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Europee, Corazza: “Europa al bivio, 81% cittadini...
Europee, Corazza: “Europa al bivio, 81% cittadini ritiene voto importante”
Direttore ufficio in Italia del Parlamento europeo, 'una democrazia forte vede una larga partecipazione, a cominciare dal 9 maggio lanceremo una serie di iniziative, i giovani sono il nostro primo target'
"Un eurobarometro pubblicato qualche giorno fa ci dice che l'81% degli intervistati ritiene il voto alle elezioni europee particolarmente importante per il contesto in cui siamo. Abbiamo un'Europa al bivio, sempre più schiacciata da regimi autoritari, sempre più vittima di disinformazione, e quindi il primo messaggio che dobbiamo dare è andare a votare". Così Carlo Corazza, direttore dell’ufficio in Italia del Parlamento europeo, in occasione della presentazione delle attività della campagna istituzionale per promuovere la partecipazione al voto dell'8 e 9 giugno presso lo Spazio Esperienza Europa David Sassoli a Roma.
"Una democrazia forte, vibrante, vede una larga partecipazione - aggiunge Corazza - Lanceremo una serie di iniziative a cominciare dal 9 maggio, Festa dell'Europa, tra cui un evento sull'identità e il futuro dell'Ue e una festa-concerto dove verranno letti dei brani sull'integrazione europea e sulla democrazia, come il discorso di Pericle. Alla fine con tutti gli artisti presenti spingeremo un bottone che darà il via all'illuminazione di tutti i siti iconici della storia e della cultura europea in tutta Italia".
"I giovani sono il nostro primo target - dice ancora Corazza - Qui ad Esperienza Europa organizzeremo dei dibattiti con i leader politici che risponderanno ai giovani i quali votano la prima volta su qual è la loro ricetta, se vogliono un'Europa più forte, più federale, oppure pensano sia meglio tornare allo Stato-nazione".
Ecco tutte le attività istituzionali in Italia in vista delle elezioni europee: il 9 maggio, in piazza del Campidoglio dalle 19.00 alle 21.00, si terrà un evento con letture e musica voluto dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e da Roma Capitale. Partecipano, tra gli altri: Alfa, Lorenzo Baglioni, Lino Banfi, Cristiana Capotondi, Anna Favella, Giulia Molino, Ale della Giusta, Edoardo Purgatori. L’iniziativa sarà anticipata da un dibattito a carattere istituzionale al Campidoglio, Aula Giulio Cesare, ore 09.00.
L’8 maggio, presso Luiss Hub, dalle 19.00, ci sarà un evento organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo a Milano e dalla Rappresentanza della Commissione europea a Milano con la partecipazione, tra gli altri, di: Gaia, Elio (Elio e le storie tese), Francesco Oggiano e Roberto Vecchioni.
Durante la serata del 9 maggio a Roma ci sarà l’accensione simbolica, con i colori dell’Unione europea, di edifici e luoghi culturali che in Italia rappresentano la storia e l’identità europea, come palazzi comunali, piazze, siti archeologici. L’iniziativa, che coinvolge anche altre capitali europee, viene anticipata in alcune città già l’8 maggio, si ripeterà l’8 e 9 giugno ed è in collaborazione con l’Associazione Civita, Enel, Anci e Ministero dei Beni Culturali.
Dal 9 maggio al 9 giugno, si terrà una city escape che vedrà coinvolto, come punto d'arrivo, lo spazio interattivo Europa Experience - David Sassoli. L’esperienza permetterà di scoprire l’identità europea di Roma attraverso scrittori e intellettuali europei che hanno vissuto la città. I partecipanti cammineranno per la capitale risolvendo enigmi a carattere culturale e storico, e riscoprendo i suoi angoli nascosti. L’esperienza, nata dalla collaborazione con la start-up Garipalli, sarà a fruizione gratuita.
Dal 17 al 19 maggio a Forlì si tiene uno degli European Youth Event (Eye) che quest’anno si svolgono in quattro città europee: un’opportunità di incontrare altri giovani, ispirarsi a vicenda e scambiare idee con esperti, attivisti e decisori. Chiunque tra i 16 e i 30 anni può partecipare alle attività, discutere questioni chiave e condividere idee sul futuro dell’Europa. L’Eye di Forlì è organizzato dal Punto Europa di Forlì dell'Università di Bologna, ed è co-finanziato e sostenuto dal Parlamento europeo, con la Commissione europea.
