Economia
Family business forum, Corbetta (Bocconi): “Nel...
Family business forum, Corbetta (Bocconi): “Nel ricambio generazionale non peggiorata redditività”
L’analisi sui passaggi generazionali delle grandi imprese italiane
"Ci sono dei pro e dei contro nelle imprese familiari: ma allargando lo sguardo abbiamo quadro più generale, in un periodo con successioni molto importanti nel nostro Paese. Perché se è vero che ci sono anche i capitalisti coltelli, ci sono anche i capitalisti responsabili". Parola di Guido Corbetta, professore di Strategia delle imprese familiari all'Università Bocconi, intervenuto durante il Family business forum di Lecco, nella sede della Camera di commercio. Corbetta elenca una serie di aziende molto importanti a livello italiano che hanno vissuto una fase di successione nell'ultimo periodo: da Ferrero a Marcecaglia, da Mediolanum a De Agostini, passando per Prada, Menarini, Guzzi, Fininvest, Brembo, Bolton, Chiesi, De Longhi, Lavazza. "Nel caso Mapei, ad esempio, notavo che da quando sono succeduti i figli Squinzi, la dimensione è di un terzo più grande di quando c'era Giorgio", argomenta Corbetta.
"I ricambi al vertice nell'ultimo triennio sono stati circa 1800”, prosegue. “Vedo delle scelte di governance interessanti: ci sono 305 manager non familiari in più e questo vuol dire che le imprese familiari stanno cominciando a usare queste opzioni. In 315 casi, circa il 20%, è subentrato un manager non familiare. Ci sono 355 ultrasettantenni in meno", prosegue Corbetta, "e una generazione di 40enni e 50enni ha preso responsabilità. Ci sono 210 Under 50 in più, un segnale di cambiamento importante negli ultimi 2 anni. I processi di ricambio generazionale possono avere un impatto positivo o negativo, ma è sicuro che è positivo almeno sui ricavi e che c'è un impatto non negativo sulla redditività. Già riconoscere che nell'ambito di un ricambio generazionale le performance non sono peggiorate a 18-24 mesi di distanza è un elemento importante: che famiglie imprenditoriali hanno imparato a gestire il passaggio generazionale".
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B7, Hannappel (Philip Morris): “Transitions e catene...
"Oggi la presidente Emma Marcegaglia presenterà il comunicato finale alla presidente Meloni. All'interno due temi molto importanti. Il primo è la transizione digitale, e in particolare l'intelligenza artificiale, che è fondamentale sia gestita non solo in ambito regolatorio ma anche sotto il profilo delle competenze che vanno create dalla scuola alle università, dall'ingresso in azienda e anche durante la tutta la vita professionale delle persone. Il secondo tema è la sostenibilità delle catene globali del valore, che sono fortemente integrate, specialmente in Italia che è un Paese fortemente esportatore di catene locali di valore, fondamentali per ambiti comunitari ma anche extra G7". Ha dichiarato Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato Philip Morris Italia a margine dell’evento B7 Italy 2024, Leading the Transitions Together, l’Engagement Group del G7 presieduto da Confindustria a Roma.
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Agricoltura, Corsi (Syngenta): “Collaborazioni...
“La collaborazione tra pubblico e privato è importantissima per un’azienda privata come Syngenta. Abbiamo un portafoglio di circa 500 collaborazioni a livello mondiale che continuano ad aumentare”. Queste le parole di Camilla Corsi, responsabile globale ricerca Crop protection Syngenta, a margine del panel "Ricerca pubblica e privata: un intreccio sempre più indissolubile?", svoltosi nel corso dell’ottava edizione del Mantova Food & Science Festival, durante il quale è stata approfondita l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati in materia di ricerca, in particolare per lo sviluppo di nuove tecnologie da immettere sul mercato, nel campo dell’agricoltura.
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Sostenibilità, la sfida della rendicontazione: Giro...
