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Ucraina, 40 droni russi contro Kiev: “Peggior attacco...
Ucraina, 40 droni russi contro Kiev: “Peggior attacco da inizio invasione”
Feriti e danni nella capitale sotto attacco

Pioggia di droni kamikaze lanciati oggi su Kiev, in Ucraina, dalle forze armate russe. L'attacco, lanciato ore fa, è ancora in corso. Lo denuncia Mykhailo Shamanov, capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina. Il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko afferma che tra i 5 feriti c'è anche un bambino di undici anni. Ha quindi spiegato che nel quartiere di Solomianskyi si sta lavorando per estrarre due donne rimaste sotto le macerie di un palazzo residenziale colpito.
Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, diversi edifici residenziali e non sono stati danneggiati nell'attacco. Distrutto un parco giochi
Quello che sta subendo Kiev da ''sei ore'' è ''il peggior attacco condotto dai militari russi con droni iraniani sulla capitale dell'Ucraina da quando è iniziata l'invasione su larga scala della Russia'', ha dichiarato su Telegram Shamanov.
L'aeronautica militare ucraina rende noto di aver abbattuto 71 dei 75 droni kamikaze lanciati dalla Russia.
''La Russia ha lanciato circa 70 droni 'Shahed' contro l'Ucraina proprio alla vigilia della giornata di commemorazione del genocidio dell'Holodomor. La leadership russa sembra orgogliosa della propria capacità di uccidere le persone'', le parole in un tweet del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
''I nostri uomini hanno abbattuto la maggior parte dei droni, ma non tutti. Continuiamo a lavorare per rafforzare la nostra difesa aerea e unire il mondo nella lotta contro il terrorismo russo. Lo Stato terrorista deve essere sconfitto e ritenuto responsabile delle sue azioni'', ha aggiunto su 'X'.
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Israele pronto a nuova fase della guerra. Hamas: “60...

Mentre continuano i negoziati per la pausa nelle ostilità, lo Stato ebraico si prepara a riprendere i combattimenti. 159 gli israeliani tenuti ancora in ostaggio a Gaza

"Sappiamo cosa è necessario fare e siamo pronti alla fase successiva" della guerra contro Hamas al termine della tregua nella Striscia di Gaza. Ad assicurarlo è il capo delle Forze di difesa israeliane, il tenente generale Herzi Halevi che ieri ha dato il suo via libera alla ripresa dell'operazione di terra una volta finito il cessate il fuoco.
Mentre continuano le indiscrezioni sui negoziati per la proroga della pausa nelle ostilità iniziata lunedì scorso, Israele intanto "sta facendo quanto in suo potere per il ritorno di tutti gli ostaggi" trattenuti da Hamas dall'attacco del 7 ottobre. Ma i militari israeliani "sono pronti a riprendere immediatamente i combattimenti", le parole durante un briefing con i vertici della sicurezza israeliana del ministro della Difesa Yoav Gallant.
Lo Stato ebraico è infatti "pronto a riprendere la lotta in un attimo", avverte il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. "Siamo in un momento complesso. Lavoreremo per ottenere il massimo" dell'accordo per il rilascio degli ostaggi, ha detto Gantz parlando alla stampa, ma "allo stesso tempo siamo preparati e pronti a tornare a combattere, in qualsiasi momento, compreso in questo momento" la "guerra più importante" dalla guerra d'indipendenza del 1948. Giurando che Israele non darà tregua ad Hamas, Gantz dice che la guerra continuerà fino a quando i residenti delle comunità israeliane di confine che sono state evacuate durante i combattimenti "potranno tornare in sicurezza" alle loro case.
Estensione della tregua, le condizioni di Israele
Intanto Israele insisterà perché vengano rilasciati tutti i bambini e tutte le donne portate in ostaggio nella Striscia prima di discutere un'estensione dell'accordo che preveda la liberazione anche di uomini e di soldati, ha spiegato un funzionario dell'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, come riferisce il Times of Israel.
"Abbiamo un accordo, l'accordo riguarda i bambini e le donne. Conosciamo i nomi di tutti i bambini e di tutte le donne che si trovano nella Striscia di Gaza. Non accettiamo l'idea che Hamas non sappia dove si trovino, che abbia difficoltà a trovarli", ha affermato il funzionario.
Israele, ha aggiunto la fonte riferendosi agli israeliani dei quali è stato concordato il rilascio, "non abbandonerà 27 persone per discutere un nuovo accordo che verrebbe violato allo stesso modo". Secondo quanto riferito, Hamas sarebbe disposto a prolungare ulteriormente il cessate il fuoco, giunto al sesto giorno e che scadrà domani mattina. Respinta, invece, l'ipotesi di ''un accordo di tutti per tutti'', ovvero che preveda la liberazione di tutti gli ostaggi in cambio della scarcerazione di tutti i detenuti palestinesi.
159 israeliani ancora a Gaza, Hamas: "60 uccisi da raid Israele"
Sono in tutto 159 gli israeliani tenuti ancora in ostaggio da Hamas e da altri gruppi a Gaza, ha riferito un portavoce delle Forze di difesa israeliane. Secondo quanto sostiene l'ex ministro della Sanità di Hamas, Bassem Naim, 60 ostaggi sarebbero rimasti uccisi nei raid condotti da Israele sulla Striscia in risposta all'attacco del 7 ottobre. "Abbiamo confermato due o tre settimane fa che 60 israeliani sono stati uccisi durante i bombardamenti israeliani e sono ancora sotto le macerie", ha detto ieri nel corso di una conferenza stampa a Città del Capo, parlando anche di donne e bambini rimasti vittime dei raid.
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Impennata covid in Austria, mascherine raccomandate in...

