Allerta rossa per il maltempo in Sardegna
Allerta rossa per il maltempo in Sardegna: alluvione nel Nuorese, tre vittime a Bitti, almeno 4 persone sono disperse. Strade e case invase da acqua e fango. Decine sono gli sfollati, la raccomandazione per tutti è quella di restare a casa.
Inondazioni mortali in Sardegna, il comune di Bitti devastato da una frana, impressionanti le immagini delle colate di fango che invadono le strade: in Sardegna, la provincia di Nuoro è vittima delle inondazioni causate dalle forti piogge che da venerdì colpiscono l’isola di Ichnusa.
Tre persone sono morte e altre quattro sono disperse
Una delle vittime è un contadino intrappolato nel suo camion spazzato via da un vertiginoso fiume di fango. È stato trovato il corpo di una donna anziana, sorpresa nella sua cantina dalla devastante alluvione.
La cittadina di Bitti, nella parte settentrionale dell’isola, è stata particolarmente colpita dal maltempo che si prevede colpirà anche il sud Italia durante la settimana.
Negli anni precedenti, le improvvise alluvioni, nel nord della Sardegna, hanno travolto tragicamente 19 persone strappando loro la vita.

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Cronaca
Caserta, choc notturno: fuga rocambolesca e due poliziotti feriti

Ci chiediamo ancora come si sia potuto arrivare a tanto. Noi, che di solito raccontiamo la cronaca con un tono distaccato, stavolta sentiamo un groppo in gola. Un gruppo di malviventi, a quanto pare ben organizzato, ha provato a sradicare un bancomat dal cuore di Caserta. Voi immaginate la scena? Rumori metallici in piena notte, un tentativo frenetico di trascinare via l’intero dispositivo. Subito l’allarme, poi i lampeggianti. E poi la fuga. Una di quelle fughe che ci costringono a riflettere sul coraggio di chi interviene ogni giorno per difendere la collettività.
Le prime mosse: il tentato furto
Tutto è accaduto in via G.M. Bosco, davanti alla Deutsche Bank. Hanno provato a portarsi via l’intero bancomat, già divelto e pronto per essere caricato. Per fortuna, l’arrivo di una pattuglia ha messo in allerta i ladri, che se la sono data a gambe a bordo di un’auto scura. Ancora non sappiamo se fosse un’Audi S3, come molti dicono. Sappiamo però che la volante della Polizia non ha esitato un secondo a inseguirli. Non poteva finire lì, non potevamo lasciare il campo ai criminali.
Vi chiedete se la banda avesse già tentato qualcosa di simile in zona? In effetti, poche ore prima in provincia si era registrato un altro assalto, sempre a un bancomat, all’interno di una filiale del Credit Agricole. Una coincidenza? Oppure una strategia pianificata per colpire più sedi nello stesso lasso di tempo?
Alta velocità e scontro frontale
Noi ci sentiamo quasi in apnea, ricordando ciò che è successo subito dopo. Imboccando strade laterali e aumentando il ritmo, i malviventi hanno costretto gli agenti a manovre estreme. L’inseguimento si è concluso però in modo drammatico, con un violento scontro frontale avvenuto in via Settembrini. La volante è andata letteralmente distrutta, e i banditi, approfittando di quell’attimo di confusione, sono fuggiti a piedi verso un secondo veicolo di supporto.
Due poliziotti, quei due che avevano acceso i lampeggianti per proteggere tutti noi, sono finiti in ospedale con diverse fratture. Nulla di mortale ma abbastanza per segnarli nel fisico e anche nell’anima. Pensare che, nonostante lo choc, hanno comunque provato a rincorrere i colpevoli, strappando perfino un passamontagna a uno di loro.
Reazioni dei sindacati e richiesta di sostegno
C’è un punto su cui i principali sindacati di Polizia tornano sempre: la sicurezza si fa con il personale. Felice Romano del Siulp ha espresso solidarietà agli agenti e ha messo in luce quanto la carenza di mezzi renda la vita facile alle bande criminali. Valter Mazzetti, alla guida del sindacato Fsp, ha sottolineato che i due poliziotti si possono definire “vivi per miracolo”, rimarcando l’esigenza di rinforzi.
