Congresso Forza Italia, oggi elezione di Tajani a segretario: “Futuro roseo nel segno di Berlusconi”
Il leader: "Dobbiamo dimostrare che siamo in grado di camminare con le nostre gambe". Eletti vicesegretari Deborah Bergamini, Alberto Cirio, Roberto Occhiuto e Stefano Benigni. Moratti cita il Cav. e si commuove: "Chi cerca la libertà non è mai solo"
Antonio Tajani eletto per acclamazione oggi, 24 febbraio, segretario di Forza Italia. La platea azzurra del congresso ha scandito il coro 'Antonio, Antonio' al termine del voto, dove non si è registrato alcun contrario o astenuto. Eletti anche i quattro nuovi vicesegretari del partito. Le nomine di Deborah Bergamini, Alberto Cirio, Roberto Occhiuto e Stefano Benigni sono state ratificate per alzata di mano. Un solo voto contrario si è registrato sul nome di Benigni, secondo quanto riferito da Maurizio Gasparri al termine della votazione.
"Qui non c'è un leader e quattro vice ma una classe dirigente"
"Qui non c'è un segretario, non ci sono 4 vice, non ci sono 3 capigruppo... C'è una classe dirigente nazionale che è in grado di essere punto di riferimento, da Milano a Roma a Pantelleria. Che è in grado di assumersi la responsabilità di guidare il Paese", ha scandito Tajani, intervenendo dal palco dopo la sua proclamazione a segretario.
"Il primo messaggio di congratulazioni è di Marina e Pier Silvio Berlusconi", ha detto con orgoglio. "Augurano buon lavoro anche in vista delle prossime elezioni europee, continuano a seguire con affetto quella che secondo noi la più bella creatura di Berlusconi".
Quanto a sé, "non sarà facile indossare la fascia di capitano di Berlusconi. Sono felice ma sento una grande responsabilità sulle spalle. Ce la metterò tutta", ha detto il leader azzurro. "Non sarò mai Maradona ma cercherò di far sì che questo movimento coinvolga il maggior numero di persone, conterò molto sugli amministratori locali, dando vita a una sorta di consulta dei sindaci. Noi siamo il Paese del diritto, sarò io - dice - il primo a rispettare le regole. Non possiamo permetterci - ha ammonito - di avere un postificio, non possiamo permetterci di dividerci per piccole questioni, lo dobbiamo per rispetto a Berlusconi, non possiamo dividerci per piccoli interessi particolari".
"Lavoriamo inseguendo la vittoria, perseguendo un risultato, il regalo che possiamo fare a Berlusconi - ha affermato Tajani scaldando la platea -, dobbiamo dimostrare che siamo in grado di camminare con le nostre gambe. C'è una fetta importante del Paese che guarda a noi con straordinaria attenzione".
"Dalla vittoria dipende la sopravvivenza del nostro movimento politico nei prossimi trent'anni", ha scandito il leader di Forza Italia. Il partito "cresce a passo d'alpino" e vede i suoi consensi aumentare "di giorno in giorno". "Del resto - ha osservato - noi non cerchiamo mai di inseguire la vicenda del giorno".
"In Europa si fidano di noi, anche nei palazzi di Bruxelles arriva un messaggio sullo stato salute di Fi. Hanno bisogno di Forza Italia, non li possiamo deludere", ha rimarcato. "Se parte un messaggio forte l'8 e 9 giugno possiamo mandare un messaggio forte, anche sull'ambientalismo che butta fuori l'uomo dall'ambiente".
"Le cose dal punto di vista finanziario in Forza Italia vanno molto meglio - ha poi rassicurato il segretario - stanno crescendo i contributi spontanei, questo significa nel rispetto della legalità, che la situazione va meglio. Ringraziamo Fabio (Roscioli, tesoriere del partito, ndr) per aver messo a posto i nostri conti".
Il neo leader azzurro ha poi rivolto "un pensiero deferente al Capo dello Stato, da segretario di una forza di governo che ha sempre difeso le regole". Quindi riferendosi alle cariche della polizia di ieri in Toscana stigmatizzate da Mattarella, ha rimarcato: "Noi siamo garantisti, le forze dell'ordine non si toccano, rischiano la vita per quattro soldi, le responsabilità sono individuali, se uno o due hanno sbagliato pagheranno, ma non si toccano migliaia di carabinieri e poliziotti".E ha rievocato episodi del passato come "gli sputi in faccia, gli insulti, ricordo in Val di Susa il carabiniere insultato immobile per 10 e 15 minuti, ma anche quello a Roma insultato da un no vax".
