

Economia
Sostenibilità, Subito: economia dell’usato genera...
Sostenibilità, Subito: economia dell’usato genera valore economico di 25 mld
In occasione della conferenza stampa “Second Hand: scelta sostenibile per dare una seconda vita ai beni”, promossa da Patty L’Abbate, vicepresidente dell’VIII Commissione Ambiente della Camera, Subito, piattaforma per comprare e vendere in modo sostenibile, ha sottolineato l’importanza dell’economia dell’usato in Italia

L’economia dell’usato in Italia è praticata da oltre 24 milioni di persone e genera un valore economico di 25 miliardi di euro, pari all’1,3% del Pil. In occasione della conferenza stampa “Second Hand: scelta sostenibile per dare una seconda vita ai beni”, promossa da Patty L’Abbate, vicepresidente dell’VIII Commissione Ambiente della Camera, Subito, piattaforma per comprare e vendere in modo sostenibile, ha sottolineato l’importanza dell’economia dell’usato in Italia. Con gli esiti dell’Osservatorio Second Hand Economy 2022, che mappa l’economia dell’usato in Italia, e dello studio Second Hand Effect 2022 sull’impatto ambientale della compravendita dell’usato, Subito ha inoltre dimostrato come la Second Hand rappresenti un'abitudine in linea con i principi dell'economia circolare e della riduzione di emissioni di CO2. Dall’Osservatorio Second Hand Economy, commissionato da Subito a Bva Doxa, è emerso che si tratta di un mercato in crescita: circa 24 milioni di italiani (il 57%) nel 2022 hanno acquistato o venduto prodotti usati, un valore del 5% netto in più rispetto al 2021. Un risultato questo ancora più rilevante se si osserva il valore economico generato che, attestandosi sui 25 miliardi di euro, è in crescita rispetto ai 18 milioni di 9 anni fa. Lo studio dimostra inoltre che fare Second Hand non conviene solo per chi acquista ma anche per chi vende con un guadagno medio di circa mille euro a persona. Il canale preferito è quello online (65% del campione) confermando l’apprezzamento dei consumatori per un’esperienza sempre più simile all’e-commerce, a distanza e in sicurezza, perché più veloce, disponibile 24/7 e con una scelta più ampia.
Subito ha voluto analizzare anche l’impatto ambientale dell’attività di compravendita sulla piattaforma con lo studio “Second Hand Effect 2022” commissionato a Ivl (Istituto di Ricerca Ambientale Svedese). Il metodo utilizzato per lo studio è l'Lca (Life Cycle Assesment), che tiene in considerazione l’intero ciclo di vita dell’oggetto e ne quantifica per tutto il periodo le sue emissioni di CO2: dall’estrazione delle materie prime alla loro lavorazione, passando per la distribuzione fino al suo smaltimento.
Nel 2022 su Subito sono stati venduti circa 20 milioni di oggetti dagli utenti che hanno contribuito a un risparmio totale di 2,7 milioni di tonnellate di CO2. Chi sceglie l’economia dell’usato, infatti, da una parte regala una seconda vita alle cose, evitando la loro dismissione in discarica, dall’altra evita potenzialmente le emissioni di CO2 e i costi ambientali della produzione di un bene nuovo. Il mercato della Second Hand ha inoltre un impatto diretto anche sulle materie prime; esso consente infatti di evitarne l’estrazione, la lavorazione e la produzione. Grazie a 20 milioni di compravendite su Subito sono state risparmiate 153mila tonnellate di plastica e 100mila tonnellate di alluminio. “Fare Second Hand non è solo una scelta intelligente e smart; scegliere l’economia dell’usato permette di fare la propria parte all’interno di un circolo virtuoso che da un lato regala una seconda possibilità a degli oggetti e, dall’altro, riduce la nostra impronta quotidiana sull’ambiente abbattendo le emissioni di CO2 derivanti dall’acquisto di prodotti di prima mano", commenta Giuseppe Pasceri, Ceo di Subito.
Economia
Tod’s, Matteo Tamburini è il nuovo direttore creativo

Classe 1982, un passato da Bottega Veneta, lo stilista succede a Walter Chiapponi. Presenterà la sua prima collezione a febbraio 2024 in occasione di Milano Fashion Week

