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Myrta Merlino, una svolta storica: dopo 12 anni lascia...
Myrta Merlino, una svolta storica: dopo 12 anni lascia L’aria che Tira, nuova avventura in arrivo?
Dopo dodici anni, la giornalista Myrta Merlino, abbandona la trasmissione L’aria che Tira, comunicando la notizia in diretta, durante la puntata di venerdì 16 giugno.
L’aria che Tira, la nota trasmissione televisiva in onda dal 201 su La7, focalizzata sulle tematiche legate alla politica e all’economia, è stata da sempre condotta da Myrta Merlino. La giornalista, scrittrice ed autrice televisiva, si è contraddistinta per la capacità di condurre le interviste con toni pacati e rispettosi, riuscendo a facilitare la comprensione dei contenuti al pubblico in studio e a quello da casa.
CHI E’ MYRTA MERLINO?
Myrta, nasce nella città di Napoli il 3 maggio 1969 da una famiglia di intellettuali: il papà, Giuseppe Merlino, docente universitario dedito allo studio e all’insegnamento della letteratura francese e la mamma, Annamaria Palermo, sinologa e direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, trasmettono alla propria figlia i valori legati all’importanza dello conoscenza, dello studio e dell’informazione.
Myrta, in particolare, ricorda la mamma con estrema tenerezza e la definisce come la persona che è stata in grado di insegnarle ad essere libera e coraggiosa.
GLI STUDI E LA CARRIERA LAVORATIVA
Myrta, dopo aver frequentato il liceo classico ed aver conseguito la laurea con lode in Scienze Politiche, intraprende un’esperienza presso il Consiglio dei Ministri della Comunità Economica Europea. La sua carriera giornalistica ha inizio con una serie di collaborazioni all’interno delle note testate giornalistiche “Il Mattino” e “Panorama”, in cui si occupa del settore finanziario.
Nel 1994, approda nel mondo della televisione, prediligendo, quindi, il canale audiovisivo per la comunicazione e la narrazione dell’ambiente che osserva intorno a sè.
Il primo programma televisivo a cui partecipa è “Mixer” di Giovanni Minoli, all’interno del quale si dedica alla realizzazione di inchieste su personaggi o situazioni di attualità. “Energia” e “Mister Uno” sono solo alcuni dei programmi per cui la giornalista diventa autrice e co-conduttrice.
Myrta prosegue la sua carriera guadagnando numerosi riconoscimenti ed acquisendo delle doti comunicative sempre più accurate, che la porteranno, negli anni Duemila, a lasciare il segno in programmi come “Economix” (Rai Edu 1, 2005-2008) ed “Effetto Domino” (LA7, 20210-2011); quest’ultimo rappresenta il suo ingresso a LA7 nel 2009, fino ad approdare sul programma L’aria che tira.
L’ARIA CHE TIRA
Il programma nasce nel 2011, la prima puntata va in onda su LA7 il 10 ottobre e viene condotta da Myrta Merlino.
La trasmissione analizza tematiche politiche, economiche e di attualità attraverso servizi di inchiesta, interviste rivolte ad ospiti in studio o in collegamento. Appartiene, quindi, al genere del rotocalco, realizzato con una particolare cura formale. Nel corso degli anni, aumentarono gli indici di audience, per cui, dalla stagione 2013-2014, il programma cominciò ad andare in onda prima dell’edizione del TG LA7 e con una durata di 145 min.
“CONSIGLIO ALLE DONNE DI ESSERE SPAVALDE, DI DIRE QUELLO CHE PROVANO E PRENDERSI DALLA VITA QUELLO CHE DESIDERANO”
La giornalista, nel corso della sua carriera, si è anche dedicata alla scrittura di alcune opere; tra le più famose possiamo ricordare “Madri. Perché saranno loro a cambiare il nostro Paese” (Rizzoli, 2015), che rappresenta un’analisi dell’universo materno, caratterizzato da luci ed ombre, da gioie e dolori e “Donne che sfidano la tempesta” (Solferino, 2021), in cui si concentra sul ruolo delle donne che, ancora oggi, si scontrano all’interno della società perché il loro ruolo, spesso, non è considerato al pari di quello di una figura maschile.
Possiamo considerare Myrta Merlino un esempio di donna che è riuscita perfettamente a coniugare la vita professionale alla vita privata, amorosa e famigliare; spesso, infatti, si tende a rilegare la figura della donna solo ad un ruolo specifico.
Myrta, con la semplicità e l’umiltà che la contraddistinguono, lancia un segnale forte su questi temi, per normalizzare e rendere quotidiana la parità di genere.
