Economia
Valente (Asi), “E’ l’Italia il terzo...
Valente (Asi), “E’ l’Italia il terzo contributore in Esa”
Il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana smentisce gli ultimi dati: "Commesso un errore grossolano, abbiamo investito 680 milioni. Lo studio dell'Osservatorio PoliMi non conteggia i 100 milioni trasferiti nel 2023, bastava chiedere a noi"
E' "l'Italia il terzo Paese contributore dell'Esa nel 2023, dopo Germania e Francia" dunque non c'è stato un arretramento negli investimenti per le attività spaziali italiane, perché "rispettivamente la Germania ha investito 1,05 miliardi, la Francia 1 miliardo, l'Italia 680 milioni di euro mentre il Regno Unito 610 milioni di euro collocandosi al quarto posto". A scandirlo è il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, intervenuto oggi all'evento di saluto dell'astronauta Walter Villadei, a Roma, presso l'Aeronautica Militare. Valente, corregge così i dati pubblicati il 13 febbraio scorso dall'Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano, e afferma: "I dati sono errati, l'Italia non arretra al quarto posto ma mantiene il terzo posto, mentre è il Regno Unito a collocarsi dietro di noi". "Al solo scopo costruttivo voglio chiarire che, siccome è l'Agenzia Spaziale Italiana che contribuisce in Esa, essendo il serbatoio che riceve i fondi della Presidenza del Consiglio, probabilmente una verifica con l'Asi da parte di coloro che hanno realizzato lo studio dell'Osservatorio avrebbe evitato questo errore grossolano" afferma Valente. Il presidente Valente spiega, in dettaglio, che "se in termini di ministeriale Esa, l'Italia ha investito oltre 3 miliardi di euro, lo studio a cui mi riferisco - e che contesto - riguarda la contribuzione nel 2023 che ovviamente è legata all'andamento dei programmi dell'Italia in Esa. Ebbene, il dato pubblicato dall'Osservatorio PoliMi che vuole l'Italia a 580 milioni di investimento è sbagliato - e questo dato sbagliato collocherebbe l'Italia al 4° posto dopo l'Uk, a cui l'Osservatoio ha conteggiato 610 milioni di euro di investimenti". "Peccato che il dato dell'Osservatorio non computa all'Italia 100 milioni di euro che sono già stati trasferiti nel 2023 in Esa e che portano la contribuzione dell'Italia a 680 milioni e, quindi, al terzo posto dopo Germania (1,05 miliardi di euro) e Francia (1 miliardo di euro), mentre al quarto posto si colloca il Regno Unito (610 milioni)" argomenta Valente. In altre parole, il presidente dell'Asi chiarisce ancora che "l'Italia ha investito 680 milioni di euro e non i 580 milioni citati nella pubblicazione: i ricercatori non hanno conteggiato tutti i finanziamenti che abbiamo invece realizzato". (di Andreana d'Aquino)
Economia
HDBank targets high growth in 2024: $625.5m profits, 30%...
HCM CITY - Media OutReach Newswire - 29 April 2024 - The Hồ Chí Minh City Development Joint Stock Commercial Bank (HDBank, stock code: HDB) has announced an ambitious pre-tax profit target of VND15.85 trillion (US$625.5 million) for 2024, a 22% increase from the previous year, at its annual general meeting on Friday, April 26.
One of the key factors driving growth is the lender’s focus on maintaining profitability ratios such as ROA and ROE.
In 2024 the bank remains on track for high growth while continuing improving its comprehensive environmental, social and governance (ESG) strategy.
The bank is projecting total assets to exceed VND700 trillion (US$27.6 billion) this year, up 16% from 2023.
Total deposits are expected to reach VND624 trillion (US$24.6 billion), up 16%.
Loans outstanding are projected to exceed VND438 trillion (US$17.28 billion) in line with the credit growth quota allocated by the central bank.
This year the bank plans to increase its charter capital by 5% to VND29.1 trillion ($1.15 billion) by issuing shares.
In 2023, it has managed to ensure a low bad debts ratio of 1.5% and achieve a capital adequacy ratio (CAR) of 12.6%, among the highest in the industry.
The annual general meeting also agreed to increase the dividend payment rate in 2023 to 30% from 25% with a maximum of 10% in cash, based on the business results it achieved.
In 2023, profit before tax topped VND13 trillion (US$613 million), up 26.8 % from 2022. HDBank achieved an ROA of 2% and an ROE of 24.2%, placing it among the top banks in the industry.
In the first quarter of 2024, HDBank continued to achieve significant pre-tax profits, which topped VND4 trillion (US$157.8 million), a 43.6% jump year-on-year. Its ROE was 26.2%, credit growth was 6.2% and bad debts were controlled at 1.68% in the first quarter. Its CAR based on Basel II standards exceeded 13.7% in the period.
HDBank has consistently delivered for its shareholders, and this year is no exception as it plans to pay a dividend of 30%, with a maximum of 15% in cash and the rest in stocks.