E poi c’è Francesco Di Domenico, segretario Fsp Caserta, che ci ha fatto riflettere su un dato: spesso in certe fasce orarie esce in servizio una sola volante. Come si può garantire un controllo efficace del territorio con così poche risorse? Loro chiedono più assunzioni. Hanno bisogno di un sostegno tangibile da parte del Governo. Noi vediamo la paura sui loro volti, oltre all’enorme determinazione.
Indagini serrate e speranze future
Ora c’è un’auto danneggiata da analizzare, un passamontagna forse ricco di indizi e la certezza che i criminali non siano spariti nel nulla. La Polizia Scientifica è già al lavoro. Noi confidiamo che le ricerche dei fuggitivi vadano a buon fine. Mentre attendiamo aggiornamenti, notiamo un aumento dei controlli in alcune zone di Caserta.
Tutto sommato, il bancomat è stato salvato, ma a quale prezzo? Due agenti doloranti, un’auto di servizio distrutta e un senso di vulnerabilità che ci fa rabbrividire. Voi cosa ne pensate? È un campanello d’allarme per tutta la comunità? Forse sì. Forse dovremmo sostenere con più convinzione chi ogni notte corre in nostro soccorso.
Facciamo appello a chi di dovere: servono strumenti, servono persone. Altrimenti rischiamo di assistere ancora a inseguimenti al cardiopalma e incidenti che feriscono non solo chi li vive in prima persona, ma l’intera città. Noi restiamo qui, con il fiato sospeso, sperando che la prossima nottata porti buone notizie e non un’altra pagina nera da raccontare.
A voi che stanotte siete usciti senza sapere se sareste tornati a casa, a voi che affrontate pericoli che nessuno vorrebbe mai vedere, a voi che stringete i denti e nascondete le lacrime dietro una divisa: sappiate che non siete soli. Noi siamo qui. E anche se non ve lo diciamo mai, siete voi che ci insegnate ogni giorno cosa significa davvero essere coraggiosi e guardare il male dritto negli occhi senza abbassare lo sguardo.
Cronaca
Comitini dedica il suo auditorium al magistrato Luca Crescente

Il centro direzionale del Comune di Comitini, un piccolo paese della provincia di Agrigento, ha reso omaggio alla memoria del giudice Luca Crescente intitolando il suo auditorium al magistrato originario di Castelvetrano. Crescente, che svolse un lavoro di grande rilievo presso la direzione distrettuale antimafia, si occupò intensamente delle vicende legate alla criminalità organizzata agrigentina. La sua prematura scomparsa, avvenuta all’età di 39 anni nell’agosto del 2003 a causa di un infarto durante una vacanza in Trentino Alto Adige, lasciò un grande vuoto.
La cerimonia di intitolazione ha visto la partecipazione del sindaco Luigi Nigrelli, della vedova Milena Marino e dei figli Marco e Gabriele, che insieme hanno scoperto la targa dedicata al magistrato. Il momento è stato impreziosito dalla Santa Benedizione impartita da don Angelo Burgio, parroco locale. Durante l’evento, Ambrogio Cartosio, ex collega di Crescente e oggi procuratore a Termini Imerese, ha condiviso i suoi ricordi: “Con Luca abbiamo avuto molte conversazioni sulla evoluzione della mafia, spesso davanti al tempio della Concordia durante le pause delle udienze. La sua figura è sempre presente nella mia vita, come testimonia la foto che ci ritrae insieme al termine del processo Akragas, custodita dietro la mia scrivania.”
A ricordare la figura del magistrato è stato anche il procuratore della Repubblica di Marsala, Fernando Asaro, che ha descritto Crescente come un “esempio di uomo e magistrato sereno e sorridente”. Parole di grande stima sono giunte anche dall’ex procuratore di Agrigento, Ignazio De Francesci, che ha sottolineato il valore dell’impegno profuso da Crescente e dai suoi colleghi. La vedova, Milena Marino, ha evidenziato il senso di indignazione del marito davanti alle ingiustizie e ha ribadito l’importanza di mantenere viva la memoria: “Luca desiderava cittadini, non sudditi, capaci di esercitare un controllo sociale della democrazia. Sperava che l’efficienza diventasse un parametro di azione, un pensiero che mi auguro venga raccolto dalle nuove generazioni.”
