Dalla gastronomia alla divulgazione, nasce la casa editrice ‘Topic’
Il fondatore Marco Bolasco: "La strada che vogliamo tracciare è ispirata a un modo concreto di leggere per imparare a conoscere"
Testi di gastronomia, volumi di divulgazione tecnica e scientifica. Firme autorevoli, prospettive di ricerca inedite. Il tutto con un solo obiettivo: aiutare i lettori a sviluppare competenze materiali e professionali diversificando l'offerta di libri non-fiction di approfondimento. Il panorama librario si arricchisce con una nuova casa editrice, la Topic, nata dall'iniziativa del giornalista romano Marco Bolasco.
“La strada che Topic si prefigge di tracciare - spiega Bolasco che ora è direttore dei libri Illustrati di varia di Giunti Editore - è quella ispirata a un modo concreto di leggere per imparare a conoscere, approfondire e seguire le nostre vocazioni, definire la nostra identità, personale e professionale: letture che ci invitano all’azione, al fare, al diventare, rivolte a lettori consapevoli, curiosi, appassionati, professionisti, amatori che vogliano mettersi in gioco e che cercano nel libro un vero strumento di self-improvement, in un percorso di costante crescita. Crediamo nel libro come strumento per imparare, approfondire e fare pratica, vogliamo libri attenti al presente e al futuro, documentati, inclusivi, in cui estetica e contenuti si rafforzino a vicenda. Inoltre Topic vuole definire uno spazio progettuale nuovo, che prima non c’era, in cui autori e lettori possano ritrovarsi”, conclude Bolasco che ha lavorato con Stefano Bonilli nel Gambero Rosso, prima alla redazione di Rai Sat Gambero Rosso Channel, poi come curatore della Guida Ristoranti d’Italia, dall’edizione 2007 a quella 2009.
Lo scopo di Bolasco - che è stato direttore editoriale e AD di Slow Food Editore, per cui ha diretto la guida Osterie d’Italia fino al 2022 - è quello di proporre libri di qualità, senza barriere di genere o settore, che possano avere un valore morale e pratico per i lettori. La casa editrice si presenta ai lettori con tre titoli, pubblicati a novembre 2023. Si tratta di 'Chianti classico', 'l’Atlante dei vigneti e delle Uga' di Alessandro Masnaghetti e Paolo De Cristofaro e 'De Gustibus', di Davide Risso e Gabriella Morini, sul gusto negli esseri umani e negli altri animali. Con il nuovo anno è appena arrivato in libreria 'Il vino è rosa', di Giulia e Luigi Cataldi Madonna, un testo che vuole celebrare la rinascita del vino rosato.
Nel 'cantiere' della nuova casa editrice ci sono poi alcuni progetti per il prossimo futuro. Il primo è un 'Atlante del Gioco da Tavolo', curato da Andrea Davide Cuman e Cristian Confalonieri con l’obiettivo di illustrare le principali categorie di gioco da tavolo e i principali giochi che le rappresentano. Tra i lavori sui quali è impegnata la casa editrice Topic ci sono inoltre un grande progetto illustrato in collaborazione con lo chef Niko Romito, un imponente volume dedicato alla 'Storia della Matematica' e alla sua contemporaneità, una mappatura inedita del 'Foraging Contemporaneo' e una rivista monografica, curata da tre fra i più influenti autori della critica enologica, Armando Castagno, Giampaolo Gravina e Fabio Rizzari. Un'idea basata su un approccio multidisciplinare al vino e ai suoi rimandi culturali, acquistabile in abbonamento e in libreria. “La rivista -raccontano i tre autori - nascerà con l’ambizione di essere letta sia dall’enofilo che da persone non monomaniache del vino ma culturalmente curiose. Nel nostro progetto, la critica esiste se c’è un campo critico, cioè un territorio in cui prendono forma prospettive e domande plurali, anche contrapposte. Il vino ci sembra infatti chiamare in causa altre materie e altri mondi e noi intendiamo incoraggiare questa convocazione proponendo un concerto di punti di vista che tengano conto della sua natura di catalizzatore culturale”.
La casa editrice, evidenzia Bruno Mari, vicepresidente Giunti Editore, si inserisce "un quadro che vede il mondo del libro godere di una buona salute, assai migliore di quella degli anni seguiti alla crisi del 2008, che ha impattato negativamente fino al 2014. Secondo i dati GFK il mercato del libro ha registrato 20,5 punti di incremento solo nel biennio 2020/2021, e 24,1 tra il 2020 e il 2024, una crescita media di circa 6 punti l’anno, con uno scostamento percentuale molto più forte di quello registrato nei decenni precedenti. Una novità assoluta mai vista prima. E non meno significativo è il fatto che il biennio appena concluso, invece del rimbalzo negativo che molti si aspettavano, è tornato a riproporre numeriche tradizionali, consolidando di fatto come acquisita la crescita precedente".
