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Turismo: nel 2024 Vienna festeggia i Gratzel, quartieri...

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Turismo: nel 2024 Vienna festeggia i Gratzel, quartieri creativi multiculturali e autentici

Sono luoghi di incontro, in cui la città si presenta come una metropoli moderna, varia e aperta

 - Foto WienTourismus

Quello che a Berlino si chiama Kiez, a New York Neighborhood, a Madrid Barrio, a Vienna è il 'Grätzel'. Derivato dall'antico 'gereiz', che significava 'circondario', descrive una piccola unità urbana costituita da diversi vicoli. Sono i quartieri intorno alla capitale austriaca, che li festeggerà nel 2024. Luoghi di incontro, scambio e creatività, sono diversi, multiculturali e autentici. La maggior parte dei Grätzel si è sviluppata a partire dai vecchi insediamenti al di fuori dell'antico centro cittadino, l'attuale primo distretto. Al centro di questi quartieri ci sono solitamente mercati o piazze principali e si considerano parte del centro anche le strade che vi confluiscono. La peculiarità dei Grätzel viennesi è che spesso non hanno confini ufficiali.

Ogni quartiere ha la sua combinazione di architettura, feeling urbano, mete culinarie e di shopping e, soprattutto, le sue persone. Ogni Grätzel ha le sue attrazioni, il suo pubblico, il proprio carattere e fascino. Ed è proprio a loro che si deve il famoso atteggiamento viennese nei confronti della vita che si respira nei Grätzel. Un Grätzel, infatti, è anche caratterizzato da un senso di appartenenza, che non è riservato solo ai residenti. Nel Grätzel viennese un ospite è considerato un vicino di casa temporaneo. Qui ci si può sentire come dei veri viennesi, toccare con mano la Vienna più autentica.

I Grätzel di Vienna sono luoghi di incontro, in cui la città si presenta come una metropoli moderna, varia e aperta. Ognuno di essi svolge il proprio ruolo nella Vienna cosmopolita, sia per i residenti che per gli ospiti. Nel 2024, l'attenzione si concentra su undici distretti particolari, molto diversi. Ecco una mini-guida stilata dall'Ente per il Turismo di Vienna.

-Freihausviertel (4. Distretto) - Cosmo creativo: Con i suoi negozi e locali accoglienti, il Grätzel vicino al Naschmarkt è un hot spot per la scena creativa di Vienna. Le moderne gallerie di Schleifmühlgasse e i negozi di tendenza creano un mix vivace. Il Café Anzengruber è leggendario. Stefanie Herkner è una viennese originale e nel suo ristorante Zur Herknerin offre una cucina altrettanto originale. Qui si trova anche il Museo del Terzo Uomo. Il leggendario Freihausviertelfest si svolge ogni anno alla fine di giugno.

-Gußhausviertel & Karlsplatz (4. Distretto) - Gründerzeit e storia della città: Il nuovo spettacolare Wien Museum (che ha aperto il 6 dicembre 2023) e la barocca Chiesa di San Carlo costituiscono l'ingresso a questo Grätzel del periodo noto come Gründerzeit, fase economica della Germania e dell'Austria del XIX secolo che si concluse con il crack della borsa del 1873. L'omonima fonderia fu costruita nel 1750 come fonderia di cannoni. Oggi è sede di un istituto dell'Università Tecnica. Le delizie culinarie spaziano dalla cucina gourmet internazionale dello Z'Som alla cucina viennese tradizionale della Gasthaus Buchecker & Sohn.

-Karmeliterviertel (2. distretto) - Cool e koscher: Ancora oggi il quartiere ospita una vivace comunità ebraica. La storia ebraica si sente ad ogni angolo. Al centro del quartiere si trova il Karmelitermarkt e nei vicoli limitrofi si trova un'ampia scelta gastronomica: al Tewa si mette in tavola una cucina biologica orientale-mediterranea, mentre lo Skopik & Lohn serve principalmente Bar-Food freddo e una delle più leggendarie cotolette di Vienna. Il Museo del Crimine attende gli appassionati del vero crimine, mentre l'Augarten barocco è l'ideale per chi cerca il relax.