Tod’s ha un nuovo direttore creativo: Matteo Tamburini. Lo stilista, classe 1982, si occuperà delle collezioni donna e uomo del marchio. Il debutto avverrà con la presentazione della collezione donna autunno-inverno 2024/25, durante la prossima settimana della moda di Milano, a febbraio 2024. Tamburini succede a Walter Chiapponi, che ha lasciato il marchio l’estate scorsa.
“Matteo Tamburini è un creativo di talento - afferma Diego Della Valle, presidente e ceo del Gruppo Tod’s -. La sua visione moderna dell’alta qualità e dell’Italian lifestyle porterà sicuramente un valore aggiunto al nostro marchio. Tamburini coordinerà un ufficio stile composto da persone di grande esperienza e di grande sensibilità per tutto quello che riguarda il mondo del lusso”.
Nato a Urbino, Tamburini, dopo gli studi in fashion e design, è entrato nel mondo della moda all’inizio degli anni 2000, lavorando per alcuni dei maggiori brand del lusso, tra cui l’ultima esperienza in Bottega Veneta dal 2017. “Sono onorato ed entusiasta di entrare a far parte della famiglia Tod’s e di un brand che è legato a doppio filo alle mie origini e ai miei ricordi - sottolinea Tamburini -. Mi riconosco nei valori del brand e nella ricerca continua dell’alta qualità e di stile seguiti fino ad oggi e non vedo l’ora di poter dare il mio contributo”.
Economia
Ricerca, 500mila anni fa ippopotami e elefanti a passeggio...

Lo rivela uno studio di Sapienza e Cnr

Elefant i e ippopotami a passeggio per Roma. E anche rinoceronti e iene e non nella Savana ma nella Città Eterna dove vivevano anche nell’area dell'attuale quartiere di Tor di Quinto, circa 500 mila anni fa. Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Plos One da ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, e dell’Istituto di Geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha infatti permesso di ridefinire la comparsa dell’ippopotamo comune Hippopotamus amphibius nella Capitale grazie ad analisi condotte su un cranio rinvenuto durante la prima metà del Novecento.
"L’approccio multidisciplinare applicato allo studio del cranio fossile di ippopotamo – spiega Beniamino Mecozzi della Sapienza – è stato fondamentale per ottenere preziose informazioni in merito all’età del reperto e alla sua classificazione tassonomica. I risultati permettono di attribuire il cranio alla specie Hippopotamus amphibius e di affermare con certezza che il reperto è stato rinvenuto presso una cava, denominata Montanari, operante lungo la via Flaminia, oggi non più esistente. Integrando i dati geologici, sedimentologici e cartografici, abbiamo potuto stimare l’età del reperto".
Gli studiosi ricordano che la diffusione dell’ippopotamo comune in Europa è intimamente legata ai cambiamenti climatici e ambientali avvenuti negli ultimi 800 mila anni, in particolare durante la cosiddetta Early–Middle Pleistocene Transition (Transizione Pleistocene Inferiore–Pleistocene Medio), periodo in cui si registra l’estinzione di molte specie vissute durante il Quaternario nonché la comparsa di forme moderne, come cervi, cinghiali, daini e lupi.
Lo studio del cranio di ippopotamo, identificato come un individuo maschile di circa 22-24 anni, rientra in un ampio progetto di restauro dei reperti di grandi mammiferi esposti presso il MUST.
Questo lavoro ha permesso di rimuovere precedenti integrazioni effettuate nel XX secolo che mascherano alcune morfologie originali del cranio e di recuperare sedimenti ancora presenti in alcune cavità craniali e mandibolari. "I fossili esposti presso il Museo Universitario di Scienze della Terra di Sapienza – commenta Raffaele Sardella della Sapienza – rappresentano un patrimonio da tutelare e preservare. Il restauro del reperto di ippopotamo, per esempio, ha permesso di recuperare, e quindi analizzare, il sedimento originale del deposito, oggi non più accessibile a causa dell’intensa urbanizzazione che caratterizzò il quartiere di Tor di Quinto durante il Novecento".
"I risultati di questo lavoro, oltre alle notevoli ripercussioni scientifiche, offrono nuove preziose informazioni essenziali per una cosciente e più completa divulgazione del patrimonio paleontologico custodito presso il nostro Museo" sottolinea lo studioso.
Economia
Con l’Ia città più smart e accessibili, ricercatore...