L’ADDIO IN DIRETTA TELEVISIVA
Myrta, attraverso le sue interviste, inchieste, trasmissioni televisive ed opere, ha sempre cercato di raccogliere le voci degli emarginati e dei sofferenti, che, quotidianamente, lottano contro le ingiustizie; ha raccolto le voci dei ribelli e di quelli che si schierano dalla parte della verità.
Myrta, nell’ultima conduzione della puntata de L’aria che tira, si è mostrata particolarmente coinvolta dedicando i suoi saluti: “Dodici anni di lavoro, ma questo qui non è mai solo lavoro; duecento puntate l’anno, due ore e mezza tutti i giorni, praticamente abbiamo passato la vita insieme. Poi arriva oggi: un momento di grande commozione, perché oggi per me è l’ultima puntata de ‘L’aria che tira’. È stato un viaggio incredibile, un sogno a colori, un impegno a guardare oltre il bianco e nero che spesso ci assilla”.
Queste, sono le parole che la giornalista ha utilizzato per salutare il proprio pubblico e per sigillare la sua meravigliosa esperienza nel programma di LA7; ha voluto sottolineare che, con la volontà e la fatica, si possono ottenere dei risultati incredibili, che ci aiutano a vivere la vita a colori e ci allontanano dalla pigrizia e dall’indifferenza.
CONTINUEREMO A VEDERE MYRTA SUL PICCOLO SCHERMO?
Sostituire Myrta nella conduzione del programma di LA7, rappresenterà, senza ombra di dubbio, un’impresa complicata ma, la giornalista, ha già chiaramente comunicato che la rivedremo presto e sentiremo ancora parlare di lei.
Infatti, per adesso, si apre lo scenario di una possibile collaborazione all’interno della rete Mediaset; non ci resta che aspettare.
Attualità
Trionfo azzurro, l’Italia vince la Coppa Davis dopo...

Arnaldi e Sinner firmano la vittoria per 2-0, secondo successo dopo quello del 1976

L'Italia vince la Coppa Davis 2023 e conquista il trofeo per la seconda volta nella storia, dopo il successo del 1976. A Malaga, gli azzurri battono in finale l'Australia per 2-0 grazie ai successi di Matteo Arnaldi, che supera in 3 set Alexei Popyrin (7-5, 2-6, 6-4), e di Jannik Sinner, che piega Alex De Minaur per 6-3, 6-0. L'Italia conquista l''insalatiera d'argento' a 47 anni dall'impresa di Adriano Panatta, Corrado Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli che, guidati dal capitano Nicola Pietrangeli, la vinsero in Cile.
Sinner, giocatore più in forma nel tennis mondiale in questo momento, è il protagonista assoluto del trionfo di Malaga. Nei quarti di finale contro l'Olanda e in semifinale contro la Serbia di Novak Djokovic, il numero 4 del mondo conquista 'un punto e mezzo', con le vittorie in singolare e nel doppio in coppia con Lorenzo Sonego.
In finale, Sinner non deve fare gli straordinari: è sufficiente vincere il match contro De Minaur, sconfitto dal 22enne altoatesino in tutti i 6 confronti diretti.
"E' una vittoria particolare, speciale. Sapevamo di avere un ottimo gruppo. Dico grazie a tutti gli italiani e a tutto il pubblico che ci ha creduto anche quando le cose sono andate male. Io ho portato tanta energia da Torino" dopo le Atp Finals. "Ieri eravamo ad un punto dall'essere fuori e oggi siamo qui ad alzare la Coppa", dice Sinner a Sky Sport dopo il trionfo.
Sinner-De Minaur
Sinner-De Minaur 6-3, 6-0 - L'australiano prova a cancellare lo zero dalla casella dei game vinti nel secondo set: dal 40-15, però, si arriva al match point. De Minaur lo cancella e si ripete anche sul secondo 'Davis Cup point'. Il terzo è quello buono: Sinner vince, la Coppa Davis 2023 è dell'Italia.
Sinner-De Minaur 6-3, 5-0 - L'azzurro martella, 5-0.
Sinner-De Minaur 6-3, 4-0 - De Minaur lotta su ogni palla, ma non c'è più partita.
Sinner-De Minaur 6-3, 3-0 - Sinner gioca sul velluto, 3-0 senza sussulti.
Sinner-De Minaur 6-3, 2-0 - De Minaur, avanti 40-15, si spegne. Sinner inanella 4 punti di fila e mette a segno il pesantissimo break che lancia l'Italia verso il traguardo.
Sinner-De Minaur 6-3, 1-0 - Il tema tattico non cambia in avvio di secondo set. Sinner tiene il servizio, De Minaur corre ma non trova contromisure.