"Fi sostiene Metsola"
Poco prima della proclamazione Tajani aveva introdotto l'intervento della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola al Congresso assicurando il sostegno di Fi anche per la prossima presidenza dell'europarlamento. "Oggi sono due anni da quando è iniziata la guerra in Ucraina, stiamo vivendo una situazione complicata con tanti conflitti e abbiamo bisogno di un'Europa forte. Ringrazio Roberta, che è una donna forte che guida il Parlamento europeo, un'amica dell'Italia, è la presidente del Partito popolare europeo e per quanto riguarda Fi è la candidata a fare la presidente del prossimo Parlamento europeo. La sosterremo con grande convinzione".
Metsola: "Antonio sei una guida"
"Sono certa che il vostro fondatore, Silvio Berlusconi, che ha fatto la storia dell'Italia e dell'Europa degli ultime 30 anni e sarebbe fiero di voi, lui ha avuto la lungimiranza di capire che il futuro di Forza Italia era nel Ppe", ha detto Roberta Metsola. "Tu Antonio sei una guida, che da sempre si batte per una Europa più forte".
Intanto anche oggi ad aprire i lavori della seconda e ultima giornata di congresso azzurro è stato un vecchio video con un intervento di Silvio Berlusconi dal palco di Piazza del Popolo, durante la scorsa campagna elettorale. Numerosi gli interventi che hanno preceduto il voto.
Tripodi
"Questo congresso è l'inizio di una nuova grande pagina di futuro nel segno e nel solco di Silvio Berlusconi. Mi piace immaginarci qui anche tra trent'anni, forti di una grande storia e di una grande azione politica che stiamo portando avanti con coraggio e determinazione all'interno di quel governo di centrodestra votato dagli italiani con così largo consenso", ha detto il sottosegretario di Stato agli Esteri, Maria Tripodi, intervenendo dal palco del Congresso di Forza Italia.
Cappellacci
"Forza Italia con Tajani prosegue il suo cammino politico nel segno indelebile impresso dal più grande statista degli ultimi 50 anni, Silvio Berlusconi", ha dichiarato il deputato e coordinatore regionale della Sardegna, Ugo Cappellacci, durante il congresso. "Il nostro movimento - ha proseguito Cappellacci- è il riferimento di tutti coloro i quali vogliono equilibrio nella politica internazionale, in Europa, nel rapporto tra Sud e Nord del Paese. Ed è la casa di tutte le donne e gli uomini che credono nei valori popolari, cattolici, liberali, europeisti. Insieme ai nostri militanti, a un movimento giovanile che è la fucina di politici di nuova generazione e ai nostri dirigenti - ha concluso - proseguiremo quel gioco di squadra intorno al segretario nazionale".
Galliani
"Forza Italia c’è. Con il Congresso nazionale segniamo un passo verso il futuro. Un futuro tracciato dal nostro presidente Silvio Berlusconi che trent’anni fa, grazie a una geniale intuizione, ha fondato un partito con radici solide, ispirato ai valori europeisti, liberali, garantisti, cattolici. Oggi, forti degli insegnamenti di Berlusconi, guardiamo con fiducia al futuro, con la consapevolezza di rappresentare il perno di una coalizione di centrodestra scelta dagli elettori per guidare il Paese. Chi non credeva nel futuro di Forza Italia si dovrà ricredere. Grazie alla guida di Antonio Tajani continueremo, con la nostra azione politica, a lavorare nell’interesse degli italiani e a tutelare le famiglie, le imprese, i lavoratori e i cittadini più fragili". Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Adriano Galliani, a margine del Congresso nazionale di Forza Italia.
La commozione di Moratti
Letizia Moratti, presidente della Consulta azzurra, si commuove al congresso di Forza Italia ricordando la figura di Silvio Berlusconi: "Chi cerca la libertà non è mai solo, diceva il nostro presidente Berlusconi. E noi siamo tanti, siamo tantissimi", ha detto l'ex sindaca di Milano concludendo il suo intervento, con la voce rotta dall'emozione.
"Congratulazioni e buon lavoro ad Antonio Tajani che saprà svolgere al meglio il compito che gli è stato affidato e saprà guidare Forza Italia, supportato da una validissima squadra, con entusiasmo, competenza ed equilibrio. Il congresso nazionale di Roma si è concretizzato in due giorni intensi di straordinaria partecipazione e contenuti. Il mio più grande ringraziamento a chi mi ha sostenuta e accompagnata anche in questo nuovo percorso. Persona al centro e libertà siano sempre la nostra bussola per dare risposte ai nostri cittadini, per costruire una società migliore. Ci aspettano grandi sfide, insieme con impegno e passione le vinceremo! Forza Italia!".