"Un’altra riflessione che sento di fare sul futuro di Topic - continua - riguarda la sempre maggiore presenza del web nei consumi culturali, esplosa all’inizio del decennio precedente, che ha provocato una significativa flessione delle vendite dei libri più di “base”, di pronto uso, perché la prima informazione è accessibile immediatamente sul web, buona o cattiva che sia, capace o meno che sia l’utente di selezionare fonti attendibili. Viceversa, un progetto editoriale fondato su percorsi di approfondimento sfidanti, non scontati e su quell’originalità nella scelta dei temi da trattare che Topic si propone di perseguire, consentono di immaginare che questo nuovo progetto saprà conquistarsi l’attenzione di un suo pubblico”.
Cultura
Giuli: “Ho pedigree di destra. Parlano dei miei...
Il ministro della Cultura: "Contro di me processo di mostrificazione, ti antipatizza"
"Il processo di mostrificazione nei mei confronti è stato facile, perché ti antipatizza in un attimo. Ad esempio sui riti celtici. L'ultima cosa che mi hanno detto è stata 'E' vero che mangi fegato crudo?'. E' una cosa che fanno i salafiti dopo avere squartato gli infedeli. Sono uno studioso, un appassionato di riti religiosi". Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, conversando con Pietro Senaldi alla convention di Fdi a Brucoli (Siracusa).
"Perché sono diventato di destra? E' stato naturale. Era nel pedigree. Ho avuto un nonno monarchico e da parte paterna un nonno che ha fatto la marcia su Roma, che ha portato la famiglia a Salò. E anche un padre che ha lavorato nel sindacato della destra sociale, insomma tutto il pedigree", ha detto Giuli.
“C'è chi vuole parlare dei miei tatuaggi e io voglio fare una precisazione forse necessaria, quando i soliti antipatizzanti dicono ‘ha un'aquila fascista’ e poi è un attimo a dire gli piace Roma antica quindi è un seguace del Mussolinismo. È la riproduzione di una insegna del primo secolo dopo Cristo - ha spiegato - O uno si mette in testa di fare una retata per ricostituzione del partito fascista da Augusto a tutta la dinastia Giulio-Claudia e allora va bene, ma è un po' complicata farla passare per aquila fascista, va ben la distopia, ma sempre una moneta del primo secolo resta".
“La missione del ministero della Cultura non è, e non lo è mai stata, quella di rappresentare la cultura di Destra. Rappresenta con orgoglio la cultura italiana, in Italia e nel mondo, in tutte le sue articolazioni - ha sottolineato - È ovvio che per tanti anni si è depositata una polvere, una coltre di silenzio, di diffidenza, perché la storia del cosiddetto catto-comunismo italiano ha fatto sì che la spartizione delle sfere di influenza consentisse a larga parte delle classi dirigenti di sinistra di occupare posti strategici quando la Dc ha occupato posti di potere strategici. Ma questo appartiene al passato. La logica del rancore? Anche basta. Non c'è niente da recriminare ma da essere attrezzati".
Cultura
Premi, la vincitrice del Malaparte: “Emozionante e...
La scrittrice britannica Rachel Cusk dopo aver ricevuto il Premio Malaparte
“Sono stata a Capri 10 anni fa in occasione della mia luna di miele e il fatto di tornare qui per ritirare un premio per il mio lavoro è davvero una cosa straordinaria e doppiamente magica”. Cosi la scrittrice britannica Rachel Cusk dopo aver ricevuto il Premio Malaparte, nella splendida cornice della Certosa di San Giacomo a Capri, un evento che ha attirato l'attenzione di critici e lettori.
La Cusk ha condiviso il suo profondo legame con la scrittura, descrivendola come una forma di esplorazione e introspezione. Durante il suo discorso, ha riflettuto sull'importanza della narrazione nella vita contemporanea, sottolineando come le storie possano unire le persone e dare voce a esperienze spesso trascurate e a temi come l’identità e la maternità”.
“Tematiche che non cambiano e che forse sono peggiorate negli ultimi anni e scriverne può essere talvolta difficile – ha dichiarato la Cuck - ma ricevere il Premio Malaparte mi fa sentire che sia stata la cosa più giusta e degna da fare”.
Cultura
Premi, Trevi: “Malaparte alla Cusk giusto...
“Quando è venuto fuori il nome di Rachel Cusk, eravamo a conoscenza della bravura della scrittrice e darle un premio ha significato solo un riconoscimento al suo lavoro”. Cosi Emanuele Trevi scrittore e componente della giura del Premio Malaparte che a Capri, ha premiato, nella splendida cornice della Certosa di San Giacomo, la scrittrice inglese che ieri ha incontrato i componenti della giuria in un dibattito pubblico incentrato sul tema da lei scelto “I libri dovrebbero essere più brevi?”
“Gli scrittori contano sull’intensità e sulla durata dell’esperienza di quello che offrono – ha aggiunto Trevi- e se si parla ancora di un libro della Cuck come “Resoconti” scritto 8 anni fa, è un tempo immenso rispetto ad un mondo “uso e getta”