-Kutschkermarkt (18. distretto) - Borghese e bio: È uno degli ultimi mercati ambulanti rimasti a Vienna e si trova nel 18° distretto. Vale la pena una visita soprattutto il sabato, quando i coltivatori della regione si aggiungono agli stand fissi del mercato per vendere i loro prodotti, dalla frutta al pesce, spesso di qualità biologica. Il mercato contadino sarà esteso fino all'autunno 2023. La zona alta del mercato, dedicata alle famiglie, è stata resa più verde, parzialmente chiusa al traffico e quindi più rispettosa del clima. Oltre allo stand al mercato, Atlantis Fisch ha anche un ristorante. Il posto migliore per osservare il viavai di gente è la terrazza del Café Himmelblau. Il nuovo ristorante del mercato Kutsch è stato inaugurato all'inizio di settembre.

-Meidlinger Markt (12. distretto) - Fascino particolare: In netto contrasto con il Kutschkermarkt si pone il Meidlinger Markt. Qui si incontrano i viennesi originali. Situato nel quartiere operaio di Meidling, offre classici stand del mercato e un ristorante premiato da Gault-Millau: il Wirtschaft am Markt riprende lo spirito di questo Grätzel e offre una cucina viennese con un tocco orientale. Suggerimento: Il Meidlinger Markt si trova sulla via per Schönbrunn. Una sosta perfetta per una breve pausa dalle visite turistiche.

-Seestadt (22. distretto) - Utopia vista lago: A Donaustadt si sta costruendo un quartiere del futuro. Entro il 2030, si prevede che più di 25.000 persone lavoreranno e vivranno nella città intorno al lago che le dà il nome. Accanto alla location per eventi Ariana sorge l'HoHo Vienna, palazzo in legno alto 84 metri, il secondo più alto al mondo nella sua categoria. Anche la cucina è di alta qualità: ad esempio al Café Leo e al See22. Alla libreria Seeseiten, il proprietario Johannes Kößler vi dà i migliori consigli. Le consegne dei libri vengono effettuate in modo sostenibile in bicicletta.

-Servitenviertel (9. distretto) - La piccola Parigi: il pittoresco quartiere dal gusto francese non è lontano dal Museo di Sigmund Freud. Il cuore del Grätzel è la Servitengasse, trasformata in zona pedonale con area verde. Le case storiche, particolarmente ben conservate, presentano terrazze per gli ospiti al piano terra e locali (francesi). Qui davvero si sente il 'bon vivre'.

-Sonnwendviertel & Quartier Belvedere (10. distretto) - Sviluppo urbano e ferrovia: Lo sviluppo urbano è in fermento intorno alla principale stazione ferroviaria di Vienna. Il Sonnwendviertel è un'area residenziale che soddisfa tutti i requisiti di una città moderna. Il suo cuore verde è il parco Helmut Zilk di 70.000 mq. Non manca il buon cibo: Mimi im Stadtelefant, Feldhase (cucina vegetariana) unde Bio Mio (prodotti della fattoria biologica). Il Quartier Belvedere, dall'altra parte della stazione ferroviaria, colpisce per la sua architettura moderna. Con i Parkapartments Belvedere, l'architetto italiano Renzo Piano ha lasciato il segno anche a Vienna. Il museo Belvedere 21 è la propaggine contemporanea dell'omonimo palazzo e museo di fama mondiale, il Belvedere.

