Cronaca
Convivere con il Covid dopo l’emergenza, a Roma...
Convivere con il Covid dopo l’emergenza, a Roma esperti a confronto
Incontro tra i rappresenti dell'alleanza che ha sostenuto la campagna 'Affrontiamo insieme la nuova normalità'
Evoluzione del Covid dopo la fine dell’emergenza sanitaria a malattia endemica. Modesta adesione della popolazione alla campagna vaccinale, esigenza di continuare a proteggere le persone più fragili, che restano esposte alle complicanze e alle conseguenze di lungo termine dell’infezione. Questo lo scenario sul quale si sono confrontati a Roma rappresentanti delle società scientifiche, associazioni professionali e dei pazienti riunite nell'alleanza che ha sostenuto la campagna “Affrontiamo insieme la nuova normalità” supportata da Pfizer. Obiettivo sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di non abbassare la guardia sul Covid e di normalizzare la convivenza con il virus, attraverso prevenzione e sorveglianza epidemiologica.
Punto di arrivo della campagna – che nei mesi scorsi si è concretizzata in annunci pubblicati sulle più importanti testate nazionali e in uno spot televisivo interpretato dall'attore Michele Placido – il Manifesto 'Insieme per la nuova normalità', sottoscritto da tutti i componenti della coalition - si legge in una nota - dove vengono suggeriti 8 punti chiave per affrontare la fase post-emergenza: dall’attenzione verso le persone più fragili, all’equità nell’accesso alle cure e alla prevenzione, al supporto alla ricerca e ai professionisti sanitari, fino alla lotta contro la disinformazione.
La “Nuova normalità” di cui parla la campagna - riferisce la nota - è la fase attuale, caratterizzata dalla presenza del virus Sars-CoV2, che abbiamo imparato a conoscere e che, grazie alla prevenzione, ha perso parte della sua capacità di causare una malattia grave, ma che continua a circolare e a far parte delle nostre vite. A modificare le caratteristiche del Covid - secondo gli specialisti - hanno contribuito la vaccinazione su larga scala, le terapie con anticorpi e antivirali e l’immunizzazione acquisita da larghe quote di popolazione guarita. Eppure, anche in questa nuova fase, nei soli mesi ottobre 2023 – gennaio 2024 si sono registrati oltre 600.000 nuovi casi di Covid-19, 84.000 ricoveri e oltre 4.000 decessi. Numeri lontani da quelli del periodo 2020-21, ma che comportano ritardi nei percorsi di cura dei pazienti con altre patologie e un carico rilevante per le famiglie e le strutture sanitarie.
Diversi i fattori che medici, farmacisti e rappresentanti dei pazienti hanno chiamato in causa per spiegare la scarsa risposta all’offerta vaccinale. Per gestire la convivenza con il Covid e valorizzare la vaccinazione e gli strumenti di contenimento del virus, convalidati anche dal Piano pandemico appena presentato - è emerso dall'incontro - l’esigenza primaria è rimodulare la comunicazione sul Covid e di considerarla come una patologia infettiva che ha dei picchi stagionali, come accade per l’influenza, e che nelle fasi di picco va contrastata con le risorse di prevenzione e trattamento.
In secondo luogo, l'alleanza raccomanda che la prossima campagna di comunicazione vaccinale per il Covid sia mirata alla popolazione anziana e fragile indicando i benefici specifici della vaccinazione – dalla semplice riduzione dei giorni di malattia fino alla prevenzione del ricovero e delle complicanze. È fondamentale il ruolo del medico di famiglia per identificare tra i propri pazienti gli appartenenti ai gruppi a rischio, favorendone l’accesso alla vaccinazione e, in questa prospettiva, sarebbe auspicabile prevedere il meccanismo della 'chiamata attiva'.
Attività di formazione/informazione rivolte a medici, farmacisti e infermieri potrebbero garantire un approccio condiviso tra tutti i professionisti sanitari per trasmettere messaggi chiari e univoci volti a favorire l'adozione delle misure di prevenzione per la protezione delle persone più fragili. Infine, la coalizione è disponibile ad attivarsi per un maggiore coordinamento tra categorie professionali, Società scientifiche, istituzioni di tutte le aree geografiche, per promuovere l’approvvigionamento, l’organizzazione e la comunicazione sulle vaccinazioni.
