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Milano, a Palazzo Giureconsulti ‘Il diritto alla...
Milano, a Palazzo Giureconsulti ‘Il diritto alla bellezza’, mostra per sostenere coraggio donne
Gli scatti realizzati dalla fotografa Silvia Amodio per l'iniziativa in collaborazione con l’Oréal Italia
In occasione della Milano Civil Week, la festa-evento della cittadinanza attiva e solidale che quest’anno ha per tema 'La Costituzione siamo noi', domani alle ore 18.30 nelle Sala Colonne del Palazzo Giureconsulti in Piazza Mercanti 2, a Milano, Corriere della Sera-Buone Notizie insieme a L’Oréal Italia inaugureranno una mostra fotografica dedicata a 23 donne con diagnosi oncologica.
Un progetto che nasce dalla precedente esperienza delle sfilate de 'La Bellezza Ritrovata', ma che quest’anno cambia format e si trasforma in mostra fotografica, coinvolgendo Silvia Amodio, giornalista, fotografa e documentarista che ha operato scelte espressive che coniugano etica ed estetica affrontando temi complessi come la diffusione dell’Aids in Sudafrica, i bambini lavoratori in Perù e la malnutrizione in Burkina Faso.
Per le 23 donne, seguite dalle associazioni Acto Lombardia, La Forza e il Sorriso e Lilt Milano, protagoniste dei ritratti è stato organizzato nel mese di aprile scorso un vero e proprio shooting fotografico. Una giornata interamente dedicata alla bellezza di queste donne, che nasce dal desiderio e dall’opportunità di far vivere loro un’esperienza straordinaria che le aiuti a riacquisire autostima e fiducia in sé stesse.
A prepararle per gli scatti sono stati i make-up artist di La Roche-Posay e gli hairstylist di L’Oréal Professionnel Paris che, con sensibilità e delicatezza, hanno coccolato e donato un sorriso a queste donne, facendole sentire veramente belle. La preparazione della pelle e il trucco sono stati realizzati utilizzando la linea skincare e make-up Toleriane di La Roche-Posay, una linea di prodotti ad alta tollerabilità adatti alle pelli sensibili, per fare risaltare la forza e la bellezza delle protagoniste. La parte hairstyling è stata coordinata dalla Fashion Squad di L’Oréal Professionnel Paris, che ne ha curato gli hairlook utilizzando i prodotti Tecniart e la piastra a vapore Steam Pod 4.
"Abbiamo voluto essere partner del Corriere della Sera-Buone Notizie sul tema delle donne in terapia oncologica da subito -ha detto Ninell Sobiecka, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia-. E dopo due anni e quattro edizioni diverse per format siamo sempre qui, insieme, con i nostri brand La Roche-Posay e L’Oréal Professionnel Paris a fianco di queste donne coraggiose e bellissime. Per L’Oréal, la bellezza non è solo cura e valorizzazione di sé, ma anche fiducia in sé stessi ed espressione della propria personalità e della propria cultura. Questa mostra rappresenta un momento significativo a sostegno delle donne e vorrei ringraziarle per essersi fatte fotografare mostrando coraggio e determinazione".
Ninell Sobiecka ha preso parte all’iniziativa per testimoniare la sua vicinanza al tema ed è stata ritratta da Silvia Amodio in uno scatto incluso nella mostra. Insieme a lei, hanno partecipato anche Anna Scavuzzo, vicesindaca del Comune di Milano e assessora all’istruzione, Elena Lucchini, assessore alla Famiglia e alla Solidarietà sociale della Regione Lombardia, Alessandra Locatelli ministro per la Disabilità. L’inaugurazione della mostra, a cui si può partecipare gratuitamente fino a esaurimento posti, potrà essere seguita anche in streaming su corriere.it e anche sui canali Facebook, Instagram e Twitter @corrierebuonenotizie con gli hashtag ufficiali: #CivilWeek2024 e #civilweek La mostra sarà visitabile a Palazzo Giureconsulti per l’intera giornata di sabato 11 maggio.
Economia
B7, Hannappel (Philip Morris): “Transitions e catene...