-Spittelberg (7. distretto) - Idillio Biedermeier: particolarmente noto è il mercatino di Natale (dal 2023 indicato come 'eco-evento') nel quartiere Biedermeier di Vienna, il più famoso e quasi tutto pedonale. Anche se il Grätzel dietro il MuseumsQuartier e il Volkstheater è bello tutto l'anno, con i suoi vicoli, case romantiche e i tanti locali. Tra gli altri, il Tian Bistro, afferente al ristorante Tian dello chef stellato Paul Ivić. Invece nel Restaurant &flora cucina lo chef Parvin Razavi. Nella vicina Mariahilfer Strasse, la più grande via dello shopping della città, entro la primavera del 2025 sarà realizzato un esclusivo grande magazzino chiamato 'Lamarr' (dal nome dell'attrice austriaca di Hollywood e inventrice Hedy Lamarr).

-Stuwerviertel & Prater (2. distretto) - Vienna senza trucco: in passato, era il distretto a luci rosse. Oggi lo Stuwerviertel, vicino alla Fiera di Vienna, è un quartiere moderno con numerosi ristoranti (tra cui Mochi am Markt e Brösl) e il Vorgartenmarkt. Il Prater di Vienna confina direttamente con il quartiere, separato solo dalla Ausstellungsstraße. Gli amanti del divertimento apprezzeranno il Wurstelprater, con le sue numerose giostre. A marzo 2024 è prevista anche l'apertura del nuovo Museo del Prater. Per chi è alla ricerca di relax, il Prater Verde è il posto giusto.

-Yppenviertel (16. distretto) - Oriente e Occidente: il quartiere intorno alla Yppenplatz, con i suoi numerosi locali, è una delle zone più colorate di Vienna. Ogni anno nel Brunnenpassage si tengono oltre 400 eventi artistici. L'adiacente Brunnenmarkt è il più grande mercato di Vienna, con oltre 170 stand. Qui si ha la sensazione di essere nel sud: vi si trovano soprattutto bancarelle e negozi turchi. Proprio accanto a food truck siriani, macellerie africane e gastronomie viennesi. Qui la vita è pulsante.

Tutte le informazioni su 'Heartbeat Streets. Innamorati dei quartieri di Vienna' si trovano su www.heartbeat.wien.info.

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1 maggio, Margiotta (Confsal): “Occupazione,...

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Così il segretario generale di Confsal aprendo la giornata del lavoro di Confsal in piazza del Plebiscito a Napoli

Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale di Confsal

"Nel contesto attuale, aggravato dalle frequenti morti sul lavoro, dalla disparità retributiva e da una occupazione giovanile che fatica a decollare, il primo maggio assume un valore ancor più denso di significato”. Lo ha dichiarato il segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta, aprendo la giornata del lavoro di Confsal in piazza del Plebiscito a Napoli.

"Da questa piazza e da tutte le piazze delle Regioni d’Italia - ha continuato Margiotta - rivendichiamo con forza il valore e la dignità del lavoro pubblico e privato ribadendo le priorità fondamentali: occupazione giovanile attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno; equità retributiva, un piano straordinario per la sicurezza nei luoghi di lavoro".

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Inps: Valeria Vittimberga direttore generale, al via nuovo...

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La Dg sarà a capo di una macchina complessa, pilastro del welfare del Paese

Valeria Vittimberga, direttore generale Inps

Con la nomina di Valeria Vittimberga a direttore generale prende il via definitivamente il nuovo corso dell’Inps presieduto da Gabriele Fava. Valeria Vittimberga, già direttore centrale risorse strumentali e centrale acquisti, fonda le basi della sua azione manageriale su un solido curriculum di studi e su una lunga carriera nei ruoli dirigenziali. La Dg sarà a capo di una macchina complessa, pilastro del welfare del Paese, chiamata ad alimentare e sostenere una rete di protezione sociale fatta di più di 400 prestazioni erogate a 42milioni di cittadini-utenti. Questa nomina avviene in un momento importante, in una fase di ricambio generazionale dell'Istituto e di definizione di nuovi equilibri tra il centro e il territorio. E' quanto annuncia una nota dell'Inps.