La campagna di sensibilizzazione “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità” è realizzata con il patrocinio di una larga alleanza di soggetti tra Società medico-scientifiche, Organizzazioni di pazienti e Associazioni di settore: Aipo – Associazione italiana pneumologi ospedalieri; FederAnisap; Federfarma; Fimmg – Federazione italiana medici di famiglia; Fofi Federazione ordini farmacisti italiani; Sigg Società italiana di gerontologia e geriatria; Simg – Società italiana di medicina generale e delle cure primarie; Smiti – Società italiana di malattie infettive e tropicali; Sita – Società italiana di terapia antinfettiva; Siti – Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica; Ail – Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma; Amici Italia; Amici Obesi; Anmar – Associazione nazionale malati reumatici; Apmarr – Associazione azionale persone con malattie reumatologiche e rare Aps Ets; Associazione pazienti Bpco e altre patologie respiratorie; Cittadinanzattiva; Europa Donna Italia; Europa Uomo; Fand – Associazione italiana diabetici; FederCentri Aps Ets; Nadir Ets.
Cronaca
Milano, 18enne ucciso a colpi di pistola in strada
E' accaduto verso le 3.15 in via Varsavia
Un 18ennne, di origine slava, è stato ucciso a colpi di pistola in strada a Milano. E' accaduto verso le 3.15 in via Varsavia. Secondo le prime informazioni il ragazzo si trovava all'interno di un furgone quando sarebbe stato aggredito da alcune persone che avrebbero iniziato a sparare colpendolo al torace. Trasportato presso l’ospedale Policlinico, il 18enne è deceduto verso le 4.25. Sul caso indaga la polizia.
Cronaca
25 aprile, cortei e tensioni da Roma a Milano
Scontri in particolare fra filo palestinesi e Brigata Ebraica
Un 25 aprile con cortei e iniziative in diverse città italiane, per ricordare la Festa della Liberazione del Paese dall'occupazione nazista e dal regime fascista. La giornata, che da punto di vista istituzionale ha visto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella deporre una corona di alloro al Milite ignoto all'Altare della Patria con la premier Giorgia Meloni e i presidenti delle Camere, è stata scandita anche dalle manifestazioni di partigiani, sindacati e leader delle opposizioni che sono scesi in piazza a Milano con Antonio Scurati e a Roma con Roberto Salis. Non sono mancati momenti di tensione e scontri in particolare fra filo palestinesi e Brigata Ebraica.
Scontri a Roma
A Roma tensione tra grida, insulti e petardi a piazza di porta San Paolo. Da un lato i manifestanti pro Palestina, circa 300 persone tra movimento degli studenti palestinesi, antagonisti e collettivi universitari, dall'altro rappresentanti della Brigata ebraica e della comunità ebraica. I due schieramenti erano separati dai blindati della polizia e dagli agenti in tenuta anti sommossa. Poco prima delle 11 il presidio della Brigata ebraica si è sciolto. I manifestanti sono stati scortati dalle forze dell'ordine fino a piazza Vittorio Bottego dove si sono poi allontanati. Nel frattempo da Porta San Paolo è partito il corteo dei pro Palestina.
Alcuni manifestanti della Brigata Ebraica, mentre stavano lasciando il presidio, sono tornati indietro, tentando più volte di superare il cordone delle forze dell'ordine per raggiungere i manifestanti pro Palestina. "Fino a che loro non se ne vanno noi restiamo qui", il grido dei manifestanti pro Palestina. Dalle fila della Brigata ebraica sono stati inoltre lanciati alcuni sassi verso il gruppo di cronisti presenti. Colpiti un cronista di un sito di informazione online, raggiunto al naso, e un operatore della tv alla testa. Entrambi non hanno riportato conseguenze e hanno continuato a svolgere il loro lavoro.
"Fuori i genocidi dalla storia, con la resistenza sempre", è lo slogan sullo striscione esposto dai manifestanti pro Palestina in piazza. "Non tolleriamo che in questa giornata vengano sventolati i simboli di uno Stato oppressore", gridavano i manifestanti.
Tensioni a Milano
Dieci le persone accompagnate in questura "per gli opportuni provvedimenti", a causa dei disordini avvenuti in piazza Duomo in occasione della manifestazione per il 25 Aprile, alla quale hanno partecipato circa 100mila persone. Lo rende noto la questura di Milano.
Due i momenti di tensione: il primo davanti al Mc Donald's, dove un gruppo di giovani pro Palestina ha cercato di sfondare il cordone creato dai City Angels a protezione dello spezzone della Brigata ebraica, al grido di "fuori i sionisti dal corteo. Qui ci sono stati alcuni minuti di scontri fisici, in cui sono state scagliate sedie contro i baschi e contro i giornalisti. Tra i bersagli anche il cane di un passante, sollevato da terra per il collare e brandito contro la folla.