L’appuntamento, in programma domani alle 10 al Politecnico di Bari, è rivolto a tutti gli stakeholders dell’economia sostenibile
La finanza sostenibile, oggi, non è più un argomento di nicchia: l’interesse verso questo tema, come confermato anche dall’ultimo Forum per la finanza sostenibile, è sempre più diffuso tra i risparmiatori, le imprese e la società civile. Per rispondere alla richiesta di maggiore chiarezza, il Giro d’Italia della Csr, evento itinerante del Salone della Csr e dell’innovazione sostenibile, arriva a Bari con una tappa, l’ottava, dal titolo 'Rendicontazione di sostenibilità: sfida aperta per tutte le istituzioni'. L’appuntamento, in programma il 21 maggio alle 10 al Politecnico di Bari (sala videoconferenze, via Amendola 126), è rivolto a tutti gli stakeholders dell’economia sostenibile, chiamati oggi a misurare l’impatto delle proprie scelte sia per attrarre investitori che per mettere in atto una corretta transizione.
“La trasparenza ha assunto in questi ultimi anni un valore strategico per tutte le organizzazioni, in particolare per le imprese - commenta Rossella Sobrero, del Gruppo Promotore del Salone - Anche per questo il bilancio relativo agli aspetti non finanziari è diventato non solo un documento per rispondere a obblighi formali ma uno strumento di comunicazione per rafforzare la relazione con gli stakeholder”. L’incontro, che si svolgerà sia dal vivo che in streaming sul canale YouTube del Salone, è organizzato in collaborazione con gli atenei pugliesi: oltre all’Università Lum Giuseppe Degennaro, anche il Politecnico di Bari, l’Università degli Studi di Bari, l’Università di Foggia, Università del Salento e Rus Puglia. Il programma dettagliato della tappa è consultabile online sul sito del Salone.
Dopo l’apertura dei lavori con i saluti di Rossella Sobrero, del rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino e del prorettore alla Ricerca e alla Sostenibilità dell’Università Lum Angelo Russo, la tappa barese del Giro d’Italia della Csr entrerà nel vivo con un focus sullo scenario attuale della rendicontazione e della finanza sostenibile, in Puglia come nel resto d’Italia. Sono previsti gli interventi di Donato Calace, Member Efrag Vsme Community e Michele Dassisti, Coordinatore Rus - Università per l’industria. Tra gli argomenti al centro dell’attenzione le nuove direttive europee pensate per influenzare le strategie e gli investimenti delle imprese incoraggiando una transizione sostenibile più rapida.
“Siamo in un periodo di grande fermento in materia di rendicontazione di sostenibilità - conferma Angelo Russo - L’approvazione della Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive) a livello europeo e la conseguente emanazione dello standard Esrs può rivelarsi una bomba a orologeria per tantissime imprese. In tale contesto, che ritengo essere estremamente positivo e propositivo, è innegabile che vi siano tanti punti critici, soprattutto per le Pmi del nostro Paese. Ne parleremo a Bari, con tanti esperti e imprenditori direttamente coinvolti sul campo, per contribuire al dibattito che si sta alimentando in questi mesi”.
La tappa barese del Giro d’Italia della Csr sarà come sempre l’occasione per conoscere più da vicino le esperienze virtuose già in atto sul territorio. A raccontarle saranno diversi esponenti del mondo dell’imprenditoria: Giuseppe Milici, Partner di Deloitte&Touche; Antonio Braccio, Cfo di Acquedotto Pugliese; Stefano Cafagna, Cfo Gruppo Master; Debora Lorusso, Hr Manager Domar, Mara Bucciarelli, Head of Group Sustainable Development di Poste Italiane; Claudia Sanesi, Segretario generale della Camera di Commercio di Brindisi-Taranto e Aldo Cinquegrana, Manager Risk Compliance Kpmg.
Dopo Bari, il Giro d’Italia della Csr proseguirà: la prossima tappa è prevista a Cagliari il 28 maggio. Seguirà l’ultima tappa a Genova l’11 giugno. Il programma completo della giornata è consultabile sul sito del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, giunto quest’anno alla 12esima edizione con il titolo 'Sfidare le contraddizioni'.