Il 23 maggio a Bruxelles si terrà il dibattito tra i candidati alla presidenza della Commissione europea, presso l’emiciclo del Parlamento europeo. Proiezioni locali saranno organizzate anche dagli Uffici in Italia del Pe e dalle Rappresentanze della Commissione europea. Il 9 giugno sarà possibile partecipare alle Election Night nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, e a quelle organizzate a Roma e Milano da Ufficio del Pe e Rappresentanza della Ce in Italia. Incontri, dibattiti, eventi per celebrare l’Europa e invitare al voto si terranno sia nelle Università, sia a Esperienza Europa - David Sassoli a Roma, sia, in collaborazione con la rete Europe Direct, su tutto il territorio nazionale.
Cronaca
Chico Forti, chi è e perché era in prigione in Usa: la...
Il 1 marzo scorso l'annuncio di Giorgia Meloni da Washington: "Rientrerà in Italia"
Ultime settimane negli Usa per Chico Forti, il 65enne trentino detenuto per quasi 24 anni a Miami dopo una condanna all'ergastolo senza appello per l'omicidio dell'imprenditore australiano Dale Pike, ha lasciato oggi il carcere per essere trasferito in una struttura federale per l'immigrazione, ultimo passaggio prima del trasferimento in un carcere italiano.
Dal wind surf all'accusa di omicidio
Enrico Forti, detto Chico prima di essere arrestato era un campione di windsurf, documentarista e produttore televisivo. Ma la sua carriera venne interrotta bruscamente nel 1998 quando viene accusato dell'omicidio di Pike.
Dal 15 giugno 2000, giorno del verdetto, Forti si dice vittima di un complotto. Pike fu trovato morto in un boschetto che limita una spiaggia, a poca distanza dal parcheggio dove lui stesso aveva chiesto a Forti di accompagnarlo, dopo averlo prelevato all'aeroporto. La morte fu fatta risalire tra le ore 20 e le 22 del giorno precedente, poco tempo dopo il suo commiato da Chico Forti.
La sentenza
Secondo la sentenza, non appellabile, Forti è stato condannato all'ergastolo per "aver personalmente e/o con altra persona o persone allo stato ancora ignote, agendo come istigatore e in compartecipazione, ciascuno per la propria condotta partecipata, e/o in esecuzione di un comune progetto delittuoso, provocato, dolosamente e preordinatamene, la morte di Dale Pike".
La storia di Forti è legata a doppio filo all’omicidio di Gianni Versace, avvenuto il 15 luglio 1997, a Miami Beach, due chilometri in linea d’aria dal luogo dove, sette mesi dopo (il 15 febbraio 1998), fu trovato cadavere Dale Pike, ucciso fra l’altro con lo stesso tipo di pistola che esplose i suoi colpi mortali contro Versace; due proiettili alla testa, come per Pike.
La battaglia per il rientro e l'annuncio di Meloni
Per anni la famiglia di Forti, soprattutto l'anziana madre, si è battuta per un suo rientro in Italia. Nel marzo 2021, un primo spiraglio era stato annunciato dall'allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Chico Forti è stato trasferito in un altro penitenziario americano, dove si collocano i detenuti in attesa di trasferimento", le parole di Di Maio. Ma poi qualcosa si è inceppato. Fino alla svolta, annunciata dalla premier Giorgia Meloni lo scorso 1 marzo dagli Usa: "Sono felice di annunciare che, dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, è stata appena firmata l'autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti".
Un passaggio cruciale al quale sono seguiti una serie di adempimenti burocratici. Oggi, l'ultimo: la firma dell'accordo di Forti con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia.
Cronaca
Anziana cade per marciapiede dissestato, Comune di Palermo...