Sinner-De Minaur 6-3 - Appena Sinner accelera, De Minaur va fuori giri. Arriva il secondo break per l'azzurro, che chiude il primo set per 6-3 in 45'.
Sinner-De Minaur 5-3 - Sinner gestisce il primo mini-passaggio a vuoto del match. Sotto 0-30, il 22enne concede una palla break: risale la china con 3 prime di servizio e chiude il game con uno smash agevole.
Sinner-De Minaur 4-3 - De Minaur rimane in scia, riuscendo ad abbreviare gli scambi quando il servizio lo sostiene.
Sinner-De Minaur 4-2 - Sul proprio turno di servizio, Sinner marcia con il pilota automatico: 4-2.
Sinner-De Minaur 3-2 - De Minaur percorre chilometri da un lato all'altro del campo. La velocità dell'australiano è un fattore che incide, 3-2.
Sinner-De Minaur 3-1 - De Minaur prova a variare il copione tattico per uscire dagli scambi che Sinner comanda con potenza e precisione superiore. L'australiano non sfonda, 3-1.
Sinner-De Minaur 2-1 - Sinner alza il ritmo e arriva il break. De Minaur si difende con un lob impreciso, 2-1 per l'azzurro.
Sinner-De Minaur 1-1 - L'azzurro fatica un po' a carburare: 2 errori gratuiti, game ai vantaggi. Due prime palle risolvono tutto.
Sinner-De Minaur 0-1 - De Minaur apre il match con un game perfetto.
Arnaldi-Popyrin 7-5, 2-6, 6-4
Arnaldi comincia strappando il servizio al rivale, Popyrin recupera subito il break (3-3) e annulla il gap conquistando 8 punti consecutivi. Il set prosegue tra gli errori di entrambi i giocatori, con chance sprecate a ripetizione. Avanti 5-4, Arnaldi non concretizza nessuno dei 3 set point a disposizione. Sul 5-5, è bravo ad annullare 2 pesantissime palle break. Anche Popyrin si inceppa e lo fa nel momento chiave: Break nel 12esimo game, primo set azzurro (7-5).
Il ligure esce dal match nel secondo set, lasciando campo al rivale che vola sul 4-0 con 2 break e deve solo amministrare il gioco per pareggiare: 6-2, verdetto rinviato al terzo parziale. Si continua a procedere a strappi, tra una valanga di errori gratuiti. Arnaldi rischia di complicarsi costantemente la vita sul proprio servizio: i doppi falli totali sono 9, le palle break concesse e salvate nel set sono 8. Nel momento clou, l'azzurro finalmente sale di livello e si porta fino al 5-4. Quando conta di più, Arnaldi non sbaglia: break e vittoria per 6-4. "Non ho giocato molto nelle ultime settimane. Ho vinto una delle partite più importanti della mia vita, non so cosa dire... Ora tocca a Jannik, lui è sempre pronto", dice l'azzurro, cedendo il testimone a Sinner.
Attualità
“Leggero stato influenzale” per Papa Francesco,...

Francesco si è sottoposto a una tac all'Ospedale Gemelli Isola a Roma

“Nelle prime ore del pomeriggio Papa Francesco si è sottoposto a una TAC all’Ospedale Gemelli Isola a Roma, per escludere il rischio di complicazioni polmonari. L’esame ha dato esito negativo e il Papa è rientrato a Casa Santa Marta”. Lo fa sapere il Vaticano dopo che in mattinata aveva comunicato che "le udienze del Santo Padre previste per questa mattina sono annullate per via di un leggero stato influenzale".
I prossimi impegni del Pontefice prevedono l’Angelus domani. Stamani è stato diffuso il programma aggiornato del viaggio che il Pontefice intraprenderà a Dubai da venerdì prossimo 1 dicembre per prendere parte alla Cop28 sul clima. Nell’occasione il Pontefice avrà una giornata di bilaterali privati che saranno occasione per affrontare la crisi mediorientale. Domenica, prima di ripartire per Roma, prenderà parte all’inaugurazione di un padiglione dell’Expo City a Dubai.
Il 6 novembre scorso, nell’udienza diffusa in sala stampa vaticana con i Rabbini europei, Papa Francesco aveva parlato delle sue condizioni di salute. "Buon giorno, saluto tutti voi e vi do il benvenuto. Grazie di questa visita che a me piace tanto ma succede che io non sto bene di salute e per questo preferisco non leggere il discorso ma darlo a voi e che voi lo portiate", aveva detto Francesco.
Papa Francesco “ha un po’ di raffreddore e una lunga giornata di udienze. Aveva il desiderio di salutare individualmente i rabbini europei e per questo ha consegnato il discorso. Per il resto le attività del Papa proseguono regolarmente”, aveva fatto poi sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni.