Il ministro della Sanità: "Siamo nel pieno di un'ondata, ragionevole indossarla"

Impennata di casi di Covid in Austria e il ministro della Sanità raccomanda l'uso delle mascherine negli ospedali, ma anche sui mezzi di trasporto pubblici più affollati. In una serie di post su X, Johannes Rausch ha sottolineato che, dal momento che "siamo nel pieno di un'ondata" di contagi da coronavirus Sars-CoV-2, oltre che di influenza, "è ragionevole indossare le mascherine negli ospedali, nelle case di cura o negli studi medici. E questo vale anche sui mezzi di trasporto pubblici più affollati". Il ministro, come riferisce Die Presse, ha chiarito che non esiste un obbligo specifico di indossare le mascherine anche perché al momento non si registrano problemi negli ospedali in termini di ricoveri.
Attualmente ci sono dieci persone nei reparti di terapia intensiva a causa del Covid-19 e nessuno a causa dell'influenza. "Se indossi una maschera, proteggi te stesso e gli altri. Ciò vale per tutte le malattie infettive per le quali attualmente si registrano più contagi", ha affermato Rauch.
Il ministro della Salute ha quindi lanciato un nuovo appello alla popolazione, e in particolare ad anziani e fragili, affinché i soggetti più a rischio scelgano di vaccinarsi contro il covid e contro l'influenza.
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Russia, Kadyrov nomina il figlio 16enne al comando del...

Il leder ceceno affida al giovane Adam il comando del battaglione inquadrato nelle forze militari russe

Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, ha nominato suo figlio Adam, 16 anni, al comando del battaglione Mansur inquadrato nelle forze militari russe. Lo ha confermato su Telegram, Adam Delimkhanov, deputato della Duma di Stato russa e cugino dello stesso leader ceceno, parlando di Adam come del suo "caro nipote". "Questa nomina è il risultato naturale degli importanti servizi resi da Adam nella difesa dei valori religiosi, familiari e culturali del nostro popolo", ha sottolineato Delimkhanov, che elogia i risultati ottenuti dal giovane ceceno.
"È un giovane energico, coraggioso, tenace e responsabile, un degno rappresentante delle giovani generazioni. Nonostante la sua giovane età, Adam agisce e pensa come un uomo. Il mio caro nipote è un guerriero nato con eccellenti doti di leadership". Adam Kadyrov è stato insignito dell'onorificenza della Stella di Mansur, diventando così la seconda persona, dopo suo padre, a ricevere l'onorificenza del battaglione, creato nel 2014 su iniziativa dello stesso leader ceceno e attivo nella guerra del Donbass fino al 2019.