentali".
E ha aggiunto: "Siamo in grado di arrivare al 2% in tempi brevi come ci chiede la Nato? No, perché abbiamo questo debito pubblico, questa spesa pubblica, perché non c'é abbastanza consapevolezza a livello politico per togliere la polemica su temi cruciali. Ci dovremmo arrivare nel più breve tempo possibile; la difesa è la garanzia perché tutto il resto esista".
"L'Europa negli ultimi anni ha dato una immagine di sé che nessuno ha mai pensato potesse avere. Questa Europa non esiste dal punto di vista della politica estera, ne ha 27 diverse, della difesa: è esistita solo sull'Euro e su alcune regole, e non quelle importanti. E' facile attaccarla, facile fare slogan per questo" aggiunge il ministro Crosetto. "Questa Europa non ha mantenuto le promesse e va cambiata - conclude - avvicinata alle industrie e alle famiglie, è quella che ha messo regole che non abbiamo capito, fissato la grandezza dei piselli e la curvatura delle banane".
Cronaca
Fidanzati morti in garage a Napoli, il padre di lui si...
Alfredo N. sarebbe morto nello stesso garage in cui perse la vita il figlio con la fidanzata Vida
È morto nello stesso garage in cui un mese fa perse la vita suo figlio con la fidanzata. È stato trovato oggi, 20 maggio, il corpo privo di vita di Alfredo N., il papà di Vincenzo N., che fu trovato morto abbracciato alla sua ragazza Vida S., di origini iraniane.
La tragedia è avvenuta anche stavolta nel garage di famiglia in via Fosso del Lupo, nel quartiere Secondigliano nella periferia di Napoli. La polizia è intervenuta sul posto per effettuare i primi accertamenti. Secondo una prima ipotesi, Alfredo si sarebbe tolto la vita nella stessa maniera in cui morirono i due giovani fidanzati, uccisi dal monossido di carbonio sprigionato dal motore dell'auto acceso all'interno del garage dove si erano appartati.
Cronaca
Studentessa romana violentata su nave da crociera,...
Denunciato un minore. La vittima, 19 anni, era in gita scolastica in navigazione tra Italia, Spagna e Francia
Tre ragazzi maggiorenni arrestati e un minorenne denunciato, tutti francesi. Sono stati fermati dalla polizia di Frontiera nel porto di Genova con l'accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa 19enne romana. Le indagini sono scattate in seguito alla denuncia presentata dalla vittima, in gita scolastica su una nave da crociera in navigazione tra Italia, Spagna e Francia. Ad avvalorare la violenza, avvenuta la notte tra sabato e domenica, ci sarebbero le visite mediche ma anche le immagini delle telecamere a bordo.
Cronaca
‘Giovani per la Pace’, a Catania incontro sul...
Evento dedicato agli studenti e al ricordo di Giuseppe Castronovo,figura cardine dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra,
Mercoledì dalle 10.30 si terrà a Catania, nel Centro Congressuale Fieristico Culturale 'Le Ciminiere', l’evento 'Giovani per la pace' un incontro sul tema dell’impatto delle guerre e dei conflitti armati sui civili, patrocinato dal Comune di Catania, dedicato agli studenti e al ricordo di Giuseppe Castronovo, figura cardine dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, di cui è stato Presidente Nazionale dal 2010 al 2022 e Presidente della Sezione provinciale di Catania dal 1961 fino alla sua scomparsa il 30 novembre scorso.
Durante la mattinata saranno consegnati gli attestati di partecipazione alle scuole siciliane che, negli ultimi anni, hanno preso parte al concorso nazionale indetto dall’ANVCG e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per la 'Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo' che si celebra ogni 1° febbraio. Dopo i saluti istituzionali, interverrà Rita Francardo che racconterà la sua storia di vittima civile di guerra sopravvissuta ai bombardamenti su Catania e ricorderà l’avvocato e Cavaliere di Gran Croce Giuseppe Castronovo con cui ha condiviso tanti anni di battaglie per la categoria presso la Sezione Provinciale dell’ANVCG di Catania.
Verrà poi presentata la dodicesima edizione dell’Atlante delle Guerre e dei conflitti del mondo, una preziosa pubblicazione che ogni anno mappa e approfondisce i conflitti in corso, di cui l’ANVCG è partner attraverso L’Osservatorio, il proprio centro di ricerca internazionale sulle vittime civili dei conflitti. A illustrarne il contenuto sarà Raffale Crocco, Direttore responsabile dell’Atlante, che dedicherà ampio spazio alle domande degli studenti all’interno di un dialogo con Nicolas Marzolino, Consigliere Nazionale dell’ANVCG, giovane vittima civile di guerra che ha perso la vista e la mano destra nel 2013 a Novalesa, nel torinese, a causa di un ordigno bellico della Seconda guerra mondiale. Verrà, infine, presentato il progetto dell’ANVCG 'Giovani per la pace' finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Siciliana che prevede la realizzazione di laboratori didattici sul tema della guerra e dei conflitti armati nelle scuole di tutta la Regione per educare le nuove generazioni a una cultura di pace.