Il geriatra: "E' forte e ripresa sarà facile"
Papa Francesco "è forte e si riprenderà alla grande" dalla leggera influenza che lo ha colpito in queste ore, per superare la quale è fondamentale continuare ad essere attivi. Lui "la forza ce l'ha e di motivazione, che è alla base dell'azione, ne ha davvero tanta". Così Andrea Ungar, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), sentito dall'Adnkronos Salute, commenta il "leggero stato influenzale" del Pontefice che lo ha portato ad annullare le udienze previste per questa mattina. Sul tema, il geriatra ammonisce: "Sfatiamo il concetto che l'influenza richiede il letto, è quando di più sbagliato. E' importantissimo invece che gli anziani si riguardino, stando in casa senza prendere freddo, ma restando in piedi, muovendosi e facendo le cose di tutti i giorni, compreso mangiare a tavola, bene e più del solito".
"Il problema - ribadisce - è proprio l'anziano solo, che non ha motivazione, che si mette a letto e ci resta tre giorni da solo. Per lui una banale influenza può essere drammatica. Basti pensare che in 24-48 ore di letto un anziano perde il 25% della sua massa muscolare, quindi - ricapitola il presidente dei geriatri - è importante muoversi e mangiare, mangiare di più che di meno, mangiare proteine e vitamine, uova, creme caramel, gelato, cose leggere, appetitose ma sostanziose. Invece troppo spesso gli anziani si mettono a letto e mangiano poco, un mezzo piatto di minestrina quando va bene. La stanchezza dopo l'influenza è infatti sicuramente legata al fenomeno infiammatorio che mangia il muscolo, ma anche alla carente alimentazione. Gli anziani - prosegue Ungar - neanche in ospedale dovrebbero stare a letto, figuriamoci a casa. La forza dell'ospedalizzazione domiciliare è proprio quella di far mantenere all'anziano la propria quotidianità: tanti anziani purtroppo entrano in ospedale che sono in grado di fare tutto e ne escono che non fanno più nulla".
La prima raccomandazione del geriatra resta però quella della prevenzione: "La classica influenza si combatte con il vaccino, quindi cari anziani vaccinatevi!", ammonisce. "La vaccinazione - ricorda - riduce l’eventuale gravità e durata della forma influenzale oltre che le sue complicanze".
Attualità
Violenza sulle donne, Mattarella: “Non possiamo...

L'allarme del Presidente: "Siamo lontani da un profondo cambiamento culturale, serve il contributo di ciascuno. Dietro queste violenze c'è il fallimento di una società"

"Il numero di donne vittime di aggressioni e sopraffazioni è denuncia stessa dell'esistenza di un fenomeno non legato soltanto a situazioni anomale. Ad esso non possiamo limitarci a contrapporre indignazioni a intermittenza". E' il richiamo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
"Siamo lontani dal radicamento di quel profondo cambiamento culturale che la nostra Carta costituzionale indica. Un percorso - sottolinea il Capo dello Stato - in cui le donne e gli uomini si incontrano per costruire insieme una umanità migliore, nella differenza e nella solidarietà, consapevoli che non può esserci amore senza rispetto, senza l'accettazione dell'altrui libertà. Una via in cui le donne conquistano l'eguaglianza perché libere di crescere, libere di sapere, libere di essere libere, nello spirito della Convenzione di Istanbul, alla quale ha aderito l'Unione Europea, segno importante di una visione universale di autodeterminazione e dell'eguaglianza dei diritti delle donne e passaggio decisivo nel delineare il quadro degli interventi contro la violenza di genere".
"Dietro stillicidio di aggressioni c'è il fallimento di una società"
"Una società umana, ispirata a criteri di civiltà, non può accettare, non può sopportare lo stillicidio di aggressioni alle donne, quando non il loro assassinio. La pena e il dolore insanabili di famiglie e di comunità ferite sono lo strazio di tutti", afferma Mattarella. "Quando ci troviamo di fronte a una donna uccisa, alla vita spezzata di una giovane, a una persona umiliata verbalmente o nei gesti della vita di ogni giorno, in famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola, avvertiamo che dietro queste violenze c'è il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini", prosegue il Capo dello Stato.
"Piaga che non si riesce a guarire"
"La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne richiama tutti a un rinnovato, personale, impegno. Non soccorrono improvvisate analisi di psicologia sociale a giustificare la persistenza di una piaga che non si riesce a guarire nonostante gli sforzi. Abbiamo bisogno del lavoro delle Istituzioni, delle associazioni, del mondo produttivo, della scuola, della cultura, del contributo di ciascuno, per sradicare un fenomeno che tradisce il patto su cui si fonda la nostra stessa idea di comunità".