Con l'Intelligenza Artificiale città più accessibili anche ai cittadini anziani o disabili. Fornire informazioni per l’accessibilità fisica con l’aiuto di tecnologie e dispositivi di navigazione permetterebbe infatti di rendere le città più smart e più inclusive. Un giovane ricercatore del Politecnico di Milano ha impiegato l’Intelligenza Artificiale per individuare le differenze tra strade e marciapiedi fatti di acciottolati, sanpietrini, laterizio, con altezze e larghezze molto variabili, che caratterizzano e rendono tipiche le città storiche, ma costituiscono un elemento di difficoltà per anziani e persone con disabilità motorie.
La ricerca, pubblicata sulla rivista International Journal of Applied Earth Observation and Geoinformation, ha rilevato con un sistema di Mobile Mapping, in questo caso un’automobile in movimento su cui è stato posizionato lo strumento messo a disposizione da Leica Geosystems Italia, la piccola città, la piccola città di Sabbioneta, Patrimonio Unesco dal 2008 insieme a Mantova ed esempio emblematico di borgo rinascimentale racchiuso tra mura storiche.
“A partire dai dati raccolti, le cosiddette point cloud, cioè milioni e milioni di punti distribuiti nello spazio rilevato che consentono di ottenere misure e rappresentazioni tridimensionali di ciò che ci circonda, ad esempio case, strade, piazze, marciapiedi e oggetti vari, è possibile individuare, con l’aiuto del Machine Learning, le traiettorie e i percorsi più accessibili in un contesto urbano storico” spiega Daniele Treccani, ricercatore dell’Unesco Research Lab di Mantova del Politecnico di Milano.
“Il Machine Learning (ML) – spiega Andrea Adami, docente di Topografia e Cartografia al Politecnico di Milano- permette a una rete neurale complessa, che tenta di simulare il funzionamento del cervello umano, di “imparare” da una grande quantità di dati, precedentemente strutturati da un operatore. Successivamente alla fase di apprendimento è possibile, attraverso una combinazione di input, riconoscere e classificare oggetti all’interno dei dati, in modo automatico e senza l’intervento umano”. “In questo caso - continua Treccani - gli elementi individuati per valutare l’accessibilità fisica sono stati i marciapiedi, identificati come i percorsi di spostamento preferiti dagli utenti, e le strade. Gli attributi calcolati hanno compreso larghezza, altezza, pendenza e materiale di pavimentazione"
Treccani spiega che "il metodo ML ha mostrato una buona affidabilità dei risultati (89%), verificati in sito. Sono state quindi realizzate mappe urbane tematiche in QGIS, calcolati i percorsi accessibili e proposto un aggiornamento dei dati di OpenStreetMap. Il lavoro su Sabbioneta ha permesso di testare e dimostrare l’importanza dei metodi di AI per la gestione dell’accessibilità nei centri storici”. I ricercatori sottolineano che l'estrazione automatica di informazioni geometriche e georeferenziate nello spazio può essere estesa ad altri elementi urbani ed essere utilizzata per applicazioni di accessibilità turistica e di navigazione, oltre che per la creazione di basi cartografiche per i Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) o i Piani per l’Accessibilità Urbana. Più in generale i dati raccolti ed elaborati possono essere utili per la costruzione di City Models e modelli digitali dei centri storici.
Attualmente Daniele Treccani sta lavorando per estendere la sua ricerca a dati provenienti da altri sistemi di rilevamento urbano, come la fotogrammetria da UAS (drone), sistemi di rilievo laser scanner da aereo o con sistemi portable (zaini o a mano); e continua la sua collaborazione con l’Università di Vigo (Spagna), con cui ha svolto parte della ricerca. A partire da questa ricerca, il tema dell’accessibilità ha trovato spazio anche nella collaborazione con la Diocesi di Mantova e la CEI, e nello sviluppo di un progetto di ricerca PRIN con Università degli studi di Brescia e Università di Modena e Reggio Emilia.