"Oggi la presidente Emma Marcegaglia presenterà il comunicato finale alla presidente Meloni. All'interno due temi molto importanti. Il primo è la transizione digitale, e in particolare l'intelligenza artificiale, che è fondamentale sia gestita non solo in ambito regolatorio ma anche sotto il profilo delle competenze che vanno create dalla scuola alle università, dall'ingresso in azienda e anche durante la tutta la vita professionale delle persone. Il secondo tema è la sostenibilità delle catene globali del valore, che sono fortemente integrate, specialmente in Italia che è un Paese fortemente esportatore di catene locali di valore, fondamentali per ambiti comunitari ma anche extra G7". Ha dichiarato Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato Philip Morris Italia a margine dell’evento B7 Italy 2024, Leading the Transitions Together, l’Engagement Group del G7 presieduto da Confindustria a Roma.
Salute e Benessere
Covid, scoperto il segreto delle forme letali: così mette...
Si chiama ferroptosi la forma di morte cellulare indotta dal virus. Lo studio Usa: "Bersaglio per nuove cure"
Nei casi più gravi di Covid i polmoni subiscono danni estremi. In questi pazienti il virus provoca effetti potenzialmente mortali come polmonite, infiammazione estesa, sindrome da distress respiratorio acuto. Il meccanismo all'origine restava poco chiaro: una lacuna nelle conoscenze su Sars-CoV-2, colmata ora da uno studio della Columbia University pubblicato su 'Nature Communications'. I ricercatori hanno scoperto che dietro l'attacco letale del coronavirus pandemico a livello polmonare c'è la ferroptosi, una forma di morte cellulare che potrà diventare un bersaglio per nuove cure salvavita. "Contrastare la ferroptosi con candidati farmaci mirati - suggeriscono gli scienziati - potrebbe migliorare gli esiti dell'infezione" Covid più severa.
La ferroptosi è stata descritta per la prima volta nel 2012 da Brent Stockwell, che è anche uno degli autori principali del nuovo lavoro. Si tratta di "una tipologia insolita di morte cellulare", mediata dal ferro, "in cui le cellule muoiono perché i loro strati esterni di grasso collassano", spiegano i ricercatori. La ferroptosi "si differenzia dalla forma più comune di morte cellulare, che si verifica sia in contesti patologici sia in processi normali come l'invecchiamento e coinvolge le cellule" stesse, "che sminuzzano le molecole al loro interno" e in pratica si suicidano. La ferroptosi in alcuni casi "è strumentale ai normali processi corporei", ma in altri "può attaccare e uccidere cellule sane". Accade ad esempio "in pazienti con malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, l'Alzheimer e la Sla".
Questo meccanismo, illustrano ancora gli scienziati, può essere sfruttato in due modi. Da un lato, "indurre intenzionalmente la ferroptosi potrebbe contrastare patologie come il cancro" che, come noto, è associato a una pericolosa proliferazione cellulare incontrollata. D'altro canto, "la capacità di inibire la ferroptosi potrebbe offrire ai medici nuovi modi per combattere la morte cellulare quando non dovrebbe verificarsi, come nel caso della malattia polmonare Covid-19". Il nuovo lavoro "aggiunge informazioni cruciali alla nostra comprensione di come Covid colpisce l'organismo e migliorerà significativamente la nostra capacità di combattere le forme potenzialmente letali della patologia", afferma Stockwell. "Speriamo - auspica l'autore - che queste importanti scoperte possano migliorare la nostra capacità di affrontare questa malattia perniciosa che, in troppi casi, uccide ancora".
Cronaca
Agricoltura, Pesce (Crea): “Ricerca pubblica e privata...
“Quello di cercare di ridurre al minimo l’impatto dell’azione antropica, con degli effetti positivi soprattutto per le generazioni future, è un tema che ci vede uniti, ricerca pubblica e ricerca privata”. Così Alessandra Pesce, direttrice del centro di politiche e bioeconomia del Crea, a margine del panel "Ricerca pubblica e privata: un intreccio sempre più indissolubile?", svoltosi nel corso dell’ottava edizione del Mantova Food & Science Festival, durante il quale è stata approfondita l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati in materia di ricerca, in particolare per lo sviluppo di nuove tecnologie da immettere sul mercato, nel campo dell’agricoltura.