“L’Inps è attivamente ingaggiato nell'attuazione del Pnrr ed è protagonista della digitalizzazione della Pa. In questo senso, tra gli indirizzi del mio mandato -ha affermato Valeria Vittimberga- ci saranno la trasparenza e il rigore morale come riferimento di una rinnovata azione amministrativa. Per ampliare ancor più il suo ruolo di presidio di legalità, l’Inps dovrà presentarsi come una casa di vetro, dove proprio la trasparenza nei confronti dei cittadini, degli stakeholder e dell’ecosistema comunicativo non deve essere solo uno slogan o un dettato normativo, ma una prassi interiorizzata”.

Commentando la nomina il presidente Gabriele Fava ha affermato: “La tempestività della decisione tra l’insediamento del nuovo Cda, la proposta del nome del nuovo Direttore generale e l'effettiva nomina rappresenta un segnale forte che vogliamo dare al Paese e di cui ringrazio il ministro Elvira Calderone e il Governo tutto. Ringrazio, inoltre, Antonio Pone (dg facente funzioni) e tutti i dirigenti e funzionari che con spirito di servizio hanno guidato questa delicata fase di passaggio. Con il nuovo assetto organizzativo prende il via quel progetto di Inps su cui il Parlamento mi ha dato fiducia e che ha l’obiettivo di supportare l'evoluzione del nostro sistema di welfare da difensivo a generativo, puntando sulla effettiva centralità delle persone, che sarà connotato da concretezza, efficienza e semplificazione su obiettivi definiti”.

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Criad, incontro su evoluzione dell’intelligenza...

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Sono sempre maggiori i casi in cui risulta difficile discernere tra scelte attribuibili alla volontà della persona-programmatore o ai sistemi di IA implementati

Criad, incontro su evoluzione dell'intelligenza artificiale nel settore legislativo

L’evoluzione dell’intelligenza artificiale va di pari passo con il costante impegno del legislatore nel cercare di istituire norme adeguate. Sono sempre maggiori, infatti, i casi in cui risulta difficile discernere tra scelte attribuibili alla volontà della persona-programmatore o ai sistemi di IA implementati. Il prossimo 7 maggio Stefano Preziosi, ordinario di Diritto penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’università degli Studi di Roma Tor Vergata e coordinatore scientifico del nuovo Centro di ricerca su intelligenza artificiale e diritto (Criad) https://giurisprudenza.uniroma2.it/criad/ dell’Università di Roma Tor Vergata, è tra i protagonisti del convegno intitolato 'Intelligenza artificiale e responsabilità umana. Uno spazio non libero dal diritto. Nuova disciplina europea e ordinamento interno', organizzato da Dipartimento di Giurisprudenza – Criad e Ordine degli Avvocati di Roma, presso la Cassa Forense a Roma in via Ennio Quirino Visconti 8, in cui si mette a fuoco il rapporto tra diritto e intelligenza artificiale.

I sistemi di IA sono quelli che per analogia possono definirsi organizzazioni complesse capaci di produrre decisioni autonome, cioè non completamente governate né governabili dall’uomo. Un aspetto cruciale in ambito di diritto è che più aumenta la capacità di auto apprendimento delle intelligenze artificiali – attraverso gli strumenti di machine learning – maggiori saranno in futuro le cautele necessarie nell’attribuire responsabilità ai programmatori del software originario.

“La premessa fondamentale - sostiene Preziosi - è che ormai qualunque regolamentazione della materia deve accettare che non è più possibile difendere l’esclusività del dominio dell’uomo sulla macchina. In quest’ottica, nulla esclude che si possa pensare ai sistemi di IA anche in chiave di centri di imputazione giuridica e di persone giuridiche. Fondamentale diventa per il futuro la definizione di ambiti di rischio permesso nel quadro di precisi limiti normativi. Diventa perciò necessaria la creazione di uno ‘Statuto dell’IA’ per definire un’area di rischio permesso, considerato che non è (sempre) possibile stabilire a priori la decisione finale che il sistema prenderà, dipendendo quest’ultima da un comportamento fortemente adattativo della macchina”.