Alla cerimonia hanno preso parte anche il procuratore di Trapani, Gabriele Paci, e i magistrati Ignazio De Francisci e Salvatore Cardinale. L’evento ha coinvolto gli studenti del liceo Martin Luther King di Favara, accompagnati dalla preside Mirella Vella, e quelli del liceo musicale Empedocle di Agrigento, che hanno eseguito brani sotto la direzione del professor Giacomo Consolo. Inoltre, alcune lettere sono state lette dagli alunni dei plessi Leonardo Da Vinci e Ciranni di Comitini.
Numerosi sono stati i messaggi di partecipazione, tra cui quelli inviati dal colonnello dei carabinieri Massimiliano Sole e dai magistrati Lia Sava, Gaetano Paci e Sergio Lari. L’organizzazione dell’evento è stata curata dal Comitato scientifico del Comune, composto dal sindaco Luigi Nigrelli, Benedetto Raneri, Salvatore Parello e Alfonso Bugea.
Cronaca
Inaugurato a Pomezia il nuovo centro Marilab Future Labs: innovazione e tecnologia al...

Il nuovo centro polispecialistico avanzato Marilab Future Labs, appena inaugurato a Pomezia, si propone di ampliare l’offerta sanitaria locale, distinguendosi come un punto di riferimento per le cure di eccellenza. Con una struttura che combina professionalità in ogni ambito medico e l’impiego di tecnologie all’avanguardia, il centro è stato progettato per garantire ai pazienti un’esperienza confortevole e serena. Secondo Marco Guazzaroni, direttore sanitario di Marilab Future Labs, l’obiettivo è quello di creare un ambiente accogliente, dove i pazienti possano beneficiare di esami complessi in un contesto rilassante e privo di stress.
Alla base della progettazione del centro vi è stato uno studio preliminare mirato a rendere la zona di accoglienza un luogo che trasmetta immediatamente un senso di calma e tranquillità. La scelta di colori delicati e di un design accogliente e rilassante è stata pensata per favorire il benessere psicologico dei pazienti dal momento in cui varcano la soglia della struttura.
Il comfort ambientale, tuttavia, è solo uno degli aspetti distintivi del centro. La vera forza del Marilab Future Labs risiede nella sua tecnologia avanzata, che permette di effettuare esami diagnostici complessi con la massima precisione e in condizioni ottimali per il paziente. Il direttore sanitario sottolinea che, in particolare, nelle sale radiologiche è stata implementata una tecnologia che contribuisce ulteriormente al relax dei pazienti. Per esempio, nel percorso dedicato alle donne, che include esami come mammografia, ecografia e MOC, è stata creata un’ambientazione specifica per ridurre lo stress legato a procedure diagnostiche impegnative.
Tra le tecnologie di punta del centro spicca la risonanza magnetica 3 Tesla, considerata l’attuale eccellenza nella diagnostica per immagini. Guazzaroni evidenzia che questa apparecchiatura è inserita in un contesto di “ambient experience” che favorisce il rilassamento dei pazienti. Inoltre, l’ingresso nella macchina è progettato per essere più ampio rispetto alle risonanze standard, e la possibilità di proiettare immagini, video e musica all’interno del tubo di risonanza rappresenta una soluzione ideale per coloro che soffrono di claustrofobia. Questo approccio innovativo consente ai pazienti di affrontare l’esame in condizioni ottimali. Per i bambini in età pediatrica, la proiezione di cartoni animati elimina la necessità di ricorrere alla sedazione, rendendo gli esami meno traumatici.
Un altro elemento di eccellenza offerto dal centro è il dispositivo ADC di ultima generazione, una tecnologia avanzata che permette di effettuare studi cardiologici coronarici, analisi whole body con dinamica diffusionale e altre indagini sofisticate. Grazie all’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale, l’ADC è in grado di individuare numerose lesioni, ottimizzando la qualità delle immagini diagnostiche e riducendo in modo significativo la dose di radiazioni a cui sono sottoposti i pazienti.
Con questa inaugurazione, il Marilab Future Labs si afferma come un centro sanitario all’avanguardia, pronto a rispondere alle esigenze di una comunità in continua evoluzione e a garantire ai pazienti la migliore esperienza possibile nel percorso diagnostico e terapeutico.