Gasparri
"Noi siamo una forza di garanzia, in un mondo di pifferai magici. Siamo il contrario dell'improvvisazione grillina, abbiamo resistito a questa ondata di odio generale".. ha affermato dal palco il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Stefania Craxi
"Buon lavoro ad Antonio Tajani, che ha ricevuto oggi, in questo importante passaggio congressuale, una rinnovata legittimazione da parte della sua comunità". Così Stefania Craxi, senatore di Forza Italia e presidente della Commissione Affari esteri e difesa a Palazzo Madama. "Accanto a lui ci impegneremo a costruire il futuro di Forza Italia, aprendoci al dialogo e alla collaborazione con tutte quelle articolazioni popolari, liberali e riformiste che vogliono condividere un percorso politico per costruire l’altra Europa, ossia quella che non c’è e che serve, per rafforzare le storiche battaglie di libertà, a cominciare da quella sulla giustizia. Ci avviamo verso il futuro sospinti dall’entusiamo della nostra gente, a cominciare dai delegati e dai rappresentanti dei territori che in questi due giorni hanno animato con le loro idee e con le loro proposte l’Assise nazionale. Da parte mia, ringrazio per la fiducia il Segretario e i delegati. Onorerò il mio impegno in Segreteria nazionale con un lavoro continuo e costante, con idee e passione".
Politica
Sondaggio politico, Fratelli d’Italia cala e Pd cresce
Fratelli d'Italia cede lo 0,3% e scende al 29,5%, mentre il Partito Democratico guadagna lo 0,3% e arriva al 22,7%
Fratelli d'Italia in calo, il Pd sale. Le distanze tra i primi due partiti si riducono secondo il sondaggio Swg che fotografa le intenzioni di voto, ad oggi, per il Tg La7. Fratelli d'Italia cede lo 0,3% e scende al 29,5%, mentre il Partito Democratico guadagna lo 0,3% e arriva al 22,7%. In discesa il Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,4% e ora vale l'11,4%. In crescita Forza Italia, che guadagna lo 0,4% e si attesta all'8,7% staccando la Lega, che passa dall'8,4 all'8,5%. Passo indietro di Verdi e Sinistra, ora al 6,9%.
Seguono a distanza Azione (2,8%), Italia Viva (2,2%), +Europa (1,9%), Sud chiama Nord (1,2%), Noi Moderati (1,1%) e Pace Terra Dignità (1.1%).
Politica
Meloni-Canfora, sentenza di non luogo a procedere per lo...
Lo ha stabilito oggi il giudice monocratico del tribunale di Bari dopo che nei giorni scorsi la presidente del Consiglio aveva rimesso la denuncia per diffamazione
Oggi pomeriggio il giudice monocratico del tribunale di Bari, come chiesto stamane durante una breve udienza anche dalla Procura della Repubblica, ha emesso la sentenza di 'non luogo a procedere' nei confronti dello storico e filologo Luciano Canfora, imputato per diffamazione aggravata ai danni della presidente del consiglio Giorgia Meloni. Quest'ultima nei giorni scorsi aveva rimesso la querela. Stamane l'avvocato difensore di Canfora, Michele Laforgia, ha comunicato, durante la stessa udienza, l'accettazione della rimessione della querela. Lo scorso 16 aprile il giudice monocratico della prima sezione del tribunale di Bari Antonietta Guerra, su richiesta della Procura della Repubblica, al termine dell'udienza predibattimentale aveva rinviato a giudizio Canfora davanti al giudice del dibattimento.
I fatti risalgono ad aprile del 2022 quando la leader di Fratelli d'Italia non era ancora premier ma solo parlamentare e leader di Fratelli d'Italia. Il convegno in cui Canfora pronunciò le frasi incriminate ("neonazista nell'anima", mentre parlava della guerra in Ucraina e dei neonazisti di quel Paese, e poi "una poveretta", "è trattata come una mentecatta pericolosissima"), si teneva nel liceo scientifico Fermi del capoluogo pugliese. L'accusa era aggravata dal fatto di aver pronunciato le frasi contro un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni. La difesa aveva chiesto il "'non luogo a procedere' perché il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato o perché non punibile per esercizio del diritto di critica, in particolare del diritto di critica politica".
Politica
M5S, Di Maio: “Tra Grillo e Conte guerra di potere,...
