Spettacolo
Che tempo che fa, gli ospiti di Fabio Fazio domenica 25...
Che tempo che fa, gli ospiti di Fabio Fazio domenica 25 febbraio
In studio Naomi Campbell
In attesa di Chiara Ferragni, che sarà ospite domenica 3 marzo, Fabio Fazio si prepara ad accogliere gli ospiti di Che tempo che fa nella puntata di domani, domenica 25 febbraio. In studio ci sarà Naomi Campbell. Per celebrare la top model attraverso gli abiti che hanno fatto la sua storia e quella della moda, dal 22 giugno il Victoria & Albert Museum di Londra inaugura la mostra 'Naomi'. Nel 2023 la “Venere nera” ha inoltre debuttato come stilista.
Fazio accoglierà in studio il regista Paolo Virzì, Sabrina Ferilli e Christian De Sica, protagonisti di 'Un altro Ferragosto', nelle sale dal 7 marzo e sequel dell’acclamato 'Ferie d’agosto' del 1996, col quale Virzì vinse il David di Donatello per il Miglior film. Quindi Luisa Ranieri, protagonista della terza inedita stagione de 'Le indagini di Lolita Lobosco'. Musica con The Kolors, nella top 5 dell’airplay radiofonico e nella top 10 dei singoli con 'Un ragazzo una ragazza', brano presentato al 74esimo Festival di Sanremo. Il professor Roberto Burioni, Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele, sarà presente sempre. Per l'attualità, in srudio la vicedirettrice de La Stampa Annalisa Cuzzocrea, Concita De Gregorio, Massimo Giannini, Michele Serra.
Chiude la serata l’immancabile appuntamento con 'Che tempo che fa – Il Tavolo' con Nino Frassica, Mara Maionchi, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni e Ubaldo Pantani. Ospiti della puntata: Simona Quadarella, vincitrice di 2 Medaglie d’Oro negli 800 e nei 1500 stile libero ai recenti Mondiali in vasca lunga di Doha (Qatar), seconda nuotatrice italiana della storia capace di vincere 2 Ori in una singola edizione dei Mondiali; Mago Forest e Katia Follesa, tra i protagonisti di “LOL Talent Show - Chi fa ridere è dentro”; Gabriele Cirilli; Simona Ventura. Torna anche al Tavolo Stash, frontman dei The Kolors.
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Marcello Cesena e il monologo virale a Le Iene: “Ecco...
Catastrofi come chiavi per il successo nelle parole del regista e attore: "Quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato"
"A vent’anni provo ad entrare in una scuola di recitazione e alla fine del provino sento qualcuno che dal buio dalla platea mi dice ‘ma dove vuoi andare con quella voce assurda!’. È come se mi avessero sparato: torno a casa e crollo in depressione. Tre giorni dopo mi telefonano: sono ammesso alla scuola. Giuro non ho mai capito cosa è successo". L’attore e regista Marcello Cesena ieri a Le Iene ha offerto un monologo sulla resilienza, raccontando alcuni aneddoti della sua carriera cominciati come catastrofi e poi diventati la chiave per il suo successo. Il motivo? La capacità di volgere a suo favore aspetti che sembravano svantaggiosi.
"Alla fine del secondo anno - racconta Cesena - mi chiama il mio insegnante, dice che la mia voce in teatro non funziona, che io non funziono. Seconda fucilata. Una settimana dopo, sempre lui, inspiegabilmente mi scrittura in un suo spettacolo".
Ed ecco la svolta: “Debuttiamo, ma la mia parte è piccola e capisco subito che sul palcoscenico sono praticamente invisibile -ricorda l’attore- Così, visto che interpreto il ruolo di un tisico, decido che i tisici sono verdi e comincia a truccarmi la faccia color verde mela con la solita voce assurda. Giorgio Albertazzi una sera vede lo spettacolo e chiede chi sia quel pazzo che recita truccato come Kermit la rana, mi fa un provino e mi sceglie per fare il co protagonista di Enrico IV di Pirandello, che è uno dei suoi maggiori successi”.
Da allora, “è sempre andata così: sei troppo alto, sei troppo magro, hai la voce troppo assurda e poi mi davano un ruolo”, spiega il ‘Jean Claude’ della serie comica ’Sensualità a corte’. Che conclude in modo eloquente con un consiglio: "Se davvero ho capito una cosa del mio lavoro è questa: quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato".
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Tornano i ‘Co’Sang’, live a Napoli il...
I due padri dello street rap italiano saliranno sul palco di piazza del Plebiscito per un live in un luogo simbolo della loro città
A 12 anni da quando le loro strade si sono separate, i Co’Sang hanno deciso di mettere fine all’attesa. Il 17 settembre, Luchè e Ntò, considerati i padri dello street rap italiano, saliranno sul palco di piazza del Plebiscito, a Napoli, per un live nel luogo simbolo della loro città. L’annuncio è arrivato con un corto che porta la firma del duo di Marianella, raccontando la storia di quello che succedeva 'Int’o Rione' e che accade oggi, con il modo di rappresentare la realtà.
I Co’Sang, da sempre legati alle proprie radici, sono stati i primi rapper partenopei a valicare i confini di Napoli per arrivare in tutta Italia. Lo speciale evento è prodotto e distribuito da Vivo Concerti. Le prevendite saranno disponibili online da domani alle 14 e nei circuiti di vendita autorizzati dall'8 maggio alle 14.
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Tiziano Ferro, Codacons contro Maionchi: “Messaggi...
L'associazione: "La Rai la rimuova dalla conduzione dell'Eurovision con effetto immediato"
"La Rai deve rimuovere con effetto immediato Mara Maionchi dalla conduzione dell’edizione italiana di Eurovision Song Contest". A chiederlo il Codacons, dopo "le dichiarazioni odierne della stessa Maionchi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, e le notizie apparse nelle ultime ore sui mass media circa le pressioni che sarebbero state fatte dalla produttrice discografica su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica".
"Le affermazioni odierne della Maionchi circa il peso e l'aspetto fisico degli artisti, per come riportate dai mass media nelle ultime ore, appaiono del tutto diseducative e potenzialmente pericolose – spiega il Codacons – La discografica, infatti, avrebbe dichiarato che 'lo spettacolo ha qualche esigenza, anche se non è d'obbligo. Ma aiuta essere più magri, è importante, non basilare', frase che sembra voler sostenere che i cantanti magri avrebbero più possibilità di successo rispetto a chi ha qualche chilo in più".
"Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita", conclude il Codacons.