Il Criad (Centro di ricerca su intelligenza artificiale e diritto) è il Centro di ricerca dipartimentale istituito all’inizio del 2024 su proposta di quattordici professori ordinari del Dipartimento di Giurisprudenza di Roma Tor Vergata. Attualmente i componenti del consiglio scientifico del Centro sono i docenti Carlo Bonzano, Maria Floriana Cursi, Roberto Fiori, Enrico Gabrielli,Giovanni Guzzetta, Raffaele Lener, Venerando Marano, Francesco Saverio Marini, Donatella Morana, Andrea Panzarola, Stefano Preziosi, Giuseppe Santoni, Adolfo Scalfati, Alberto Zito.

Preziosi ne è coordinatore scientifico: “L'ampiezza del Consiglio garantisce una competenza e una rappresentanza praticamente di tutte le branche del diritto che entra necessariamente in gioco con l'IA: in primo luogo perché i sistemi che se ne avvalgono generano inevitabilmente contenzioso; poi perché il contenzioso in questione non può facilmente risolversi sempre sulla base dei principi consolidati”.

“Vi è inoltre - precisa il giurista Preziosi - un problema regolativo: deve il diritto disciplinare i sistemi di IA? La questione è molto delicata perché ha a che fare con la possibilità di disciplinare lo sviluppo scientifico. Molti vedono i tentativi di stabilire regole giuridiche come lacci al progresso, altri invece auspicano l'intervento di un regolatore terzo, che non siano le grandi aziende di gestione dei dati e dei motori di ricerca (big data)”.

“Vi sono poi implicazioni politico-giuridiche: la tenuta dei sistemi democratici al cospetto della possibile costruzione/manipolazione del consenso con l'IA generativa così come il potenziale carattere sostitutivo dell'IA rispetto al decisore politico. I timori e le lodi a questo sistema di intelligenza artificiale penso che lascino il tempo che trovano”.

“E' più interessante - conclude il giurista - una riflessione filosofica, in cui ci si domandi quale può essere il destino dell'uomo nella nuova dimensione tecnologica: seguire il percorso della storia delle idee alla luce di questo orizzonte fenomenologico, esistenziale, scientifico, in cui la centralità dell'essere umano può entrare in crisi, nell'idea magari che ci sia qualcosa di migliore del pensiero e dell'agire umani, capace di evitarci (secondo questa idea) molti disagi, e perfino molte sciagure come carestie, guerre e altro”.

“Il momento è propizio - commenta Preziosi - da poco è stato approvato dal Parlamento europeo il regolamento sull'IA e nei prossimi mesi dovrebbe essere varato dopo l'ultimo passaggio formale dalla Commissione europea”.

Anche in una recente intervista il professore di Roma Tor Vergata ha approfondito il ragionamento sulle normative in studio a livello europeo riguardo questa tecnologia avanzata, sottolineando che “Il Consiglio dell’Ue dovrà terminare l’iter approvativo nei prossimi mesi, dopodiché il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale sarà diritto dell’Unione” e come tale applicabile, anche se ci vorranno provvedimenti normativi nazionali di attuazione di questo regolamento.

Le nuove regole imporranno dei sistemi di compliance che impegneranno le imprese e gli enti più in generale, ma anche gli operatori del diritto, che saranno chiamati a confrontarsi con tali regole in sede di loro applicazione o di consulenza. Verranno poste le basi di vari aspetti regolativi: gli usi vietati, i controlli, la valutazione prognostica dei rischi, la riserva di umanità nella programmazione algoritmica, il rapporto con la gestione dei dati e le relative garanzie individuali e molto altro ancora.

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