Altre tensioni sono avvenute intorno alle 16.30 nel cuore della piazza, dove un gruppo di giovani filo palestinesi, giunti in Duomo ore prima dell’arrivo del corteo ufficiale, ha tentato di sfondare la barriera con le transenne predisposta a protezione del palco. “Immediatamente intervenuti contingenti delle forze dell'ordine che hanno contenuto il gruppo”, riferisce la questura.
Monologo Scurati
"Finché quella parola - antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana". Così lo scrittore Antonio Scurati, leggendo sul palco di Milano il monologo che la Rai ha deciso di non mandare in onda.
Anche a Firenze un lungo applauso ha salutato la lettura dell'attore e drammaturgo Stefano Massini del monologo di Scurati, in una piazza della Signoria gremita di migliaia di persone. Al termine della lettura, Massini ha commentato: "Vorrei aggiungere che nel frattempo sono successi alcuni fatti di cui è impossibile non tenere conto. Una profonda sensibilità democratica si è manifestata in risposta. Un sondaggio recentemente pubblicato dice che il 72% degli italiani si dichiara antifascista, è una maggioranza schiacciante. La Festa della Liberazione non ha senso se non parliamo al 28% che non si dichiara antifascista. Questa è la Festa della riappropriazione della vita e della fine della dittatura".
Si è aperta con la lettura del monologo di Scurati da parte del segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, l’iniziativa “Largo Alla Costituzione” promossa dal sindacato insieme al comitato provinciale dell’Anpi di Napoli a Largo Berlinguer. Un migliaio le persone in piazza per partecipare alla lettura collettiva degli articoli della Costituzione, che è stata distribuita in una copia ad edizione limitata stampata per celebrare i 130 anni della Camera del Lavoro Metropolitana.
Le parole di Ilaria Salis
"Sono orgogliosa che nel mio paese si ricordi tutti gli anni la cacciata dei nazifascisti grazie alla coraggiosa lotta di partigiani e partigiane. Dalla mia cella ardentemente desidero che il mio paese si mostri tutti i giorni all'altezza della propria storia, che oggi come in passato voglia opporsi all'ingiustizia nel mondo e schierarsi dalla parte giusta della storia. Buon 25 aprile", le parole scritte in un messaggio di Ilaria Salis lette dal padre Roberto, dal palco dell'Anpi Roma nel corso della manifestazione per la Festa della Liberazione.
Presidente Mattarella e premier Meloni all'Altare della Patria
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dai presidenti del Senato Ignazio La Russa, della Camera Lorenzo Fontana, del Consiglio Giorgia Meloni, della Corte costituzionale Augusto Barbera, dal ministro della Difesa Guido Crosetto e dalle alte cariche militari, ha reso omaggio all'Altare della Patria, deponendo una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto. Il capo dello Stato, che non rinunciò all'omaggio al Vittoriano neanche durante il lockdown, quando si recò da solo a piazza Venezia, si è quindi spostato a Civitella in Val di Chiana, in Toscana, scelta quest'anno per la celebrazione del 25 aprile, dove nel 1944 i nazisti trucidarono 244 persone.
Cronaca
Castellanza, sindaca muore dopo discorso del 25 aprile:...
Mirella Cerini, 51 anni ancora da compiere, è stata colpita da un malore. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro: "Un duro colpo"
“La notizia della morte improvvisa di Mirella Cerini, sindaca di Castellanza, ci colpisce duramente". Così in una nota il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, commentando la morte della sindaca del comune in provincia di Varese, deceduta oggi a 50 anni, dopo le celebrazioni per il 25 aprile, con la fascia tricolore ancora sul petto.
"A nome mio personale, dell’Anci e di tutte le sindache e tutti i sindaci d’Italia ci stringiamo alla famiglia di Mirella e alla comunità di cittadini che da otto anni la considerava un punto di riferimento essenziale per la città”, aggiunge Decaro, evidenziando che "le circostanze della scomparsa di Mirella Cerini dicono molto di lei e della missione che aveva intrapreso: morire con la fascia tricolore ancora sul petto, poco dopo aver celebrato la Festa della Liberazione insieme ai propri concittadini, è un simbolo drammatico della dedizione con la quale la sindaca di Castellanza svolgeva il proprio compito. Siamo sicuri che il suo nome e il suo ricordo rimarranno per sempre nel cuore della sua gente e dei suoi colleghi amministratori”.