Il rappresentante speciale dell'Ue per il Golfo Persico 'A casa di Maria Latella', in onda domani sera: "Io avevo portato il Movimento a essere filoatlantista, contro l'uscita dall'euro e a favore dell'Ue"
Più vicino a Conte o a Grillo? "Difficile dire perché i due non hanno una questione politica. È una questione di potere ed è incredibile perché Grillo dovrebbe essere l'azionista e Conte l'amministratore delegato, se vogliamo usare un termine aziendale, ma lo stipendio di Grillo dipende da Conte e invece dovrebbe essere viceversa. Questo sta creando non so se l'ultimo atto del Movimento 5 Stelle, ma lo ha portato al livello più basso". Lo afferma Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell'Ue per il Golfo Persico ed ex ministro degli Esteri, intervenendo nella puntata di 'A casa di Maria Latella', che andrà in onda domani sera su Rai 3 alle 23.15.
"E mi dispiace per le posizioni perché io avevo provato il più possibile a portare il M5S sul filo atlantismo, su una posizione più bilanciata su Israele, contro l'uscita dall'euro e a favore dell'Unione europea e abbiamo preso il 33% nel 2018. Adesso sembra essere in atto un ritorno all'indietro e stanno al 9%", aggiunge.
Elly Schlein si può fidare di Giuseppe Conte? "Io con Conte non parlo da tanto tempo. Però io ricordo un Conte che ha sempre avuto, ma legittimamente, l'ambizione di tornare a palazzo Chigi, e come presidente del Consiglio ovviamente, in nessun altro ruolo. Se questa è la stessa ambizione di Giuseppe Conte anche oggi è chiaro che Elly Schlein ha un problema perché il Movimento 5 Stelle a questo punto si pone come forza assolutista nella coalizione che vuole la leadership della coalizione pur non avendo i numeri", dice Di Maio.
"Perché dobbiamo dire che la leader Elly Schlein sta portando avanti il Pd ottenendo dei risultati molto lusinghieri rispetto al Movimento 5 Stelle - evidenzia - Anche permettendo il ritorno a casa di molti nostri ex elettori che ci votavano nel 2018 perché delusi dalla sinistra oggi stanno votando Pd, mentre altri stanno nell'astensionismo".
"Israele in guerra non con Stati ma contro terroristi, tenere aperto dialogo con Iran"
Quanto al Medio Oriente, "lavoriamo per evitare un'escalation militare in tutta la regione. Dobbiamo dire che il 7 ottobre ha profondamente modificato lo status qui in Medio Oriente, è stata la più grande strage di ebrei dall'Olocausto, ad opera di un'organizzazione terroristica. Israele non sta fronteggiando altri Stati, è in guerra con organizzazioni terroristiche o organizzazioni paramilitari", dice Di Maio.
"Quello che noi possiamo augurarci per il Medio Oriente, quello a cui lavoriamo continuamente - spiega - è sempre più dialogo tra il mondo arabo moderato, tra gli Stati arabi moderati e Israele e che la diplomazia vinca nel senso che sia in grado di ripristinare un'equazione di sicurezza nella regione, ma non ci sarà un'equazione di sicurezza duratura per il Medio Oriente senza la soluzione 'due popoli e due Stati' che in questo momento è molto complicato perché le posizioni sono molto polarizzate".
"L'Iran oggi attacca direttamente Israele. Non era mai successo. E poi i suoi alleati dell'asse della resistenza, come lo definiscono loro, gli Houthi, Hezbollah e le altre milizie continuano a colpire le nostre navi commerciali nel Mar Rosso, Israele, le truppe americane nella regione, quindi è molto complicato oggi dialogare con l'Iran ma dobbiamo lasciare i canali aperti per veicolare i messaggi che servono alla de-escalation", afferma Di Maio.
"Tornare? Mi sto disintossicando, ma ricaduta possibile"
Pensi di tornare in politica? "La politica è qualcosa che crea dipendenza - risponde - Io spero di starmi disintossicando, però, come tutte le ricadute, tutto è possibile".
"Il giorno della mia sconfitta alle politiche, quando ho perso con lo 0,6%, è il giorno che benedico - dice Di Maio - Ho vinto diverse elezioni nella mia vita e poi ho perso quella che mi ha cambiato la vita. Io mi aspettavo di riuscire a rientrare in Parlamento, con pochissimi numeri ma di ricominciare da lì, questo non lo nascondo, ma di fatto poi dopo quella sostanziale sconfitta, nel giro di due settimane ho incontrato la mia partner con cui adesso abbiamo un figlio e poi da lì è iniziata la strada per la candidatura a Bruxelles come rappresentante speciale del Golfo".
Il rapporto con Mario Draghi? "È stata una pietra miliare del mio percorso politico, forse anche la più importante dopo la mia prima elezione in Parlamento, che come la prima volta non si scorda mai. Con Mario Draghi restiamo in contatto sempre, ovviamente sempre e solo per scambiarci considerazioni su come stiamo, sulla vita personale, non abbiamo nessuna iniziativa politica insieme, nessun discorso politico insieme", precisa.