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Israele pronto a nuova fase della guerra. Hamas: “60...
Israele pronto a nuova fase della guerra. Hamas: “60 ostaggi morti in raid”
Mentre continuano i negoziati per la pausa nelle ostilità, lo Stato ebraico si prepara a riprendere i combattimenti. 159 gli israeliani tenuti ancora in ostaggio a Gaza

"Sappiamo cosa è necessario fare e siamo pronti alla fase successiva" della guerra contro Hamas al termine della tregua nella Striscia di Gaza. Ad assicurarlo è il capo delle Forze di difesa israeliane, il tenente generale Herzi Halevi che ieri ha dato il suo via libera alla ripresa dell'operazione di terra una volta finito il cessate il fuoco.
Mentre continuano le indiscrezioni sui negoziati per la proroga della pausa nelle ostilità iniziata lunedì scorso, Israele intanto "sta facendo quanto in suo potere per il ritorno di tutti gli ostaggi" trattenuti da Hamas dall'attacco del 7 ottobre. Ma i militari israeliani "sono pronti a riprendere immediatamente i combattimenti", le parole durante un briefing con i vertici della sicurezza israeliana del ministro della Difesa Yoav Gallant.
Lo Stato ebraico è infatti "pronto a riprendere la lotta in un attimo", avverte il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. "Siamo in un momento complesso. Lavoreremo per ottenere il massimo" dell'accordo per il rilascio degli ostaggi, ha detto Gantz parlando alla stampa, ma "allo stesso tempo siamo preparati e pronti a tornare a combattere, in qualsiasi momento, compreso in questo momento" la "guerra più importante" dalla guerra d'indipendenza del 1948. Giurando che Israele non darà tregua ad Hamas, Gantz dice che la guerra continuerà fino a quando i residenti delle comunità israeliane di confine che sono state evacuate durante i combattimenti "potranno tornare in sicurezza" alle loro case.
Estensione della tregua, le condizioni di Israele
Intanto Israele insisterà perché vengano rilasciati tutti i bambini e tutte le donne portate in ostaggio nella Striscia prima di discutere un'estensione dell'accordo che preveda la liberazione anche di uomini e di soldati, ha spiegato un funzionario dell'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, come riferisce il Times of Israel.
"Abbiamo un accordo, l'accordo riguarda i bambini e le donne. Conosciamo i nomi di tutti i bambini e di tutte le donne che si trovano nella Striscia di Gaza. Non accettiamo l'idea che Hamas non sappia dove si trovino, che abbia difficoltà a trovarli", ha affermato il funzionario.
Israele, ha aggiunto la fonte riferendosi agli israeliani dei quali è stato concordato il rilascio, "non abbandonerà 27 persone per discutere un nuovo accordo che verrebbe violato allo stesso modo". Secondo quanto riferito, Hamas sarebbe disposto a prolungare ulteriormente il cessate il fuoco, giunto al sesto giorno e che scadrà domani mattina. Respinta, invece, l'ipotesi di ''un accordo di tutti per tutti'', ovvero che preveda la liberazione di tutti gli ostaggi in cambio della scarcerazione di tutti i detenuti palestinesi.
159 israeliani ancora a Gaza, Hamas: "60 uccisi da raid Israele"
Sono in tutto 159 gli israeliani tenuti ancora in ostaggio da Hamas e da altri gruppi a Gaza, ha riferito un portavoce delle Forze di difesa israeliane. Secondo quanto sostiene l'ex ministro della Sanità di Hamas, Bassem Naim, 60 ostaggi sarebbero rimasti uccisi nei raid condotti da Israele sulla Striscia in risposta all'attacco del 7 ottobre. "Abbiamo confermato due o tre settimane fa che 60 israeliani sono stati uccisi durante i bombardamenti israeliani e sono ancora sotto le macerie", ha detto ieri nel corso di una conferenza stampa a Città del Capo, parlando anche di donne e bambini rimasti vittime dei raid.
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Kissinger, Fulvio Conti: “Scompare una mente unica al...

Ex ad di Enel presente ad audizione al Copasir dell'ex segretario di Stato

Con l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger "scompare una mente unica al mondo che ha permesso soluzioni di crisi tra occidente ed oriente". Così l'ex ad di Enel ed ex presidente di Tim, Fulvio Conti, interpellato dall'Adnkronos ricorda Kissinger scomparso all'età di 100 anni. Conti era presente alla seduta del 30 giugno 2008 del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) che aveva audito proprio l'ex segretario di Stato americano.
L'organismo, presieduto da Francesco Rutelli, lo aveva invitato a partecipare alla seduta del Comitato nella quale erano state affrontate le principali tematiche concernenti le relazioni internazionali, al fine di acquisire elementi utili per un'analisi sull'adeguatezza dei sistemi di informazione per la sicurezza. Oltre a Kissinger e a Conti, che era all'epoca amministratore delegato dell'Enel, erano stati sentiti anche il direttore generale di Finmeccanica, Giorgio Zappa e il direttore delle strategie e sviluppo di Eni, Leonardo Maugeri.
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Uganda, 70enne partorisce due gemelli