Economia
Alperia, da Consiglio sorveglianza ok al bilancio 2023
Il Consiglio di Sorveglianza di Alperia SpA ha approvato oggi il bilancio di esercizio della società e il bilancio consolidato del Gruppo Alperia relativi all’anno 2023, i cui progetti sono stati predisposti e approvati dal Consiglio di Gestione della Società in data 28 marzo 2024. Il Consiglio di Sorveglianza, a fronte di un utile netto di Alperia Spa pari a circa 39,6 milioni di euro, all’esito di attenta valutazione, ha altresì approvato la proposta del Consiglio di Gestione in merito alla destinazione dell’utile dell’esercizio 2023 della società e, quindi, di sottoporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione ai soci di un importo pari a 34 milioni di euro a titolo di dividendi, l’accantonamento di circa 2 milioni di euro a riserva legale e il riporto a nuovo dei restanti circa 3,6 milioni di euro. Il Consiglio di Sorveglianza, si legge in una nota, ha approvato anche la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del gruppo riferita al 2023, il cosiddetto bilancio di sostenibilità, nella forma di relazione distinta, ai sensi del Decreto Legislativo 254/16. Inoltre, il Consiglio di Gestione di Alperia SpA ha approvato l’eventuale emissione del prestito obbligazionario destinato anche a investitori retail in Italia.
In merito a tale possibile emissione, preannunciata da Alperia il 29 marzo scorso, il Consiglio di Gestione della Società ai sensi dell’art. 2410 del codice civile e di quanto previsto dal vigente Statuto sociale, ivi incluso l’articolo 16.1(xi)(e), ha approvato e autorizzato l’emissione del nuovo prestito obbligazionario green per un ammontare compreso tra i cento e i duecentocinquanta milioni di euro destinato a investitori qualificati italiani ed esteri, nonché al pubblico indistinto e a persone fisiche residenti in Italia. Le obbligazioni avranno un taglio minimo pari a 1.000 euro e una durata di cinque anni dalla data di emissione con facoltà di rimborso anticipato volontario a partire dal terzo anno. Il tasso di interesse, la cui determinazione avverrà nell’imminenza dell’avvio del collocamento, sarà fisso e non inferiore al 4,5 % su base annua, riconosciuto con periodicità semestrale.
Con questa iniziativa Alperia si pone l’obiettivo di rafforzare il rapporto con il territorio, offrendo anche alla popolazione la possibilità di investire in obbligazioni green finanziando la strategia di sostenibilità del Gruppo e quindi di prender parte insieme ad Alperia allo sviluppo sostenibile e alla transizione energetica. Alperia intende richiedere l’ammissione a quotazione delle obbligazioni sul mercato regolamentato della Borsa di Irlanda (Euronext Dublin) e sul Mot, il mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana. E' atteso che alle obbligazioni sarà attribuito un rating da parte di Fitch. Si procederà con l’offerta delle obbligazioni tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, qualora sussistano idonee condizioni di mercato, subordinatamente all’approvazione del prospetto informativo da parte della Central Bank of Ireland e la successiva cosiddetta 'passaportazione' in Italia presso Consob. Delibera favorevole al riguardo è stata assunta, ai sensi del vigente statuto sociale, anche dal Consiglio di Sorveglianza.
Economia
Arriva Wishew, il nuovo social ‘made in Italy’...
Il social network italiano ha raccolto oltre 50 mila iscritti in sole due settimane prima del lancio. Un record per una startupi italiana che ha in Lmdv Capital il principale investitor
E' ormai questione di ore il debutto negli Stati Uniti di Wishew (pronunciato 'wish you', all’americana) il social network italiano che ha raccolto oltre 50 mila iscritti in sole due settimane prima del lancio. Un record per una start up tutta italiana che ha in Lmdv Capital il principale investitor. Lmdv Capital, infatti, ha sposato il progetto di 3 giovani imprenditori italiani diventandone il principale investitore. Fondato da Giacomo Vose (39 anni) Antonino Risicato (29) e Vincenzo De Caro (29), Wishew permetterà di postare video chiedendo agli altri utenti un dollaro (o più) per realizzare il sogno di una vita.
"Wishew porta il mondo del crowdfunding su un altro livello - spiega Giacomo Vose-. Vogliamo offrire a miliardi di persone la possibilità di realizzare un sogno al di là delle loro possibilità: un viaggio ai tropici, un pianoforte, un master universitario; qualunque cosa. Basterà postare il proprio video e chiedere l’aiuto della comunità: abbiamo ‘bannato’ i ‘like’, ma ci sarà un tasto per donare 1 dollaro e l’algoritmo premierà chi dona di più e più spesso". Il primo orizzonte di Wishew sarà gli Stati Uniti, dove si concentra il 49% del crowdfunding mondiale: il business model di Wishew partirà da questo primato, trattenendo una piccola quota delle donazioni ed offrendo pacchetti di sponsorizzazione dei desideri.
"Qui ci concentreremo per i prossimi due anni prima di rendere la App disponibile in Europa", riprende Vose. "Wishew sarà, soprattutto, una comunità di persone con un sogno nel cassetto che chiede l’aiuto delle altre per realizzarlo ed è, nel contempo, pronta a donare il proprio. È uno strumento partecipativo, è uno strumento genuino, è un social network che cambia in un colpo solo la focalizzazione: non più 'l’apparire' ma l’altruismo, la reciprocità e i desideri più profondi. Sappiamo che ci saranno molti utenti facoltosi che doneranno senza chiedere, ma il nostro target sono le persone della classe ‘media’ che si scambieranno esperienze e donazioni".
Nell'arco di due anni, rileva Leonardo Maria Del Vecchio che, oltre essere Chief Strategy Officer di EssilorLuxottica, è anche Presidente della Fondazione filantropica OneSight EssilorLuxottica Italia Ets, "ci apriremo al mercato globale ma non sarà questa l'unica novità: puntiamo ad arricchire Wishew con un intero nuovo livello dedicato alle charity e al mondo del volontariato. Sostenere un progetto che ha un modello di business articolato e può diventare anche motore di progresso e di miglioramento per le persone è l'ideale di imprenditoria che sto perseguendo con la mia azienda Lmdv Capital”.