Dovrà versare alla donna 40mila euro. L'incidente nel 2019 le causò una frattura al polso
Il marciapiede è dissestato, un’anziana cade e si frattura il polso procurandosi anche un grave ematoma facciale e il Comune di Palermo viene condannato al pagamento di 40mila euro come risarcimento. La vicenda ha inizio nel 2019, quando una donna di 70 anni inciampò mentre camminava lungo il marciapiede di via Terrasanta, all’altezza del civico 36. Una caduta che è costata lunghe sofferenze all’anziana signora, arrivata in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia e dimessa con una prognosi di 30 giorni. Da allora, la pensionata ha dovuto affrontare un duro percorso medico – diagnostico anche per problemi all’occhio destro legati al trauma cranico e una lunga fisioterapia per la frattura del polso e per costanti dolori al ginocchio destro.
La settantenne si è rivolta allo studio legale Palmigiano e Associati e, con l’assistenza degli avvocati Alessandro Palmigiano ed Elisabetta Violante, ha chiesto al Comune di Palermo l’integrale risarcimento dei danni. Il Comune non ha aderito al tentativo di definizione stragiudiziale della vicenda e si è aperta così una causa davanti al tribunale. La tesi di Palmigiano e Violante era che il Comune, quale ente proprietario della strada aperta al pubblico transito, fosse responsabile dell’incidente e, dunque, dovesse farsi carico dei danni. "Ad avvalorare la tesi della signora, c’era anche un verbale della Polizia municipale, in cui si evidenziava che il marciapiede era dissestato", spiegano dallo studio legale.
Il Comune di Palermo si è difeso in giudizio, chiamando in causa la Rap, con la quale aveva un contratto per la manutenzione stradale ma il giudice Davide Romeo, della III sezione civile del Tribunale di Palermo, si è pronunciato escludendone la responsabilità. Il tribunale ha disposto così una condanna di 40mila euro come risarcimento e spese legali per la signora. "Le condizioni delle strade in città sono veramente inaccettabili – spiega Alessandro Palmigiano – pertanto riteniamo che sia importante continuare a tenere i riflettori accessi per stimolare l’amministrazione comunale".
Cronaca
Omicidio Sacchi, Cassazione: definitiva condanna per Del...
Appello bis anche per Pirino e De Propris per aumentare pena
Diventa definitiva la condanna a 27 anni per Valerio Del Grosso, autore materiale dell’omicidio di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il 23 e 24 ottobre 2019 davanti a un pub nella zona di Colli Albani a Roma. I giudici della prima sezione penale della Cassazione hanno invece disposto un appello bis, per aumentare la pena, come chiesto dalla procura generale, per gli altri imputati, Paolo Pirino, presente sul luogo del delitto con Del Grosso, e Marcello De Propris, accusato di aver fornito l’arma con cui è stato ucciso Sacchi, le cui condanne in secondo grado erano scese da 25 anni a 14 anni e 8 mesi.
La Suprema Corte ha disposto un nuovo processo di Appello anche per la fidanzata di Sacchi, Anastasiya Kylemnyk, condannata a 3 anni per violazione della legge sugli stupefacenti. La sentenza della Cassazione è arrivata dopo circa due ore e mezzo di camera di consiglio. Il personal trainer venne ucciso con un colpo di pistola alla testa davanti a un pub nella zona di Colli Albani, mentre era in compagnia della fidanzata Anastasiya e di alcuni amici. A sparare fu Valerio Del Grosso, che insieme con l’amico Paolo Pirino, aveva deciso di rapinare la ragazza di Sacchi prendendole i soldi, 70mila euro secondo l’accusa, che aveva nello zaino e che secondo le indagini sarebbero serviti per acquistare 15 chili di marijuana.
"Valerio Del Grosso ha sparato a Luca Sacchi, mirando con braccio teso alla testa, è evidente la volontà di provocare la morte della vittima” aveva detto questa mattina nella sua requisitoria il sostituto procuratore generale della Cassazione Giuseppina Casella. “De Propris ha fornito l’arma, Pirino sin dall’inizio sapeva che Del Grosso aveva con sé la pistola ed è rimasto indifferente alla morte della vittima. C’è stata un’azione coordinata, collettiva, con un obiettivo comune” ha sottolineato il pg di Cassazione.