E' la più anziana d'Africa

Una donna ugandese di 70 anni ha dato alla luce due gemelli, un maschio e una femmina, grazie alla riproduzione assistita. Sia la madre che i bambini sono in buona salute e sono ancora sotto osservazione in una struttura della capitale Kampala. Safina Namukwaya vive abitualmente nella zona rurale di Masaka, a circa 120 chilometri a ovest della capitale. Solo tre anni fa, la 70enne era riuscita a dare alla luce una figlia, dopo essere stata descritta a lungo come una "donna maledetta" in quanto nullipara.
Con il primo marito, morto nel 1992, non aveva avuto figli. L'attuale compagno della signora Namukwaya, conosciuto nel 1996, non ha partecipato al parto, e con suo grande disappunto e ancora non è andato a trovarla.
"Questa storia non è solo un successo medico, ma dimostra la forza e la resilienza dello spirito umano", ha proclamato il Kampala International Women's Hospital and Fertility Center, che ha condiviso i video della donna, Safina Namukwaya, prima e dopo il parto. L'ospedale ha assicurato che si tratta di un traguardo senza precedenti in Africa a causa dell'età avanzata della madre. Namukwaya ha ammesso in dichiarazioni alla rete Ntv di aver sofferto di alcune complicazioni durante la gravidanza e ha ammesso di non sapere come potrà crescere i suoi figli, tra le altre ragioni perché il padre li ha abbandonati. "Agli uomini non piace sapere che avrai più di un figlio. Anche dopo che sono stata ricoverata, il mio uomo non si è mai fatto vivo", ha detto.
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Kissinger e la sua sorprendente vita sentimentale

Nei salotti di Washington era anche noto come "il playboy della West Wing"

Quando si parla di Henry Kissinger, la prima cosa che viene in mente non è la sua vita sentimentale. Eppure, negli anni in cui il suo nome era sinonimo di politica estera americana, nei salotti di Washington Kissinger era anche noto come "il playboy della West Wing", l'ala ovest della Casa Bianca. E sui tabloid la relazione con Jill St. John, prima Bond girl americana, tenne a lungo banco. Anche perché i due una notte misero inavvertitamente in funzione l'allarme della villa di lei a Hollywood mentre uscivano dalla piscina. "Cosa pensate? Le insegno a giocare a scacchi", rispose il diplomatico. Poi entrambi furono costretti a negare di essersi sposati segretamente.
Consigliere per la sicurezza nazionale e poi segretario di Stato fra il 1969 e il 1977, Kissinger approdò nell'amministrazione Nixon poco dopo aver rotto un primo matrimonio, negli anni della rivoluzione sessuale. E malgrado non avesse proprio il "phisique du role", si fece una fama di seduttore seriale, che si divertiva lui stesso ad alimentare. "Esco con le attrici perché non sono pronto a sposarne una", rispose a Time nel 1972. Frequentatore assiduo di party, arrivò una volta ad un ricevimento con un documento riservato in una busta chiusa, affermando che era una copia di "Playboy". Hugh Hefner, il patron della rivista, si divertì così tanto che gli regalò un abbonamento premio.
"E' l'unico uomo interessante dell'amministrazione Nixon", diceva di lui la femminista Gloria Steinman. "E' mondano, divertente, sofisticato e molto cavaliere con le signore", scriveva la giornalista Joyce Haber. "E' molto intelligente, affascinante", raccontava l'attrice Candice Bergen, lamentando però una mancanza di romanticismo. Marsha Metrinko, un'attrice con cui Kissinger uscì una dozzina di volte, si lamentava che comunque bisognava sempre essere a casa a mezzanotte. E che c'era sempre una crisi internazionale di mezzo.
Celebre fu il bacio mancato con Zsa Zsa Gabor, che Kissinger riaccompagnò a casa dopo una cena di stato alla Casa Bianca. Lei poi raccontò che lui chiese se poteva entrare a bere qualcosa e si protese per un bacio. Ma in quel momento suonò il bip del presidente Nixon che richiedeva la sua presenza immediata. Kissinger propose un nuovo appuntamento, ma poi fu costretto ad annullarlo all'ultimo. "Non posso venire perché domani invadiamo la Cambogia. E' un segreto, sei la prima a saperlo fuori dalla Casa Bianca", le avrebbe detto. Ma questo lo racconta la Gabor.
Nel 1974, Kissinger chiuse con le avventure e sposò in seconde nozze Nancy Maginess, a lungo collaboratrice del governatore dello stato di New York Nelson Rockefeller. E quando anni dopo il Washington Post le chiese se suo marito era stato un playboy, lei negò con una risata: Henry? Ma è così quadrato".